Attraversi le peripezie di un volitivo ragazzo, Peter Berhens illumina una delle grandi tragedie dell’Ottocento, la grande carestia irlandese dovuta principalmente al venir meno della fonte primaria di cibo e occupazione, la patata. La piaga procurò a quella nazione un terribile periodo di morte (metà della popolazione dell’isola) e desolazione, e una massiccia migrazione verso l’America.
Berhens illumina con vivaci pagine quel drammatico periodo, fornendo al lettore un quadro vivissimo di quanto accadde, visto con gli occhi di una persona che non si arrende, capace di andare avanti nonostante la perdita di tutta la sua famiglia e della terra che abitava da generazioni.
Peter Behrens
La legge dei sogni
Traduzione di Maurizia Balmelli
Einaudi
Fergus ha quindici anni quando vede morire i suoi genitori. L’Irlanda sta precipitando verso l’apocalisse della Grande Carestia che di lì a poco dimezzerà la popolazione del paese. Ha così inizio un’epopea di violenza e redenzione, tra avventure picaresche, incontri indimenticabili e amori disperati.
Un racconto epico ed emozionante in cui risuonano Melville e Ondaatje. Una storia che ci riporta i profumi e i colori di un mondo scomparso ma ancora vivo appena sotto la pelle del nostro.
Jonathan Lethem
Un romanzo storico di prima qualità: drammatico, ma anche tenero ed estremamente ben scritto.
«The Guardian»
Fergus ha quindici anni quando vede i suoi genitori e le sue sorelle morire di fame. Non possiede niente. Solo la rabbia e il desiderio di sopravvivere. Nel suo viaggio verso la salvezza Fergus farà la conoscenza di una banda di banditi bambini guidati da una misteriosa ragazzina, scoprirà i piaceri e le insidie della carne in una casa di piacere a Liverpool, rischierà la vita nei cantieri ferroviari del Galles in un estenuante corpo a corpo con la vita per guadagnarsi il diritto a esistere.
Siamo soliti immaginare la fine del mondo come un evento futuro, un qualcosa che deve ancora avvenire. Dimenticandoci che il mondo è finito molte volte, in molti modi. La Grande Carestia che travolse l’Irlanda a metà Ottocento fu questo: una catastrofe immane che significò la morte per milioni di persone e l’emigrazione in America come unica speranza per altrettanti disperati, in tempi in cui la traversata dell’Oceano era terribile e spesso fatale. Da lì a qualche anno la popolazione dell’isola si dimezzerà.
Raramente la Grande Carestia è stata descritta in una maniera altrettanto vivida e sincera, con una scrittura scabra, affilata, ma allo stesso tempo evocativa e dolente, degna di Cormac McCarthy.
Se la storia è un incubo da cui tentiamo di svegliarci, l’unica scelta per Fergus è sottomettersi alla legge dei sogni.
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