Il periodo dal settembre 1943 al giugno 1944, nella “città aperta” Roma è raccontato con partecipazione ne La bicicletta di mio padre di Fabrizio Roccheggiani, illustrazioni di Lorenzo Terranera, Edizioni Lapis
I terribili anni dell’occupazione nazifascista, in uno scenario di violenza e desolazione, sono visti attraverso gli occhi del bambino protagonista, con una appendice storica sui fatti raccontati,e pagine in cui alla narrazione si accostano fotografie, disegni e articoli di giornale . Per bambini dai nove anni, la vicenda parte dai giorni dei patimenti, per finire con il ragazzino portato in giro con la bicicletta del padre, a guerra passata.
La bicicletta di mio padre, di Fabrizio Roccheggiani , con le illustrazoni di Lorenzo Terranera, Lapis
Roma, 1943. I tedeschi occupano la “città aperta”. Il diario di un bambino tiene la traccia di quei giorni terribili e degli anni che seguiranno. I bombardamenti, i rastrellamenti, il papà partigiano e la Resistenza, la liberazione e la lenta ripresa del dopoguerra vengono raccontati con un’impronta serena, senza polemiche, come solo un bambino potrebbe fare.
Alla fine del volume, un’appendice storica illustra ai ragazzi lo scenario in cui si svolgono i fatti e alcuni avvenimenti molto importanti accaduti in quegli anni, come il rastrellamento degli ebrei romani o l’eccidio delle Fosse Ardeatine. L’appendice è stata curata da Elvira Sabbatini Paladini, direttrice del Museo storico della Liberazione di Roma. Le illustrazioni sono di Lorenzo Terranera e si alternano a fotografie e pagine di giornali d’epoca.
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