Chiude Archivi del ‘900, Libreria specializzata a Milano, e La Libreria di Porta Romana, della stessa città.
Dopo la “Libreria del Giallo”, Milano ha perso anche ARCHIVI DEL 900 . È solo l’ultima (last but non least?) di tutta una serie di piccole librerie specializzate, grandi dal punto di vista del profilo culturale, a dover cessare l’attività.
Archivi del ‘900 ha chiuso a fine luglio dopo 11 anni di attività. La libreria di Luigi Olivetti è stata un punto di riferimento per la poesia e per la piccola editoria, un punto di riferimento qualitativo, che trascendeva le priorità meramente commerciali, operando anche come casa editrice. Motivo della chiusura è lo sfratto dai locali di Via Montevideo 9, le spese di gestione continuamente crescenti. Il proprietario ha deciso di vendere e, quindi, non ha rinnovato il contratto d’affitto.
Sempre a Milano, si sono abbassate le saracinesche della Libreria di Porta Romana, che da decenni si affacciava sull’omonimo corso.
Lo stillicidio continua, le piccole realtà soffriranno forse un po’ meno la crisi dei giganti abituati a profitti continui e crescenti, ma la loro è sempre una lotta impari!
se è sempre più difficile in città, immaginarsi in provincia!
prima o poi passerò a trovarvi.
a presto e complimenti per il blog.
Giorgio
grazie di cuore, Giorgio!
ad essere sinceri, in provincia qualche chances in più c’è per chi si è radicato nel territorio. la città è piena di concorrenti di ogni tipo, in provincia si avventurano meno catene, per quanto siano sempre a portata di mano.
un saluto e buone letture!
In provincia di Como (Erba, per la precisione) si sente molto la concorrenza dei centri commerciali e soprattutto l’assenza di quei lettori che, lavorando a Milano, in libreria (leggi “bookstore”) entrano solo in pausa pranzo. E che acquistano in quell’occasione.
Noi resistiamo grazie ai lettori forti: per fortuna c’è ancora chi ama “perdere” mezzora in libreria e, soprattutto, interagire con il libraio.
Giorgio
la libreria di via Volta
Sarebbe quasi il caso di creare un sito dedicato solo alle librerie indipendenti e fare in modo da creare un veicolo perché le si conoscano…
E’ che dovremmo partire dal presupposto che è meglio spendere 2 euro in più e andare in queste librerie piuttosto che andare nelle grosse catene per i punti o per qualche euro di sconto.
Claudio
quelle statunitensi (decimate dai supermercati, dalle catene, dalle vendite on line, ecc) hanno http://www.indiebound.org , un sito a loro dedicato. in italia, chissà se si arriverà ad avere qualcosa del genere….
di certo varrebbe la pena partire da una seria politica di promozione della lettura, per grandi e piccini. per il Paese, non solo per le librerie indipendenti.
grazie per il sostegno!
marco – lib at
guardate cosa ho trovato, nasce una nuova libreria a milano, zona corso genova.
Speriamo che duri!!!!
http://cosedalibri.blogspot.com/2009/09/cose-da-libriregistro-delle-nascite-e.html
in segno di grande speranza e con piglio battagliero sto per pubblicare una guida alle librerie indipendenti di milano, in cui c’è spazio anche per la voce dei librai. spero che questo accenda il dibattito e tenga alta l’attenzione. il libro dovrebbe uscire a novembre.
anna