Tariq Ali, uno dei direttori della rivista «New Left Review», noto e brillante esponente degli Studi Culturali, è anche storico, analista politico, romanziere e regista cinematografico. I suoi romanzi storici, raggruppati sotto l’etichetta di «Islam Quintet», comprendono Un Sultano a Palermo, All’ombra del melograno, Il libro di Saladino e La donna di pietra. L’atto finale del quintetto verrà pubblicato come gli altri da BCDe. Sullo sfondo dell’imminente caduta dell’impero ottomano, Tariq Ali intreccia con abilità le vite della famiglia di Iskander Pascia. Un ritratto vivido, personaggi ben riusciti e ottimamente rappresentati, tutti segretamente inclini a confessare le loro emozioni alla mitica Donna di pietra.
Tariq Ali, La Donna di Pietra, Baldini Castoldi & Dalai
Ogni anno la famiglia di Iskander Pascià, ex ambasciatore del Sultano in Europa, trascorre l’estate nel suo palazzo affacciato sul Mar di Marmara. È il 1899 e l’Impero ottomano è dilaniato da lotte intestine, fermenti popolari e dalle politiche di conquista delle grandi potenze europee. Nilofer, figlia di Iskander, dopo aver disonorato la famiglia, nove anni prima, sposando un umile insegnante greco, ritorna a casa. È lei a condurci dalla «Donna di Pietra», un antico masso dalle sembianze solo vagamente umane – a cui si arriva attraverso i frutteti, tra l’odore del timo e dell’albero del pepe – che per secoli ha raccolto le confessioni di intere generazioni. Disillusa e infelice, Nilofer sarà la prima a visitare la Donna di Pietra, ma tutti i personaggi, a turno, le affideranno il proprio dolore nascosto. Sara, moglie di Iskander, che cela un inconfessabile segreto; i figli Halil, generale dell’esercito impegnato a ordire una rivolta contro il Sultano, e Kemal, armatore di una compagnia di navigazione, tradito dalla moglie e dalla vita. Ma anche Petrossian, il fedele domestico armeno e Selim, barbiere di famiglia. Vicende minori che, sullo sfondo di un potente affresco storico e politico, illustrano il cosmopolitismo e i costumi spesso disinibiti dell’epoca (il fratello di Iskander, Memed, scaltro politico e diplomatico, ha una relazione con il barone Jakob von Hassberg). E mentre «come una prostituta ubriaca, l’Impero non sa né si cura di chi sarà il prossimo a prenderla», i protagonisti sopravvivranno alla Storia, come protetti dalla Donna di Pietra, quasi che questa strana figura preservasse quanto di più autentico c’è nell’anima, un baluardo di verità in mezzo ai miti e agli inganni di un mondo ormai in declino.
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