Continua imperterrito lungo la sua strada l’editore Marcos: pubblicare pochi libri, in cui crede. Sembra un miracolo, dati i tempi che corrono. E sbaglia pochi libri, parola di libraio. Anche Cercando Alice coglie nel segno: i lettori troveranno un romanzo profondamente al femminile, che scorre lungo i binari della grande storia, concentrandosi sul rapporto speciale che esiste, si crea e si alimenta giorno dopo giorno tra una madre e una figlia. E lo scenario storico scelto è quello tragico dell’Europa lacerata dalla Seconda Guerra Mondiale.Elementi non da poco, ad arte proposti!
Camilla Trinchieri,
Cercando Alice, Marcos Y Marcos
Quanti tradimenti può sopportare una donna?
Il primo è un classico: il marito, diplomatico italiano a Praga, si lascia tentare dalla bella di turno, senza passione, così, come si beve una coppa di champagne.
Gli altri tradimenti sono più subdoli, ancora più mortificanti per Alice.
Lei aveva lasciato gli Stati Uniti per amore, seguendo il marito in Europa in pieno nazismo. Ora che il sogno è finito si vede negare anche la libertà di movimento, il desiderio di allontanarsi con i figli da una guerra che sente profondamente ingiusta.
Bloccata nella Roma fascista, al rombo dei bombardieri alleati, Alice tenta di difendere la famiglia che le resta, di mantenersi lucida e combattiva nonostante tutto.
Fugge verso la Svizzera e la libertà, ma scompare nel nulla in una notte gelida, mentre valica le montagne con le figlie Susan e Claire.
Il marito sostiene che è stata uccisa da una guardia di confine, ma la figlia Susan ricorda bene di non aver udito spari, né grida.
Dodici anni dopo quella tragica notte, Susan aspetta un figlio. Ha bisogno di fare chiarezza sulla fine misteriosa di sua madre, non si accontenta più di mezze verità.
Vuole sapere.
Un romanzo a due voci su una famiglia in guerra, nell’Europa in guerra; sul potere di vita e di morte dell’amore.
Camilla Trinchieri nasce a Praga, figlia di un diplomatico italiano e di un’americana. Gira il mondo, studia a New York e va a vivere a Roma. Per diciassette anni lavora nel cinema come assistente al doppiaggio; è fiera di aver lavorato con Fellini e Visconti. Poi la sua vita privata va in tilt e lei lascia l’Italia. Un lettore di tarocchi le rivela che a New York si sarebbe ricongiunta con il lato più creativo di sé. Nell’attesa si guadagna da vivere vendendo pasta De Cecco a Little Italy. Scrivendo lunghe lettere agli amici romani, scopre il piacere di narrare. Storie di donne, sentimenti, misteri, con il punto di vista peculiare di una newyorkese nata a Praga che si sente molto italiana. I primi libri li firma Camilla Crespi: Trinchieri è difficile da pronunciare. Con Il prezzo del silenzio comincia a usare il suo vero nome perché ci mette tutta se stessa. In Cercando Alice ha trapiantato tasselli fondamentali della sua storia personale e della storia dell’Europa negli ultimi anni di guerra: tra primi abbozzi, ricerche, sopralluoghi, interruzioni per altri libri, ci ha lavorato per più di dieci anni. E ora che è venuto alla luce, si sente più leggera: promette di tornare a dipingere.
Nuove storie, però, minacciano già di rapirla.
Camilla vive e lavora nel Greenwich Village
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