Detroit: se esiste una città degli State che additereste ad esempio del declino, quella sarebbe Detroit. Un esempio di città che va lentamente morendo, con la morte o la svendita delle sue industrie automobilistiche. Michael Zadoorian, il fantastico interprete de Second Hand e Viaggio contromano, getta invece uno sguardo comprensivo agli abitanti della città in cui vive, presentando una fantastica carrellata di gente che ha fatto pessime scelte, colpite da malattie o segnate da esperienze negative, ma da cui emerge una grande umanità. Vite qualunque, di certo non esposte ai riflettori dei media, dipinte con una mano originalissima e felice, che si intrecciano con le strade ed i luoghi della città, con i suoi problemi , la disoccupazione o le tensioni razziali. Lo sguardo dell’autore illumina con mano decisamente felice le loro cronache di vita, un occhio che non giunge dall’alto, da chi si limita a descrivere, ma da chi è sinceramente partecipe delle vicissitudini del proprio prossimo
Michael Zadoorian, Il mondo delle cose , Marcos Y Marcos
Scopri che tua moglie ti tradisce, e il tuo cuore inizia a produrre un rumoraccio insostenibile, peggio dello sciacquone di un cesso. E quegli inutili, bellissimi, benedetti animali che sei costretto a sopprimere ogni giorno tornano in sogno di notte per vendicarsi. Per giunta, qualcuno inizia a spargere bigliettini con scritto che fai schifo.
Mentre le cose, insomma, parrebbero perdere calore ed energia, e andarsene in direzioni senza senso, scopri che la tua vecchia, fallitissima Detroit ti è profondamente amica, che ha moltissimo da offrirti.
Milioni di negozi Second hand felicemente incasinati, dove scavare in cerca di tesori che nessuno ha mai scoperto.
La stanza fortunata, che batte qualsiasi diagnosi di sterilità. A grande sorpresa, tu e tua moglie concepite lì il vostro primo figlio.
Una vecchia tostissima, che resiste a ogni acciacco con i colori, e impugna i pennelli a caccia di bellezza con la grinta di un guerriero.
Il mondo, come la casa dei tuoi, è un campo minato di emozioni, vecchio mio. Tuffati e osa: non sei che all’inizio di una grande, strepitosa avventura.
“Quando si è convinta che volessi arraffare tutto ciò che possedeva, mia madre ha messo un lucchetto alla porta della cantina. Non ci entro da almeno dieci anni. Anche quando mio padre era ancora in vita, le cose di solito andavano così:
” Mamma? Posso andare di sotto a dare un’occhiata? Voglio controllare se hai ancora quella lampada arancione pazzesca del vecchio soggiorno.
” Non ti preoccupare, diceva lei ” c’è e non la toccherai fino a quando non sarò morta. Allora potrai farne quello che vorrai, ma per adesso la risposta è no.”
Sono stati i librai americani a trasformare
Michael Zadoorian in un autore di culto.
Anni di instancabile passaparola hanno fatto di Second Hand un successo a lungo termine. Come non accade quasi più. E Michael Zadoorian, che vive a Detroit in una casa sexy-vintage con la moglie Rita, bibliotecaria, un certo numero di gatti e migliaia di oggetti delle più svariate origini, da qualche anno ha deciso di buttarsi a corpo morto nella scrittura. Dopo aver letto e amato Carver, Toole e Brautigan, ha lavorato come un matto prima su Second Hand – Una storia d’amore, e poi su In viaggio contromano.
Romanzi che anche in Italia stanno riscuotendo l’entusiasmo di tutti coloro che li leggono e di molti librai che li consigliano.
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