Irène Némirovsky
Due, Adelphi
Biblioteca Adelphi
traduzione di Laura Frausin Guarino pp. 208
«Chi meglio della signora Némirovsky, e con un’arma più affilata, ha saputo scrutare l’anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?» scrisse, all’uscita di questo libro, il critico Pierre Loewel. Le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile (la Grande Guerra è finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando «il lato sordido» della vita, soffocando «la paura dell’ombra». Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda – «Come avviene, nel matrimonio, il passaggio dall’amore all’amicizia? Quando si smette di tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?» – che ne costituirà il filo conduttore. Con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, Irène Némirovsky accompagna i suoi giovani personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta, un po’ ottusa sicurezza dell’amore co niugale. A volte, certo, alcuni di loro rimpiangeranno « l’ebbrezza triste e folle del l’amore», e a quasi tutti accadrà di inoltrarsi, almeno per un po’, nelle vie perigliose dell’adulterio; ma il tempo riserverà loro una sorprendente rivelazione: che quell’« essere due» che del matrimonio costituisce l’essenza e «il flusso discontinuo, lento e possente dell’amore coniugale» conferiscono alla coppia una sorta di «invincibilità».
il mese scorso ho comprato questo libro:DUE,pubblicato da BIblioteca Adelphi 555…mentre che ero in aeroporto e verona…
ho iniziato a leggerlo in vacanza e ho proseguito tornando a casa….
beh….libro molto interessante….anche se la cosa che mi è dispiaciuta di più è stata quella di arrivare al 20° capitolo, e trovarmi subito dopo, di fronte ad un errore di stampa…visto che si passava direttamente al 34°…per poi riprendere dopo un paio di capitoli dal 23°.
in pratica un bell’errore/orrore di stampa….che salta un paio di capitoli,mettendo al loro posto due capitoli di quasi la fine del libro!!
brutta cosa per un lettore ritrovarsi di fronte un errore di stampa del genere per tanti motivi;oltre per l’interrruzione del filo conduttore della trama,anche per il costo non poco oneroso del libro….che non mi verrà risarcito da chi mi ha venduto il libro!
biblioteca adelphi che commette errori del genere?
brutta pubblicità…non credete?
sarebbe molto gradita una risposta….a questo errore/orrore….
grazie!
l’errore non è da attribuire all’editore, bensì allo stampatore: può capitare che in mezzo a un migliaio di copie di un testo qualcuna esca con difetto di impaginazione.
come recita il famoso detto, non tutte le ciambelle riescono con il buco: le copie che abbiamo in libreria di quel testo sono corrette.
normalmente, in questi casi, la libreria presso cui il testo è stato acquistato lo cambia senza problemi, visto che può renderlo al fornitore. se hai una libreria di fiducia, visto che magari eri di passaggio a verona, potresti spiegare l’accaduto e chiedere se ti cambiano loro il volume.