una proposta decisamente originale nel campo della divulgazione, l’edizione italiana del volume francese di Sylvie Bednar, uscito il mese scorso a Parigi, curata nell’edizione italiana da Piero Marchi, dell’Archivio di Stato di Firenze. Non un mero repertorio di stemmi, ma un lavoro ampio e articolato sul loro significato, pescando dalla storia e dalla leggenda, illustrando il significato dei simboli e dei motti, con un linguaggio semplice ma preciso. E con la possibilità di creare alla fine il proprio stemma nobiliare!
Sylvie Bednar, Stemmi. L’araldica spiegata ai ragazzi, Ippocampo
Corazza e scudo alla mano, i cavalieri del Medio Evo avevano un bel portamento, in sella a quei loro scalpitanti destrieri!
Ma come riconoscerli? Sotto l’elmo protettore, un cavaliere non si distingueva affatto da un altro!
Si cominciò allora a mettere pezzi di stoffa colorata in cima alle lance, a cui più tardi si aggiunsero altri segni distintivi: ecco come nacquero gli stemmi!
Da allora, gli scudi si ornarono di magnifici disegni colorati per mostrare a quale famiglia si apparteneva, per quale sovrano o per quale causa si era pronti
a battersi.
Sovrani, cavalieri del toson d’oro, cavalieri di Malta, ecco alcuni protagonisti dell’arte araldica, ma non solo…
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