« La nostra avventura è terminata. L’inverno di quest’anno è morto come la tomba. Forse quando moriremo, forse la morte sola potrà darci la chiave e il seguito e la fine di questa avventura mancata. »
Cento anni fa, Alain Fournier pubblicò il suo unico romanzo, Il grande Meaulnes. Venne proposto a puntante sulla Nouvelle revue française e quindi in volume presso l’editore Emile-Paul. Pochi mesi dopo, il suo autore rimase ucciso in quel bagno di sangue che fu la Grande Guerra, ci resta però questo suo unico libro.
Il grande Meaulnes” è un classico romanzo di formazione, libro di avventure e delicata fiaba poetica, parabola sulla natura dell’amore e sul mito inarrivabile della felicità, sogno e condanna di tutta l’esistenza.
Viene ritenuto una sorta di antesignano di quel filone chenarra il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Prova ne è che autori come J.D. Salinger, Francis Scott Fitzgerald ne verranno influenzati; Kerouac lo cita ne Sulla strada: è il solo testo che il protagonista porta lungo il viaggio con sé.
la scheda del libro, pubblicato in Italia da Garzanti: (da wikipedia)
Giovinezza, amore, amicizia, illusioni, segreti e promesse: questi sono gli ingredienti dell’unico romanzo scritto dal francese Henri-Alban Fournier (1886-1914), prima di scomparire precocemente all’età di ventotto anni. Lo scrittore, dopo aver pubblicato a puntate la sua opera d’esordio sul quotidiano La Nouvelle Revue française nel 1913, conoscerà il successo, ma a distanza di poco tempo sarà una vittima sul fronte della Grande Guerra.
Nella storia de “Il grande Meaulnes”, Fournier racchiude elementi autobiografici, mescolandoli con la fantasia, per rappresentare il percorso simbolico dall’adolescenza alla maturità, ossia lo scontro tra gli ideali assoluti che dominano la fanciullezza e i compromessi dell’età adulta, costretta ad accettare la realtà con le sue sfumature e relativismi intrinseci.
Voce narrante, ma anche amico fidato del protagonista Augustin Meaulnes, è François Seurel. François accoglie l’arrivo del nuovo compagno di studi nel piccolo borgo di campagna dove vive con i suoi genitori, che fanno gli insegnanti a Sainte-Agathe, come la premessa di emozionanti avventure. Eppure la scoperta fortuita del “Paese senza nome” e la conoscenza della splendida Yvonne Galais sono eventi che, lungi dall’avvicinare Augustin ai suoi coetanei, rendono il suo spirito sempre più irrequieto e alla ricerca di una felicità irraggiungibile.
(il trailer del film, realizzatonel 2006 daJean-Daniel Verhaeghe, con Jean-Baptiste Maunier, Nicolas Duvauchelle.)
Il mio compagno non mi raccontò quella notte tutto quello che gli era capitato durante il viaggio. E quando si decise a confidarmi tutto, durante quei giorni di tormento di cui tornerò a parlare, ciò rimase a lungo il grande segreto della nostra adolescenza.
Il libro, suddiviso in tre parti, è caratterizzato da un tono nostalgico e lirico, perché l’evocazione che François compie trascende la vicenda di Meaulnes e sembra soffermarsi sul rimpianto per quell’epoca acerba d’incanti e disincanti che non potrà più tornare.
il sito dedicato al libro e all’autore:
http://www.legrandmeaulnes.com/Index-New.php
Il grande Meaulnes viene ritenuto apripista di un filone che mette a fuoco il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Prova ne è che Scrittori come J.D. Salinger, Francis Scott Fitzgerald ne verranno influenzati; Kerouac addirittura in Sulla strada lo segnala come unico libro che il protagonista S. Paradise porta lungo il viaggio con sé.
Scritto alla vigilia della Grande Guerra, nella quale l’autore, Alain-Fournier, troverà la morte appena ventisettenne, Il grande Meaulnes è un romanzo sull’adolescenza e sull’amicizia. Il narratore, l’adulto François Seurel, rievoca il suo incontro con Augustin Meaulnes, un incontro che lo precipiterà in un mondo di avventure e di sogno, di amore romantico e idealizzato e di bruschi risvegli a contatto con la realtà. François non è infatti il protagonista della storia: il suo ruolo è quello di testimone e amico fraterno del personaggio centrale, Meaulnes, il grande Meaulnes.
L’avventura in cui Meaulnes si trova coinvolto per qualche giorno nel domaine mystérieux, il castello misterioso dove si tiene una strana festa, ha connotazioni fiabesche. Il racconto che il giovane Augustin fa all’amico François sembra sospeso in un mondo dove sonno e veglia, sogno e realtà finiscono col confondersi. Quando l’incantesimo svanisce, Meaulnes cercherà invano di ritrovare la strada per il castello: l’adolescenza volge al termine, vana è la ricerca di uno stato di grazia e di purezza che non potrà più essere raggiunto.
« Quando avevo scoperto il castello senza nome, ero ad un’altezza, ad un grado di perfezione e di purezza che non raggiungerò mai più. »
Più tardi, quando i due amici si separeranno, la realtà prenderà il sopravvento cancellando ogni magia dalla splendida avventura.
Quando François rievoca il racconto dell’amico con i suoi compagni del paese, è colpito dalla loro visione disincantata:
« Ho raccontato male la mia storia? Sembra non produrre l’effetto che mi aspettavo.
I miei compagni, da bravi campagnoli che non si meravigliano di niente, non si confondono con così poco.
«Beh, era una festa di matrimonio!» dice Boujardon.
Delouche a Préveranges ne ha vista una ancora più strana.
Il castello? Di sicuro in paese ci sarà qualcuno che ne ha sentito parlare.
La fanciulla? Meaulnes si sposerà con lei dopo aver fatto il servizio militare. »
Quando Meaulnes parte per Parigi e diventa adulto, la felicità sognata diventa impossibile. Partito alla ricerca di Yvonne, la fanciulla amata d’un amore romantico e puro, intreccia invece una relazione molto più terrena con Valentine, che rappresenta il personaggio femminile opposto ad Yvonne. Valentine è la femme fatale che porta dolore e sofferenza nella vita di Frantz de Galais e di Augustin Meaulnes, Yvonne è la donna angelicata che appartiene al mondo dell’adolescenza e della purezza, un personaggio che sembra ispirato dai romanzi cortesi. La concezione dell’amore ne Il grande Meaulnes si rifà infatti chiaramente alla letteratura medievale, e la stessa ricerca del castello misterioso richiama le avventure dei cavalieri alla ricerca del Santo Graal.
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Citazione:
Mentre il tempo passa, e il giorno sta per chiudersi ed io lo vorrei diggià morto, ci sono uomini che in esso hanno riposto ogni speranza, ogni amore, le forze estreme. Ci sono uomini agonizzanti, altri che temono una scadenza e vorrebbero che domani non arrivasse mai; altri ancora per i quali domani spunterà come un rimorso. Certi sono sfiniti e questa notte non sarà mai abbastanza lunga per dargli tutto il riposo che occorre. Ed io, che ho buttato la mia giornata, con che diritto oso invocare il domani?
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