Borne, il nuovo acclamato libro di Jeff VanderMeer si avvicina. Da martedi in libreria il suo “biotech apocaliptic novel”, qui presentato nella copertina inglese:
Borne, Jeff VanderMeer, Einaudi
Tradotto da Vincenzo Latronico
Rachel è una giovane donna che sopravvive tra le rovine di una grande città. Dopo la distruzione la città è caduta nelle mani della Compagnia. Poi Mord, uno dei suoi esperimenti, un gigantesco mostro volante, si è ribellato. E ora dall’alto minaccia i pochi superstiti come un dio cieco e selvaggio fatto di circuiti. Rachel per sfuggire al caos si è creata un rifugio, insieme al compagno Wick. Tutto cambia però quando s’imbatte in una piccola creatura dalle sembianze strane, che decide di chiamare Borne. Borne non è una pianta, non è un animale e non è un umano, ma cresce giorno dopo giorno e per Rachel diventa come un figlio. Impara da lei a parlare e a conoscere il mondo. E per proteggerla impara a trasformarsi e a fare del male. Romperà la sua fragile quiete, mettendo in crisi il rapporto con Wick, ma forse salverà la città dall’ombra di Mord. Un romanzo ibrido, inclassificabile, alieno, in cui si mescolano suggestioni di ogni tipo per produrre un risultato nuovo.
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