dal premiatissimo Lavie Tidhar, che si è aggiudicato il British Science Fiction Award e il World Fantasy Award,ecco Central Station. Copertina ispiratissima, trama intrigante, autore paragonato a Dick e Vonnegut. Serve altro? Ha curato anche una antologia, Ebrei contro zombie..
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A Tel Aviv, un quartiere popolato da un milione di persone è sorto intorno alla base spaziale Central Station. Umani, robot e i misteriosi Altri sono tutti interconnessi in una pervasiva coscienza digitale chiamata “la Conversazione”, e le molteplici culture si scontrano e si confondono fra reale e digitale. La vita può sembrare a buon mercato, ma le informazioni lo sono ancora di più.
Quando Boris Chong torna a Central Station, la ritrova in uno stato di caos. Le strade sono invase dalla droga religiosa chiamata Crucifixation. La sua ex compagna sta allevando un bambino dotato di poteri che lo rendono simile a un nuovo Messia. Suo padre è afflitto da un virus mentale multigenerazionale. Sua cugina è innamorata di un cyborg Robotnik. E una Vampira di Dati vagabonda lo ha seguito fin da Marte…
Lavie Tidhar è uno dei più importanti scrittori mondiali di narrativa fantastica della nuova generazione. Vincitore del British Science Fiction Award e del World Fantasy Award, è nato in Israele. È cresciuto in un kibbutz e ha vissuto in giro per il mondo, incluso le Vanuatu, il Laos e il Sudafrica. Il Guardian lo ha paragonato a Philip Dick e Locus a Kurt Vonnegut. I suoi romanzi più recenti, The Violent Century e A man lies dreaming, hanno ricevuto molte recensioni; il britannico Independent li ha definiti “capolavori”. Attualmente vive a Londra.
Per Acheron Books ha già pubblicato “Antechamber”, un racconto inedito mondiale in italiano e inglese, e l’antologia da lui curata (insieme a Rebecca Levene) “Ebrei contro Zombi”
tradotto da Davide Mana
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