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Posts Tagged ‘Adonis’

Ottobre si avvicina, e di conseguenza anche la consacrazione di un grande scrittore con il Premio Nobel. Ora che ci siamo tolti Bob Dylan dall’elenco dei candidati, ecco le quote degli scommettitori inglese per i favoriti: chi se lo merita di più?

Ngugi Wa Thiong’o 4\1

Haruki Murakami, 5\1

Margaret Atwood, 6\1

Amoz Oz 10\1

Claudio Magris 10\1

Javier Marias 10\1

Adonis 12\1

Don DeLillo 14\1

Yan Lanke 14\1

Ko Un 14\1

 

English: Claudio Magris after his speech at &q...

English: Claudio Magris after his speech at “Paulskirche” in Frankfurt am Main, 2009. Deutsch: Claudio Magris nach seiner Rede in der Frankfurter Paulskirche, 2009. (Photo credit: Wikipedia)

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in Svezia tutto tace, non c’è ancora una data fissata per la proclamazione del nuovo NOBEL per la Letteratura. Voi chi vorreste?
Intanto gli scommettitori pongono tra i superfavoriti, con Murakami, Adonis, De Lillo e Roth anche Ngugi wa Thiong’o. in Italia presente con appena un paio di libri tradotti (da Jaka Book).:
 
 
Ngugi wa Thiong’o, noto anche come James Ngugi(Kamiriithu, 5 gennaio 1938), è un poeta, scrittore e drammaturgo keniota, considerato uno dei principali autori della letteratura africana.
 
Ha scritto romanzi, opere teatrali, racconti, saggi e opere per bambini, sia in inglese che in lingua gikuyu. È fondatore e direttore della rivista in gikuyu Mutiiri.
segue su wikipedia.
Ngũgĩ wa Thiong'o signs copies of his new book...

Ngũgĩ wa Thiong’o signs copies of his new book Wizard of the Crow at the Congress Centre in central London. Wizard was his first book in 20 years, following 22 years of exile due to his highly political work (including the bestselling novel Petals of Blood). Achebe selected the novel Weep Not, Child by Ngugi wa Thiong’o as one of the first titles of Heinemann’s African Writers Series. Ngũgĩ wa Thiong’o. (Photo credit: Wikipedia)

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poco più di 24 ore per conoscere il nome del nuovo Premio Nobel per la letteratura. Gli scommettitori puntano sul kenyota Ngugi Wa Thiongo, su Haruki Murakami, Svetlana Aleksijevitj , Adonis, Ismail Kadare, per citare quelli più gettonati.  è del 1907 il conferimento del premio all’autore più giovane di sempre, ovvero Rudyard Kipling. Nel 2007 invece Doris Lessing fu sorpresa dagli accademici di Stoccolma  alla veneranda età di 88 anni.
Solo quattro volte, tra il 1901 (la prima volta del NObel per la letteratura) e il 2013 la poltrona fu divisa da due autori:

1904 – Frédéric Mistral, José Echegaray
1917 – Karl Gjellerup, Henrik Pontoppidan
1966 – Shmuel Agnon, Nelly Sachs
1974 – Eyvind Johnson, Harry Martinson

Solo tredici le donne premiate:
1909 – Selma Lagerlöf
1926 – Grazia Deledda
1928 – Sigrid Undset
1938 – Pearl Buck
1945 – Gabriela Mistral
1966 – Nelly Sachs
1991 – Nadine Gordimer
1993 – Toni Morrison
1996 – Wislawa Szymborska
2004 – Elfriede Jelinek
2007 – Doris Lessing
2009 – Herta Müller
2013 – Alice Munro

qui, tutti i dati sul Nobel per la letteratura:

http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/facts/literature/index.htmlhttp://www.nobelprize.org/nobel_prizes/facts/literature/index.html

Doris Lessing, Cologne, 2006

Doris Lessing, Cologne, 2006 (Photo credit: Wikipedia)

 

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Il Mediterraneo è il nostro mare, culla delle nostre civiltà. Vi hanno navigato tutti, e gli scambi (come anche le guerre) sono avvenuti grazie a questo lembo acqueo. L’editore Nino Aragno (e noi con lui) è convinto che molte cose ci uniscano, e che ascoltare le voci degli altri sia la medicina migliore per capirsi, oltre gli stereotipi

RACCONTI DI GUERRA E DI PACE

Voci ebraiche, cristiane e musulmane dal Mediterraneo
Autori: Adonis, Yoram Kaniuk, Yehoshua Sobol, Marco Lodoli, Luca Doninelli, Hoda Barakat, Tahar Ben Jelloun, Massimo Giuliani, Giancarlo Zizola, Khaled Fouad Allam

a cura di Gabriela Häbich, Nino Aragno

I racconti presenti in questa raccolta sono stati commissionati a scrittori appartenenti agli universi culturali delle religioni abramitiche: voci dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’Islam nel Mediterraneo risuonano in queste pagine dove l’istanza narrativa è assunta come via privilegiata per parlare della guerra e della pace. La letteratura vuole essere qui una sorta di pretesto, uno strumento per riflettere e meglio comprendere questioni che ci riguardano da vicino, questioni che ci vedono non solo spettatori, ma anche, e sopratutto protagonisti. La letteratura, intesa come specchio della realtà, come riflesso della società, ci viene in soccorso e ci accompagna all’interno di un universo così vicino geograficamente, così simile al nostro, ma al contempo così distante. Questa raccolta vuole essere un contributo ad una maggiore conoscenza tra le sponde del Mediterraneo. Si tratta di una scommessa sulla forza delle parole, della narrazione, del racconto. Una opportunità per le voci mediterranee di avere, come le onde del loro mare, un ampio eco.

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