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Posts Tagged ‘Alda Merini’

Memento, trovate Atlantide aperta domenica 24 in ORARIO CONTINUATO dalle 8,45 alle 19,30. E ora, Auguri con le parole di Alda Merini:
Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
[Alda Merini, Terra d’Amore, 2003]

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Italiano: La poetessa italiana Alda Merini con...

Italiano: La poetessa italiana Alda Merini con la cantante Milva durante uno spettacolo. (Photo credit: Wikipedia)

Alda Merini,

Il sigillo della poesia,

La vita e la scrittura, Piero Manni edizioni

Quando esce un nuovo libro di Alda Merini è come se ti accogliesse ancora una volta nella sua vita, per seminare versi innaffiati dalle sue lacrime di gioia e di dolore; versi che fioriscono dentro di te quando li leggi e non ti abbandonano mai. Non era facile raccogliere i fiori in forma di poesia di Alda, perché li dava solo a chi voleva, a chi capiva, a chi sapeva ascoltare. Piero Manni l’ha saputo fare. Se questo libro ci arriva oggi come un regalo è perché Alda Merini è stato un bel regalo, che fa battere il cuore e con la sua poesia dà luce in manierapermanente alla nostra vita ambulante.

 

Questo volume racconta la straordinaria avventura poetica ed esistenziale della poetessa dei Navigli attraverso le sue testimonianze e i suoi componimenti: la frequentazione fin da giovanissima degli intellettuali milanesi, l’esperienza del manicomio, la visione spregiudicata, la passione per l’umanità e l’amore, la spontaneità della versificazione hanno profondamente colpito milioni di lettori e hanno fatto della Merini un personaggio, oltre che un’artista della parola.

Manni, tra i suoi editori storici, le rende omaggio con un libro che contiene le poesie più belle, a partire dagli esordi.

A cura di Piero Manni Con una nota di Daniele Piccini

 

Amori. Testo francese a fronte,

                Desbordes Valmore Marceline, Elliot

Una selezione di liriche sull’amore della poetessa che i letterati di Francia chiamavano “Maestro”. Ammirata nell’Ottocento da Dumas, Scribe, Baudelaire, Hugo, Niccolò Paganini, Sainte-Beuve, Nietzsche, amica di Balzac (che si ispirò a lei per “La cugina Bette”), Marceline Desbordes-Valmore fu l’unica donna a essere inclusa nell’antologia di Verlaine “I poeti maledetti”, che ha segnato la poesia occidentale. Capace di cantare l’amore e il disamore con lingua pura e tagliente, e di affondare il coltello nel dolore e nell’estasi con la grandezza di Saffo e la virulenza di santa Teresa d’Avila, come disse Verlaine, il suo lirismo e la sua capacità di aderenza alla realtà l’hanno resa una voce inconfondibile e ancora attuale. Se a questo aggiungiamo la sua vita, che sembra tratta da un romanzo di Balzac, possiamo comprendere pienamente la potenza e l’importanza di Marceline Desbordes-Valmore, la cui fama è giunta nel Novecento, grazie agli apprezzamenti di Renée Vivien, Mallarmé, Colette, Cécile Sauvage, e non fa che crescere col passare del tempo.

 

 

A pennello, Edith de Hody Dzieduszycka, La vita felice

 

Questo libro raccoglie un centinaio di poesie che riguardano pittori e artisti di ogni epoca e origine. Si tratta di un piccolo estratto assolutamente non esaustivo rispetto al numero di quelli che hanno composto e fatta grande la storia dell’arte nel mondo e nei secoli. La scelta è stata da me fatta tra quelli che, in un modo o nell’altro, hanno attirato la mia attenzione. Sono partita dal ‘200 con Giotto per arrivare ai nostri giorni. Tante nazionalità sono rappresentate, tanti stili, tendenze, tecniche, che finiscono per comporre un grande puzzle, un caleidoscopio, un affresco multicolore e variegato.

Soltanto dopo averne scritti alcuni, all’inizio senza progetto particolare, in modo istintivo e quasi sotto forma di indovinelli, mi è venuto in mente che poteva essere più interessante lasciare quei testi nell’ordine spontaneo e disordinato in cui li avevo elaborati, con un andirivieni continuo tra secoli e generi. Potrà forse sconcertare ma, spero, rendere più divertente e imprevedibile il loro susseguirsi, alla scoperta del protagonista.

 

Il giardino. Testo inglese a fronte,

Sackville-West Vita, Elliot

“Piccoli piaceri devono emendare grandi tragedie, dunque di giardini nel pieno della guerra io con coraggio parlo. Un tempo, della nobile terra osavo azionare i registri d’organo, le note profonde del basso, l’estensione da diapason della ricca rotazione, procedendo di raccolto in raccolto, di stagione in stagione mentre la ruota girava a cicli nei solchi e nei frutteti del tempo; nominavo gli arnesi classici, l’aratro, la falce, nell’importante rito del lavoro dei campi, ma adesso del fratello minore dell’agricoltura tocco il grazioso acuto, pizzico la corda, componendo la collana di un’annata da giardiniere, dell’opera di un giardiniere, nel bene e nel male sgranata fin troppo facilmente in perle di versi”

La produzione poetica di Vita Sackville-West è dominata da due opere, “The Land” e “II giardino”. Grazie al primo, pubblicato nel 1927, l’autrice consolidò la sua fama all’interno della lunga tradizione letteraria pastorale inglese, ma solo molti anni dopo, nel 1939, iniziò la stesura del secondo poema che, nelle sue intenzioni, andava a completare un dittico e conteneva “molto più del semplice giardinaggio – tutte le cose in cui credo e quelle in cui non credo”. Opera dal carattere profondamente filosofico, “II giardino” fu composto in maniera discontinua durante la Seconda guerra mondiale e fu pubblicato soltanto nel 1946, ottenendo un immediato successo e la vittoria del prestigioso Heinemann Prize. Pur seguendo la stessa divisione in stagioni adottata in “The Land”, è un poema molto più intimo e simbolico, che esprime la fascinazione travagliata nei confronti della bellezza della natura oscurata dal conflitto e dalla morte. Il testo è accompagnato da un’introduzione del figlio dell’autrice, Nigel Nicolson.

introduzione di Elisa Govi

postfazione di Mario Lunetta

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Italiano: Alda Merini

Italiano: Alda Merini (Photo credit: Wikipedia)

 

Alda Merini,

Il sigillo della poesia

La vita e la scrittura, Piero Manni edizioni

Quando esce un nuovo libro di Alda Merini è come se ti accogliesse ancora una volta nella sua vita, per seminare versi innaffiati dalle sue lacrime di gioia e di dolore; versi che fioriscono dentro di te quando li leggi e non ti abbandonano mai. Non era facile raccogliere i fiori in forma di poesia di Alda, perché li dava solo a chi voleva, a chi capiva, a chi sapeva ascoltare. Piero Manni l’ha saputo fare. Se questo libro ci arriva oggi come un regalo è perché Alda Merini è stato un bel regalo, che fa battere il cuore e con la sua poesia dà luce in manierapermanente alla nostra vita ambulante.

 

Questo volume racconta la straordinaria avventura poetica ed esistenziale della poetessa dei Navigli attraverso le sue testimonianze e i suoi componimenti: la frequentazione fin da giovanissima degli intellettuali milanesi, l’esperienza del manicomio, la visione spregiudicata, la passione per l’umanità e l’amore, la spontaneità della versificazione hanno profondamente colpito milioni di lettori e hanno fatto della Merini un personaggio, oltre che un’artista della parola.

Manni, tra i suoi editori storici, le rende omaggio con un libro che contiene le poesie più belle, a partire dagli esordi.

A cura di Piero Manni Con una nota di Daniele Piccini

 

Amori. Testo francese a fronte

                Desbordes Valmore Marceline, Elliot

Una selezione di liriche sull’amore della poetessa che i letterati di Francia chiamavano “Maestro”. Ammirata nell’Ottocento da Dumas, Scribe, Baudelaire, Hugo, Niccolò Paganini, Sainte-Beuve, Nietzsche, amica di Balzac (che si ispirò a lei per “La cugina Bette”), Marceline Desbordes-Valmore fu l’unica donna a essere inclusa nell’antologia di Verlaine “I poeti maledetti”, che ha segnato la poesia occidentale. Capace di cantare l’amore e il disamore con lingua pura e tagliente, e di affondare il coltello nel dolore e nell’estasi con la grandezza di Saffo e la virulenza di santa Teresa d’Avila, come disse Verlaine, il suo lirismo e la sua capacità di aderenza alla realtà l’hanno resa una voce inconfondibile e ancora attuale. Se a questo aggiungiamo la sua vita, che sembra tratta da un romanzo di Balzac, possiamo comprendere pienamente la potenza e l’importanza di Marceline Desbordes-Valmore, la cui fama è giunta nel Novecento, grazie agli apprezzamenti di Renée Vivien, Mallarmé, Colette, Cécile Sauvage, e non fa che crescere col passare del tempo.

 

 

A pennello, Edith de Hody Dzieduszycka, La vita felice

 

Questo libro raccoglie un centinaio di poesie che riguardano pittori e artisti di ogni epoca e origine. Si tratta di un piccolo estratto assolutamente non esaustivo rispetto al numero di quelli che hanno composto e fatta grande la storia dell’arte nel mondo e nei secoli. La scelta è stata da me fatta tra quelli che, in un modo o nell’altro, hanno attirato la mia attenzione. Sono partita dal ‘200 con Giotto per arrivare ai nostri giorni. Tante nazionalità sono rappresentate, tanti stili, tendenze, tecniche, che finiscono per comporre un grande puzzle, un caleidoscopio, un affresco multicolore e variegato.

Soltanto dopo averne scritti alcuni, all’inizio senza progetto particolare, in modo istintivo e quasi sotto forma di indovinelli, mi è venuto in mente che poteva essere più interessante lasciare quei testi nell’ordine spontaneo e disordinato in cui li avevo elaborati, con un andirivieni continuo tra secoli e generi. Potrà forse sconcertare ma, spero, rendere più divertente e imprevedibile il loro susseguirsi, alla scoperta del protagonista.

 

Il giardino. Testo inglese a fronte,

Sackville-West Vita, Elliot

La produzione poetica di Vita Sackville-West è dominata da due opere, “The Land” e “II giardino”. Grazie al primo, pubblicato nel 1927, l’autrice consolidò la sua fama all’interno della lunga tradizione letteraria pastorale inglese, ma solo molti anni dopo, nel 1939, iniziò la stesura del secondo poema che, nelle sue intenzioni, andava a completare un dittico e conteneva “molto più del semplice giardinaggio – tutte le cose in cui credo e quelle in cui non credo”. Opera dal carattere profondamente filosofico, “II giardino” fu composto in maniera discontinua durante la Seconda guerra mondiale e fu pubblicato soltanto nel 1946, ottenendo un immediato successo e la vittoria del prestigioso Heinemann Prize. Pur seguendo la stessa divisione in stagioni adottata in “The Land”, è un poema molto più intimo e simbolico, che esprime la fascinazione travagliata nei confronti della bellezza della natura oscurata dal conflitto e dalla morte. Il testo è accompagnato da un’introduzione del figlio dell’autrice, Nigel Nicolson.

introduzione di Elisa Govi

postfazione di Mario Lunetta

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Il FESTIVAL DI LETTERATURA DI MANTOVA, tutti i nomi dell’edizione 2008

Il FESTIVAL DI LETTERATURA DI MANTOVA, tutti i nomi dell’edizione 2008

Seguiamo il Festival di Letteratura di Mantova dalla sua seconda edizione, e un grande spazio nel nostro cuore se l’è conquistato.

È appena arrivata la notizia dei partecipanti all’edizione 2008, eccoli in dettaglio, come potrete leggere qui:

http://www.festivaletteratura.it/novita.php?id=922&cat=all

Roberto Abbiati; Roger Abravanel; Guido Accascina; Shimon Adaf; Eraldo Affinati; Giovanni Allevi; Michele Andrei; Laura Angiulli; Aquilino; Alberto Arbasino; Antonia Arslan; Alberto Asor Rosa; Corrado Augias; Bernardo Atxaga; Najwa Barakat; Elisabetta Bartuli; Marion Bataille; Fabio Beltram; Silvia Bencivelli; Frei Betto; Enzo Bianchi; Ettore Bianciardi; Patrick Blanc; Marco Bobbio; Anna Bonaiuto; Edoardo Boncinelli; Aldo Bonomi; Giulio Busi; Mihai Mircea Butcovan; Massimo Cacciari; Francesca Capelli; Gianni Caprara; Janna Carioli; Gianrico Carofiglio; Chiara Carminati; Mircea Cartarescu; Carlo Carzan; Gabriella Cella; Massimo Cirri; Shirley Collins; Gherardo Colombo; Rosita Copioli; Gilberto Corbellini; Matteo Corradini; Lella Costa; Enzo D’Alò; Paolo De Benedetti; Timothée De Fombelle; Maura Del Serra; Domenico De Masi; Diego De Silva; Gillo Dorfles; Jean Echenoz; Taghrid El Najjar; Hans Magnus Enzensberger; Francesco Erbani; Monica Farnetti; Hiba Farran; Sebastian Faulks; Michele Ferri; Lorenza Foschini; Claudio Franceschi; Enrico Franceschini; Carlos Fuentes; Chicca Gagliardo; Eduardo Galeano; Luigi Garlando; Stas’ Gawronski; Moreno Gentili; Vittorio Giacopini; Gabriella Giandelli; Francesco Giavazzi; Fabrizio Gifuni; Giovanni Giovanetti; Edouard Glissant; Francesco Gungui; Joumana Haddad; Iona Heath; Nancy Huston; Marco Iacoboni; Howard Jacobson; Alexander Jollien; Cynan Jones; Gaston Kaborè; Lokua Kanzà; Ioanna Karistiani; Andreas Korn-Müller; Jerry Kramsky; Nicole Krauss; William Langewiesche; Serge Latouche; Tali Latowicki; Yael Lerer; Pedro Lemebel; Vittorio Lingiardi; Julio Llamazares; Carlo Lucarelli; Lucio Luzzatto; Elia Malagò; Danilo Mainardi; Michelangelo Mangano; Alberto Manguel; Mauro Marchese; Gianfranco Maretti Tregiardini; Paola Mastrocola; Maurizio Matrone; Predrag Matvejevic; Alda Merini; Guðrún Eva Mínervudóttir; Fabio Mini; Massimo Missiroli; Luca Molinari; Giovanni Montanaro; Raul Montanari, Antonio Moresco; Loretta Napoleoni; Marco Navarra; Jo Nesbo; Hakan Nesser; Keith Newstead; Piergiorgio Odifreddi; Margherita Oggero; Nisrine Ojeil; Leonardo Padura Fuentes; Boris Pahor; Rithy Panh; Letizia Paolozzi; Anna Parola; Valeria Parrella; Michela Pasquali; Ben Pastor; Darwin Pastorin; Elio Pecora; Daniel Pennac; Leif G.W. Persson; Umberto Petrin; Giovanna Pezzetta; Andrea Piccaluga; Telmo Pievani; Massimo Pitis; Bianca Pitzorno; Oliviero Ponte di Pino; Giorgio Pressburger; Giusi Quarenghi; Zsuzsa Rakovszky; Ezio Raimondi; David Riondino; Raffaella Romagnolo; Marco Rossi Doria; Patrizio Roversi; Giorgio Ruffolo; Jonathan Safran Foer; Seray Sahiner; Marco Santagata; Alessandro Scafi; Eugenio Scalfari; Daniele Scalise; Stefano Scansani; Luca Scarlini; Stefano Scherini; Fabio Sciarrino; Eric Emmanuel Schmitt; Brian Selznick; Clara Sereni; Gian Paolo Serino; Michele Serra; Flavio Soriga; Fabio Stassi; Maj Sjowall; Federico Taddia; Massimiliano Tappari; Daniel Tatarsky; Sami Tchak; Marcia Teophilo; Marina Terragni; Giorgio Todde; Licia Troisi; Scott Turow; Patricia Urquiola; Andrea Valente; Chiara Valerio; Paolo Villaggio; Paolo Vineis; Pino Vito; Thomas Von Steinaecker; Abdourahman Waberi; Angel Wagenstein; Jeanette Winterson; Paolo Zaccagnini; Rania Zghir; Zaü; Joseph Zoderer.

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