Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘andar per mulini’

LA CENA DEI MULINI

Giovedì 18 giugno
Fontanelice
Taverna San Pietro
via VIII Dicembre 38
dalle ore 20.30

Bacchilega editore vi invita a una serata dedicata ai mulini e ai loro prodotti. Giovedì 18 giugno, alla Taverna San Pietro (via VIII Dicembre 38, Fontanelice), si terrà la cena dei mulini, con un menu dedicato alle farine. Nel corso della serata (ore 21.30 circa), Venerio Montevecchi presenterà il suo libro Andar per mulini. Venti itinerari lungo il Santerno dalla montagna alla pianura (Bacchilega editore, 2008).

MENU DEI MULINI
Composizione di verdure (frittelline di farina di ceci, verdure in pastella di farina di riso)
Tagliatelle alla farina di castagne con ricotta e prezzemolo
Filetti di orata impanati con farina di mais
Budino di semolino con fragole

Prezzo fisso (bevande escluse) 18 euro

In alternativa, è possibile gustare la pizza dei mulini.
Per informazioni e prenotazioni, contattare il 327/3270440.

Il libro

I mulini sono stati parte integrante del paesaggio italiano, nelle valli dei torrenti più nascosti come lungo le rive dei fiumi, sia in montagna che in pianura, nelle campagne e nelle città. La distribuzione dei mulini che hanno lavorato fino a circa mezzo secolo fa, risale all’epoca medievale, quando nacquero le prime corporazioni e presero corpo i primi regolamenti sulla molitura; si tratta perciò di un tessuto antico, che ha resistito per lunghi secoli ai mutamenti sociali ed economici. Solo negli ultimi decenni il mulino tradizionale ha cessato di avere rilevanza economica, sostituito dai grandi impianti industriali, che non hanno quasi nulla in comune col mulino polveroso e legato all’acqua del passato. Questi edifici sono entrati nell’immaginario comune e destano in noi molte sensazioni, più o meno fantasiose.
Nelle pagine del libro troviamo sufficienti informazioni per scindere realtà e leggenda e per imparare a conoscere nel dettaglio il mondo dei mugnai e delle farine (che non sono di solo frumento!). Dopo una breve storia della macinazione si passa a raccontare la vita e la figura del mugnaio, per arrivare infine a descrivere gli edifici tipici di ogni zona, dal monte alla valle, fino alla bassa pianura, con particolare riferimento agli insediamenti nella valle del fiume Santerno e alle lavorazioni e le manutenzioni necessarie.
Nella seconda parte del libro si descrivono nel dettaglio i mulini lungo il Santerno, suddivisi per zone geografiche e trattati in venti itinerari, contenenti numerose informazioni utili a chi desidera visitarli e conoscere, nello stesso tempo, il territorio di riferimento. Si parte dalle più alte valli secondarie vicine allo spartiacque appenninico per giungere ai più remoti mulini della bassa, nei pressi della confluenza del Santerno nel Reno.

Il libro in numeri
224 pagine
370 immagini (di cui 240 foto, 70 disegni tecnici, 60 documenti storici)
18 interventi di studiosi
37 schede con storie e leggende
52 schede con i racconti dei mugnai
340 glosse
160 persone interpellate
166 mulini citati

L’autore

Venerio Montevecchi collabora con il settimanale sabato sera da molti anni. Si occupa di storia e cultura locali. Ha scritto molti articoli sulle tradizioni ed ha curato l’allestimento del Museo del Castagno di Castel del Rio. Nel 2003 ha scritto Osterie d’Imola, che ha riscosso molto successo tra i lettori ed è andato rapidamente esaurito.

Read Full Post »

Parchi di divertimento per bambini ,Oltre 200 parchi d’attrazione e acquatici in Italia e Europa,109 musei, biblioteche e strutture
che organizzano attività didattiche, Touring

Roller coaster, show di delfini, scivoli acquatici, ruote panoramiche ma anche percorsi dedicati ai bambini nei principali musei italiani, biblioteche e centri con attività per i più piccoli. Centinaia di proposte per organizzare fine settimana con i ragazzi e fare gite all’insegna del gioco, del divertimentio e della natura in oltre 300 località in Italia e in Europa.

Andar per mulini, Venerio Montevecchi,
Venti itinerari lungo il Santerno dalla montagna alla pianura , Bacchilega editore

I mulini sono stati parte integrante del paesaggio italiano, nelle valli dei torrenti più nascosti come lungo le rive dei fiumi, sia in montagna che in pianura, nelle campagne e nelle città. La distribuzione dei mulini che hanno lavorato fino a circa mezzo secolo fa, risale all’epoca medievale, quando nacquero le prime corporazioni e presero corpo i primi regolamenti sulla molitura; si tratta perciò di un tessuto antico, che ha resistito per lunghi secoli ai mutamenti sociali ed economici. Solo negli ultimi decenni il mulino tradizionale ha cessato di avere rilevanza economica, sostituito dai grandi impianti industriali, che non hanno quasi nulla in comune col mulino polveroso e legato all’acqua del passato. Questi edifici sono entrati nell’immaginario comune e destano in noi molte sensazioni, più o meno fantasiose.
Nelle pagine del libro troviamo sufficienti informazioni per scindere realtà e leggenda e per imparare a conoscere nel dettaglio il mondo dei mugnai e delle farine (che non sono di solo frumento!). Dopo una breve storia della macinazione si passa a raccontare la vita e la figura del mugnaio, per arrivare infine a descrivere gli edifici tipici di ogni zona, dal monte alla valle, fino alla bassa pianura, con particolare riferimento agli insediamenti nella valle del fiume Santerno e alle lavorazioni e le manutenzioni necessarie.
Nella seconda parte del libro si descrivono nel dettaglio i mulini lungo il Santerno, suddivisi per zone geografiche e trattati in venti itinerari, contenenti numerose informazioni utili a chi desidera visitarli e conoscere, nello stesso tempo, il territorio di riferimento. Si parte dalle più alte valli secondarie vicine allo spartiacque appenninico per giungere ai più remoti mulini della bassa, nei pressi della confluenza del Santerno nel Reno

Le più belle strade del vino. Itinerari in Europa tra filari e vigneti
D’Alessio Ornella; Santini Marco, De Agostini

In questo volume sono descritti gli itinerari del vino più belli d’Europa individuati in base all’importanza storica, al livello qualitativo dei vini prodotti e all’interesse culturale delle località toccate in 8 Paesi diversi. Dal Portogallo al Collio sloveno, dall’Ungheria alla Francia, dalla Spagna all’Austria, dalla Germania renana alla Sicilia, si va alla scoperta di luoghi di magica suggestione, dove i filari sono da secoli parte integrante del paesaggio. Venti itinerari d’autore raccontano questi mondi incantati per mezzo di immagini e di testi che spaziano su vari livelli, dal paesaggio geografico e culturale ai luoghi di sosta, con un’accurata selezione dei vinificatori più importanti. Ogni itinerario è corredato da una cartina con l’indicazione del percorso, da una serie di informazioni pratiche (lunghezza, periodo migliore, enti di riferimento), dalle note di degustazione di oltre 270 vini scelti fra i più grandi del Vecchio Continente, nonché da box sui più importanti produttori, sugli alberghi e i ristoranti consigliati: uno strumento completo e insostituibile per programmare nel migliore dei modi un viaggio nei luoghi più suggestivi d’Europa.

Guida ai luoghi dell’arte contemporanea
Del Drago Elena, Mondadori

La guida offre al lettore una ricca selezione di luoghi dedicati all’arte contemporanea sul territorio nazionale, consultabile in modo facile e immediato. La seclta delle tipologie proposte è ampia e spazia dai musei, alle gallerie, agli spazi espositivi, alle installazioni, ai parchi con instalazioni, alle manifestazioni. Ogni scheda offre una descrizione e un commento sul luogo proposto per una visita. I luoghi indicati nella guida sono divisi in cinque sezioni geografiche: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole. Ogni parte si apre con l’elenco dei luoghi presenti in quell’area, suddivisi per regione e per comune. Le schede forniscono al lettore informazioni pratiche, sintetiche ed esaustive sui mezzi per raggiungere i luoghi, le modalità e gli orari di visita e sui costi dei biglietti. La descrizione individua gli aspetti distintivi di ogni spazio espositivo, le opere più significative e di sicuro richiamo, ma fornisce anche una breve storia del luogo. I box sono uno strumento per l’approfondimento di un’opera, di un artista o di un evevnto.

Read Full Post »

COOP BACCHILEGA continua la sua preziosa opera di salvaguardia della memoria dei luoghi in cui viviamo, pubblicando due bei libri:

Andar per mulini
di Venerio Montevecchi

Venti itinerari lungo il Santerno dalla montagna alla pianura

I mulini sono stati parte integrante del paesaggio italiano, nelle valli dei torrenti più nascosti come lungo le rive dei fiumi, sia in montagna che in pianura, nelle campagne e nelle città. La distribuzione dei mulini che hanno lavorato fino a circa mezzo secolo fa, risale all’epoca medievale, quando nacquero le prime corporazioni e presero corpo i primi regolamenti sulla molitura; si tratta perciò di un tessuto antico, che ha resistito per lunghi secoli ai mutamenti sociali ed economici. Solo negli ultimi decenni il mulino tradizionale ha cessato di avere rilevanza economica, sostituito dai grandi impianti industriali, che non hanno quasi nulla in comune col mulino polveroso e legato all’acqua del passato. Questi edifici sono entrati nell’immaginario comune e destano in noi molte sensazioni, più o meno fantasiose.
Nelle pagine del libro troviamo sufficienti informazioni per scindere realtà e leggenda e per imparare a conoscere nel dettaglio il mondo dei mugnai e delle farine (che non sono di solo frumento!). Dopo una breve storia della macinazione si passa a raccontare la vita e la figura del mugnaio, per arrivare infine a descrivere gli edifici tipici di ogni zona, dal monte alla valle, fino alla bassa pianura, con particolare riferimento agli insediamenti nella valle del fiume Santerno e alle lavorazioni e le manutenzioni necessarie.
Nella seconda parte del libro si descrivono nel dettaglio i mulini lungo il Santerno, suddivisi per zone geografiche e trattati in venti itinerari, contenenti numerose informazioni utili a chi desidera visitarli e conoscere, nello stesso tempo, il territorio di riferimento. Si parte dalle più alte valli secondarie vicine allo spartiacque appenninico per giungere ai più remoti mulini della bassa, nei pressi della confluenza del Santerno nel Reno

I sapori del Bosco, di Anna Andrini,  – Cucinare con castagne, marroni, funghi e tartufi
Forse non tutti sanno che con castagne e marroni si può impostare un pranzo completo e che le ricette con questi frutti del bosco sono davvero tantissime, in gran parte derivanti dalla tradizione popolare. Nelle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo la coltura del castagno risale agli inizi del secondo millennio, in epoca Matildica, quando grandi estensioni vennero impiantate a castagneto per dare sostentamento alle popolazioni che iniziavano ad insediarsi nei territori montani. La tradizione popolare di preparare cibi con le castagne (i frutti selvatici), i marroni (i frutti coltivati) e i loro derivati ha quindi radici molto lontane. Il castagneto è un frutteto a tutti gli effetti, le piante, infatti vengono innestate, potate e curate e il sottobosco viene ripulito ogni anno con molta cura. La posizione preferita dal castagno è quella dei versanti rivolti a nord-est e a nord-ovest, più freschi e umidi. Per questa serie di motivi, sotto i castagni spuntano funghi in grande quantità, molti dei quali di grande pregio alimentare, come gli ovoli e i porcini.
A completare il tema, quindi, vengono presentate numerose ricette a base di funghi, che si prestano ad essere ingrediente per piatti più complessi o essere essi stessi il componente principale di ricette deliziose.

Read Full Post »