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pinocchio
Roberto Innocenti si è meritato l’ANDERSEN AWARD 2008, il più prestigioso tra i premi per l’infanzia, una sorta di Nobel. Finalmente tornano in libreria alcune delle sue opere più prestigiose, pubblicate in mezzo mondo, ora ristampate da LA MARGHERITA. Ci auguriamo che questo renda più popolare un grande artista, fra i migliori del mondo, che in Italia è di certo meno conosciuto di tanti giocatori di serie b….
Parliamo de L’ultima spiaggia (consigliato anche al pubblico adulto, per i tanti riferimenti letterari),La rosa Bianca, Storia di Erika, Cenerentola.
Nella sua opera troviamo una attenzione speciale alle storie, e il modo in cui ci vengono raccontate svelano una attenzione scrupolosa al paesaggio, all’ambiente, al momento storico in cui vivono i personaggi. Provate a portarci qualcosa di più toscano degli sfondi del suo Pinocchio, di più inglese del suo Canto di Natale, di più toccante del suo La rosa bianca, dove lo sfondo è il crudele mondo della seconda guerra, l’Olocausto, messo in luce grazie alla scoperta da parte di una bambina tedesca di qualcosa di molto strano che sta accadendo nelle campagne vicine alla sua città .
Roberto Innocenti fa parte della storia dell’illustrazione, senza dubbio, e tante sue tavole (Il Pinocchio impiccato, la Locanda del Gambero Rosso, per citarne solo un paio) sono da portare ad esempio a chiunque voglia conoscere il mondo dell’illustrazione.

un link per leggere qualcosa di più su di lui:
http://www.alicenelpaesedeibambini.it/alice/home%20page/il%20tamburino/A_639bis.htm

Roberto Innocenti l’Andersen Award 2008, il Nobel della letteratura per l’infanzia.

L ‘International Board of Books for Young People, Ibby, la massima organizzazione internazionale che si occupa dello studio e della promozione della letteratura per l’infanzia nel mondo, ha attribuito, per l’illustrazione, il prestigioso premio annuale a Roberto Innocenti, grande artista e grande autore di libri illustrati. Unico altro italiano nella lista d’onore del premio, che data dal 1953, Gianni Rodari, che fu designato nel 1970 per i suoi testi.

Roberto Innocenti nasce a Bagno a Ripoli (Firenze), il 16 febbraio 1940. Opera fin dagli anni Sessanta. Inizia con il cinema di animazione per poi dedicarsi prevalentemente alla grafica editoriale. Comincia a illustrare libri verso il 1970; sono di quegli anni Cappuccetto Rosso e Sussi e Biribissi. Ma è negli anni 80, che può riprendere ad occuparsi a tempo pieno di illustrazione, ottenendo un consenso sempre più vasto. Riceve numerosi premi, tra cui l’importantissimo Apple d’oro alla biennale d’illustrazione di Bratislava (BIB), la medaglia d’argento della Society of Illustrators di New York e due premi italiani, “Andersen – il mondo dell’infanzia”. I suoi libri sono tradotti e distribuiti ovunque, specie negli Stati Uniti dove è stimatissimo: Il New York Times ha detto di lui che è “uno dei più grandi illustratori al mondo di libri per l’infanzia”, eppure in Italia non ha avuto per lungo tempo i riconoscimenti che meritava; a questo proposito, una volta ebbe a dire che “in questo strano Paese gli illustratori sono considerati artisti di serie C, figurinai, roba da non prendere sul serio”.

Fra i suoi libri, valga su tutte l’interpretazione straordinaria di un classico come de Le avventure di Pinocchio (cui Roberto Benigni attinse ad ampie mani per il suo film). Difficile comunque dimenticare i già citati Cappuccetto Rosso e Sussi e Biribissi, e anche Rosabianca, storia per bambini ambientata in un campo di concentramento ed affrontata con rara sensibilità; o uno qualsiasi dei volumi realizzati per le Edizioni C’era una volta…, come La storia di Erika, L’ultima spiaggia, Cenerentola; da tenere presenti i volumi illustrati per Einaudi Ragazzi: Il sergente nella neve, Compagno Orsetto, Era calendimaggio. Indimenticabile il suo primo libro illustrato 1905: bagliori a Oriente ma anche Canto di Natale di Dickens o Lo schiaccianoci di Tchaikovskji.

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