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Posts Tagged ‘Articolo 353 del codice penale’

Viel Tanguy ci propone la lunga confessione di un omicida, le vicende che lo hanno condotto su un sentiero di vendetta, per riparare il torto subito, una truffa finanziaria, che ha cambiato la sua vita.  Pagina dopo pagina, il tranquillo uomo che il giudice, silenzioso ascoltatore, si trova davanti racconta il montare del furore in lui. Autore raffinato, esperto nel coniugare i temi del noir con la letteratura colta, vi condurrà ancora una volta nel substrato umano e  sociale e nei luoghi della sua terra d’origine, Brest e i territori accanto, con il grande mare davanti, e il decadimento dei valori morali tra gli umani…

http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=3&id_lib=1143

 

Tanguy Viel,

Articolo 353 del codice penale, Neri Pozza

Tradotto da Giovanni Bogliolo

Martial Kermeur è seduto su una sedia di legno, in fondo a un corridoio buio del  palazzo di giustizia di Brest. Di fronte a lui un giovane giudice istruttore,  sprofondato nella sua poltrona di pelle. Kermeur non ha opposto alcuna resistenza quando i gendarmi hanno suonato alla sua porta. Si è lasciato ammanettare, ha preso il cappotto all’ingresso e li ha seguiti senza proferire parola. Al giudice, che sembra avere tutta l’intenzione di capire con calma perché è un assassino, reo  confesso dell’omicidio di Antoine Lazenec, agente immobiliare, Kermeur non esita a offrire la sua ricostruzione degli eventi. Lazenec è arrivato anni prima sulla costa a bordo di una Porsche 911. Aveva l’aria di uno di quei tipi che si incontrano per strada con una ventiquattr’ore piena di polizze di assicurazione o di mazzette di banconote e chili di cocaina. Scarpe italiane a punta, giacca nera e una camicia un  poco aperta come uno di Parigi, si è presentato con fare risoluto al «castello», la  casa con pietre enormi e tegole d’ardesia che domina il borgo sulla costa.

Kermeur era l’intendente del «castello», tosava l’erba del prato, tagliava le siepi e abitava nella vecchia dimora con il piccolo Erwan, il figlio avuto in custodia dopo il divorzio da sua moglie.

Una sistemazione dignitosa dopo il licenziamento dall’arsenale, ottenuta grazie a Le Goff, il sindaco di quel borgo di cinquemila anime, un «buon sindaco» agli occhi di Kermeur e della gente. «Complesso immobiliare», «investimento locativo», «parco  residenziale»:

Lazenec ha parlato come un moderno «uomo di progetti». E ha subito sedotto Le Goff, che non vedeva l’ora di cedere «castello» e parco per far fronte alle scarse  risorse del Comune. Kermeur non è il tipo da lasciarsi incantare dalle belle parole,  tuttavia non ha esitato a investire i soldi dell’indennità dell’arsenale nel progetto  dell’uomo dei sogni pur di offrire un futuro decoroso a Erwan.

Anni dopo, l’uomo dei sogni, Antoine Lazenec, è annegato a cinque miglia dal porto di Brest, buttato nelle fredde acque dell’oceano da Martial Kermeur, ex intendente del «castello».

Romanzo evento dell’ultima stagione letteraria in Francia, celebrato come l’opera di un Camus dei nostri tempi, Articolo 353 del codice penale costituisce una splendida conferma del talento di Tanguy Viel.

 

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