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Posts Tagged ‘autori giapponesi’

fans di Murakami, e della grande letteratura, exultate. Il 2018 porta il NUOVO romanzo.
 
“L’assassinio del Commendatore verrà pubblicato in due volumi, il primo ha per sottotitolo Idee che affiorano ed uscirà ad ottobre 2018. Il secondo, Metafore che si trasformano, sarà in vendita a febbraio 2019.
 
In Giappone le librerie hanno organizzato aperture notturne per vendere il romanzo fin dalla mezzanotte del giorno del lancio, con eventi ad hoc e appositi spazi a tema, per consentire ai fan di immergersi meglio nell’atmosfera del libro. La prima tiratura giapponese è stata di un milione e trecentomila copie”
“Il titolo viene da un quadro che rappresenta una scena del Don Giovanni di Mozart (L’uccisione del padre di Donna Anna, il Commendatore appunto) ma dipinto con lo stile tradizionale giapponese”
 
Dal folder di presentazione del volume, edito Einaudi
qui, lettori giapponesi in fila per l’acquisto:

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grandissimo cantore del Giappone in via di cambiamento, quello dei primi decenni del secolo scorso, NATSUME SOSEKI è il concentrato della miglior letteratura giapponese, con la sua prosa cristallina, precisa e incisiva, con i suoi magnifici personaggi che si confrontano con il mondo, con il loro divenire in un universo che cambia . Compito dei librai è segnalare tra i tanti quei libri meritevoli di restare sugli scaffali, e questo autore di certo ne ha regalati tanti ai lettori.
 
 
 
Raffiche d’autunno, Natsume Soseki, Lindau
tradotto da Laura Testaverde
 
Dopo aver lavorato per sette anni come professore in una scuola media, Shirai Dōya ha abbandonato l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura, attraverso la quale intende trasmettere quanto ha appreso dalla vita e dallo studio e, soprattutto, diffondere la morale che ha scelto come fondamento della propria esistenza.
Nakano Kiichi e Takayanagi Shūsaku, appena laureati in lettere, sono amici da anni, nonostante le differenze di posizione sociale, di prospettive per il futuro e d’idee.
 
Attraverso l’incontro dei tre personaggi, la maestria di Natsume Sōseki ci restituisce il clima intellettuale di un periodo fondamentale per la nascita del Giappone moderno. Sono già trascorsi quarant’anni dalla caduta del regime degli shōgun Tokugawa, che aveva a lungo tenuto il Paese quasi del tutto isolato dal resto del mondo. In una parte dell’intellighenzia, che pure aveva salutato con favore l’apertura all’Occidente, l’entusiasmo o anche la semplice curiosità per le novità straniere cedono il passo a un atteggiamento maggiormente critico e alla rivalutazione della cultura nazionale.
 
Le puntuali e suggestive descrizioni di Sōseki permettono alla nostra immaginazione di muoversi tra le strade della Tōkyō di allora, così diversa da quella dei giorni nostri, mentre le parole dei suoi personaggi ci fanno respirare l’atmosfera di quel tempo. Con il tono distaccatamente ironico, eppure coinvolgente, che caratterizza la sua prosa, Sōseki parlava ai giovani che vivevano quella straordinaria rivoluzione culturale, ma parla anche a noi, invitandoci a riflettere sull’importanza di avere punti di riferimento in un’epoca di crisi.

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da Natsume Soseki a Dazai Osamu, grandi romanzieri del Giappone moderno si cimentano nel racconto fantastico:
 
 
traduzione dal giapponese di Massimo Soumaré
 
Racconti fantastici della letteratura giapponese moderna
 
Nella prima metà del XX secolo, in Giappone si è assistito a un fenomeno dal valore artistico incalcolabile. I più importanti e talentuosi scrittori dell’epoca, oggi noti a livello internazionale, si sono cimentati nella stesura di racconti fantastici esplorando tutte le potenzialità del genere e lasciando così un profondo segno negli autori successivi. L’antologia in questione raccoglie e presenta in Italia quattordici tra le opere più significative di quel periodo, frutto del lavoro di sei grandi scrittori: Natsume Sōseki, Yamamura Bochō, Yumeno Kyūsaku, Miyazawa Kenji, Unno Jūza e Dazai Osamu. Tra le storie incluse, Lo scudo dell’illusione di Natsume Sōseki, considerato il padre dei romanzieri moderni e contemporanei giapponesi, tra cui anche Murakami Haruki, è un racconto ambientato ai tempi di re Artù. Miyazawa Kenji, in Obber e l’elefante, denuncia con un’abile satira lo sfruttamento delle masse e il lato peggiore del capitalismo. Dazai Osamu, in Corri Melos!, riflette sul valore dell’amicizia.
 
Dazai Osamu (1909-1948) è l’autore dei romanzi Shayō (Il sole si spegne) e Ningen shikkaku (Lo squalificato) che lo consacrarono come uno dei grandi scrittori giapponesi del XX secolo.
 
Miyazawa Kenji (1896-1933) Probabilmente il più importante autore moderno di letteratura per bambini giapponese e uno degli scrittori più letti e amati nel Sol Levante.
 
Natsume Sōseki (1867-1916) Uno dei più importanti scrittori giapponesi, grazie ai romanzi Wagahai wa neko de aru (Io sono un gatto, 1905), Bocchan (Il signorino, 1906) e Kusamakura (Guanciale d’erba, 1906).
 
Unno Jūza (1897-1949) è considerato il padre fondatore della fantascienza giapponese.
 
Yamamura Bochō (1884-1924) Le sue poesie e racconti gli valsero l’attenzione del pubblico per il suo stile denso di umanità.
 
Yumeno Kyūsaku (1889-1936) Occupa con la sua prosa grottesca e fantastica dalle forti tinte un posto unico nella storia della letteratura giapponese.
English: Famed Japanese Novelist Soseki Natsume

English: Famed Japanese Novelist Soseki Natsume (Photo credit: Wikipedia)

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Dal 16 giugno Uomini senza donne, da Haruki Murakami. Per Einaudi.

 

 

E se un demone dalle fattezze femminili facesse di tutto per venire a letto con noi? E se un marito decidesse di diventare amico dell’amante della moglie? E se Gregor Samsa si svegliasse una mattina trasformato in un essere umano? Sette storie d’amore e di mistero. Perché d’amore e mistero è fatta la vita, e nessuno sa raccontarla come Murakami Haruki.

 

Una mattina Gregor Samsa si sveglia in un letto e scopre con orrore di essersi trasformato in un essere umano. Non ricorda nulla della sua vita precedente. Che fine ha fatto lo spesso carapace che lo proteggeva? E perché adesso è ricoperto da questa sottile, delicata pelle rosa? Chi, o cosa, era prima di quel risveglio? Insomma, adesso Samsa dovrà adattarsi alla nuova e «mostruosa» condizione di uomo. Quando però alla sua porta bussa una ragazza il cui fisico è deformato da un’enorme gobba, Samsa dovrà fare i conti con qualcos’altro di sconosciuto: il desiderio e l’erotismo visto con gli occhi nuovi di chi sa andare oltre le apparenze. Habara, il protagonista di «Shahrazād», è un uomo solo, confinato in una casa nella quale gli è vietato ogni contatto col mondo. Non sapremo mai perché, e in fondo non è importante: quello che sappiamo è che il suo unico svago sono le visite regolari di una donna misteriosa che lo rifornisce di libri, musica, film… e sesso. Ma soprattutto gli racconta delle storie, proprio come faceva Shahrazād. E in queste storie Habara si tuffa come un bambino, finalmente libero. Ecco, è proprio questo che vive il lettore di Murakami: la sensazione di inoltrarsi in un altro universo, di essere «come una lavagna pulita con uno straccio umido, libero da preoccupazioni e brutti ricordi». Almeno fino alla storia successiva. Nove anni dopo I salici ciechi e la donna addormentata, Murakami Haruki regala ai suoi lettori una nuova raccolta di racconti, sette distillati della sua arte e dei suoi temi: il fantastico che irrompe nel quotidiano, la nostalgia per ciò che non è stato, ma soprattutto la ricerca della felicità tra uomini e donne.

 

English: Jerusalem Prize עברית: הרוקי מורקמי ב...

English: Jerusalem Prize עברית: הרוקי מורקמי בטקס פרס ירושלים (Photo credit: Wikipedia)

 

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il nostro libro del cuore della settimana ci porta lontano:

Tokyo tower

Tokyo tower (Photo credit: apple 94)

trad. A. Pastore

che splendida atmosfera si respira tra le mille cose in vendita nella quieta bottega  di “robe vecchie” del signor Nakano! Siamo a Tokyo, ma dalla quiete che vi respira parrebbe di essere negli anni cinquanta in un paesino di provincia. Gli affari non è che vadano granchè bene, non è che i clienti si sprechino in acquisti esagerati, ma va bene così. I tre personaggi che vi lavorano, il titolare, il silenzioso Takeo e l’inquieta Hitomi, e qualche personaggio che spesso si affaccia nei saloni, come la sorella di Nakano ed un misterioso anziano signore, danno vita ad una commedia lieve tutta dedicata alle relazioni che si creano tra esseri umani che si frequentano, ironica, densa di poesia e di quella leggiadria che solo gli autori giapponesi possono conferire ad una storia!

LA SCHEDA DEL LIBRO
Benvenuti nella bottega del signor Nakano. A Tokyo, in un quartiere lontano dalle strade piú commerciali, il suo negozio di rigattiere è un rifugio per oggetti originali e stravaganti: come a volte lo sono i cuori degli uomini e delle donne che lo frequentano. La bottega del signor Nakano è un piccolo mondo di affetti, di incontri, di amori, sospeso in un tempo che sembra accoccolarsi su se stesso come un gatto che dorme. Un luogo in cui vi sentirete leggeri, forse un po’ malinconici, ma di certo accolti. E non vorrete piú andare via.

La bottega del signor Nakano è un po’ speciale. Innanzitutto, come tiene a specificare il proprietario, «non è un negozio di antiquariato ma di roba vecchia»: soprammobili fuorimoda, ciotole usate, manifesti di epoche dimenticate, malinconici reperti di vite sconosciute che potete comprare per pochi spiccioli, oggetti particolari e scompagnati come, in fondo, sono gli uomini e le donne che girano intorno al negozio. A cominciare dal signor Nakano: eccolo lí, dietro la cassa, magrissimo, un berretto di lana calato sulla fronte e una certa qual debolezza per il fascino femminile. A dargli una mano ci sono due ragazzi, Takeo, tanto laconico da apparire misterioso, e Hitomi, una ragazza allegra e inquieta. I due giovani si studiano, s’innamorano, nasce un legame toccante e maldestro che sembra destinato a inciampare su ogni incomprensione. Ma anche Nakano e la sua romantica sorella Masayo devono affrontare le impreviste complicazioni che nascono dal desiderio. Sarà proprio Hitomi, e il suo sguardo curioso e sensibile, ad accompagnare il lettore attraverso la girandola di incontri e personaggi che ruotano intorno alla piccola, vivace bottega del signor Nakano. Sono vicende comuni quelle che ci racconta Kawakami Hiromi, con una delicatezza che nulla toglie alla profondità dei sentimenti, all’intensità di relazioni umane che iniziano quasi per caso e si sciupano senza che sia colpa di nessuno. Una scrittura soave e luminosa, pervasa da un sottile rimpianto per quello che poteva essere e invece non è stato, e al tempo stesso da un confortante calore umano. Perché tutti, almeno una volta, ci siamo detti: «Che cosa complicata è l’amore!»

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abbiamo cominciato con un ragazzetto di ottanta anni, terminiamo con Shibata Toyo, che a quasi cento anni ha pubblicato questa raccolta di poesie, su consiglio del figlio, per “non sentirsi frustrata” per l’avanzare dell’età…

Se sei triste, guarda il cielo,Shibata Toyo, Mondadori

Una piccola donna di quasi cento anni ha scoperto la speranza e l’ha ridata al suo popolo diventando il caso editoriale degli ultimi anni con più di due milioni di libri venduti. “Si può amare anche a novantotto anni! Vorrei anche sognare! E salire su una nuvola” scrive Toyo che ha iniziato a comporre alla tenera età di novantadue anni. Era depressa perché il mal di schiena le impediva di dedicarsi al suo passatempo preferito, la danza tradizionale, e quindi, consigliata dal figlio ultrasessantenne, ha deciso di impiegare il suo tempo componendo poesie. Scriveva di notte quando la badante tornava a casa e lei restava sola davanti alla televisione. “La poesia mi ha aiutata a capire che nella vita non ci sono soltanto dolore e sofferenza.” Toccanti e delicate, le parole di Toyo sono un balsamo per l’anima. Curano la tristezza e ci accompagnano nella riscoperta delle piccole e grandi meraviglie della vita che troppo spesso si finisce per dimenticare.

 

 

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English: Famed Japanese Novelist Soseki Natsume

Image via Wikipedia

fa parte della  trilogia ideale composta da Natsume Soseki, cominciata con Sanshiro e terminata con La porta, destinata a narrare l’animo umano nel momento cruciale di passaggio dal Giappone arcaico all’epoca Meiji, per raccontare con lucidità e prosa sublime la solitudine dell’individuo nel mondo moderno, la difficoltà di trovare una propria strada, perseguendo un proprio ideale di vita. Un grande autore, una lettura sempre attuale e stimolante, di quelle che rimangono nella memoria!

Natsume Soseki, E poi, Neri Pozza

È l’inizio del ventesimo secolo e in Giappone l’Era Meiji, l’epoca del grande Rinnovamento, avanza impetuosa con le sue sconvolgenti modernizzazioni. Daisuke – i baffi che con studiata eleganza cadono appena sul labbro superiore, le guance floride, la pelle dotata di una calda lucentezza – appartiene a una nobile famiglia, agli «aristocratici designati dal Cielo», e tuttavia è fiero di essere considerato un trentenne moderno, un dandy che legge il poeta italiano D’Annunzio, si diletta con le pagine così sfacciatamente decadenti della letteratura occidentale ed è lontanissimo dallo spirito antico del Giappone.
La sua educazione raffinata e la sua acuta sensibilità comportano, però, un prezzo nient’affatto piccolo da pagare: una fragilità nervosa, un cruccio, un’ansia fuori del comune, che Daisuke tenta di frenare col placido ritmo della sua esistenza inoperosa, fatta di letture, lunghi momenti di riflessione, sporadici incontri con amici, visite saltuarie alla dimora dei suoi familiari.
Questa vita tenuta al riparo dai conflitti crolla inevitabilmente il giorno in cui Michiyo, la giovane moglie di Hiraoka, un vecchio compagno d’università caduto in disgrazia, ricompare a Tokyo. Capelli nerissimi, viso ovale e occhi che sembrano incredibilmente grandi quando il suo sguardo si posa su qualcosa, Michiyo emana una vaga impressione di malinconia, uno struggimento irresistibili per Daisuke, che trasforma d’incanto l’affetto sempre nutrito per lei in una passione irrefrenabile.
Dalla sua frequentazione della letteratura francese, Daisuke sa che il tormento, l’angoscia dell’adulterio sono sentimenti per eccellenza moderni.
Sa, tuttavia, anche che la modernità del Giappone non è tale da permettere di infrangere, senza imbattersi in un duro castigo, i sacri vincoli di una condotta morale trasmessa da millenni.
Per la prima volta nella sua vita, però, Daisuke trova il coraggio di andare incontro al proprio destino: decide di rifiutare il matrimonio combinato che gli propone il padre – a rischio di incorrere nella sua collera e vedersi tagliare i viveri – e di dichiarare il suo amore a Michiyo.
Opera che, nella sua natura di dramma sentimentale ed esistenziale, si presenta come uno dei romanzi più moderni di Soseki, E poi è un libro fondamentale della letteratura giapponese, un classico imperdibile per i lettori dall’autore di Io sono un gatto e Il cuore delle cose.

Il dramma sentimentale di un dandy giapponese nel romanzo dell’autore di Io sono un gatto, «un genio della letteratura».
Japan QuarterlyHanno detto di Il cuore delle cose:

«Il capolavoro di un grande scrittore giapponese: l’incontro tra un maestro di saggezza e un ragazzo in cerca di risposte sulla vita».
Alberto Bevilacqua

«Uno dei capolavori della letteratura d’ogni tempo».
Il Sole 24 Ore

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una donna quarantenne, autonoma e indipendente, ritrova per caso un suo vecchio professore dei tempi della scuola. Da questo incontro nasce un rapporto sospeso in una atmosfera rarefatta e decisamente molto “giapponese”, dai toni della commedia , lievi ma pacati, sempre in equilibrio e decisamente molto elegante!

HIROMI KAWAKAMI, LA CARTELLA DEL PROFESSORE, EINAUDI

«Il libro ha una delicatezza che lascia senza fiato».
Télérama

«La cartella del professore ha tutti gli ingredienti per diventare il romanzo d’amore dell’anno».
Die Zeit

Tsukiko ha poco meno di quarant’anni.
Vive sola, e dopo il lavoro frequenta uno dei tanti piccoli locali di To-kyo- dove con una modica spesa si possono mangiare ottimi manicaretti e bere qualche bicchiere di birra o di sake. È un’abitudine molto diffusa fra gli uomini della metropoli, meno fra le donne. In una di queste occasioni incontra il suo insegnante di giapponese, che riconosce, malgrado i tempi del liceo siano ormai lontani, quando lo sente ordinare le stesse pietanze. Tsukiko e il prof, come lei lo chiama, iniziano a parlare e trovano subito un’intesa nella loro passione per il cibo. Fagioli fermentati con tonno, frittelle di radici di loto, scalogni sotto sale e altre leccornie della delicata cucina giapponese accompagnano gli incontri mai programmati, ma non per questo meno frequenti, di due persone così diverse eppure simili nella quieta accettazione della propria solitudine, e ogni incontro rappresenta un impercettibile avvicinamento, serve a chiarire dubbi e fraintendimenti. Ma la donna fatica a trovare una sua dimensione adulta, e il professore – che è vedovo e ha settanta anni – non riesce a uscire dal suo passato di marito e insegnante. Arriva la stagione dei funghi, le ferie di Capodanno passano senza allegria, poi fioriscono i ciliegi, si organizza una gita che delude le aspettative e termina, come tante serate, nel torpore dell’alcol… Trascorrono così due anni. E dopo infiniti appuntamenti, giunge il momento in cui il prof, nella sua lingua un po’ vecchiotta, con i suoi modi di fare non proprio disinvolti, vince il pudore e chiede a Tsukiko se accetterebbe di frequentarlo «con la prospettiva di stringere una relazione amorosa».
La storia di un amore insolito, e la scoperta di una scrittrice capace di cogliere, senza mai cadere nel sentimentalismo, la dolcezza della vita.

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Haruki Murakami, Nel segno della pecora, Einaudi
«Questo è il romanzo che ha assicurato a Murakami Haruki la fama di scrittore di culto in Giappone. Un libro che contiene tutti gli elementi diventati il suo marchio di fabbrica».

Rupert Degas, The Guardian

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Pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1982, Nel segno della pecora è il terzo romanzo scritto da Murakami Haruki. Diventato un libro di culto per gli appassionati dello scrittore, in Italia il romanzo, uscito nel 1992 per Longanesi, era ormai introvabile – un esemplare della prima tiratura su eBay viene oggi venduto come «rarissimo» – tanto che l’annuncio della nuova edizione Einaudi ha suscitato l’entusiasmo dei lettori: basta digitarne il titolo su un motore di ricerca per imbattersi in numerosi blog dedicati all’argomento. Un’attesa dovuta all’importanza del romanzo, che rivelò a pieno l’originalità e la portata innovativa di Murakami: nel recensirlo il New York Times ha definito lo scrittore «un creatore di miti per questo millennio», per il San Francisco Chronicle il libro è «un esempio di anarchia verbale» e il New Yorker lo ha presentato come «un pezzo di bravura, il presentimento di nuove prospettive e nuovi impulsi per la narrativa giapponese».

Nel segno della pecora viene ora riproposto in una nuova traduzione, per la prima volta dal giapponese, di Antonietta Pastore, che scrive: «Considerato l’esordio letterario di Murakami, Nel segno della pecora introduce molti dei temi cari all’autore: la solitudine dell’uomo, l’arroganza e lo strapotere della politica, la nostalgia per l’atmosfera esaltante degli anni Sessanta, la passione per il rock e il jazz, l’irrompere del surreale nella prosaicità della vita quotidiana. Un romanzo che ci trasporta in uno di quegli scenari onirici che nelle storie di Murakami fanno da cassa di risonanza ai nostri dubbi e alle nostre ansie più profonde». Al centro l’incredibile avventura di un pubblicitario giapponese alle prese con una pecora dal colore unico e una macchia a forma di stella, ritratta in una fotografia usata dal protagonista (senza nome nel romanzo) per una campagna pubblicitaria. Accompagnato da una ragazza dalle orecchie bellissime e dai poteri soprannaturali, il pubblicitario viene costretto a cercare questa pecora che sembra avere preso possesso del potentissimo Maestro. Ne nasce un folle viaggio di iniziazione, in bilico tra realtà e fantasia, verosimile e surreale.

La nuova edizione di Nel segno della pecora non è l’unica buona notizia per gli appassionati di Murakami. È infatti prevista per dicembre 2010 l’uscita in Giappone del film tratto da uno dei best seller dello scrittore, Norwegian Wood, e pochi giorni fa il Guardian scriveva che la colonna sonora della pellicola sarà firmata da Jonny Greenwood dei Radiohead. E prossimamente Einaudi pubblicherà il nuovo, attesissimo romanzo di Murakami, 1Q84, autentico caso editoriale in Giappone.

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