Culo nero 66thand2nd
|
|
pagine 240
traduzione di Massimiliano Bonatto |
Posts Tagged ‘autori nigeriani’
Culo nero
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged A. Igoni Barrett Culo nero pagine 240 traduzione di Massimiliano Bonatto, autori nigeriani, culo nero, igoni barrett, lagos, libri, libri africa, Nigeria, recensioni, recensioni libri, scirttori nigeriani, scrittori africani on settembre 29, 2017| Leave a Comment »
RICORRENZE. 6 luglio 1967, prende il via la guerra civile in Nigeria: CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE, META’ DI UN SOLE GIALLO, EINAUDI
Posted in Uncategorized, tagged autori africani, autori nigeriani, biafra, chimamanda ngozi adichie, EINAUDI, libri, libri biafra, metà di un sole giallo, Nigeria, romanzi africa on luglio 6, 2016| Leave a Comment »
Chigozie Obioma, I pescatori, Bompiani. Il nostro libro del cuore della settimana
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori africani, autori nigeriani, bompiani, Chigozie Obioma, Chika Unigwe, chimamanda ngozi adichie, Chris Abani, Helen Oyeyemi, Helon Habila, I pescatori, Kachi A. Ozumba, letture consigliate, libri, libri nigeria, libri nuovi, Lola Shoneyin, Nnedi Okorafor, nuovi libri consigliati, recensioni, recensioni libri, Sarah Ladipo Manyika, scrittori nigeria, Sefi Atta on febbraio 25, 2016| Leave a Comment »
Grande freschezza narrativa per questo esordiente nigeriano, capace di essere incluso tra i finalisti del Man Booker Prize 2015. Davvero, un continente capace di riservare grandi e piacevoli sorprese al mondo letterario! Ancora una volta la storia viene presentata da una angolatura particolare: il fratellino minore di quattro maschi osserva con il suo occhio ingenuo il percorso che lo porterà ad entrare nel mondo degli adulti, un percorso di formazione che lo vedrà confrontarsi con la marcia inarrestabile del fiume del destino, contro cui non potranno opporre resistenza i fratelli pescatori… Sullo sfondo la Nigeria degli anni Novanta.
La nazionale degli scrittori nigeriani è composta anche da Chris Abani, Chimamanda Ngozi Adichie, Sefi Atta, Helon Habila, Helen Oyeyemi, Nnedi Okorafor, Kachi A. Ozumba, Sarah Ladipo Manyika, Lola Shoneyin, Chika Unigwe.
Chigozie Obioma, I pescatori, Bompiani
Nigeria, 1996. Quattro fratelli maschi, in scala, dai quindici ai nove anni. Un padre severo trasferito in una città lontana dalla banca per cui lavora. Una madre presa dai due bambini più piccoli e dal suo banco al mercato. Per Ikenna, Boja, Obe e Ben tutto questo vuol dire libertà. La libertà di andare al fiume, pericoloso e proibito, a farsi pescatori di pesci e di occasioni; la libertà di sfidarsi, litigare, misurare i propri limiti. È proprio al fiume che incontrano il pazzo Abulu, un mendicante noto per i suoi vaneggiamenti ridicoli quanto terribili. Ed è su Ikenna, il maggiore, che si abbatte la profezia di Abulu, annunciando un destino spaventoso per tutta la famiglia. I fratelli impareranno presto che quando il male invade la vita è come un fiume grande che ti porta via. Opporsi è inutile; si può solo cercare di raccontare la propria storia con onestà, come fa Ben dando voce anche a chi non c’è più. Il fato, l’infanzia che se ne va, la famiglia: sono i temi dell’esordio di Chigozie Obiorna, un romanzo di formazione sospeso tra il mito e l’epica, ma anche concreto e sporco come un gioco nel fango, una storia su ciò che si perde e ciò che del passato resta per sempre con noi.
Tradotto da Beatrice Masini
CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE, AMERICANAH, EINAUDI, il nostro libro del cuore della settimana
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged AMERICANAH, autori africani, autori nigeriani, Bijy Bandele, chimamanda ngozi adichie, Chris Abani, Dave Eggers, dave eggers ilbri consigliati, EINAUDI, letture, libri, libri consigliati, libri nuovi, Lola Shoneyin, migliori libri 2013 nytimes, migliori libri anno, new york times, nuovi libri consigliati, recensioni, recensioni di libri, scrittori africa, scrittori africani, scrittori nigeriani, Teju Cole on ottobre 13, 2014| Leave a Comment »
L’attenzione su CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE si è accesa nel mondo letterario dopo la sua vittoria all’ORANGE PRIZE nel 2007, con il volume META’ DI UN SOLE GIALLO, per poi consolidare il suo nome con questo libro, inserito dal NyTimes tra i dieci migliori del 2013. E viene davvero da pensare che la riserva di scrittori della Nigeria sia davvero meritevole di TRIPLA A! Una nazionale che schiera Chris Abani, Teju Cole, Lola Shoneyin, Bijy Bandele, autori aperti al mondo.
Davvero, un romanzo globale quello di Chimamanda Ngozi Adichie, capace di scavare a fondo nei meccanismi dell’identità sociale tra Stati Uniti, Inghilterra e Africa, anche in questo caso, come nei precedenti, con l’occhio rivolto non ai diseredati, ma ai sentimenti delle classi medio alte della società. Un perfetto romanzo su quanto significhi vivere in un mondo così frammentario, in cui i confini e l’origine continuano però a segnare il destino di un individuo. O forse no?
Il suo stile ha preso una piega diversa, passando dall’oralità più “africana” se ci si passa il termine ad una scrittura più distillata, perfettamente in equilibrio. Il risultato finale di certo non ne risente!
CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE, AMERICANAH, EINAUDI
TRAD DI Andrea Sirotti
Ifemelu ha una borsa di studio a Princeton ed è l’autrice di «Razzabuglio», un blog di largo seguito che denuncia con pungente leggerezza i pregiudizi ancora diffusi negli Stati Uniti. Ne ha fatta di strada da quando, tredici anni prima, appena arrivata dalla Nigeria, faticava a pagare l’affitto e si sforzava di adeguare accento e aspetto agli standard americani. Eppure c’è qualcosa che Ifemelu non riesce a dimenticare. In fondo al cassetto della memoria conserva ancora il ricordo di Obinze, il ragazzo voluto fin dal primo istante e poi lasciato senza una spiegazione, con un taglio netto frutto della vergogna. Tornare indietro nel tempo è impossibile, ma non nello spazio. Contro il buon senso e il parere di tutti, Ifemelu sale su un aereo per Lagos intenzionata a riprendere il filo di una storia interrotta.
«Un’epopea di piú generazioni capace di divertire, scaldare e commuovere; un’opera che conferma la bravura, la sconfinata empatia e la caustica acutezza sociale di Adichie».
Dave Eggers
***
La distanza tra la Nigeria e gli Stati Uniti è enorme, e non solo in termini di chilometri. Partire alla volta di un mondo nuovo abbandonando la propria vita è difficile, anche se quel mondo ha i tratti di un paradiso, ma per Ifemelu è necessario. Il suo paese è asfittico, l’università in sciopero. E poi, in fondo, sa che ad accoglierla troverà zia Uju e che Obinze, il suo ragazzo dai tempi del liceo, presto la raggiungerà. Arrivata in America, Ifemelu deve imparare un’altra volta a parlare e comportarsi. Diverso è l’accento, ma anche il significato delle parole. Ciò che era normale viene guardato con sospetto. Ciò che era un lusso viene dato per scontato. La nuova realtà, inclemente e fatta di conti da pagare, impone scelte estreme. La frattura con il passato, compresi gli affetti piú cari, è inevitabile. A complicare tutto c’è la questione della pelle. Ifemelu non aveva mai saputo di essere nera: lo scopre negli Stati Uniti, dove la società sembra stratificata in base al colore. L’ostilità verso l’Altro ha tanti modi di esprimersi e passa anche attraverso cose apparentemente futili, come l’imperare di canoni specifici per l’acconciatura. Se le treccine sono bollate come poco professionali, l’afro va domato a litri di lisciante. Esasperata, Ifemelu decide di dare voce al proprio scontento dalle pagine di un blog. I suoi post, acuti e scevri di vittimismo, si conquistano velocemente un folto pubblico di lettori, che cresce e cresce fino ad aprire a Ifemelu imprevisti e fortunati sbocchi sul piano professionale e privato. Ma tra le pieghe del successo e di una relazione con tutte le carte in regola si fa strada un’insoddisfazione strisciante. Ifemelu si sente estranea alla sua stessa vita e, lí dov’è, non riesce ad affondare le radici, pur sapendo che in Nigeria le esperienze accumulate e il nuovo modo di guardare il mondo le guadagnerebbero l’epiteto spregiativo di «Americanah». Eppure il suo paese le manca, e le manca Obinze, ormai sposato e con una figlia. Ancora una volta, con coraggio, riempie la valigia e si prepara a un salto nel buio.
con la regia di Biyi Bandele, arriva sui grandi schermi META’ DI UN SOLE GIALLO, dal libro di Chimamanda Ngozi Adichie
Posted in le news dal mondo del libro, tagged autori africani, autori nigeriani, boko haram, chimamanda ngozi adichie, da libro a film, half yellow sun, libri, libri africa, libri biafra, libri consigliati, libri grande schermo, libri nigeria, metà di un sole giallo, scrittori africani, scrittrici nigeriane on Maggio 15, 2014| Leave a Comment »
La Nigeria non è solo il Paese di Boko Haram, ma è terra di grandi scrittori: con la regia di Biyi Bandele, arriva sui grandi schermi META’ DI UN SOLE GIALLO, dal libro di Chimamanda Ngozi Adichie (Einaudi – traduzione di Susanna Basso)
Nella scrittura dell’autrice convivono felicemente le doti della narrazione orale africana insieme a quelle del romanzo moderno, dando vita ad un fortunato ed indimenticabileconnubio. . Con sapienza e bravura l’autrice ricostruisce un grande affresco multicolore della Nigeria degli anni Sessanta, devastata dal disastro del Biafra, facendoci conoscere però anche il lato meno noto di quel Paese, il mondo delle poche persone con una istruzione superiore alla media, alle prese con un mondo che si sgretolava
ecco la scheda del libro.
Metà di un sole giallo è la storia di molte Afriche: quella sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l’arma del sarcasmo; l’Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo, l’Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall’uomo di Kainene, Richard.
Quando entra a servizio dal bizzarro professore di matematica Odenigbo, Ugwu è un ragazzino dei villaggi che non ha mai visto un lavandino. L’acqua, dove vive lui, scorre solo alla fontana pubblica, il cibo si prepara in cucine fumose e affollate e non si conserva in grosse scatole fredde dai ripiani colmi, le notizie passano di bocca in bocca anziché uscire da quel coso prezioso che Padrone chiama radiogrammofono. La geografia, là da lui, ha i confini minuscoli delle terre visitate, e la storia, quelli dei ricordi familiari.
Ma in quei primi anni Sessanta del Novecento, nella fetta di territorio igbo del sudest nigeriano che per breve tempo andrà sotto il nome di Biafra, già si agitano i fermenti secessionisti e di lì a poco la distanza pur siderale fra un salotto borghese di Nsukka e un umile villaggio del bush sarà spazzata via da uno dei conflitti più devastanti che l’Africa ricordi – la Guerra Civile Nigeriana – che, confondendo le demarcazioni sociali ed economiche, inciderà il confine fra la vita e la morte lungo nuove linee etniche. Non conteranno più i beni e i saperi di un tempo, conterà essere hausa e non igbo, avere fattezze che consentano di sfuggire alla persecuzione, trovare cibo a sufficienza per strappare i propri figli al kwashiorkor.
Odenigbo, già campione del rinnovamento, scoprirà allora di non saper reggere il peso del proprio zelo rivoluzionario; la fragilità di Olanna, la «bruna sirena» che lo ama dall’alveo protetto della sua bellezza e del suo inglese impeccabile, si tramuterà al contrario in una forza straordinaria di conservazione degli affetti; la stessa che dimostrerà la sua gemella Kainene, la beffarda, la sfuggente, ancora una volta tradita e delusa, ma capace di sciogliere il suo dolore in quello di un intero popolo, perché «ci sono cose talmente imperdonabili da rendere perdonabile tutto il resto»; e all’uomo che l’ama, Richard, giunto dall’Inghilterra per studiare l’arte di Igbo-Ukwu, il suo esempio servirà da monito e stimolo per interrogarsi sulle responsabilità del colonialismo bianco e sull’onda lunga delle sue conseguenze. Quanto a Ugwu, imparerà a conoscere le cose e, inevitabilmente, a desiderare di non averle mai conosciute. Pur nella frammentazione del punto di vista narrante con cui Adichie restituisce le sfaccettature della vicenda, è al ragazzino dei villaggi che si riconosce la prospettiva più autorevole. Sua è la prima parola, e sua sarà anche l’ultima.
Metà di un sole giallo è la storia di molte Afriche: quella sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l’arma del sarcasmo; l’Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo, l’Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall’uomo di Kainene, Richard.
Tutti questi mondi, con il loro bagaglio di felicità e dolore, di generosità e crudeltà, di amore e gelosia, vengono travolti dalla piena della storia quando nel 1967 la proclamazione d’indipendenza dalla Nigeria della Repubblica del Biafra sfocia in una tragica guerra civile.
Metà di un sole giallo ha vinto l’Orange Broadband Prize 2007.
«Amore e tradimento in un racconto magnifico e spietato».
Time magazine
«Di solito non associamo la saggezza al neofita, eppure ecco una nuova scrittrice con il talento degli antichi cantastorie».
Chinua Achebe
Pagine
- Il nostro servizio di ricerca libri. Esauriti, fuori commercio, rari – SOSPESO
- Libreria Atlantide per le scuole
- Libreria Atlantide per l’ambiente, per lo sviluppo sostenibile.
- Libreria Atlantide, chi siamo
- Libreria Atlantide,dal 1993 al servizio delle Biblioteche
- Perchè fare acquisti in una libreria indipendente
cosa trovi in questo blog.
questo blog, nato dall'esperienza di Libreria Atlantide e Libreria Solea (ora non più esistente), vuole proporre a chi ama i libri recensioni e notizie, cuoriosità e classifiche, con la voce sincera di autentici librai. Quella che suggeriamo ai lettori di cercare fra le tante anime delle librerie indipendenti, d'Italia e del Mondo. Prima che scompaiano...la nostra pagina Facebook
Categorie
- Appuntamenti in libreria e fuori libreria
- appuntamenti in libreria e in biblioteca
- bibliografie
- bibliografie per bambini
- booktrailer e podcast
- Consigliati da Atlantide
- i libri che ci sono piaciuti – recensioni
- i migliori dell'anno
- il mondo degli editori indipendenti
- il mondo delle librerie indipendenti
- la stanza dei libri preziosi
- le news dal mondo del libro
- libri in arrivo e classifiche
- per bambini e ragazzi
- Uncategorized
Blog Stats
- 1.848.213 hits
Post più letti
- DOPO CAMBIARE L'ACQUA AI FIORI, cosa leggere?
- Se ti piace Ken Follett, puoi leggere anche...
- Principesse di carta, Su Blackwell, Logos
- buongiorno a Marzo, con una poesia di Arturo Onofri.
- Quindici uomini e una bottiglia di rum. I migliori romanzi sul mare
- Iris
- Alice nel paese delle meraviglie, con le illustrazioni di Arthur Rackham
- Flora spontanea dell'Appennino Tosco-Romagnolo
- Un accordo tra Giunti e Messaggerie Libri: un nuovo gigante
- Il mese di maggio di Atlantide,
Archivi
-
Unisciti a 836 altri iscritti
libreria atlantide castel san pietro
051 69511808,45 - 12,30 e 15,30 - 19,30. Chiuso giovedì pomeriggio e domenica.