Posts Tagged ‘autori statunitensi’
Drin Drin! Oggi la sveglia di Atlantide vi consegna una scintillante novità
Posted in Uncategorized, tagged autori statunitensi, Catherine Lacey, Le risposte, libri, libri nuovi, Sur on febbraio 9, 2018| Leave a Comment »
Un consiglio di lettura, LOUISE ERDRICH,LAROSE, FELTRINELLI
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, i migliori dell'anno, tagged autori americani, autori statunitensi, FELTRINELLI, LAROSE, libri, libri consigliati, libri nuovi, LOUISE ERDRICH, migliori libri 2016, migliori libri 2016 new york times, nuovi libri consigliati, recensioni, recensioni libri, romanzi, romanzi consigliati, vincenzo mantovani on novembre 26, 2016| Leave a Comment »
e domani, in libreria Alice Munro, Don Winslow. Letture per tutti!
Posted in Uncategorized, tagged .Don Winslow, alfredo colitto, Alice Munro, amica della mia giovinezza, autori americani, autori canadesi, autori statunitensi, EINAUDI, il cartello, libri, libri in uscita, libri nuovi, novità libri, NUOVI LIBRI on novembre 30, 2015| Leave a Comment »
ALICE MUNRO, AMICA DELLA MIA GIOVINEZZA, EINAUDI
Amica della mia giovinezza, la settima raccolta di Alice Munro, usciva in Canada nell’ottobre del 1990 e consegnava a lettori ormai affezionati un decalogo di storie ancora una volta impareggiabili. Il libro si qualifica oggi come cardine di una produzione senza cedimenti, perno di un discorso e di un percorso sul Canada e la vita, sugli amori e sul mondo inesauribile delle relazioni. Le storie di questa raccolta tornano ai consueti ritratti stratiformi e intensi di donne e uomini che Alice Munro ci ha proposto altrove, ma lo fanno con un tasso di salinità piú elevato, un registro narrativo di sfrontata consapevolezza. Circola aria di Vancouver, e di una Vancouver anni Settanta, in alcuni di questi racconti, un senso di piovosa sensualità mescolato all’asprezza di donne in bilico su presunte vite nuove. In Five Points lo squarcio sul passato di un amante innesca la possibilità dell’odio dentro un amore recente, passionale. In un altro caso, Parrucca, l’incontro con un’amica persa di vista da trent’anni rinnova ricordi di vecchissimi ardori destinati a un unico marcantonio senza scrupoli. Nel narrato di Munro il tempo può scorrere lento come lo sgocciolio di una gelatina d’uva in una torrida sera d’estate (avviene nel notturno racconto Meneseteung), e rapido come il semplice salto di un rigo sulla pagina, nel cui spazio bianco volano decine d’anni e di ripensamenti. E se la strada che scelgono di imboccare i personaggi di queste storie punta spesso in direzione dell’indipendenza, di un’autonomia del corpo e della mente da legami e catene familiari, vi resta inscritta comunque la fatica di ogni metro percorso. La vita cambia, è vero, il futuro sorprenderà ciascuno diverso da com’era, ma niente potrà cancellare gli imbarazzi attraversati, l’improvviso disgusto per un privato desiderio che si specchia nella volgarità di un gesto o di un pensiero, le meschine soddisfazioni della vita coniugale. È in questo esserci sempre tutto il bagaglio della vita, in ogni battuta di dialogo, in ogni sofisticata opzione sintattica, che si costruisce ogni volta il peso specifico aureo della scrittura di Alice Munro.
TRADUZIONE DI Susanna Basso
DON WINSLOW, IL CARTELLO, EINAUDI
Adán Barrera, capo del cartello della droga piú potente del mondo, è rinchiuso in un carcere di San Diego in isolamento. Art Keller, l’agente della Dea che lo ha arrestato dopo avergli ucciso il fratello e lo zio, vive nascosto in un monastero del New Mexico, dove fa l’apicoltore e cerca di dimenticare una vita di menzogne e false identità. Quando Barrera riesce a farsi trasferire in un carcere messicano e a riprendere le redini del cartello, la guerra della droga riparte con una brutalità senza precedenti. Anche Keller è costretto a tornare in azione immergendosi in un mondo nel quale onesti e corrotti, vittime e assassini, si trovano dall’una e dall’altra parte della frontiera. Tradotto da Alfredo Colitto
Vanessa Lafaye Tempo d’estate, Neri Pozza. Il libro del cuore della settimana
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori statunitensi, Bompiani (un nuovo romanzo), letture consigliate, libri, libri consigli, libri consigliati, libri nuovi, NERI POZZA, recensioni, recensioni libri, romanzi florida, romanzi stati uniti, Vanessa Lafaye Tempo d'estate on agosto 28, 2015| Leave a Comment »
Quello che si può definire uno splendido debutto! Certo, magari costa un po’ di fatica tornare ad immergersi nella calda estate raccontata da Vanessa Lafaye, ma di certo ne vale la pena 🙂
Su uno sfondo storicamente e socialmente ottimamente descritto, l’autrice innesta le vibranti vite dei suoi protagonisti colte nel momento in cui tutto attorno pare spezzarsi, al passaggio di un devastante uragano, portandoci nei primi decenni del secolo scorso, in una cittadina della Florida, mentre l’aria è talmente umida da poterla quasi percepire nei polmoni.. Il tifone colpì duramente l’area nel 1932, anche se non propriamente nei giorni descritti dall’autrice, mentre la situazione sociale della Florida era pronta ad esplodere, tra le conseguenze della grande crisi, le tensioni razziali, le rimostranze dei reduci della Prima guerra mondiale.
Uno straordinario ritratto femminile, quello di Missy Douglas, giudicata troppo intellingente per gli uomini del suo tempo, con quella sua insana passione per i libri…
Vanessa Lafaye
Tempo d’estate, Neri Pozza
Nel luglio del 1932 l’afa stringe in una morsa Heron Key, in Florida. L’aria è completamente immobile. Le nubi sono ammucchiate come cotone all’orizzonte. Le mangrovie hanno un odore muschiato e i pavoni strillano sui rami. Missy è, tuttavia, eccitata e felice. Si prepara per il barbecue del 4 luglio che, con lo spettacolo pirotecnico, rappresenta l’evento più atteso di Heron Key, l’unico a cui sono ammesse le persone di colore come lei – nella parte di spiaggia a loro riservata, ovviamente, anche se nessuno può dividere il cielo quando partono i fuochi d’artificio.
Missy è a servizio dai Kincaid, una famiglia di bianchi misteriosamente infelice – lei mangia di nascosto, ingrassando a dismisura, lui beve di nascosto e trascorre tutto il suo tempo al Country Club. Una cosa davvero strana per la ragazza, visto che i Kincaid vivono in una casa grande, con i soffitti alti e un’ampia veranda che ospita un salotto all’aperto, e hanno un bel bambino coi riccioli biondi e gli occhi azzurri, cui Missy bada amorevolmente.
L’eccitazione della giovane donna ha anche un’altra importante ragione: Henry Roberts.
Quand’era una bambina, Henry le raccontava quelle storie che in seguito l’hanno trasformata in un topo di biblioteca, storie di posti sconosciuti, dai nomi come Zanzibar, Ceylon, Isola del tesoro. Dopo tanti anni, ora è tornato e Missy ha il cuore che le batte nel petto, anche se Henry non è più il ragazzo di un tempo – è magro, ha la barba corta, ispida e grigia che gli chiazza le guance non più lisce – ed è tornato a Heron Key solo perché lo zio Sam l’ha destinato, insieme con un carico di reduci della guerra sporchi e affamati come lui, a costruire il ponte che dovrebbe sostituire la traversata in traghetto per Fremont. Vive in quello che dovrebbe essere un campo di veterani ai margini del paese, e invece è un ammassamento di baracche fetide, dove servono un rancio diabolico. In città, quando il vento soffia nella direzione giusta e si sente il fetore delle latrine, tutti imprecano contro quel gruppo di ubriaconi e vagabondi. A Heron Key, però, va detto, l’ira monta facilmente, soprattutto dopo che le leggi razziali hanno imposto la segregazione in tutti i servizi pubblici. Le tensioni sono altissime e i linciaggi di neri pratica comune, come del resto in tutta la Florida.
Missy, tuttavia, non ha tempo per le tristezze. Aspetta fiduciosa il 4 luglio, ignorando che sta per scatenarsi l’uragano più potente che si sia mai abbattuto sul Nord America. Una tempesta che metterà a dura prova il suo coraggio di giovane donna.
Con una scrittura nitida ma potente, e una galleria di personaggi memorabili, Vanessa Lafaye costruisce un romanzo dal ritmo incalzante che porta alla luce un’intensa storia d’amore sullo sfondo dell’America degli anni Trenta, flagellata da disastri naturali e tumulti sociali, da emarginazioni e pregiudizi e, nello stesso tempo, abitata da donne come Missy, capace di opporsi a ogni avversità per difendere la sua libertà e il suo amore.
Traduttore Brovelli C.
«Un romanzo d’esordio devastante che cattura le tensioni sociali e razziali negli Stati Uniti del sud dopo la Prima guerra mondiale».
The Bookseller
«Potente, ben scritto, si legge tutto d’un fiato. Se riuscirete a leggere questo libro senza commuovervi vuol dire che avete un cuore di pietra».
Cathy Kelly, scrittrice
«È raro leggere qualcosa che possieda una tale intensità emotiva e un ritmo così esaltante. A mio parere, è bello quanto The Help».
Elizabeth Noble, scrittrice
«Tempo d’estate è sia una storia d’amore, sia un’illuminante riflessione su un tumultuoso periodo della storia americana: gli anni successivi alla Prima guerra mondiale, quando i veterani hanno cercato di ricostruire le loro vite e le tensioni razziali erano fortissime».
Good Housekeeping
«Vanessa Lafaye ci sa fare con le parole ed è un talento naturale nel creare atmosfera e suspense».
Trip Fiction
libri, nuova tornata dei “migliori del 2015”, romanzi consigliati da Atlantide
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, i migliori dell'anno, tagged A con Zeta, adelphi, AUDREY MAGEE, autori canadesi, autori cinesi, autori islandesi, autori statunitensi, “il magnifico libro di una donna che ha molto sofferto e molto lottato per affermare la propria libertà”., BEAT Autobiografico, Bollati., CHITRA B.DIVAKARUNI, consigli romanzi, DANIEL KEHLMAN, EINAUDI Dall’autrice de LA MAGA DELLE SPEZIE, EINAUDI Intenso, Erich Maria Remarque, Fazi, FELTRINELLI, FELTRINELLI Com’è realmente la vita che viviamo quotidianiamente? I fratelli Friedland visti un attimo prima della crisi finanziaria del 2008, Hakan Günday, Helen Humphreys, I FRATELLI FRIEDLAND, I miei piccoli dispiaceri, I PESCI NON HANNO GAMBE, I.J.SINGER, Il canto del crepuscolo, Io so perché canta l'uccello in gabbia, iperborea, Irena Brezna, JAN KALMAN STEFANSSON, Julien Green, KAREN JAY FOWLER, Keller, La notte di Lisbona, LA PECORA NERA, La ragazza oleandro, LA VIA OSCURA, Laura Pariani, letture 2015, letture estate, letture estive, libri, libri 2015, libri anno, libri consigliati, libri einaudi, libri einaudi consigliati, libri marcos consigliati, libri neri pozza, libri neri pozza consigliati, MA JIAN, marcos y marcos, MAYA ANGELOU, migliori libri 2015, migliori libri anno, miriam toews, NERI POZZA, Nutrimenti, Playground, Ponte alle grazie, profondo, quando si spalancherà l’abisso sulle loro esistenze…, QUANDO TUTTO SARA' FINITO, QUESTO VIAGGIO CHIAMAVAMO AMORE, recensioni, romanzi, romanzi consigliati, romanzi immigrazione, romanzi nuovi, SENZA NOME, SIAMO TUTTI COMPLETAMENTE FUORI, STRANIERA INGRATA, un nuovo ottimo romanzo!, uno scrittore in guerra, Vasilij Grossman, Viaggiatore in terra, Wilkie Collins on luglio 23, 2015| Leave a Comment »
AUDREY MAGEE, QUANDO TUTTO SARA’ FINITO, BOLLATI
Un matrimonio di convenienza durante la Seconda Guerra Mondiale, tra un soldato tedesco e una giovane di buona famiglia, si trasforma in una vera e propria storia d’amore. Si manterrà viva la fiaccola della speranza, in un momento così difficile?
MIRIAM TOEWS, I MIEI PICCOLI DISPIACERI, MARCOS Y MARCOS
Due sorelle, una famosa pianista, piena di fascino e stile, l’altra precaria in tutti i lati della vita, da quelli lavorativi a quelli amorosi, apparentemente lontana dalle fortune della vita. Finchè non dovrà essere lei a far rinascere nell’altra l’amore per la vita…Tra lacrime e risa, un romanzo che arriva direttamente al cuore dei lettori.
I.J.SINGER, LA PECORA NERA, ADELPHI
Altro grande libro ritrovato, da cui trraspare la nostalgia immedicabile per un mondo, quello dello shtetl, che ancor prima che il nazismo ne sancisse la definitiva cancellazione era già avviato al dissolvimento; un universo popolato da studenti di Talmud, macellai rituali, rabbini, artigiani, mendicanti, scaccini zoppi, maestri folli e scolari riottosi, Singer ci consegna un ritratto così vivido che ci pare di udirne le voci, di percepirne gli odori.
MA JIAN, LA VIA OSCURA, FELTRINELLI
Scrittore bandito in patria, Ma Jian svela il volto oscuro del miracolo economico made in China, fatto di sfruttamento, burocrazia, e soperchiere come quelle applicate per garantire la politica del figlio unico. Tutto lungo il corso dello Yangtze.
JAN KALMAN STEFANSSON, I PESCI NON HANNO GAMBE, IPERBOREA
Una storia famigliare, sul potere dell’amore , “questa esplosione che rende abitabili i deserti”, ma che con il tempo può raffreddarsi e far cambiare tutte le prospettive.
JULIEN GREEN, VIAGGIATORE IN TERRA, NUTRIMENTI
Una raccolta di racconti sul mistero celebrata da Borges, sui temi della paura, del destino, dell’inquietudine, del perturbante.
HELEN HUMPHREYS, IL CANTO DEL CREPUSCOLO, PLAYGROUND
La luce del giorno, il buio della notte. Tra questi due diversi momenti, in cui tutto sfuma e assume diversi significati si collocano idealmente le avventure dei protagonisti di questa palpitante vicenda, sullo sfondo del Secondo conflitto mondiale. Soldati, donne, nemici dal volto umano, un quadrilatero perfettamente inquadrato dalla scrittura sapiente e precisa dell’autrice, maestra nel dipingere i rapporti tra le persone, il sorgere delle emozioni .
KAREN JAY FOWLER, SIAMO TUTTI COMPLETAMENTE FUORI, PONTE ALLE GRAZIE “Un libro dal grande cuore, incredibilmente intelligente, profondo e ambizioso” dice Khaled Hosseini. Vincitore del Premio Pen|Faulkner 2014.
CHITRA B.DIVAKARUNI, LA RAGAZZA OLEANDRO, EINAUDI Dall’autrice de LA MAGA DELLE SPEZIE, un nuovo ottimo romanzo!
LAURA PARIANI, QUESTO VIAGGIO CHIAMAVAMO AMORE, EINAUDI
Intenso, profondo, suggestivo: aggettivi perfettamente adatti a questo nuovo romanzo di Laura Pariani, capace di offrirci una personale e azzeccata visione dei tormenti del grande poeta Dino Campana.
MAYA ANGELOU, IO SO PERCHE’ CANTA L’UCCELLO IN GABBIA, BEAT Autobiografico, “il magnifico libro di una donna che ha molto sofferto e molto lottato per affermare la propria libertà”.
DANIEL KEHLMAN, I FRATELLI FRIEDLAND, FELTRINELLI Com’è realmente la vita che viviamo quotidianiamente? I fratelli Friedland visti un attimo prima della crisi finanziaria del 2008, quando si spalancherà l’abisso sulle loro esistenze…
ERICH MARIA REMARQUE, LA NOTTE DI LISBONA, NERI POZZA
L’Europa del 1942 era calata nella notte della guerra, del trionfo del nazismo. Due profughi tedeschi in fuga si incontrano, vicino ad una nave che può segnare la speranza per fuggire ad una sorte segnata: una lunga confessione, consegnerà una memorabile storia di vita ed illusione..
Grandissimo autore!
IRENA BREZNA, STRANIERA INGRATA, KELLER
Fuggire giovanissimi dall’Europa dell’Est per assaporare la libertà in un Paese diverso, con tutte le difficoltà che possono sorgere, per poi diventare interprete nei confronti delle autorità per i nuovi migranti di oggi: dalla propria esperienza personale, un libro davvero capace di ampliare i propri confini.
HAKAN GUNDAY, A CON ZETA, MARCOS Y MARCOS
E’ giovane Hakan Gunday, ma ha talento da vendere. Nome conosciuto anche al di fuori dei confini greci e turchi: è nato a Rodi, ma da genitori turchi.
Il suo è un libro tagliente in cui appare riflessa tutta la complessità della società turca, un mondo in cui anche i libri possono aiutare a salvare la vita…
a cui aggiungiamo:
Fidatevi di Wilkie Collins, che così vedeva il compito dello scrittore nei confronti dei lettori: “Fateli piangere, fateli ridere, ma soprattutto teneteli sulla corda” Ecco così un capolavoro di minuziosa osservazione psicologica e allo stesso tempo una critica decisa alle storture della società vittoriana. Collaboratore di Dickens, viene considerato il padre del romanzo poliziesco, ma il suo campo di indagine è decisamente più ampio, e la sua arte nel creare personaggi vivissimi, nel collocarli in uno sfondo mirabilmente descritto, ne fanno una lettura consigliatissima anche a 150 anni e passa dalla sua pubblicazione!
Wilkie Collins, Senza nome, Fazi
Senza nome è uno degli esempi più belli di “melodramma contenuto”, secondo la definizione di Thomas S. Eliot, dell’opera di Wilkie Collins. Capolavoro di minuziosa osservazione psicologica e allo stesso tempo critica decisa alle storture della società vittoriana, ha un posto di primo piano nella letteratura inglese del secolo scorso. Protagoniste ne sono due sorelle, Magdalen e Norah Vanstone che, per una sfortunata serie di circostanze, alla morte improvvisa dei genitori si trovano private di una cospicua eredità e sono costrette a guadagnarsi da vivere. Sullo sfondo di questa contrastata vicenda, scandita da perizie legali e tradimenti, emergono i personaggi, mirabilmente caratterizzati, di una storia intensamente drammatica, ma anche venata di umorismo. Una strepitosa narrazione, ricca di innumerevoli colpi di scena, in cui ogni elemento si ricollega all’altro in una dinamica continua e incessante. Un romanzo che per tutto il 1862 ha tenuto in sospeso migliaia di lettori che ne seguivano gli sviluppi sulla rivista “Ali The Year Round”. Traduzione di Luca Scarlini
La conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di quanto grande sia stato questo autore, qui impegnato nei suoi resoconti della Seconda Guerra Mondiale, vista con gli occhi di uno scrittore, ma partecipata in prima linea. Un libro fodamentale per capire tutta la realtà sovietica di quegli anni, per inquadrare l’opera di Grossman:
Vasilij Grossman, Uno scrittore in guerra, Adelphi
Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità”: attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, Vasilij Grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte Est europeo. Era infatti inviato speciale di “Krasnaja zvezda” (Stella Rossa), il giornale dell’esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l’Ucraina, la difesa di Mosca e l’assedio di Stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a “Vita e destino”. Benché fosse un tipico esponente dell’intelligencija moscovita, Grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l’ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall’altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini – di sorprendente qualità letteraria – che fornirono materia ai reportage di Grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese Antony Beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve.
Traduttore Parisi V.
Il giorno dei colombi, Louise Erdrich, Feltrinelli
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Il precedente libro pubblicato da Feltrinelli, La casa tonda, vincitore del National Book Award 2012, era un giallo ed un romanzo di formazione sullo sfondo di un crimine razziale commesso in una terra di nessuno dove la giustizia degli indiani e quella del governo federale si arresta.. Secondo Philip Roth, Il giorno dei colombi è il suo capolavoro: un romanzo ricco e complesso, che ancora una volta trova la sua ambientazione nelle terre condivise da bianchi e indiani. Tutto è incentrato su un delitto commesso ad inizio Novecento, per il quale vennero ingiustamente condannati e impiccati tre ragazzi indiani, vicenda che però si apre ben presto a molte altre storie, a diversi protagonisti che come in una staffetta si passano il testimone della narrazione. Louise Erdrich mette in scena un coro polifonico di voci, a volte discordanti sul reale andamento dei fatti, con ricordi che talvolta non coincidono, un pò come accade nella realtà. Un opera letteraria di alta qualità!
Il giorno dei colombi, Louise Erdrich, Feltrinelli
Traduzione Mantovani V.
L’ambiente è quello descritto così bene da Louise Erdrich ne “La casa tonda” e nei suoi romanzi precedenti: le riserve indiane degli stati settentrionali americani, quelli al confine con il Canada, in questo caso il North Dakota. Qui il romanzo si apre, all’inizio del Novecento, con la breve descrizione di una strage. Qualcuno ha sterminato una famiglia, lasciando viva, aggrappata alle sbarre del lettino, solo una bambina. Questo delitto, mai risolto nel corso degli anni, sarà soltanto la prima di una lunga serie di vicende, drammatiche e comiche in giusta proporzione, che ci verranno raccontate di volta in volta da Evelina Harp, controfigura dell’autrice tra infanzia e adolescenza; da suo nonno, il vecchissimo Mooshum, grande affabulatore di aneddoti e “tall stories” nella tradizione pellerossa; e dal giudice Antone Bazil Coutts, un sanguemisto che dopo aver diretto per anni un cimitero occupa lo scranno di magistrato delegato a dirimere piccole controversie secondo le leggi tribali in vigore.
Erskine Caldewell, Fermento di luglio, Fazi
Posted in Uncategorized, tagged autori statunitensi, autori usa, Erskine Caldewell, Fazi, fazi edizioni, Fermento di luglio, libri, libri nuovi, libri sud stati uniti, recensioni, recensioni libri, via del tabacco on febbraio 12, 2014| Leave a Comment »
Leggendo FERMENTO DI LUGLIO, si resta davvero sgomenti immaginando la vita dei neri nell’America degli anni Quaranta, negli Stati cari all’autore, quelli del profondo Sud, dove si poteva uccidere per un manico di zappa rotta al lavoro, e anche per motivi ancor più futili (viene da chiedersi cosa). Grazie allo stile incisivo ed essenziale sembra di assistere ad uno di quei film in bianco e nero, vedendo sfilare i fatti e i personaggi, i campi di cotone e il caldo opprimente, che rendono indimenticabile questo romanzo, che conclude la ripubblicazione del ciclo del Sud iniziato con La via del tabacco e Piccolo campo. Sceriffo e giudice (democratico) sono solo preoccupati che la caccia all’uomo che si è scatenata sul loro territorio, con il possibile linciaggio del malcapitato, possa sottrarre loro voti nell’imminente tornata elettorale, poi si scende ad altre preoccupazioni dei cittadini, tra chi teme che la forza lavoro possa essere turbata e possa cercare altri luoghi per vivere compromettendo il raccolto, a chi sollecita la legge ad agire per sgombrare il proprio campo invaso da gente che cerca le tracce dell’uomo di colore ricercato. Un atto d’accusa fortissimo nei confronti di una società ipocrita e razzista, sostenuto dal valore indiscutibile dell’autore!
FERMENTO DI LUGLIO, ERSKINE CALDWELL, FAZI
il racconto di uno dei drammi più profondi della storia degli Stati Uniti. Tra il 1880 e il 1940 nel Sud degli Stati Uniti le vittime di linciaggio furono 5.000.
Estate, Georgia, estremo Sud degli Stati Uniti. Tra i campi di cotone oppressi dall’afa, l’iroso abbaiare dei cani, i cespugli gialli di polvere ai bordi delle strade, si svolge una drammatica caccia all’uomo. Katy Barlow accusa ingiustamente Sonny Clark di stupro e la comunità precipita subito nella paura. Da una parte il negro braccato, con gli occhi sbarrati dal terrore; dall’altra i suoi inseguitori, di giorno in giorno più determinati e feroci: le due facce di un mondo sinistro e crudele, protagoniste di una vicenda fitta di avvenimenti sempre più rapidi e convulsi, fino al tragico finale in cui tutti precipitano e che tutti sommerge. Fermento di luglio, pubblicato nel 1940 è il volume conclusivo del “ciclo del Sud”, un romanzo di denuncia di grande impatto, in cui Erskine Caldwell vi fotografò con estremo nitore la mentalità e l’ambiente dove era nato e continuava a prosperare il razzismo.
Erskine Caldwell è nato nel 1903 a White Oak, in Georgia, ed è morto in Arizona nel 1987. Esordì nel 1929 con Il bastardo, le cui copie furono sequestrate dalle autorità. Nel ’33, dopo l’uscita de Il piccolo campo, fu addirittura arrestato. Scrisse i romanzi del cosiddetto “ciclo del Sud” – La via del tabacco (Fazi, 2011), Il piccolo campo (Fazi, 2012) e Fermento di luglio – in povertà e in solitudine, in una fattoria semiabbandonata. Solo più tardi ottenne i riconoscimenti che meritava, divenendo uno degli scrittori più noti, discussi e ammirati d’America. Nel 1984 Caldwell fu eletto membro dell’American Academy of Arts and Letters
«Le pagine di Caldwell sono dense e intense, narrano di personaggi animati da istinti ferini, primordiali e incontrollabili».
Laura Lilli, La Repubblica
«Non c’è speranza nei libri di Caldwell. Non c’è pietà. Eppure lo stile di questo scrittore sembra resistere al tempo».
Matteo Nucci, Il Venerdì
«Caldwell è un grande scrittore che sa tracciare storie con un linguaggio secco, che spazia nella visionarietà e nel grottesco, che sa trasformare la decisa impronta realistica nelle forme della tragedia che arriva ad assumere caratteri biblici».
Fulvio Panzeri, Avvenire
«Caldwell ha la capacità di penetrare quello strano, futile e apparentemente autodistruttivo carattere della gente sommersa nel profondo Sud e di raggiungere la vera essenza delle loro esistenze».
The New York Times Book Review
«Il Sud è una terra di estremi incredibili. Caldwell è tra i migliori e più onesti osservatori di quel mondo».
Time
Erskine Caldwell
Erskine Caldwell è nato nel 1903 a White Oak, in Georgia, ed è morto nel 1987. Figlio di un pastore presbiteriano, trascorse l’infanzia trasferendosi da uno stato all’altro seguendo il padre nelle diverse parrocchie che gli venivano affidate. Quando nel 1929 il suo romanzo d’esordio Il bastardo fu dato alle stampe, le copie furono sequestrate dalle autorità. Nel ’33, dopo l’uscita de Il piccolo campo, fu addirittura arrestato. Scrisse i romanzi appartenenti al cosiddetto “ciclo del Sud” (La via del tabacco, il Piccolo campo, Fermento di Luglio) povero in canna e in solitudine, in una fattoria semiabbandonata: solo più tardi ottenne i riconoscimenti che meritava, divenendo uno degli scrittori più noti, discussi e ammirati d’America. Proposto per il Nobel alla fine degli Sessanta, nel 1984 Caldwell fu eletto membro dell’American Academy of Arts and Letters.