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Posts Tagged ‘autori svedesi’

approda ad Iperborea un vero e proprio classico del Novecento, il reportage di un ventenne tra le macerie provocate dalla sciagurata guerra che distrusse la Germania:
 
 
Autunno Tedesco, Stig Dagerman, Iperborea
 
«Autunno tedesco è uno dei migliori libri mai scritti sulle conseguenze della guerra, nella tradizione di grandi classici come quello di John Reed sulla Russia e di Edgar Snow sulla Cina.» Henning Mankell
 
Nel 1946 Stig Dagerman ha ventitré anni e ha appena pubblicato il suo primo romanzo quando l’Expressen lo contatta per una serie di reportage dalla Germania del dopoguerra. Dagerman arriva in territorio tedesco il 15 ottobre, accolto da un autunno freddo e piovoso. Anarchico e antimilitarista, trascorre due mesi in una Germania «affollata di cronisti» che, provenienti da ogni parte del mondo, cercavano di capire come si potesse vivere fra le rovine di quello che avrebbe dovuto essere un «Reich millenario». Il giovane svedese viaggia su treni affollatissimi, cammina tra le macerie di Amburgo e condivide il destino di chi rovista tra i ruderi. Davanti ai suoi occhi una straziante distesa di sofferenza: famiglie che hanno trovato rifugio nelle cantine allagate, bambini morenti per fame e tubercolosi, ragazze che si prostituiscono per mangiare, soldati ubriachi, città schiacciate dal fuoco dei bombardamenti, discariche a cielo aperto e carri bestiame stracolmi di profughi. Terminato il suo incarico raccoglie appunti, materiali e reportage, e nel 1947 pubblicherà quello che resta uno dei suoi libri migliori, Autunno tedesco. Mentre la maggior parte dei giornalisti alleati e stranieri puntavano la loro scrittura sulla convinzione ampiamente diffusa che il popolo tedesco si meritasse il proprio destino, Dagerman – libero dall’ideologia e dai preconcetti – si concentra sull’umanità degli uomini con una partecipazione appassionata alla sofferenza dei vinti, cercando di comprenderne le ragioni, senza per altro cedere a facili assoluzioni. Diventato, nel corso degli anni, un libro culto di giornalismo letterario, Autunno Tedesco è oggi tradotto in tutto il mondo e considerato un vero e proprio «classico» della letteratura europea.
Titolo originale: Tysk höst
In uscita il: 31 Gennaio 2018
pp. 160
Nazione: Svezia
Traduzione di: Massimo Ciaravolo
Collana: Narrativa
Numero di collana: 289
ISBN: 9788870914894
Prezzo di copertina: € 15,50

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Henning Mankell in New York at Barnes & Noble ...

Henning Mankell in New York at Barnes & Noble Union Square. (Photo credit: Wikipedia)

Dal creatore del commissario Wallander, un nuovo romanzo, ambientato nella “sua” Africa (risiede infatti per buona parte dell’anno in Mozambico):
Henning Mankell
Ricordi di un angelo sporco, Marsilio

[In libreria dal 9 maggio 2012]

Per Hanna Lundmark, cresciuta in un’umile famiglia nel nord della Svezia, il freddo e la neve sono i primi ricordi, e con essi la povertà, «più che un ricordo, lo spazio dove era rimasta per tutta la sua adolescenza». È la carestia che la costringe a lasciare la sua misera casa ai piedi delle montagne e a imbarcarsi per un mondo sconosciuto. Una grande nave a vapore partita da Sundsvall e diretta in Australia la lascerà nel porto della capitale dell’Africa Orientale Portoghese, dove la sorte le ha riservato una smisurata ricchezza. Potente e misteriosa proprietaria di un bordello, Hanna vive in una realtà a lei incomprensibile, dove ognuno è rinchiuso nella sua personale gabbia di paura, i bianchi nascondono il proprio passato, i neri non ti guardano negli occhi e nessuno sembra mai dire la verità. Solo Carlos, lo scimpanzé strappato al mondo delle scimmie che veste una giacca bianca e accende i sigari ai clienti, desidera davvero la sua vicinanza. Anello di congiunzione tra due mondi cui non appartiene, Carlos incarna l’interrogativo centrale di questo toccante e provocatorio romanzo di Henning Mankell: cosa è necessario perché un essere umano possa essere definito tale? Sospesa tra i ricordi e un futuro che non è in grado di disegnare, Hanna si muove in un luogo degli opposti, e lentamente capisce che, se vuole ottenere l’impossibile, deve diventare un’altra persona.

“Con Ricordi di un angelo sporco, Henning Mankell ha scritto un meraviglioso racconto degli opposti: il padrone e lo schiavo, il bianco e il nero, libertà e oppressione, verità e menzogna, giustizia e ingiustizia” Goteborgs Posten

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Un bel libro sul tema dell’integrazione, su quello delle radici: arriva direttamente dalla fresca Svezia, e il successo ottenuto nel suo Paese lo ha fatto accostare a Zadie Smith, e a Jonathan Safran Foer per l’inventiva linguistica. Paragoni forti, ma ben motivati e “sostenibili” a parer nostro.

Una tigre molto speciale, KHEMIRI JONAS HASSEN, Guanda

Che fine ha fatto Abbas Khemiri, tunisino trapiantato in Svezia? Il figlio, lo scrittore Jonas Hassen Khemiri, non ha più sue notizie da quando ha lasciato la famiglia, deluso e pieno di rancore. Fin quando Jonas non riceve una e-mail del tutto inaspettata da Kadir, un vecchio amico del padre, che gli suggerisce di raccontare in un romanzo la vita avventurosa di Abbas: l’infanzia in Tunisia, il suo arrivo in Svezia, il matrimonio e la nascita dei suoi figli, la passione smisurata per la fotografia, e soprattutto il rapporto privilegiato con Jonas, che un giorno finisce per rompersi irrimediabilmente. Ma nelle parole di Kadir emerge via via qualcosa di strano: perché difende così strenuamente le scelte dell’amico? E come mai disapprova con tanta veemenza il modo in cui Jonas racconta la storia del padre? Chi è davvero Kadir?

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