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Posts Tagged ‘D. Narinder. Sinnos’

 

Beatrice Masella scrive splendidi libri per bambini, per ragazzi, e per i lettori “adulti” (definizione poco simpatica, legata solo all’anagrafe: ognuno si senta libero di leggere fuori dai confini dei generi e delle fasce d’età). Ha accettato subito la nostra proposta di essere presente in libreria alla festa dedicata a Io leggo perchè (www.ioleggoperche.it ), di essere intervistata dai ragazzi di Radio Immaginaria.

Così, presentiamo qualche sua opera.

Una nostra recensione per Respiro:

per ragazzi, Respiro, di Maria Beatrice Masella Beatrice Masella è una amica, ma le parole di elogio per il suo nuovo libro non nascono certo da questo sentimento: ecco Respiro, di Maria Beatrice Masella, Sinnos.

Ovvero, uno splendido romanzo ad incorniciare un intenso periodo di vita della giovane protagonista, “strappata” dal suo tranquillo e solare borgo del Sud Italia per seguire la madre in una Bologna di cemento e palazzi anonimi odiata con tutte le forze, tanto da perdere il respiro e accusare seri problemi di allergia. Poi, qualche incontro speciale, una musica ascoltata per strada, un cane randagio (poteva mancare?), e le prospettive possono cominciare a cambiare. Avvincente, con una perfetta e straordinariamente realistica “ricostruzione” del carattere di Rossana, tredicenne come tante altre!

Maria Beatrice Masella, Respiro

Prendo un respiro: via!

Poi una valanga che arriva: la morte della nonna, una madre che ti trascina lontano, una nuova città, la solita scuola, nuovi compagni e cos’altro?

Un’incredibile amica, un cane che ti trova, un musicista misterioso, un padre che riappare e poi ancora? Il primo bacio, il primo concerto, il gruppo di teatro, un rifugio di montagna, e adesso?

Adesso finalmente respiro!

 

poi doveroso ricordare questo per i giovanissimi lettori:

Bambini bambine e sapori – Famiglie a colori

Si tratta di un albo illustrato a due lati di lettura: da un lato dodici tipi di bambini e bambine sono associati ai sapori e sfilano in rima attraverso delicate filastrocche fino ad arrivare alla tredicesima declinata al plurale; dall’altro lato dodici famiglie sono associate ognuna ad un colore diverso e vanno a concludersi nella tredicesima filastrocca delle famiglie arcobaleno, inclusive di tutte le tipologie. Perché così come non esiste un solo tipo ideale di bambino o bambina, così anche non esiste un solo tipo di famiglia, ma famiglie al plurale.
Ogni filastrocca viene raccontata poeticamente dalle splendide tavole di Nicolas Gouny, artista francese di rara sensibilità, guidandoci fino ad un punto centrale di incontro fra bambini e famiglie, colori ed emozioni; e tutte le filastrocche possono essere contemporaneamente ascoltate dalla voce del bravissimo attore e narratore Alfonso Cuccurullo, accompagnata da pezzi unici composti per l’occasione dal pianista Federico Squassabia.
Cos’è la famiglia? Si chiede all’inizio con una breve scheda introduttiva l’autrice Maria Beatrice Masella. Un insieme di persone, relazioni, affetti, culture. “Più la famiglia include – persone, relazioni, affetti, culture…
– più è solida e ha spalle larghe, più la famiglia esclude più diventa fragile e ha un cuore sottile…
Non è importante la struttura della famiglia, ossia la composizione, ma ciò che avviene al suo interno e che si esprime attraverso le relazioni che si riescono a costruire”.
E ancora, chi sono i bambini e le bambine?
“Di certo non sono soltanto piccoli uomini e piccole donne ma persone in crescita con straordinarie capacità: sono artisti, poeti, musicisti, e soprattutto filosofi, perché si stupiscono di fronte al mondo e si interrogano sulle grandi domande dell’esistenza. I loro strumenti di ‘lavoro’ sono la fantasia, la curiosità, il movimento, la natura”.
Queste brevi riflessioni ci introducono nel mondo magico della poesia, dell’arte, della narrazione, della musica, dove i diversi linguaggi possono intrecciarsi per restituire all’emozione e al pensiero una possibilità di commovente incontro. Un albo illustrato plurale per grandi e piccini su temi contemporanei.

 

Bambini bambine e sapori – Famiglie a colori è prodotto in collaborazione con la cooperativa Il Mosaico

 

Mare d’argilla, Edigrafema editore, si rivolge agli “adulti”

Tursi, paese lucano fra calanchi di argilla e mare, le figlie del farmacista, tra miseria, guerra, soprusi, speranze trascorrono la giovinezza durante i primi anni del Novecento. Vittoria, Clara, Marianna, Isabella, Titina e Clelia le sorelle, Eleonora la madre, Giacinta e Viola le nipoti, un caleidoscopio di esperienze che, attraverso atmosfere al crepuscolo, tempi lenti e giammai pigri, luoghi assolati e accoglienti e pur aspri, rivela una saga familiare, in cui poter riconoscere le origini nel passato fra le generazioni. Un romanzo a più voci sole. Una litania antica al riparo di un’egida quasi completamente al femminile.

 

Vive a Bologna dal 1975, dove lavora come insegnante e pedagogista nell’ambito della genitorialità e dell’infanzia. Le sue esperienze in campo educativo e relazionale si sono intrecciate fruttuosamente con la sua passione per la scrittura. Pubblica alcuni racconti brevi in antologie, fra cui l’ultimo dal titolo Speranza, nella Rivista La Pratica Analitica, n. 8 / 2011-2012. Nel 2006 esce il suo primo romanzo “Compagni di futuro”, Giraldi Editore, prefazione di Margherita Hack, ambientato a Bologna negli anni del movimento studentesco del ’77. Dal 2007 al 2010 pubblica tre romanzi per ragazzi con la casa editrice Sinnos: “Hanna, Fou e il mistero delle saline”, “Hanna, Fou e i castelli di sabbia”, “Hanna, Fou e l’aquilone ritrovato”. In agosto 2011 pubblica con Bacchilega Editore “Il grande noce racconta: sette storie per sette sere”, ambientato sulle colline di Castel del Rio; nel 2012 pubblica “Bambini Bambine e sapori-Famiglie a colori”.

 

Senza dimenticare le avventure di HANNA, giovane investigatrice :

Hanna, Fou e il mistero delle saline, Sinnos

Hanna, undicenne figlia di un pescatore siciliano e di una giornalista svedese, vive su un barcone attraccato nel porto del canale di Cervia. Ha un gruppo di amici, tra i quali spicca Rambo e un amico speciale: Fou, cane di Hanna nonché suo assistente-segugio. Hanna ha un dono speciale: un formidabile olfatto che sarà messo al servizio di Valerio, ornitologo del Parco delle Saline, per scoprire cosa ha ucciso due delle sue preziose anatre. Il caso delle anatre andrà però a incrociarsi con la morte di un ragazzo, il cui cadavere viene ritrovato nella Pineta accanto alla spiaggia. Età di lettura: da 9 anni.

 

Giovedi 23 aprile, dalle ore 16! Qua trovate i dettagli: https://buoneletture.wordpress.com/2015/04/14/io-leggo-perche-il-23-aprile-di-libreria-atlantide/

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Consapevoli che il mondo cambia
Social network, chat, web 2.0, amicizie virtuali, avatar

Percorsi di lettura tra storie e suggerimenti 2011

A cura di Dorotea La Faci

Da alcuni anni la Zona bibliotecaria del Circondario Imolese sviluppa con le classi un tema comune che viene scelto cogliendo le spinte culturali, storiche e sociali che si respirano in quel momento.
I ragazzi, oggi, affrontano le tecnologie con grandissima abilità ma spesso non si fermano a pensare che le loro azioni on-line possono avere una ripercussione anche a distanza di anni. E’ da questo pensiero che i bibliotecari dei vari comuni dell’Imolese sono partiti per dare voce ad una serie di letture che hanno per tema internet, i social network, le chat, le realtà virtuali e che dovrebbero coinvolgere ragazzi ed adulti (genitori, formatori, noi bibliotecari stessi) nella ricerca del corretto uso di questi “strumenti”, troppo spesso utilizzati senza conoscerne le potenzialità.
Ogni tanto affianchiamo consapevolmente bambini e ragazzi nella navigazione: da parte nostra eviterà affrettati giudizi negativi e ai ragazzi eviterà comportamenti inopportuni.

Grazie a Libreria Atlantide per i preziosi suggerimenti e ad Alfonso Cuccurullo per il lavoro che intraprenderà con le classi della Zona bibliotecaria del Circondario Imolese.

I bibliotecari
Zona bibliotecaria e archivistica
del Circondario Imolese

E-mail, J. Pope. Mondadori 1998
In tutte le classi c’è qualche “ragazza terribile”, e Zoe, quindici anni, è senz’altro una di loro. Sally, una giovane insegnante, riesce a stabilire con lei un rapporto di confidenza che passa attraverso un fitto scambio di e-mail. Così il computer diventa uno strumento per raccontare e analizzare i piccoli e grandi problemi quotidiani. E sarà leggendo questo diario “telematico”, ironico e tuttavia pieno di rabbia e sofferenza, che Sally si avvicinerà sempre di più al terribile segreto di una ragazzina. Da undici anni

Cresci papà, D. Narinder. Sinnos, 2007
Ti è mai capitato di non andare d’accordo con tuo padre? Di pensare che proprio non ti capisce? Anche Robbie la pensava così. Finché un giorno, grazie a un po’ di magia e a Internet, le cose cambiano per sempre.

Libro di facile lettura, inserito nella collana Leggimi indicata anche per chi ha problemi di lettura

Il vangelo secondo Larry, J. Tashjian. Fabbri 2003
Josh, per dare corpo alle proprie convinzioni, ma anche per corteggiare Beth, crea un sito Internet da cui, con lo pseudonimo di Larry, mette in rete “sermoni” su vari temi d’attualità. Inaspettatamente Larry si ritrova un ampio seguito di fan: sono sempre più numerosi, credono in lui, fondano un fan club e il sito diventa un caso nazionale.

In “www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi/xanadu” cliccando su libri2010 si possono trovare moltissimi commenti a questo libro

Quando mi troverai, R. Steed. Feltrinelli 2010
Credete nella possibilità e alla capacità di viaggiare nel tempo? Di poter vivere certe cose anni prima che succedano? Perché è di questo che si interroga Miranda, dodici anni, newyorkese. Il viaggio nel tempo è anche il tema preferito del libro che Miranda legge e rilegge (Nelle pieghe del tempo, di Madeleine L’Engle, da cui è stato tratto il film Viaggio nel mondo che non c’è) ed è la passione di Marcus, un ragazzo che frequenta il suo stesso anno a scuola. Poi Miranda comincia a ricevere dei misteriosi bigliettini che parlano di avvenimenti che si verificano solo nelle settimane successive e che le chiedono di scrivere una storia.

Ti voglio vivere, R. Rasulo. Mondadori 2010
Diciassette anni, qualche incertezza, una migliore amica. Mel sembrerebbe una ragazza qualunque, ma dietro di lei si nasconde Queen Bee, lo pseudonimo con cui firma il blog che raccoglie tutte le sue disavventure sentimentali. Solo la fedele Simona conosce il suo segreto; ma quando il ragazzo di lei comincia a corteggiare Queen Bee, la doppia identità entra in crisi e l’amicizia anche…

Su Myspace sembravi più carino, EmoTrilly. Mondadori 2010
Quando si è loggata la prima volta si sentiva felice, e scegliere il nick
“spikkiodisole” le sembrava un bel modo di comunicarlo al mondo. Finalmente
si era trasferita da quel paesino imbucato e MySpace l’avrebbe sicuramente aiutata a fare amicizia in questa nuova città. Sarà proprio la comunità
di amici di MySpace ad aiutarla quando il suo sogno nato per caso potrà diventare magica realtà.

Diciannovenne di Milano che si firma con il nickname di emoTrilly. Il suo è uno dei libri più in voga tra gli adolescenti, che si rispecchiano nel suo blog-book. Un diario in cui trovano spazio amori, amicizie, la vita tra i banchi di scuola ma anche il mondo dei social network e la generazione emo…

gli altri testi che fanno parte della bibliografia potete trovarli qui:

http://www.box.net/shared/lr9ryx5rgr

questi sono alcuni saggi che indagano il tema:

 

La libertà ritrovata. Come (continuare a) pensare nell’era digitale ,Schirrmacher Frank, Codice
La presenza pervasiva di Internet e la sua crescita esponenziale degli ultimi anni hanno fatto sì che oggi chiunque abbia accesso a un flusso di informazioni ininterrotto e in continuo aggiornamento. Accanto agli indubbi vantaggi di questa rivoluzione culturale – collaborazione delle comunità online, democraticità della produzione, condivisione di contenuti – convive però un “lato oscuro”: la corsa frenetica per fare propria e immagazzinare questa mole enorme di dati sta modificando (e non in meglio) il nostro approccio cognitivo, addirittura la nostra modalità di lettura, che cerca inutilmente di adeguarsi alle capacità e ai ritmi inumani dei motori di ricerca. Il rischio, sostiene Schirrmacher, è quello di disimparare a pensare, a interpretare criticamente: invece di dominare le informazioni, ne siamo travolti e ne diventiamo schiavi. L’uomo deve difendere i tratti peculiari della sua natura, che lo rendono unico e libero: emozione, fantasia, creatività, capacità di ragionamento, concentrazione, talento. Solo riscoprendo l’elemento incalcolabile della mente umana avremo la chance di governare, e non di subire, la simbiosi con l’ambiente tecnologico in cui viviamo. Prima che Google ci dica quale concerto andare a vedere, o quale donna sposare.

Digital Prof, Marco Guastavigna – Marina Boscaino, Sei Editore
Una professoressa di latino di un “classico liceo classico”,dallo sguardo ancora ingenuamente speranzoso,,eun esperto di tecnologie della didattica, scafato e disincantato, attraversano con il lettore un anno scolastico: e la scuola che percorriamo passo passo ’e impariamo a conoscere nella sua quotidianità, nei suoi’,’appuntamenti più classici, dalle lezioni agli scrutini agli’,’esami, è quella coinvolta dalla “rivoluzione” delle “nuove”‘,tecnologie, dove tutto funziona un po’ così così, dove’,’l’innovazione fa spesso a pugni con i tempi elefantiaci del gran corpaccione scolastico, dove si rincorrono parole’,’d’ordine dietro le quali c’è spesso poco o nulla, se non’,’l’attesa mai realizzata del cambiamento.’,’Quali scenari si trova ogni giorno davanti un insegnante’,’nelle fatiscenti aule del terzo millennio? C’è posto per il digital prof?’,’Episodi, situazioni, occasioni di una vita scolastica smagata’,’ma appassionata, digitale ma non troppo; tra leggerezza’,’e ironia, il quadro semiserio di un rinnovamento mai’,’realmente conquistato, la cronaca di una scuola’,’che (non) c’è.

A scuola con i media digitali, Vita e pensiero
I media digitali stanno trasformando le pratiche di consumo dei giovani. Mobilità, socialità, marcata autorialità, ne fanno un crocevia per le logiche di costruzione della cultura, l’educazione, la cittadinanza. La scuola e, in generale, le agenzie educative non possono non raccogliere la sfida che proviene da questi dispositivi, veri e propri ambienti per gli individui e i contesti in cui essi operano e interagiscono. Il volume raccoglie in questo senso i risultati di una riflessione condotta negli ultimi anni dal CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Informazione e alla Tecnologia) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sia sul versante della concettualizzazione teorica sia della sperimentazione educativa. Il CD-Rom allegato, oltre ai materiali della ricerca, contiene un numero cospicuo di schede didattiche espressamente rivolte a insegnanti, animatori socio-culturali, educatori.

Nativi digitali, Paolo Ferri, Bruno Mondadori
Media digitali e comunicazione interattiva sono i fenomeni più eclatanti del mutamento sociale e dell’industria culturale all’inizio del nuovo millennio. Oggi gli iPad, gli eBook, così come gli smartphone, e i Tablet Pc, sempre connessi a Internet, assediano ogni giorno più da presso il regno della carta stampata gutenberghiana. Ma la nuova cultura digitale, cioè l’affermarsi di uno stile comunicativo orientato all’interazione, alla produzione di contenuti e alla condivisione, è stata accompagnata, durante gli ultimi ventanni, dall’affacciarsi sulla scena di una nuova forma evolutiva dell’Homo sapiens: il “nativo digitale”. Chi sono i nativi digitali? Come comunicano? Come si relazionano al sapere? Nati e cresciuti all’ombra degli schermi interattivi, i Nativi sono simbionti strutturali della tecnologia, e le protesi tecnologiche che utilizzano dall’infanzia sono parte integrante della loro identità individuale e sociale. Fin da piccoli videogiocano, hanno un blog, e comunicano sui social network come Facebook o My Space. E con questa specie in via di apparizione che dovremo confrontarci noi immigranti digitali. Non sono nuovi barbari… Sono i nostri figli e sono, semplicemente, diversi.

Internet ci rende stupidi?, Nicholas Carr, Cortina
Mentre usiamo a piene mani i vantaggi della Rete, stiamo forse sacrificando la nostra capacità di pensare in modo approfondito? Il lettore troverà qui una delle più avvincenti spiegazioni delle conseguenze intellettuali di Internet che siano mai state pubblicate.
Il nostro cervello cambia in risposta alle nostre esperienze: mentre un libro incoraggia il pensiero profondo e creativo, Internet favorisce l’assaggio rapido e distratto di piccoli frammenti di informazione tratti dalle fonti più disparate. La Rete ci sta riprogrammando a sua immagine e somiglianza?
Nicholas Carr scrive per il New York Times, New Republic, Wired e altre riviste. In italiano ha pubblicato Il lato oscuro della rete (Electa, 2008).

La sicurezza in internet, Azzurro Press
A cosa serve Internet? Quali opportunità offre a bambini e adolescenti? Sono questi i primi interrogativi che genitori, insegnanti ed educatori si pongono cercando risposte concrete. Che cosa possiamo fare per colmare il gap generazionale tra giovani e adulti, per abbattere il muro che le tecnologie digitali stanno ulteriormente rafforzando? Prima di tutto conoscere il mezzo, informarsi per capire. Poi, educare alla Rete i bambini fin da subito, stare insieme a loro di fronte al computer per condividere esperienze ed emozioni; in questo modo, quando più grandi si troveranno soli a navigare, sapranno riconoscere i potenziali pericoli di Internet.

I social network, Azzurro Press
“Se non sei connesso non esisti”. I social network si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante nella vita dei più giovani. Una trasformazione che coinvolge sempre più bambini e adolescenti, una nuova dimensione sociale in costante crescita, un luogo “vero” che apre a nuove forme di aggregazione e di amicizia: da soli nella loro camera possono comunicare con tantissime persone in tutto il mondo. Di fronte a questa “rivoluzione culturale” aumentano le preoccupazioni e le ansie degli adulti che spesso, senza capirne i motivi, condannano o ne impediscono l’uso, aumentando il rischio che i ragazzi ne facciano un utilizzo sbagliato e non consapevole dei pericoli. Questa guida rappresenta un aiuto prezioso: risponde alle domande più frequenti e spiega in modo puntuale i meccanismi e i rischi dei social netwok più frequentati, perché gli adulti possano proteggere i ragazzi accompagnandoli, così come insegnano loro ad attraversare la strada, per condividere le tante opportunità che queste comunità offrono.

Seymour Papert, Connected Family, Mimesis
“Connected family” di Seymour Papert affronta la tematica, estremamente attuale, di come gestire in famiglia e a scuola il problema del primo contatto dei bambini con i computer e gli strumenti della comunicazione digitale. La tesi centrale del saggio è molto originale e in controtendenza: per Papert, infatti, sono proprio i bambini, con il loro innamoramento spontaneo per la tecnologia, che possono aiutare genitori e insegnanti ad aumentare le loro competenze tecnologiche. Gli adulti devono farsi guidare dai bambini, piuttosto che imporre la loro logica e il loro modo di considerare le nuove tecnologie. Nello stesso tempo, però, è fondamentale che essi riflettano attentamente sul “mega-cambiamento” che la rapidissima diffusione dei nuovi media introduce nel modo di rapportarsi con il mondo dei loro figli e studenti. Solo in questo modo sarà possibile mantenere e rinsaldare il patto educativo e formativo tra le generazioni, che proprio queste grosse trasformazioni rischiano di minare, e sfruttare a pieno il potenziale di innovazione e creatività che le tecnologie implicitamente veicolano, stabilendo con i “digital kids” un terreno comune di dialogo.
Per i ragazzi, una “Guida all’uso consapevole dei Social Network”:
http://www.portaleragazzi.it/content/view/636/459/

Secondo uno studio, il 50% degli adolescenti inserisce dati personali sul web senza rendersi conto delle conseguenze.
La Commissione Europea ha lanciato una campagna dal titolo  “Posta con la Testa” per conoscere meglio i termini della questione
Maggiori info su:
http://ec.europa.eu/news/science/100209_1_it.htm

 

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