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Posts Tagged ‘da libro a film’

 

 

 

Tom Hardy, Gary Oldman e Noomi Rapace nel primo trailer di Child 44 (USCITA prevista: aprile negli Usa, non si sa quando in Italia) spietata caccia al serial killer nell’Unione Sovietica: da un libro assolutamente coinvolgente di TOM ROB SMITH, che va ben oltre i confini del “thriller” come viene definito:

 

la scheda del libro, edito da Sperling Kupfer

Unione Sovietica, 1953. Il regime di Stalin è al vertice, con l’entusiastica collaborazione del Ministero della Sicurezza e dell’MGB (precursore del nefando KGB), l’organismo di polizia segreta la cui brutalità e la continua pratica di torture non sono un segreto. La popolazione è costretta a credere che il crimine è stato debellato in tutto il paese, che tutti sono felici e che il governo rappresenta il punto di riferimento e di ispirazione morale per ogni cittadino modello. Quando tuttavia il cadavere di un ragazzino viene ritrovato sui binari di un treno, l’ufficiale dell’MGB Leo Demidov si sorprende che i genitori del piccolo morto siano convinti si tratti di omicidio. I superiori di Leo gli ordinano di non indagare né su questa morte né sulle altre che seguiranno. Leo obbedisce, anche se sospetta che qualcuno di molto importante possa essere implicato. Smetterà di obbedire nel momento in cui alla giovane moglie Raisa arriveranno minacce affinchè diventi lei stessa garante e spia dell’operato di Leo. Da agente inquisitore allineato con i diktat governativi, Leo diventerà un nemico pubblico da snidare, inquisire e sicuramente eliminare.

 

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La Nigeria non è solo il Paese di Boko Haram, ma è terra di grandi scrittori: con la regia di Biyi Bandele, arriva sui grandi schermi META’ DI UN SOLE GIALLO, dal libro di Chimamanda Ngozi Adichie (Einaudi – traduzione di Susanna Basso)

 

 

Nella scrittura dell’autrice convivono felicemente le doti della narrazione orale africana insieme a quelle del romanzo moderno, dando vita ad un fortunato ed indimenticabileconnubio. . Con sapienza e bravura l’autrice ricostruisce un grande affresco multicolore della Nigeria degli anni Sessanta, devastata dal disastro del Biafra, facendoci conoscere però anche il lato meno noto di quel Paese, il mondo delle poche persone con una istruzione superiore alla media, alle prese con un mondo che si sgretolava

ecco la scheda del libro.

Metà di un sole giallo è la storia di molte Afriche: quella sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l’arma del sarcasmo; l’Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo, l’Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall’uomo di Kainene, Richard.

 

Quando entra a servizio dal bizzarro professore di matematica Odenigbo, Ugwu è un ragazzino dei villaggi che non ha mai visto un lavandino. L’acqua, dove vive lui, scorre solo alla fontana pubblica, il cibo si prepara in cucine fumose e affollate e non si conserva in grosse scatole fredde dai ripiani colmi, le notizie passano di bocca in bocca anziché uscire da quel coso prezioso che Padrone chiama radiogrammofono. La geografia, là da lui, ha i confini minuscoli delle terre visitate, e la storia, quelli dei ricordi familiari.

Ma in quei primi anni Sessanta del Novecento, nella fetta di territorio igbo del sudest nigeriano che per breve tempo andrà sotto il nome di Biafra, già si agitano i fermenti secessionisti e di lì a poco la distanza pur siderale fra un salotto borghese di Nsukka e un umile villaggio del bush sarà spazzata via da uno dei conflitti più devastanti che l’Africa ricordi – la Guerra Civile Nigeriana – che, confondendo le demarcazioni sociali ed economiche, inciderà il confine fra la vita e la morte lungo nuove linee etniche. Non conteranno più i beni e i saperi di un tempo, conterà essere hausa e non igbo, avere fattezze che consentano di sfuggire alla persecuzione, trovare cibo a sufficienza per strappare i propri figli al kwashiorkor.

Odenigbo, già campione del rinnovamento, scoprirà allora di non saper reggere il peso del proprio zelo rivoluzionario; la fragilità di Olanna, la «bruna sirena» che lo ama dall’alveo protetto della sua bellezza e del suo inglese impeccabile, si tramuterà al contrario in una forza straordinaria di conservazione degli affetti; la stessa che dimostrerà la sua gemella Kainene, la beffarda, la sfuggente, ancora una volta tradita e delusa, ma capace di sciogliere il suo dolore in quello di un intero popolo, perché «ci sono cose talmente imperdonabili da rendere perdonabile tutto il resto»; e all’uomo che l’ama, Richard, giunto dall’Inghilterra per studiare l’arte di Igbo-Ukwu, il suo esempio servirà da monito e stimolo per interrogarsi sulle responsabilità del colonialismo bianco e sull’onda lunga delle sue conseguenze. Quanto a Ugwu, imparerà a conoscere le cose e, inevitabilmente, a desiderare di non averle mai conosciute. Pur nella frammentazione del punto di vista narrante con cui Adichie restituisce le sfaccettature della vicenda, è al ragazzino dei villaggi che si riconosce la prospettiva più autorevole. Sua è la prima parola, e sua sarà anche l’ultima.

 

Metà di un sole giallo è la storia di molte Afriche: quella sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l’arma del sarcasmo; l’Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo, l’Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall’uomo di Kainene, Richard.

Tutti questi mondi, con il loro bagaglio di felicità e dolore, di generosità e crudeltà, di amore e gelosia, vengono travolti dalla piena della storia quando nel 1967 la proclamazione d’indipendenza dalla Nigeria della Repubblica del Biafra sfocia in una tragica guerra civile.

 

Metà di un sole giallo ha vinto l’Orange Broadband Prize 2007.

 

«Amore e tradimento in un racconto magnifico e spietato».

Time magazine

 

«Di solito non associamo la saggezza al neofita, eppure ecco una nuova scrittrice con il talento degli antichi cantastorie».

Chinua Achebe

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È tratto da un libro pubblicato da Qiqaion (le edizioni del Monastero di Bose) il libro che ha ispirato il film Uomini di Dio (Des hommes et des dieux), diretto da Xavier Beauvois con Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin, Philippe Laudenbach e Jaques Herlin. Oltre due milioni di francesi sono andati al cinema  per vedere questo film ispirato ad un fatto reale, e che si è meritato il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes; si tratta di un risulatato davvero significativo per una pellicola indipendente, tanto che la Francia ha deciso di candidarlo agli Oscar 2011.

Qui trovate il trailer del film:
http://www.youtube.com/watch?v=dK-qIqyHHVc

E questa è la scheda del libro
FRÉRE CHRISTIAN DE CHERGÉ
Più forti dell’odio
QIQAION

“Di notte,
quando altri prendono le armi,
prendete l’evangelo!”

La vicenda dei monaci
uccisi in Algeria
che ha ispirato il film
“Uomini di Dio”
vincitore del Gran Premio della giuria
al Festival di Cannes 2010

““In un momento in cui molti pensano all’islam come nemico, il gesto di chi si lascia sgozzare amando il proprio carnefice è l’estremo rifiuto della logica dell’inimicizia, è l’unico atto che può porre fine alla catena delle rivalse e delle vendette. È il caso serio del cristianesimo… Con il martirio un cristianesimo che sembra incapace di comunicare agli uomini d’oggi ritrova improvvisamente la forza di suscitare domande e di inquietare le coscienze. Gli scritti dei sette monaci sono dettati da un amore più forte dell’odio, dalla vita più forte della morte: nella loro forza ed essenzialità ci mostrano che solo chi ha una ragione per morire ha anche una ragione per vivere”.

(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi)

Fr. Christian de Chergé era il priore del monastero trappista di Notre-Dame de l’Atlas in Algeria. Assieme a sei suoi confratelli venne rapito da fondamentalisti islamici il 26 marzo 1996: furono tutti sgozzati il 21 maggio seguente. Ora essi riposano nel piccolo cimitero di Tibhirine, vegliati dagli amici musulmani che essi non avevano voluto abbandonare negli anni più violenti della barbarie in Algeria. +

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Ci siamo,  dal 16 ottobre sugli schermi Usa, The road, tratto dall’acclamato ed apocalittico libro di Cormac McCarthy (alias La strada, edito in Italia da Einaudi). Sito ufficiale, con trailer

http://weinsteinco.com/#/film/road/
CAST
Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Guy Pearce, Robert Duvall, Garret Billahunt

DIRECTOR
John Hillcoat

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da un romanzo di Valentina Lippi Bruni, Il soffio dell’anima, edito ora da Giunti, è in arrivo la versione cinematografica, girata in parte nella vicina Imola.
Trailer e scheda!
Un film di Victor Rambaldi. Con Flavio Montrucchio, Lucrezia Piaggio, Orso Maria Guerrini, Dario Ballantini, Raffaello Balzo

http://www.mymovies.it/trailer/?id=58312

La scheda del libro:
Luna ha 16 anni e ha lasciato la scuola per stare vicina a sua madre, costretta alla dialisi a giorni alterni. E’ un’adolescente cresciuta in fretta, che dietro la maschera della donna nasconde i desideri e i sogni di ogni ragazza della sua età. Alex ha nove anni più di Luna e convive con la dialisi da quando era un bambino. Non ha mai smesso di lottare ed è appassionato di arti marziali e filosofia orientale; ha anche un sogno segreto: perfezionare una tecnica di combattimento tutta sua, capace di unire le energie del corpo e della mente: ”il soffio dell’anima”. Luna e Alex si innamoreranno nei corridoi dell’ospedale, imparando a mettere in comune i propri sogni e le proprie paure, per sconfiggere l’angoscia della malattia. E attraverso l’incontro con il saggio ed enigmatico Chang, Alex si lancerà nella sfida più importante di tutte. Una partita in cui è in gioco la guarigione e la vita stessa.

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Botswana, Africa del sud: territori aridi, etnie diverse, spazi ampi, ma anche uffici piccoli come pollai. In uno di questi la signora Precious Ramotswe ha aperto la Ladies’ Detective Agency N.1, la prima e unica agenzia investigativa del Botswana diretta da una donna.

Dopo tante avventure sulla pagina, Precious Ramotwse approda anche al grande schermo.

Cast: Jill Scott, Anika Noni Rose, Lucian Msamati, Nikki Amuka-Bird, Desmond Dube, Tumisho Masha, Bongeka Mpongwana, David Oyelowo, John Kani

Il trailer lo trovate qui:

http://www.hbo.com/events/no1ladies/index.html

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Botswana, Africa del sud: territori aridi, etnie diverse, spazi ampi, ma anche uffici piccoli come pollai. In uno di questi la signora Precious Ramotswe ha aperto la Ladies’ Detective Agency N.1, la prima e unica agenzia investigativa del Botswana diretta da una donna.  Un quadro talmente idilliaco appare dalle pagine di Alexander McCall Smith, che verrebbe voglia di mollare tutto e precipitarsi al caldo sole africano!

Dopo tante avventure sulla pagina, Precious Ramotwse approda anche al grande schermo.  Per ora nei Paesi anglosassoni, prossimamente anche in Italia!

Cast: Jill Scott, Anika Noni Rose, Lucian Msamati, Nikki Amuka-Bird, Desmond Dube, Tumisho Masha, Bongeka Mpongwana, David Oyelowo, John Kani

Il trailer lo trovate qui:

http://www.hbo.com/events/no1ladies/index.html

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Sempre prodiga di nuove uscite la stagione cinematografica, di questi tempi. Non potevano mancare film tratti da libri, eccone qualcuno: si parte con un intenso testo uscito qualche anno fa, Il bambino con il pigiama a righe, dove è l’Olocausto il protagonista. Si procede con un fantasy, Ember, il mistero della città della luce, e si termina con un dramma d’amore di Nicholas Sparks. Se possibile, scegliete di vederli in una sala cinematografica indipendente!

http://www.movieplayer.it/trailer/2620/il-bambino-con-il-pigiama-a-righe-trailer-italiano/

Il bambino con il pigiama a righe è un film di Mark Herman del 2008, con David Thewlis, Vera Farmiga, Rupert Friend, Richard Johnson, Sheila Hancock, Jim Norton, David Heyman, Asa Butterfield, Jack Scanlon, Cara Horgan. Prodotto in Gran Bretagna, USA. Durata: 93 minuti. Distribuito in Italia da Buena Vista a partire dal 19.12.2008.

Il bambino con il pigiama a righe
Boyne John, Rizzoli

Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com’è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall’altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.

http://www.movieplayer.it/film/14315/city-of-ember/

Ember – Il mistero della città della luce è un film di Gil Kenan del 2008, con Saoirse Ronan, Bill Murray, Toby Jones, Mackenzie Crook, B.J. Hogg, Robert Kane, Martin Landau, Simon Kunz, Mary Kay Place, Tim Robbins. Prodotto in USA. Durata: 95 minuti. Distribuito in Italia da Eagle Pictures a partire dal 19.12.2008.

Ember. Il mistero della città di luce
DuPrau Jeanne, Rizzoli

Lina Mayfleet e Doon Harrow hanno dodici anni e sono sempre vissuti così, sotto le luci giallastre dei fanali. Ci sono colori che conoscono solo per sentito dire, come il verde e il blu. Il mondo grigiastro e artificiale di Ember è il solo possibile per loro. Ma Lina scopre un’antica pergamena quasi illeggibile che sembra dare indicazioni su come abbandonare la città. Allora oltre il buio c’è qualcosa? Forse un altro mondo? E come sarà? Toccherà a Lina e Doon decifrare il messaggio che arriva dal passato e scoprirne il significato, prima che la luce svanisca per sempre

http://www.movieplayer.it/film/14245/nights-in-rodanthe/

Nicholas Sparks, Come un uragano, Frassinelli
Adrienne ha tre figli e vari nipotini. Sa che viene generalmente considerata una signora tranquilla e prevedibile, persino un po’ ingenua, e di solito fingere di adeguarsi a questo stereotipo la diverte. Ma quando la figlia Amanda cade in una profondissima depressione dopo la morte del marito, lei decide di rivelarle un segreto a lungo taciuto per non minare quell’immagine rassicurante alla base del loro equilibrio famigliare. Così, seduta al tavolo di cucina, una sera le racconta di quando, quattordici anni prima, aveva sostituito un’amica nella gestione di una locanda sull’oceano e in quei pochi giorni strappati alla quotidianità aveva fatto un’esperienza che le aveva cambiato la vita. Dicembre 1988: in un’isoletta del North Carolina si incrociano i destini di Paul e Adrienne, due persone che stanno faticosamente raccogliendo i frammenti delle proprie esistenze. Soli in quel luogo appartato che sta per essere investito da un uragano, mentre il vento si fa sempre più impetuoso, i due entrano in confidenza. Riscoprono così la semplice felicità della comunione con un altro essere umano, ma soprattutto vedono via via accendersi il desiderio reciproco, abbandonandosi infine all’amore

Come un uragano è un film di George C. Wolfe del 2008, con Diane Lane, Richard Gere, Christopher Meloni, James Franco, Viola Davis, Becky Ann Baker, Scott Glenn, Linda Molloy, Pablo Schreiber, Mae Whitman. Prodotto in Australia, USA. Durata: 97 minuti. Distribuito in Italia da Warner Bros a partire dal 19.12.2008.

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