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Posts Tagged ‘Eraldo Affinati’

 

 

la vita di un uomo raffigurata da ventisei nomi, quelli di individui da diverse parti, per raccontare temi fondamentali come libertà, responsabilità, educazione, giustizia, valori etici, religiosi e politici.
Eraldo Affinati, Tutti i nomi del mondo, Mondadori
 
 
 
 
Fare l’appello delle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita, capire in quale senso sono state importanti e perché hanno lasciato un marchio indelebile: l’insegnante protagonista di questo romanzo compie un gesto consapevolmente rischioso che tuttavia lui sente necessario, quasi ineludibile. Ad accompagnarlo nell’impresa, con l’ingenua volontà di proteggerlo, per fortuna c’è Ottavio, suo ex alunno ripetente che si esprime soltanto in romanesco.
 
Rispondono ventisei nomi, quante sono le lettere dell’alfabeto: individui provenienti da ogni parte del mondo, giovani profughi, antichi amici dispersi, nonni paterni e materni, adolescenti pieni di speranza, a volte sventurati. Alcuni, sopravvissuti a guerre e carestie, vivono fra noi; altri, che lasciano intravedere, insieme a un passato lancinante, vicende legate alla storia della Resistenza italiana, parlano da un oltre. Gli interlocutori, convocati al Colle Oppio di Roma, registrano la loro presenza in una scuola di lingua per immigrati, chiamata Penny Wirton, dove frattanto continua a scorrere tumultuoso il fiume d’umanità dolente che tutti ben riconosciamo. Ognuno racconta l’avventura in cui è impegnato. Ne scaturisce un’originalissima riflessione corale sull’epoca che stiamo attraversando, scrutinata nel filtro di un’esperienza intima e personale.
 
Eraldo Affinati, con questa sorprendente Spoon River, imbastisce un processo autobiografico e collettivo sui temi che sin dall’inizio hanno contraddistinto, come un filo rosso, la sua opera inconfondibile: libertà, responsabilità, educazione, giustizia, valori etici, religiosi e politici. Ma stavolta, scoprendo le ragioni profonde della propria vocazione pedagogica e letteraria, non può evitare di subire il controfagotto, comico e caustico insieme, del suo allievo preferito: il solo, forse, in grado di consegnargli alla fine la vera risposta che lui desiderava.

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La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico).

Legge 20 luglio 2000, n. 211, art. 1

E’ il diario di un viaggio, sulle orme vere o presunte delle vittime e dei carnefici, da Venezia a Auschwitz, intrapreso da Affinati insieme a un amico

Campo di sangue
Affinati Eraldo, Mondadori – Oscar

E’ il diario, il resoconto, la storia di un viaggio a piedi da Venezia ad Auschwitz. La madre di Affinati salì su uno di quei treni che portavano ad Auschwitz e solo per un colpo di fortuna riuscì a scendere prima dell’arrivo a destinazione. Partendo da Venezia, città simbolo del mito romantico, Affinati attraversa l’Austria e la Polonia interrogando se stesso, il paesaggio e tutti i libri letti sulla letteratura dei lager per ricercare le ragioni delle pagine più abominevoli, ma non per questo meno irripetibili, della storia dell’uomo


Il libro della Shoah italiana. I racconti di chi è sopravvissuto
Pezzetti Marcello, Einaudi

Più di cento sopravvissuti raccontano la loro storia, componendo un grande racconto corale dell’ebraismo italiano. Dal mondo di prima, l’infanzia, la scuola, alle leggi antiebraiche e alla conseguente catena di umiliazioni. E poi l’occupazione tedesca, gli arresti, le detenzioni, la deportazione. Complessivamente nel 1943 venne deportato circa un quinto degli ebrei residenti sul territorio italiano: oltre 9000 persone. Nella quasi totalità dirette ad Auschwitz. Ma chi erano gli ebrei italiani? All’inizio degli anni Trenta erano circa 45 000 persone; le comunità più consistenti erano quelle di Roma (oltre 11 000), Milano, Trieste, Torino, Firenze, Venezia e Genova. Comunità, in generale, fortemente integrate nel tessuto sociale del Paese, a tal punto che dopo la liberazione solo un’esigua minoranza dei sopravvissuti scelse, a differenza degli ebrei di altre nazionalità, di vivere altrove. Un mosaico di testimonianze che ha sui lettori un effetto dirompente proprio grazie al fittissimo intreccio di ricordi, traumi, sogni, rabbia, smarrimento, sensi di colpa, e persino speranza, dopo il ritorno alla vita.



Conversazioni con il boia

Kazimierz Moczarski , Bollati Boringhieri
Conversazioni con il boia
Un comandante partigiano polacco, appartenente alle formazioni non comuniste, e per questo rinchiuso dopo la guerra in prigione e condannato a morte, condivise per 255 giorni (dal 2 marzo all’I11 novembre 1949) la cella con uno dei più efferati carnefici nazisti: il generale delle SS Jurgen Stroop, organizzatore dello sterminio di 550 ooo ebrei galiziani e di 71 000 prigionieri del ghetto di Varsavia. “Semplici e sincere sono le confessioni degli incarcerati dinanzi all’inevitabile”, nota Moczarski ricordando che Stroop, si abbandonò, giorno dopo giorno, a un racconto dettaglialo della sua storia personale e delle sue “azioni di guerra”. Stroop fu giustiziato il 6 marzo 1952, mentre Moczarski fu liberato e riabilitato il 24 giugno 1956. Dedicò il resto della sua vita a scrivere questo libro. Ia sua eccezionale memoria di giornalista e cospiratore gli permise di ricostruire quelle conversazioni con il carnefice nazista. disponendo il materiale in ordine cronologico e verificando, tramite ricerche d’archivio, l’esattezza di ogni informazione fornitagli dal suo interlocutore.



FOA ANNA , DIASPORA, LATERZA

Nel corso del Novecento il mondo ebraico muta radicalmente. C’è la Shoah, certo, ma non solo. Ci sono anche Freud che reinterpreta la mente umana, Einstein che scopre nuove leggi dell’universo, Schönberg che scompone la musica, Trockij che firma la rivoluzione, e poi scrittori, artisti e poeti ebrei che segnano indelebilmente la cultura del Novecento. A partire dalla fine dell’Ottocento gli ebrei esprimono una forza simbolica del tutto inedita, vitalissima, che non è alimentata solo dallo sterminio o dalla persecuzione ma dall’essere stati capaci di straordinaria creatività e insieme del più radicale degli annullamenti. E, ancora, dall’essere stati un intreccio tra la volontà di farsi uguali agli altri, integrarsi totalmente, e una durevole percezione di sé come di un’identità sul confine. Accanto a questo potente processo di crescita, si rinnova però anche l’antisemitismo, prende radici salde nelle società di massa, contagia con il razzismo biologico la politica, la cultura e la stessa religione. Con l’avvento di Hitler, la svolta è radicale, e gli ebrei affrontano persecuzioni ed esilio.

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Il FESTIVAL DI LETTERATURA DI MANTOVA, tutti i nomi dell’edizione 2008

Il FESTIVAL DI LETTERATURA DI MANTOVA, tutti i nomi dell’edizione 2008

Seguiamo il Festival di Letteratura di Mantova dalla sua seconda edizione, e un grande spazio nel nostro cuore se l’è conquistato.

È appena arrivata la notizia dei partecipanti all’edizione 2008, eccoli in dettaglio, come potrete leggere qui:

http://www.festivaletteratura.it/novita.php?id=922&cat=all

Roberto Abbiati; Roger Abravanel; Guido Accascina; Shimon Adaf; Eraldo Affinati; Giovanni Allevi; Michele Andrei; Laura Angiulli; Aquilino; Alberto Arbasino; Antonia Arslan; Alberto Asor Rosa; Corrado Augias; Bernardo Atxaga; Najwa Barakat; Elisabetta Bartuli; Marion Bataille; Fabio Beltram; Silvia Bencivelli; Frei Betto; Enzo Bianchi; Ettore Bianciardi; Patrick Blanc; Marco Bobbio; Anna Bonaiuto; Edoardo Boncinelli; Aldo Bonomi; Giulio Busi; Mihai Mircea Butcovan; Massimo Cacciari; Francesca Capelli; Gianni Caprara; Janna Carioli; Gianrico Carofiglio; Chiara Carminati; Mircea Cartarescu; Carlo Carzan; Gabriella Cella; Massimo Cirri; Shirley Collins; Gherardo Colombo; Rosita Copioli; Gilberto Corbellini; Matteo Corradini; Lella Costa; Enzo D’Alò; Paolo De Benedetti; Timothée De Fombelle; Maura Del Serra; Domenico De Masi; Diego De Silva; Gillo Dorfles; Jean Echenoz; Taghrid El Najjar; Hans Magnus Enzensberger; Francesco Erbani; Monica Farnetti; Hiba Farran; Sebastian Faulks; Michele Ferri; Lorenza Foschini; Claudio Franceschi; Enrico Franceschini; Carlos Fuentes; Chicca Gagliardo; Eduardo Galeano; Luigi Garlando; Stas’ Gawronski; Moreno Gentili; Vittorio Giacopini; Gabriella Giandelli; Francesco Giavazzi; Fabrizio Gifuni; Giovanni Giovanetti; Edouard Glissant; Francesco Gungui; Joumana Haddad; Iona Heath; Nancy Huston; Marco Iacoboni; Howard Jacobson; Alexander Jollien; Cynan Jones; Gaston Kaborè; Lokua Kanzà; Ioanna Karistiani; Andreas Korn-Müller; Jerry Kramsky; Nicole Krauss; William Langewiesche; Serge Latouche; Tali Latowicki; Yael Lerer; Pedro Lemebel; Vittorio Lingiardi; Julio Llamazares; Carlo Lucarelli; Lucio Luzzatto; Elia Malagò; Danilo Mainardi; Michelangelo Mangano; Alberto Manguel; Mauro Marchese; Gianfranco Maretti Tregiardini; Paola Mastrocola; Maurizio Matrone; Predrag Matvejevic; Alda Merini; Guðrún Eva Mínervudóttir; Fabio Mini; Massimo Missiroli; Luca Molinari; Giovanni Montanaro; Raul Montanari, Antonio Moresco; Loretta Napoleoni; Marco Navarra; Jo Nesbo; Hakan Nesser; Keith Newstead; Piergiorgio Odifreddi; Margherita Oggero; Nisrine Ojeil; Leonardo Padura Fuentes; Boris Pahor; Rithy Panh; Letizia Paolozzi; Anna Parola; Valeria Parrella; Michela Pasquali; Ben Pastor; Darwin Pastorin; Elio Pecora; Daniel Pennac; Leif G.W. Persson; Umberto Petrin; Giovanna Pezzetta; Andrea Piccaluga; Telmo Pievani; Massimo Pitis; Bianca Pitzorno; Oliviero Ponte di Pino; Giorgio Pressburger; Giusi Quarenghi; Zsuzsa Rakovszky; Ezio Raimondi; David Riondino; Raffaella Romagnolo; Marco Rossi Doria; Patrizio Roversi; Giorgio Ruffolo; Jonathan Safran Foer; Seray Sahiner; Marco Santagata; Alessandro Scafi; Eugenio Scalfari; Daniele Scalise; Stefano Scansani; Luca Scarlini; Stefano Scherini; Fabio Sciarrino; Eric Emmanuel Schmitt; Brian Selznick; Clara Sereni; Gian Paolo Serino; Michele Serra; Flavio Soriga; Fabio Stassi; Maj Sjowall; Federico Taddia; Massimiliano Tappari; Daniel Tatarsky; Sami Tchak; Marcia Teophilo; Marina Terragni; Giorgio Todde; Licia Troisi; Scott Turow; Patricia Urquiola; Andrea Valente; Chiara Valerio; Paolo Villaggio; Paolo Vineis; Pino Vito; Thomas Von Steinaecker; Abdourahman Waberi; Angel Wagenstein; Jeanette Winterson; Paolo Zaccagnini; Rania Zghir; Zaü; Joseph Zoderer.

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