I PROSSIMI INCONTRI
ALLA LIBRERIA INFOSHOP MAG6
in via Sante Vincenzi, 13/a, REGGIO EMILIA
(laterale di Via Matteotti, zona Mirabello):
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GIOVEDI’ 22 OTTOBRE, ore 21:
Presentazione della raccolta poetica “IL CIELO, LA TERRA. Le ciel, la terre”, di MIMMO MARTORANA (Aletti editore, 2009), alla presenza dell’autore. Voci recitanti: MAROUANE MASSAT e LAURA MARTORANA. Contaminazioni sonore di PANGEA. Introduce ROSSANO ONANO, poeta e psichiatra
“Come un portiere di notte: Come un portiere di notte, controllo la stanza, la voglia e il respiro. / Come l’uomo assaporo le labbra, il corpo nudo, la rabbia, le angosce e, come chi non potesse fermare il tempo, tutto è mutabile. Oh mia adorata donna.”
“Il cioccolato: Quando il cielo è celeste l’afa sta in ombra e le donne si scialacquano nel cortile. Una mora, con gli occhi neri ha compiuto gli anni, una torta al cioccolato le ha promesso l’uomo. Il piacere degli dei”
MIMMO MARTORANA è nato in provincia di Catania nel 1959 e vive a Carpi. E’ sindacalista e poeta da molti anni.
« Organizzano: Associazione Culturale Aprile e Infoshop Mag 6.
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VENERDI’ 23 OTTOBRE, ore 21:
Presentazione del libro dell’avvocato EZIO BONANNI “LO STATO DIMENTICA L’AMIANTO KILLER. Diritti negati. Ricorso a Strasburgo”, pubblicato dal Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio, alla presenza dell’autore. Introduce MICHELE MICHELINO, Presidente del Comitato, editore del libro.
Questo libro racconta la storia dell’amianto e raccoglie gli atti e le argomentazioni giuridiche contro lo Stato italiano e la direzione centrale dell’Inail, presentate a Strasburgo alla Corte dei Diritti dell’Uomo dalle associazioni che da anni si battono per ottenere giustizia per tutte le vittime dell’amianto. La decisione di ricorrere a Strasburgo viene dalla convinzione che il governo italiano, con il decreto del 12 marzo 2008 del Ministro del Lavoro, e successivamente l’Inail con l’atto del 19 maggio 2008, hanno discriminato e leso gli interessi e i diritti di centinaia di migliaia di lavoratori italiani esposti all’amianto.
EZIO BONANNI è avvocato juslavorista e professore di Diritto del Lavoro. E’ uno dei pionieri nelle cause degli esposti e delle vittime dell’amianto, da sempre impegnato nella difesa dei lavoratori.
« Organizza: Infoshop Mag 6.
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GIOVEDI’ 29 OTTOBRE, ore 21:
“IL COMMISSARIO SONERI NEL PAESE DI SAIMIR”, incontro con lo scrittore VALERIO VARESI, a partire dai suoi ultimi due libri “Il paese di Saimir (Edizioni Ambiente, 2009) e “Il commissario Soneri e la mano di Dio” (Frassinelli, 2009). Introduce lo scrittore EMANUELE FERRARI
“IL PAESE DI SAIMIR”: Saimir ha diciassette anni ed è da poco arrivato in Italia dall’Albania. È clandestino e lavora come muratore in un cantiere, naturalmente in nero, senza alcuna garanzia o sicurezza. Un giorno entra in un palazzo fatiscente, tocca il muro sbagliato e il palazzo crolla. Saimir rimane sepolto. Ma Saimir stava lavorando illegalmente: non può essere lì, è invisibile. Fuori si scatena la ferocia e l’avidità di chi è rimasto vivo, e anche chi fino a quel momento è stato capace di pietà, si inaridisce. “Il paese di Saimir” è la vigorosa denuncia, senza mezzi termini o rassicuranti sfumature, di come oggi un’imprenditoria senza scrupoli sfrutti l’immigrazione clandestina a proprio vantaggio. Attraverso una lingua dura e schietta, ma capace di commoventi aperture poetiche, Varesi traccia la parabola di un giovane lavoratore “fantasma” costretto ai meccanismi malati dell’edilizia illegale. È la storia di un’altra vittima, un altro corpo che va a ingrossare la tragica lista delle morti bianche.
“IL COMMISSARIO SONERI E LA MANO DI DIO”: Un paese isolato dell’Appennino emiliano vicino a un passo percorso un tempo dai pellegrini per Roma e ora battuto da spalloni della droga; una strana comunità che ha tagliato le comunicazioni con il mondo; un losco imprenditore legato al traffico di quella droga trovato morto sotto il più antico ponte di Parma. Stavolta il commissario Soneri ha per le mani un caso tra i più spinosi della sua carriera anche perché le sue indagini lo mettono a confronto con un uomo di Dio, uno strano prete dalla fede eversiva, finito tra quei monti per punizione.
VALERIO VARESI è nato a Torino nel 1959 ed è giornalista della redazione bolognese di La Repubblica. E’ autore di diversi romanzi, dall’esordio di “Ultime notizie di una fuga” pubblicato da Mobydick nel 1998 alla serie di romanzi legati alla figura dell’ispettore Soneri, personaggio approdato in tv nella serie di sceneggiati Nebbie e delitti su Rai Due.
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VENERDI’ 30 OTTOBRE, ore 21:
Presentazione del romanzo “DI PETER E DEGLI ALTRI MA DI BERLINO UN PO’”, di SALVATORE TRAPANI (Edizioni Libreria Croce, 2009), alla presenza dell’autore. Voce recitante: GABRIELE TESAURI, attore e regista. Introduce ALESSANDRA FONTANESI, insegnante.
La storia dell’amore di un uomo per un altro uomo, l’amore vero, quello capace di mostrarsi senza riserve, riflettendosi nei sentimenti di tutti coloro che sanno e che vogliono guardare con il cuore. Ciò che si coglie è un’interiorità disarmante, semplice, che Salvatore Trapani ha chiamato Peter, Marco, Franco, Matteo, Marcello, Klaus, tutti a rappresentazione di amori veri, unici, capaci di oltrepassare le barriere, gli stereotipi, le convenzioni. Storie vissute da chi, dell’amore, ha saputo fare, oltre che un messaggio di vita, un percorso obbligato della propria esistenza.
SALVATORE TRAPANI è nato a Catania e vive a Berlino, dove nel ‘98 si era trasferito per scrivere la tesi di laurea sull’arte in memoria della Shoah e dove ora svolge l’attività di giornalista free-lance e di divulgatore della memoria storica, collaborando con l’Istoreco di Reggio Emilia
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VENERDI’ 6 NOVEMBRE, ore 21:
Presentazione del libro “LA MACCHIA DELLA RAZZA. Lettera alle vittime della paura e dell’intolleranza”, di MARCO AIME (Ponte alle Grazie, 2009), alla presenza dell’autore. Voce recitante: CATERINA LUSUARDI.
Introduce PASQUALE PUGLIESE, formatore del Movimento Nonviolento.
“Ci siamo arresi, ci siamo convinti che nulla ormai può cambiare, che siamo impotenti davanti ai fatti che accadono. Non solo, ci appaiono inevitabili, ci sembrano sempre meno gravi, fino a sembrare normali. Normale che a te, Dragan, venga chiesto di intingere il tuo ditino nell’inchiostro, segnando la tua vita in questo paese. Una macchia che non è solo quella sul tuo dito, è sul tuo volto, sulla tua anima. E’ la macchia della razza.”
Dragan è un bambino. Un bambino rom. Bisogna schedarlo, prendergli le impronte. Come a tutti gli stranieri che invadono il nostro paese e le nostre città. Il razzismo non c’entra. E’ che bisogna tenerli sotto controllo, rispedirli a casa prima che ci infastidiscano ai semafori, rubino nelle nostre case, stuprino le nostre donne. Perché la nuova parola d’ordine dei nostri politici, da destra a sinistra, è “sicurezza”. Non c’è quotidiano o telegiornale che non tenga a specificare la nazionalità o l’etnia del criminale di turno – rumeno, albanese, marocchino – quando invece andrebbero ricordate le vittime più recenti dell’immigrazione clandestina e del razzismo strisciante nel nostro paese. Eppure noi italiani, “brava gente”, qualche decennio fa eravamo proprio come “quelli lì”, guardati con sospetto, maltrattati, offesi, quando cercavamo lavoro e fortuna all’estero. La storia non ci ha insegnato proprio nulla, sembra dirci Marco Aime, e allora certe cose bisogna ripeterle, e ripeterle ancora, perché la macchia della razza scolori, per poi un giorno sparire per sempre.
MARCO AIME insegna Antropologia Culturale presso l’università di Genova. E’ autore di numerose pubblicazioni.
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MERCOLEDI’ 18 NOVEMBRE, ore 21:
Presentazione del libro “RIDISOGNARE LO STILE. Alcune proposte per ridisegnare il proprio stile di vita”, scritto e pubblicato dall’equipe del GRANELLO DI SENAPA (2009), alla presenza degli autori .
Introduce don EMANUELE BENATTI, direttore del Centro Missionario Diocesano.
Perché “RidisOgnare lo stile”?
Ridi perché l’obiettivo ultimo del cambiare lo stile di vita (come ci insegna il Vangelo) è la ricerca della gioia autentica, non si rinuncia a qualcosa solo perché è giusto farlo o per dovere morale, ma anche perché in cambio se ne ha una contropartita di felicità. Questa felicità ci deriva soprattutto dal rimettere al centro le relazioni e dal trovare tempo per esse.
Sognare perché per il cambiamento, per un qualsiasi cambiamento, è indispensabile la componente del sogno come ci dice Nelson Mandela: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”. E’ indispensabile che sogniamo per poter immaginare un altro mondo possibile perché come diceva Don Tonino Bello: “Il sogno precede sempre l’aurora”.
Stile perché crediamo sia indispensabile in questo nostro tempo, avere il coraggio di fare delle scelte che si conformano ad uno stile di vita nuovo in cui “la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti” (dal Compendio di Dottrina Sociale della Chiesa, n.486).
Il GRANELLO DI SENAPA è il coordinamento pastorale per la formazione e l’educazione alla mondialità e al servizio. Si è costituito nel 2001 e ne fanno parte Caritas Diocesana, Centro Missionario Diocesano, Ufficio Catechistico, Ufficio di Pastorale Giovanile, Ufficio di Pastorale Scolastica, Coop. Sociale Ravinala e Reggio Terzo Mondo. Il Granello di Senapa opera nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle parrocchie, nelle associazioni e per conto di enti pubblici e privati.
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SABATO 21 NOVEMBRE, ore 21.00:
“EROTIKOMICA”
Spettacolo di e con CLAUDIO BEDOCCHI (Voce narrante), PIERLUIGI TEDESCHI (Voce narrante, armonica, suoni altri) e TIZIANO BELLELLI (Chitarre e canto).
Il trio, ormai rodato nella presentazione di performance che hanno la capacità di unire e condire la poesia e la musica, lasciano le atmosfere di “Amor Rebelde Remix” (proposto con successo a febbraio di quest’anno sempre all’Infoshop) per tuffarsi nella poesia erotica e ironica di tutti i tempi. Da Marziale a Lorenzo da Ponte, da Bukowski a Patrizia Valduga e molti altri ancora, il percorso è stato preparato come una vera e propria metafora di un pasto.
I “ commensali” godranno delle “pietanze” partendo da un leggero e brillante antipasto fino ad arrivare a un intenso e digestivo ammazzacaffè.
Lo spettacolo si arricchisce di scelte musicali originali, andando a scoprire antiche canzoni medioevali e testi di mostri sacri come Dylan o i Beatles, dai più erroneamente non considerati artisti erotikomici !!!
Per i temi trattati lo spettacolo DEVE! Essere adatto ad un pubblico adulto!!!
CLAUDIO BEDOCCHI e PIERLUIGI TEDESCHI fanno parte del Centro di Poesia Cultura e Arte di Reggio Emilia, hanno partecipato a reading e slam poetry in diverse città italiane. TIZIANO BELLELLI è insegnante presso il CEPAM ed una delle anime dei “Popinga”.
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MERCOLEDI’ 25 NOVEMBRE, ore 21:
Presentazione del libro “DIVIETO D’INFANZIA. Psichiatria, controllo, profitto”, di CHIARA GAZZOLA (Ed. BFS, 2009), alla presenza dell’autrice. Interviene BENEDETTO VALDESALICI.
Introduce FIAMMA CHESSA.
Il comportamento dei bambini non sempre soddisfa le aspettative della comunità adulta. Dei disagi infantili si preoccupa sempre meno la pedagogia e sempre di più la psichiatria e la genetica. La diagnosi ADHD (sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività) rappresenta l’esempio più eclatante. Le cure chimiche previste (come il Ritalin) interferiscono nella crescita a livello neurologico, la diagnosi considera il soggetto malato a causa di un comportamento “non idoneo” a una società sempre più omologata e omologante. Se si ritiene che l’ambito sociale e relazionale, nel quale un bambino cresce, sia poco importante e si incasella come patologia ogni comportamento che non rispecchia i canoni di presuntuosi obiettivi formativi, la soluzione verrà demandata ad esperti che si avvalgono di cure farmacologiche invasive. Così si distrugge l’infanzia, la fantasia, la libera espressività; su tutto ciò cala un sipario di silenzio che va rialzato.
CHIARA GAZZOLA ha pubblicato in precedenza “Il desiderio, il controllo, l’eresia” (La Fiaccola, 2003) e “Le urla dal silenzio. La paura e i suoi linguaggi” (Aliberti, 2006).
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VENERDI’ 27 NOVEMBRE, ore 21:
Presentazione del libro “MALTA FEMMINA”, di MALTA (Editrice Zona, 2009), alla presenza di DONATELLA RIGHI e DANIELA CATTANI RUSICH, coautrici del libro. Inserti musicali: VANJA BUZZINI, canto e percussioni.
Introduce NORMANNA ALBERTINI, scrittrice.
Malta è lo pseudonimo che unisce quindici donne italiane le quali si sono cimentate nell’impresa ardua e affascinante di un romanzo corale al femminile, ideato e curato da Anna Maria Fabiano. Le autrici, che si sono incontrate su un sito di letteratura, da anni lavorano esclusivamente attraverso l’etere, realizzando lavori a più mani. Questa volta il prodotto finale è un romanzo dalle forti tinte surreali e impressionistiche, ambientato in un Castello/Metafora che fa da sfondo a uno strano puzzle misto di verità e invenzione. In occasione di un convegno al femminile, tante donne s’incontrano fra loro e con se stesse, perdendosi fra specchi e voci vaganti, atmosfere e spettri mai sconfitti, paure ataviche, perdizioni sconfinate, sconfitte reiterate, redenzione catartica. E follia, quella umana disumana follia che un Vento personificato fa esplodere e che sarà la chiave di volta di un percorso poliedrico. Un romanzo intenso e originale, proteso a rivelare che le donne dominano il tempo e le sue rotte attraverso una sensuale femminilità immortale.
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MARTEDI’ 1 DICEMBRE, ore 21:
Presentazione del libro “VIA ZAMENHOF CREATORE DELL’ESPERANTO. Conversazione con Louis Christophe Zaleski-Zamenhof”, di ROMAN DOBRZYNSKI (Ed. Giuntina, 2009). Interviene il dott. ROMANO BOLOGNESI, presidente della Federazione internazionale dei ferrovieri esperantisti e responsabile della cattedra di Esperanto di Bologna.
Introduce BAERBEL DENNY, Presidente del Gruppo Esperantista Reggiano La Kvarkatoj.
Questo libro nasce dall’idea di Roman Dobrzynski, regista e scrittore polacco, di intervistare il professor Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), il creatore dell’esperanto. L’incontro si rivelerà poi talmente coinvolgente – sia per le vicende narrate, sia per la capacità dell’intervistato di collocarle nel loro contesto storico e sociologico riuscendo così a offrirci un affresco originale di un periodo che copre più generazioni – che l’intervista si tramutò in incontri ripetuti negli anni e divenne un libro, a oggi tradotto già in dodici paesi. Louis era nato a Varsavia nel 1925 e aveva quattordici anni quando i nazisti occuparono Varsavia, arrestarono gli appartenenti alla famiglia Zamenhof in quanto ebrei e li eliminarono fucilandoli o deportandoli nei campi di sterminio. Lui e sua madre furono rinchiusi nel ghetto. Il ragazzo, dopo aver rischiato più volte di essere deportato, riuscì a evadere dal ghetto insieme alla madre e partecipò alla resistenza. Non meno interessante la sua carriera professionale: laureatosi in ingegneria, divenne uno dei massimi esperti mondiali di costruzioni in cemento precompresso.
« Organizzano: Gruppo Esperantista Reggiano La Kvarkatoj e Infoshop Mag 6.
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VENERDI’ 4 DICEMBRE, ore 21:
AMIANTO: L’ICAR DI RUBIERA E IL PROCESSO ETERNIT DI TORINO.
Proiezione del documentario di Giuliano Bugani e Salvo Lucchese “ANNO 2018: VERRA’ LA MORTE” e conversazione con l’avvocato ERNESTO D’ANDREA, parte civile nel processo Eternit di Torino per i parenti delle vittime di amianto dell’ICAR di Rubiera.
Interviene il regista GIULIANO BUGANI.
Introduce e coordina l’incontro GIANFRANCO PARMIGGIANI, giornalista di Teletricolore.
“Anno 2018: verrà la morte” è un documentario sociale che racconta la strage dell’amianto, per molti anni lavorato nelle fabbriche e impiegato nei modi più svariati, senza che i lavoratori e la società civile fossero a conoscenza della nocività di questo materiale. Attraverso le voci delle vittime dell’amianto, dei parenti di coloro che sono già morti, dei medici e di chi lotta in un’aula di tribunale perchè i diritti dei lavoratori esposti vengano riconosciuti, il documentario racconta la memoria di ciò che è avvenuto lasciando al pubblico il presagio di un triste futuro. Il prossimo 10 dicembre si apre finalmente a Torino il processo penale a carico dei vertici dell’industria Eternit Spa che aveva stabilimenti in diverse zone d’Italia, fra cui Rubiera. L’imputazione è “disastro doloso e omicidio volontario”. A causa dell’omissione di sistemi di protezione contro l’amianto, è stata causata – fino ad oggi – la morte di 2056 persone, tutti lavoratori dell’Eternit, e, al di fuori degli stabilimenti, di altre 830 persone. Solo a Rubiera, sede dell’ICAR, si contano ad oggi circa 40 persone fra deceduti e ammalati, vittime dell’amianto dell’Eternit. Ma i dati scientifici, dato il lungo decorso della patologia, rivelano che queste cifre sono destinate ad aumentare. Il picco delle morti per amianto è calcolato per l’anno 2018.
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SABATO 5 DICEMBRE, ore 17:
Presentazione del libro “L’AMORE DIFFICILE. Relazioni al tempo dell’insicurezza”, di MARINA VALCARENGHI (Ed. Bruno Mondadori, 2009), alla presenza dell’autrice.
Introduce ALESSANDRA CAMPANI, dell’Associazione Nondasola.
Proprio nell’epoca in cui sono finalmente possibili relazioni eterosessuali e omosessuali fondate sull’uguaglianza, l’amore è diventato una conquista sempre più difficile e una fonte inesauribile di inquietudine. Il volume riflette sulla metamorfosi della relazione amorosa nella società liquida in cui ci troviamo immersi: il narcisismo, la fretta, la dipendenza, la paura del sacrificio e di assumersi le responsabilità della vita adulta. Al tempo di una comunicazione sempre più virtuale, in cui una second life rischia di avere il sopravvento sulla fìrst life, ci si innamora ancora, ma il vero partner con cui si condivide la vita è l’incertezza. Ripercorrendo i dialoghi con i pazienti e i racconti dei loro sogni, l’autrice indaga il nuovo modo di vivere l’amore in occidente.
MARINA VALCARENGHI, psicoanalista di formazione junghiana, dirige una scuola di psicoterapia a Milano. Insegna nelle Università di Urbino e Statale di Milano. Ha pubblicato numerosi testi, tra i quali “L’aggressività femminile”, “L’insicurezza. La paura di vivere nel nostro tempo”, “Ho paura di me. Il comportamento sessuale violento”.
« Organizzano: Associazione Nondasola e Infoshop Mag 6.
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Per informazioni : tel/fax 0522.430307 info@infoshopmag6.it http://www.infoshopmag6.it
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