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Posts Tagged ‘#eventiprovinciabologna’

Domenica 29 gennaio, ore 16.30, in occasione della Giornata della Memoria, presso la Sala Consiliare della Rocca di Bagnara, Cristina Petit presenterà il suo ultimo libro “A casa di Mussolini”, Solferino.

Conduce l’incontro Lisa Emiliani.

Questo racconto vero, dal passo di romanzo, intreccia storia del Novecento e lessico famigliare, tragedia e speranza: un’avventura nel tempo e nella memoria.

«Cristina Petit ha reso la testimonianza di Alberto Szegö un saggio appassionante, dal sapore dolce e acre allo stesso tempo, dove la vita e la morte sono a un pianerottolo di distanza.» – Corinne D’Aloe per Maremosso

La scheda del libro.

Lajos è un colto ingegnere ebreo ungherese, trasferito a Roma. Maria è una giovane italiana cattolica, dalle forti passioni sociali e politiche. La loro storia d’amore, che sboccia negli anni Trenta, è già di per sé una sfida al destino, in un Paese in cui il matrimonio tra persone di nazionalità e religioni diverse è complicato. Ancor di più lo è sotto il fascismo: con l’inizio delle persecuzioni contro gli ebrei la loro quotidianità di famiglia borghese e benestante, costruita con impegno a Forlì, si sgretola con impressionante rapidità. Mentre il regime dà un giro di vite dopo l’altro, Lajos perde la cittadinanza, il lavoro, infine rischia di perdere la libertà e la vita ed è costretto a fuggire insieme alla moglie e ai tre figli di cui uno gravemente malato. Nella solidale Romagna, la rete del soccorso li indirizza presso una signora generosa, Edvige Mancini, che abita in una grande casa nel paese di Premilcuore. Solo che la signora non sa che sono ebrei. E gli Szegö non sanno che il cognome da nubile di quella donna così gentile è Mussolini: è la sorella del Duce e ospita, al piano superiore, anche un comando tedesco. L’esistenza di Lajos e Maria e dei loro bambini si fa, se possibile, ancora più pericolosa e incerta. E la guerra non accenna a finire. Ottant’anni dopo i fatti, a narrare questa storia incredibile su una panchina vicino a casa è uno di quei tre bambini, Alberto Szegö. Dal suo incontro fortuito con Cristina Petit nasceranno un’amicizia sincera e questo racconto vero dal passo di romanzo, che intreccia storia del Novecento e lessico famigliare, tragedia e speranza: un’avventura nel tempo e nella memoria.

#giornatadellamemoria #giornatadellamemoria2023#giornodellamemoria#pernondimenticaremai

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Un nuovo ciclo, tre incontri, sei autrici/autori scelti da Corrado Peli, Libreria Atlantide, Jessy Simonini: ambientazioni, momenti, sguardi diversi per tre serate di letteratura e dialogo.

Ospiti del primo incontro, 24 gennaio alle ore 21, a cura e condotto da Corrado Peli, due scrittori che ben rappresentano la scena culturale emiliana: Patrick Fogli, autore di Così in terra (Mondadori) e Giampiero Rigosi, autore di Dove finisce il sentiero (La nave di Teseo).

Martedì 14 febbraio sarà di scena la Storia, con Brunella Torresin e Lisa Laffi, presentate da Atlantide, in dialogo con Alessia Fontana. Un romanzo storico, L’erborista di corte (Tre60 editore), dedicato a Costanza Calenda, prima donna laureata in medicina, e un saggio (Nel gran teatro della natura, Pendragon editore) incentrato su Maria Sibylla Merian, scienziata ed artista del Seicento, figura coraggiosa determinata a scoprire le meraviglie che il Nuovo Mondo poteva offrire.

A conclusione della rassegna il 7 marzo Jessy Simonini converserà con Francesca Capossele, fresca di pubblicazione del suo nuovo libro (Solo mia è la città, Playground) e Sandro Abruzzese (Niente da vedere – cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati, per Rubbettino editore; Mezzogiorno padano, per Manifestolibri; Casa per casa, Rubbettino editore).

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Lunedì 23 gennaio 2023, ore 18.00 – Eventi Giornata della Memoria 2023
Biblioteca Comunale di Castel S. Pietro Terme (BO)
Ciclo Autori in Biblioteca.

Gabriele Rubini presenta il suo ultimo libro “Attraverso il fuoco” (Nardini 2022).
A dialogare con l’autore lo scrittore Roberto Matatia.
Evento in collaborazione con libreria Atlantide.

Italia, Inghilterra, America, Francia, Russia. Storie di famiglie ebree, che si intrecciano fra queste nazioni alla vigilia e durante l’intero primo conflitto mondiale. C’è chi parte e chi resta. Ma ognuno combatte, perché la guerra non è solo una faccenda di trincee. Filippo, Moses, Joshua, Margherita, Gemma, Jonathan e gli altri, i tanti che vivono in queste pagine, ci raccontano gli anni, le azioni che li hanno visti protagonisti, i loro pensieri, la voglia di libertà, di amore e di riscatto. Gli orrori dei campi di battaglia si mescolano alla consapevolezza che nessuno può esimersi dall’affrontare se stesso, ed è proprio nelle situazioni più complesse che l’essere umano dovrà decidere chi vuole essere e per cosa vale veramente la pena lottare. Attraverso il fuoco è un romanzo di grande rigore storico, il romanzo di un popolo, quello ebraico, dei suoi personaggi, perfettamente calati nel contesto, con il fluire delle loro emozioni: forza e fragilità, tenacia e abbattimento, ognuno col suo obiettivo da conquistare, il suo andarsene o il suo ritornare. Oppure fermarsi, in quella terra dei padri così desiderata e finalmente raggiunta. Grazie a una linea narrativa che segue il ritmo del tempo, la parole di Gabriele Rubini catturano da subito e conducono il lettore nella “letteratura della memoria” meno conosciuta, un percorso diverso, innovativo, e un risultato di altissimo pregio.

Gabriele Rubini – Nato a Nuoro nel 1967, vive a Ferrara. Appassionato di storia del Medio Oriente, ha vissuto in Israele e lavorato in un kibbutz prima di intraprendere la carriera di export manager. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo “Generazioni 1881-1907”, che ha ottenuto la menzione speciale per la migliore Opera Prima nel Premio Letterario “ADEI-WIZO Adelina della Pergola”.

Roberto Matatia, faentino, è imprenditore, laureato in giurisprudenza. Pur abitando in una piccola città, si impegna costantemente per mantenere viva la sua testimonianza di vita e cultura ebraica. Cresciuto nel ricordo dei martiri della sua famiglia, ha raccolto, nel tempo, documenti, testimonianze, ricordi che hanno fatto da supporto a I vicini scomodi (2014) edito da Giuntina. Nel 2021è uscito “Passerà. Storia di una famiglia ebrea”, edito da Il Ponte vecchio.

Bookshop a cura di libreria Atlantide.

Per info: Biblioteca di Castel San Pietro Terme, Tel. 051-940064
biblioteca@cspietro.it

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Venerdì 27 gennaio alle ore 21.00, Ozzano dell’Emila c/o PHI Hotel, via dei Billi 2/A

Primo appuntamento della rassegna “Incontri con l’autore” organizzata dalla Biblioteca Comunale di Ozzano dell’Emilia “8 marzo 1908” in collaborazione con Libreria Atlantide.

In occasione della Giornata della Memoria 2023, una serata con Paolo Casadio, autore di Fiordicotone (Manni 2022).

Accompagnamento musicale di Ivan Corbari.

Letture di a cura di Dario Bolotti.

Nel giugno del 1945 Alma, ebrea, ritorna da Auschwitz a Lugo di Romagna. Di tutta la famiglia è l’unica sopravvissuta al lager: la sua bellezza l’ha salvata, ma anche condannata alla vergogna e alla colpa. L’unico motivo che la tiene salda è ritrovare la figlia Velia, una bimba di cinque anni detta Fiordicotone, nascosta da uno sconosciuto al momento dell’arresto. Il lungo viaggio di ritorno di Alma si dipana dalla Polonia alla Romagna passando per la Svizzera. L’ingresso in Italia svela un Paese devastato dal conflitto e dalle contraddizioni successive alla fine della guerra. A Lugo Alma non trova più nessuno della comunità ebraica, e anche la sua casa è stata sequestrata e venduta. Un intraprendente parroco, un truffatore redento e un maresciallo dei carabinieri tormentato dai rimorsi l’accompagnano nella ricerca di Fiordicotone. È la storia di una madre che cerca disperatamente sua figlia, una donna che tenta di ritrovare la propria identità; un romanzo che racconta il rientro dai campi di sterminio dei deportati italiani, un tuffo nell’Italia appena liberata.

Paolo Casadio, ravennate, figlio di una generazione cui i genitori non insegnavano il dialetto, s’interessa da anni alla lingua e ai racconti della sua terra. Esordisce come coautore con il romanzo Alan Sagrot (Il Maestrale, 2012). La quarta estate (Piemme 2015; premio “Francesco Serantini” 2017; premio opera prima “Massarosa 2016”), ambientato a Marina di Ravenna nel 1943, è il suo primo romanzo come autore singolo, cui segue Il bambino del treno (Piemme 2018), arrivato, tradotto, in Argentina e Germania e i cui diritti sono stati venduti anche in Romania. È autore di Arialda, pubblicato in 40 autori nella casa del popolo Betti editore (2020).

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