Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘FAZI EDITORE’

“Uno dei migliori libri scritti nel Novecento. Sto parlando del suono che quel libro emette, del suo peso nella memoria, del suo modo di disporsi nel tempo, dei suoi colori, del suo modo di accoppiarsi con l’attenzione del lettore…». Alessandro Baricco ha indicato la trilogia di Rebecca West come l’opera che porterebbe su un’isola deserta. Arriva in libreria il secondo capitolo, dopo La famiglia Aubrey
traduzione di Francesca Frigerio
È trascorso qualche anno da quando abbiamo salutato la famiglia Aubrey. Le bambine non sono più tali: i corsetti e gli abiti si sono fatti più attillati, le acconciature più sofisticate; l’ozio delle giornate estive è solo un ricordo. Oggi le Aubrey sono giovani donne, e ognuna ha preso la sua strada: le gemelle Mary e Rose sono due pianiste affermate e vivono le difficoltà che comporta avere un talento straordinario. La sorella maggiore, Cordelia, ha abbandonato le velleità artistiche per sposarsi e accomodarsi nel ruolo di moglie convenzionale. La cugina Rosamund, affascinante più che mai, lavora come infermiera. La madre comincia piano piano a spegnersi, mentre il padre è sparito definitivamente. Poi c’è lui, il piccolo Richard Quin, che si è trasformato in un giovane seduttore brillante e, sempre più, adorato da tutti. La guerra, che piomberà sulla famiglia come una catastrofe annunciata, busserà anche alla sua porta, e sconvolgerà ogni cosa. Mentre l’Inghilterra intera è costretta a separarsi dai suoi uomini, l’universo delle Aubrey si fa sempre più esclusivamente femminile: gli uomini e l’amore rimangono un grande mistero, un terreno inesplorato da attraversare, pagine ancora tutte da scrivere che, forse, troveranno spazio nel prossimo volume di questa appassionante saga familiare.
Dopo La famiglia Aubrey, Nel cuore della notte è il secondo capitolo della trilogia di Rebecca West.
«Una ricostruzione narrativa che si apparenta per tono di voce e coloritura morale a certi grandi romanzi dickensiani, ma con il valore aggiunto di una solidità affettiva che invece richiama alla memoria il quadretto della famiglia colta e povera per eccellenza, quello della famiglia March di Piccole Donne di Louisa May Alcott».
Alessia Gazzola, «La Lettura – Corriere della Sera»
Nata Cicely Isabel Fairfield a Londra, prese il suo pseudonimo dall’omonimo personaggio di Ibsen, un’eroina ribelle. Nel corso della sua lunga vita travagliata e romanzesca è stata scrittrice, giornalista, critica letteraria, instancabile viaggiatrice, femminista ante litteram e politicamente impegnata. Amica di Virginia Woolf e amante di H.G. Wells, Rebecca West viene considerata una delle più raffinate prosatrici del ventesimo secolo. La trilogia degli Aubrey, ispirata alla storia familiare dell’autrice, è stata indicata da Alessandro Baricco in risposta alla domanda «Quale libro ti porteresti su un’isola deserta?».

Read Full Post »

la classifica dei libri più venduti di dicembre 2018, in Atlantide

 

 

 

posizione titolo autore editore
1 L’AMICA GENIALE , Ferrante Elena , E/O
2 MISURA DELL’UOMO (LA) , MALVALDI MARCO , GIUNTI
3 GIOCO DEL SUGGERITORE (IL) , CARRISI DONATO , LONGANESI
4 BAMBINI DELLE CASE LUNGHE (I) , PELI CORRADO , FANUCCI
5 RESA DEI CONTI (LA) , GRISHAM JOHN , MONDADORI
6 SENZA MAI ARRIVARE IN CIMA. VIAGGIO IN H , COGNETTI PAOLO , EINAUDI
7 … CHE DIO PERDONA A TUTTI , PIF , FELTRINELLI
8 GIORNATA IN GIALLO (UNA) , , SELLERIO
9 BECOMING. LA MIA STORIA , OBAMA MICHELLE , GARZANTI
10 VUOTO. PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE , DE GIOVANNI MAURIZIO , EINAUDI
11 DONNE CHE NON PERDONANO , LÄCKBERG CAMILLA , EINAUDI
12 GRAND TOUR D’ITALIA A PICCOLI PASSI , DAVERIO PHILIPPE , MONDADORI
13 GIURO CHE NON AVRÒ PIÙ FAME. L’ITALIA DE , CAZZULLO ALDO , MONDADORI
14 DA MOLTO LONTANO , COSTANTINI ROBERTO , MARSILIO
15 DIARIO DI UNA SCHIAPPA. UNA VACANZA DA P , KINNEY JEFF , IL CASTORO
16 NEL MURO , CORONA MAURO , MONDADORI
17 CLEOPATRA. LA REGINA CHE SFIDÒ ROMA E CO , ANGELA ALBERTO , HARPER COLLINS
18 ISTRUZIONI PER DIVENTARE FASCISTI , MURGIA MICHELA , EINAUDI
19 FIGLIE DI UNA NUOVA ERA , KORN CARMEN , FAZI EDITORE
20 OUTSIDER (THE) , KING STEPHEN , SPERLING & KUPFER

Read Full Post »

La prossima settimana giungeremo alle cinquanta presentazioni, per questo caldo ed impegnativo 2018. In libreria, presso diverse biblioteche della provincia, in luoghi speciali (La Certosa di Bologna), gestite da noi, in collaborazione con amici, o anche solo fornendo il “materiale” per gli incontri.
Questi i prossimi eventi:
LA MONTAGNA: SGUARDI E VITE DI UN LUOGO SOSPESO
ULTIMO APPUNTAMENTO DEL CICLO:
Franco Faggiani, La manutenzione dei sensi, Fazi, 9 novembre, ORE 18,30
“La Manutenzione dei sensi è il racconto di come cresce un sentimento paterno in un ambiente autentico come quello montano. Il male di vivere, oggi, si cura ad alta quota e la fuga dalla città spesso diventa una salvezza” – Robinson, La Repubblica
Mercoledi 24 ottobre, Castel San Pietro
Centro Acquaderni – Piazza Galilei, ore 20,30
Un altro Risorgimento – Alle origini dell’Azione Cattolica per una biografia di Giovanni Acquaderni, incontro con l’autore Prof. Ernesto Preziosi (San Paolo Edizioni). Nell’ambito della Festa Internazionale della Storia.
Venerdi 26 ottobre, San Lazzaro
Mediateca Comunale di San Lazzaro, ore 18
Pietro Ichino presenta La casa nella pineta. Storia di una famiglia borghese del Novecento, Giunti. Sarà intervistato dal sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti.
Venerdì 26 ottobre, Argelato
Biblioteca Comunale, ore 20,45. Corrado Peli presenta I bambini delle Case Lunghe, Fanucci
Venerdi 2 Novembre, Certosa Comunale di Bologna, ore 21
Barbara Baraldi presenta L’osservatore oscuro – Evento speciale – Su prenotazione
LIBRERIA ATLANTIDE 16 NOVEMBRE, orario in fase di definizione –
Maria Beatrice Masella intervistata dai reporter di RADIO IMMAGINARIA
LIBRERIA ATLANTIDE 21 NOVEMBRE, Ore 20,30
Fabio Mongardi (Il verme) e Nicola Arcangeli (Rimini Graffiti), due autori di noir intervistati dallo scrittore Corrado Peli
Lunedì 3 dicembre, Medicina
Teatro Comunale del Suffragio, ore 20,30. Guido Marangoni presenta Anna che sorride alla pioggia. A cura dell’Associazione Germoglio
E il 4 dicembre, festa per i 25 anni di Atlantide,
in compagnia di Dario Criserà.

Read Full Post »

 

 

e dal 20 aprile, ritornano i Cazalet, quarto capitolo della saga dedicata alla famiglia inglese, già prenotatissimo! La guerra è finita.
Allontanarsi, Elizabeth Jane Howard, Fazi Editore
tradotto da Manuela Francescon
 
 
Arriva in libreria Allontanarsi, quarto capitolo della saga dei Cazalet dopo Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa e Confusione.
 
È il 1945 e la guerra è finita. Il momento tanto atteso e sognato dai Cazalet per anni è finalmente arrivato. Eppure l’eccitazione di fronte alla notizia che le armi sono state deposte è ormai sopita, e l’Inghilterra è ancora paralizzata nella morsa della privazione. Mentre l’impero si disgrega, a Home Place i Cazalet si apprestano a trascorrere quello che ha tutto il sapore dell’ultimo Natale insieme: il sapore malinconico del tempo che passa. I bambini sono ormai cresciuti, le ragazze si sono fatte donne, gli adulti cominciano a invecchiare.
La lunga convivenza forzata è finita e la libertà obbliga a prendere delle decisioni: dovrebbe essere un momento felice, ma la guerra ha lasciato una ferita profonda, e ricominciare non è facile. Il futuro è incerto e una patina triste ammanta le giornate. Per ognuno è giunto il momento di prendere la propria strada, e inevitabilmente ciò porterà i membri della famiglia ad allontanarsi l’uno dall’altro.
In questo riassetto difficile, gli amori faticano più di tutti: le coppie che erano state divise dalla guerra stanno lottando per rimettere insieme i pezzi, mentre per quelle che la guerra aveva tenuto insieme forse è ora di ammettere il proprio fallimento. Ma nelle ultime pagine comincia a soffiare un vento nuovo: ce ne accorgeremo nel finale a sorpresa, che riaccenderà la speranza…
I diritti della saga dei Cazalet sono stati acquisiti dai produttori di Downton Abbey per la realizzazione di una nuova serie tv, attualmente in fase di lavorazione.
 
«Una lettura che si vorrebbe non finisse mai».
Natalia Aspesi, «Elle»
 
«Una parabola sulla dolorosa perdita dell’innocenza e sul disinganno che ricorda I Buddenbrook di Thomas Mann e molte opere di Virginia Woolf».
Roberto Bertinetti, «Il Messaggero»

Read Full Post »

i libri più venduti ad Atlantide, nel 2016. Harry Potter trionfa ancora…

i libri più venduti ad Atlantide, nel 2016. Harry Potter trionfa ancora…

 

classifica-libri-piu-venduti-ad-atlantide-2016-bestellers-2016-page-001classifica-libri-piu-venduti-ad-atlantide-2016-bestellers-2016-page-002

Read Full Post »

bel colpo per Fazi Editore, il romanzo appena pubblicato, Lo schiavista, di Paul Beatty si è aggiudicato il Man Booker Prize, il più importante dei premi letterari continentali:
 
 
Traduzione di Silvia Castoldi
 
«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Questo l’inizio della storia di Bonbon. Nato a Dickens – ghetto alla periferia di Los Angeles – il nostro protagonista è rassegnato al destino infame di un nero della lower-middle-class. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha trascorso l’infanzia prestandosi come soggetto per una serie di improbabili esperimenti sulla razza: studi pionieristici di portata epocale, che certamente, prima o poi, avrebbero risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, l’unico suo lascito è il conto del funerale low cost. E le umiliazioni per Bonbon non sono finite: la gentrificazione dilaga, e Dickens, fonte di grande imbarazzo per la California, viene letteralmente cancellata dalle carte geografiche. È troppo: dopo aver arruolato il più famoso residente della città – Hominy Jenkins, celebre protagonista della serie Simpatiche canaglie ormai caduto in disgrazia –, Bonbon dà inizio all’ennesimo esperimento lanciandosi nella più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione razziale nel ghetto. Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
Una satira pungente sulla razza, la vita urbana e la giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci d’America, che con questo romanzo si è aggiudicato il National Book Critics Circle Award 2016 ed è stato incluso nella rosa dei finalisti del Man Booker Prize 2016.
 
«La più lacerante satira americana degli ultimi anni».
«The Guardian»
 
«Fra i più importanti e difficili romanzi americani del ventunesimo secolo. Un racconto feroce che i lettori non dimenticheranno mai».
«Los Angeles Times»
 
«Satira alla Swift di prima qualità. Pungente, sbalorditivo, da capogiro».
«The Wall Street Journal»
 
«Il romanzo americano più caustico e più cazzuto che io abbia letto da almeno dieci anni».
«The New York Times»

Read Full Post »

un gatto, unico testimone di un delitto. Una trama intrigante da un autore nato in Libano, emigrato prima a Parigi, poi in Canada. Con questo background esistenziale, per sapere se effettivamente  «il cielo non ha visto niente di più bestiale dell’uomo» dovrete leggervi il libro…

Wajdi Mouawad,
Anima, Fazi editore
Una donna assassinata in una casa vuota, distesa in una pozza di sangue nel buio del salotto. Unico, impotente testimone, il gatto. È questa la scena agghiacciante che Wahhch Debch si trova davanti una sera, tornando dal lavoro. Quella casa è la sua, quella donna è sua moglie.
Accecato dal dolore, assetato di vendetta ma soprattutto in cerca di risposte, l’uomo parte alla caccia del killer. Nel disperato tentativo di trovare una spiegazione al male, sprofonda nelle viscere di un mondo a sé stante, che vive appena sotto la pelle del mondo civile, abbandonato a mafie e traffici di ogni sorta, governato da leggi proprie.
È un’esplorazione della natura umana nei suoi lati più oscuri, quella compiuta da Wahhch, un viaggio che lo porterà dalle gelide riserve indigene del Québec, dove le più orribili bassezze si mescolano alla bellezza della cosmologia indiana, fino al Libano, dov’è sepolto il suo tragico segreto, un episodio brutale dell’infanzia che gli ha cambiato per sempre la vita.
Sconvolgente odissea contemporanea, Anima è al tempo stesso un’ardita provocazione letteraria: capitolo dopo capitolo, il filo della narrazione è ripreso da una successione di animali, a partire dal gatto che racconta la scena iniziale. In un bestiario infernale, cani, gatti, ma anche topi, serpenti e insetti d’ogni genere si fanno testimoni dell’intera vicenda, immergendo il lettore nella loro percezione della realtà. La desolante verità che emerge è una sola: «il cielo non ha visto niente di più bestiale dell’uomo».

trad. Conti A.

«Una bomba a orologeria pronta a esplodere in mezzo alle vostre librerie. Anima è un trionfo…».
L’Express

«In questo libro sconvolgente Mouawad ripercorre le guerre di ieri per fare luce su quelle di oggi».
Huffington Post

«La sua opera ritrae una cultura e una generazione che si considera al riparo dalla guerra, salvo poi viverla interiormente ogni giorno della propria vita».
El Mundo

Nato in Libano nel 1968, Wajdi Mouawad si è trasferito prima a Parigi e poi a Montréal a causa della guerra. Artista poliedrico, Mouawad è al contempo scrittore, drammaturgo, regista e attore. In Canada e in Francia è considerato uno degli autori di teatro contemporanei più importanti degli ultimi anni. Lo spettacolo Incendies è stato riadattato a film, ottenendo la candidatura all’Oscar come miglior film straniero nel 2011. Dopo Visage retrouvé, pubblicato da Leméac/Actes Sud nel 2002, Anima è il suo secondo romanzo, che tha ottenuto numerosi premi, tra i quali il Prix Mediterranée e il Premi Llibreter de narrativa.

 

 

 

Read Full Post »

English: Charlotte Brontë, chalk, 1850. Colour...

English: Charlotte Brontë, chalk, 1850. Colour closer to NPG version than CBRichmond.jpg (Photo credit: Wikipedia)

 

 

 

Villette (Villette), pubblicato in Italia anche con i titoli Collegio femminile, L’angelo della tempesta, Miss Lucy è un romanzo di Charlotte Brontë del 1853. Fanno giusto 160 anni! Terminato poco prima della morte dell’autrice, riporta sulla pagina il difficile momento che stava vivendo: i lutti di famiglia la costringevano a fare i conti con le assenze e la solitudine. Non per niente, sono tanti i rimandi al “freddo interiore” che si possono notare anche a prima vista, dal cognome della protagonista (Snowe) al luogo in cui ella decide di trasferirsi per dare una svolta alla propria esistenza, Villette, città immaginaria ispirata a Bruxelles. E’ una ragazza normale, non è bella e ovviamente neppure ricca, ma cercherà comunque di conquistarsi un suo posto nel mondo.

 

Non è il classico ideale per passare le lunghe notti invernali? Una perfetta ricostruzione del personaggio di Lucy, la sua crescita interiore a cui assisteremo pagina dopo pagina, il mondo sussiegoso dell’Ottocento ne fanno un libro davvero straordinario, anche se, vi avvisiamo subito, dovrete rinunciare al lieto fine a cui eravate abituati in altri romanzi dell’autrice…

 

 

Charlotte Brontë,

Villette,

Introduzione di Antonella Anedda,

Traduzione di Simone Caltabellota, Fazi editore

 

A 160 anni dalla sua prima pubblicazione torna in libreria l’ultimo romanzo di Charlotte Brontë, dai toni nettamente autobiografici, “referto di un naufragio interiore”. L’accurato studio psicologico dei personaggi e la vivace descrizione della vita in un collegio femminile del XIX secolo lo rendono un piccolo gioiello nascosto della letteratura anglosassone.

 

Quando Lucy Snowe ottiene il posto di istitutrice in un collegio femminile in Belgio, per la prima volta la fortuna sembra sorriderle. Orfana e indigente, timida e sgraziata, per la ragazza quel trasferimento oltremanica è l’occasione per lasciarsi i grigi sobborghi inglesi alle spalle e ricominciare da zero. Ma iniziare una nuova vita non è un’impresa da poco: arrivata a Villette – città immaginaria plasmata da Charlotte Brontë sul modello di Bruxelles -, in un ambiente che le è estraneo, senza parenti né amici, Lucy ci mette del tempo a superare l’iniziale spaesamento e a prendere in mano le redini della propria esistenza. Grazie alla propria forza di carattere, la giovane riesce a guadagnarsi la stima dell’autoritaria direttrice del collegio, Madame Beck, e a entrare in confidenza con suo cugino, il professor Paul Emanuel, un uomo gentile e brillante ma poco portato per la vita mondana a causa del suo temperamento focoso. E proprio nel momento in cui tra i due sembra essere scoccata la scintilla di un’intensa e tormentata storia d’amore, arriva a Villette John Bretton, affascinante amico d’infanzia di Lucy, che costringerà la ragazza a fare i conti con i dubbi e le scelte che s’impongono a ciascuno di noi quando cerca il proprio posto nel mondo.

 

Charlotte Brontë (Thornton, Yorkshire, 1816 – Haworth, Yorkshire, 1855) È una delle maggiori personalità della letteratura inglese dell’Ottocento. Sorella delle scrittrici Anne ed Emily Brontë, compì studi irregolari e si dedicò all’insegnamento. Il suoi romanzi, dal celebre Jane Eyre al più tardo Villette, ottennero un clamoroso successo che dura tuttora.

Read Full Post »

I RABDOMANTI, MARGARET LAURENCE, NUTRIMENTI
Viene dal Canada ed è considerata la “maestra” di Margaret Atwood e Alice Munro: Margaret Laurence è davvero capace di disegnare sulla pagina grandi personaggi femminili!
FUORI GIOCO, MICHAL VIEWEGH, ATMOSPHERE
Cinque amici quarantenni alle prese con i bilanci della vita!
LA CASA DI PIETRA, ANTHONY SHADID, ADD EDITORE
Reportage e memory, romanzo e storia si fondono in questo libro, in cui l’autore torna alle proprie origini!
VOLGA VOLGA, MILJENKO JERGOVIC, ZANDONAI
Il nuovo libro di Miljenko Jergovic chiude mirabilmente la sua “trilogia delle macchine”, un affresco impietoso dello sfaldamento di una nazione, la Ex Yugoslavia.
IL TURCHETTO, METIN ARDITI, NERI POZZA
Un impeccabile romanzo storico pieno d’atmosfera su un pittore di cui si è persa la memoria
MARGARET FORSTER, LO SGUARDO DI LILY, LA TARTARUGA
Una grande attenzione ai dettagli, una sontuosa capacità nel ricostruire l’ambiente sociale e storico in cui si muovono i protagonisti. Un bel librone che piacerà a chi ama Jane Austen o le sorelle Bronte, con cui l’autrice indaga la passione vissuta da Elizabeth Barrett e Robert Browning, vista attraverso gli occhi di una testimone molto intima, la cameriera personale di lei.
FABIO STASSI, L’ULTIMO BALLO DI CHARLOT, SELLERIO
l’impari lotta di Charlie Chaplin con la Morte: se riuscirà a farla ridere, guadagnerà un anno di vita…
DI PASSAGGIO, JENNY ERPENBECK, ZANDONAI
Una tenuta nel Brandeburgo affacciata su un lago è al centro di questo gran libro, Undici capitoli ci raccontano altrettanti episodi con diversi protagonisti di chi vi ha vissuto, anche se chi regge davvero le fila è la Storia, che avvolge inesorabile le esistenze di persone e stravolge i luoghi. E il dodicesimo tassello, un giardiniere a scandire il ritmo delle stagioni..
A EST DELL’OCCIDENTE, MIROSLAV PENKOV, NERI POZZA
Oirgini bulgare, l’autore ora residente negli States, dipinge con stile notevole le sue terre d’origine in questa bella raccolta di racconti. Da accostare a Jonathan Safran Foer.
ELIZABETH VON ARNIM, UNO CHALET TUTTO PER ME, BOLLATI BORINGHIERI
un coinvolgente memoir di Elizabeth Von Arnim, alla ricerca di qualcosa che dia ancora senso all’esistenza, dopo una serie di terribili lutti: la vita di questa fenomenale donna fu sconvolta nel periodo 1914 – 1919, il passaggio della Prima Guerra Mondiale la lasciò sola.
VIVERE COME GLI UCCELLI, VERONIQUE OVALDE’, PONTE ALLE GRAZIE
Una narratrice di talento che giunge sì dalla Francia dove risiede, ma con un “feeling narrativo” con il realismo magico declinato secondo un propriooriginale  stile; una storia in cui i protagonisti cercheranno di imboccare la strada che permette di vivere la vita sognata, finalmente!
LA TRISTEZZA DEGLI ANGELI, JON KALMAN STEFANSSON, IPERBOREA
Dopo il fantastico PARADISO E INFERNO, l’incanto si rinnova! La bellezza potente e terribile d’Islanda, la  vita difficile e l’alternarsi delle stagioni, la quotidianità semplice dei suoi abitanti,  resa meno banale grazie al potere della parola scritta. Di certo tra i migliori libri dell’anno, da assaporare riga per riga
L’ORA PRIMA DELL’ALBA, MICHAEL ONDAATJE, GARZANTI
Un ragazzino di undici anni, in viaggio per nave negli anni 50 dallo Sri Lanka all’Inghilterra. Quale mondo può essere più fantastico? Un libro pieno di gioia di vivere, di curiosità ed entusiasmo, nato dalla personale esperienza di Michael Ondatje, raccontato come solo un grande romanziere sa fare.
IL NOSTRO UOMO SUL CAMPO, ROBERT PERISIC, ZANDONAI
Zagabria, 2003. Abbandonato l’atteggiamento anticonformista Tin vive tranquillamente sbarcando il lunario come redattore in un noto settimanale, ma le cose si complicheranno quando il cugino Boris, da lui inviato come corrispondente con troppa leggerezza in Iraq durante la guerra, sparisce all’improvviso. Tra due guerre, uno sguardo tagliente ai cambiamenti della società ( e delle persone)
ROSA CANDIDA, AUDUR AVA OLASFDOTTIR, EINAUDI
Dall’Islanda, Un romanzo di formazione emozionante e delicato che vede protagonista un ragazzo con la passione per le piante, una madre amatissima che non c’e’ piu’, un fratello gemello autistico e una figlia arrivata per caso..
E POI, NATSUME SOSEKI, NERI POZZA
Un classico dal Giappone, a narrarci la solitudine dell’individuo nel mondo moderno, la difficoltà di trovare una propria strada, perseguendo un proprio ideale di vita. Un grande autore, una lettura sempre attuale e stimolante, di quelle che rimangono nella memoria!
NARCOPOLIS, JEET THAYIL, NERI POZZA
Per trenta anni il protagonista di questo romanzo osserva il mondo dei fumatori d’oppio di Bombay, con le loro storie .
L’ARTE DELLA RESURREZIONE, HERNAN RIVERA LETELIER, MONDADORI
Nel Cile degli anni cinquanta un poveraccio si crede un eletto: comincerà a predicare e ad avere alcuni curiosi seguaci: un romanzo colmo di humor e di surrealismo, tra Sepulveda e Garcia Marquez
GOLDEN BOOT, PAOLO NELLI, FAZI EDITORE
Ogni tanto si accende un pò di nostalgia per il genere Western.C’è spazio per altri sentimenti che non siano quelli della fatica e della vendetta, in un buco di posto come Golden Boot?
L’ERBA CATTIVA, AGO PANINI, INDIANA
Milano, primi anni 80, un ragazzino cresciuto a musica classica scopre la dirompente forza del rock. Un gustosissimo esordio!
Q UNA STORIA D’AMORE, EVAN MANDERY, NERI POZZA
Cosa faremmo se un nostro Io futuro, l’Io sessantenne (neanche troppo simpatico) si presentasse e ci dicesse di cambiare radicalmente la nostra vita, perché le nostre scelte sono fonte di infelicità?Con piglio originale e leggerezza, l’autore ci porta a considerare questa possibilità e a indagare il senso delle nostre vite
CARRERA E FRACASSI, DANIEL GUEBEL, LA LINEA

Due rappresentanti argentini, venditori di elettrodomestici alle prese con le dure leggi del commercio, una coppia stranamente assortita per un romanzo divertente e dalla straordinaria freschezza narrativa.

Read Full Post »

 

Due libri apparentemente distanti, perlomeno come ambientazione: Argentina, Algeria . Il loro passato ha però una storia di sangue e violenze, che fatalmente, prima o poi, riaffiora.

 

A prima vista, Sotto questo sole tremendo, già pubblicato in Francia e Germania, sembrerebbe un noir. Tanto è lo stile, dai toni vagamente chandleriani , per quanto l’ambientazione lo renda atipico: un paesino dell’Argentina bruciato dal sole. Poi, subito qualcosa fa percepire qualcosa di diverso: animali piuttosto strani (coleotteri pericolosi per l’uomo), il caldo atroce che modifica il territorio e le abitudini dei suoi abitanti, e renderebbe impossibile la vita ad un estraneo,  per poi arrivare al cuore centrale del romanzo: il passato tragico e violento dell’Argentina che ritorna. Meno di duecento pagine che si leggono d’un fiato,

Sotto questo sole tremendo
CARLOS BUSQUED,Atmosphere Libri
Traduzione di Silvia Busqued

Cetarti trascina le sue giornate rinchiuso in casa, sprofondato davanti alla TV in nuvole di fumo. Una sera, mentre Discovery Channel trasmette un documentario sulla pesca dei calamari giganti, squilla inaspettato il telefono. Un tale da Lapachito, nel Chaco, lo informa che sua madre e suo fratello sono stati uccisi a colpi di fucile. Sedici ore e settecento chilometri più tardi Cetarti si ritroverà così nella profonda provincia argentina, in un paese di strade melmose, case diroccate, sole implacabile, per recuperare i resti dei suoi familiari. Dentro la teca domestica, o fuori, sotto un sole tremendo, il paesaggio è lo stesso: un mondo senza accadimenti e senza emozioni, come se tutto fosse già stato e dell’umano esistere non restasse altro che la condanna a un moto perpetuo e inerziale. Non diversamente dalla vecchia elefantessa del circo condannata a danzare senza tregua da scariche elettriche, anche Cetarti scivola inerte incontro al suo destino. Che lo accoglie con la faccia grossa e i denti marci di Duarte, ex sottufficiale dell’aeronautica, collega e amico dell’assassino di sua madre. Insieme a Duarte e al suo giovane e stordito aiutante, Cetarti proseguirà il suo vagabondare in un nulla stipato di espedienti per sopravvivere: una truffa per riscuotere l’assicurazione dei defunti, il trasloco nella stamberga del fratello ucciso e da tempo perso di vista (stravagante collezionista di spazzatura varia e insetti stecchiti), il misterioso sodalizio con una salamandra, il coinvolgimento nei traffici criminali dell’ex sottufficiale. Il viaggio di ritorno dei tre da Cordoba, dopo aver incassato i soldi dell’assicurazione, riserva un inatteso finale

Carlos Busqued

Classe 1970, Carlos Busqued ha fatto parlare di sé con Sotto questo sole tremendo, sua opera prima. Blogger, collaboratore di piccole e strane riviste, Busqued scrive con una prosa che ha permesso alla stampa di avvicinarlo a Raymond Carver. Ma non è il caso di aspettarsi uno stile minimalista. Al contrario, Busqued usa un linguaggio turpe, grasso, che va dritto al cuore dell’espressione, senza fronzoli e senza troppe inutili spiegazioni, retto da una struttura narrativa più che solida, che non toglie il fiato dal collo del lettore. Sotto questo sole tremendo è stato già pubblicato in Germania e Francia.

____________________________________________________________________________________

Guerra d’Algeria. Tre uomini, due francesi, amici e reduci della seconda guerra mondiale e dell’Indocina, e un capo ribelle. Attraverso una polifonia di voci, Jerome Ferrari , narra una “ferita ancora aperta”. Perché un uomo torturato dalla Gestapo passa dall’altro lato della barricata, trasformandosi in carnefice? Perché uomini uniti da un vincolo profondo, il cameratismo,possono arrivare ad odiarsi? Cosa può insegnare loro un uomo che si è macchiato del sangue di molti innocenti, uccisi in attentati terroristici?

Così si confessa l’autore: «Non volevo scrivere semplicemente un romanzo storico o un romanzo realista. M’interessava piuttosto parlare di una situazione universale, ancora d’attualità in Iraq, in Afghanistan o negli Stati Uniti del dopo 11 settembre».

Lo stile è denso e lirico, a tratti forse troppo nelle pagine in cui il tenente Andreani fa sentire la propria voce, l’impatto emotivo sul lettore è comunque forte!

 Jérôme Ferrari
Dove ho lasciato l’anima, Fazi editore

traduzione di Maurizio Ferrara
Il 5 luglio 1962, dopo otto anni, si concludeva la guerra franco-algerina e l’Algeria conquistava la propria indipendenza. A cinquant’anni da quella data, il romanzo di Ferrari, pluripremiato in Francia, fa i conti con una delle più laceranti vicende storiche del secondo Novecento e riflette sulle menzogne morali implicite in ogni guerra.

Algeria, 1957. Nel pieno di una guerra feroce e logorante, tre uomini si trovano riuniti nello stesso luogo, una villa sferzata dal vento del deserto, a condividere un angolo di inferno. Il capitano francese André Degorce, reduce della prigionia in Indocina e già giovane partigiano sopravvissuto alla barbarie di Buchenwald, guida ora la divisione incaricata di stroncare la resistenza algerina. Suo adesso è il ruolo del carnefice, del torturatore e ha appena conseguito un importante successo: l’arresto di Tahar, il Puro, uno dei massimi capi dell’ALN, braccio armato dell’esercito di liberazione. Di fronte a quest’uomo inflessibile e consapevole del proprio destino, e con cui intraprende un duro e intenso dialogo, Degorce sperimenta il castigo interiore dell’aguzzino, di colui che non riesce più a ritrovare se stesso dietro i comandi di morte che pure impartisce. È il tenente Andreani, che con il capitano ha già condiviso gli orrori del passato, a svelare la menzogna morale che si cela dietro la tortura e a mostrargli la verità di quella spietata pedagogia della guerra cui tutti loro partecipano. Jérôme Ferrari, attraverso la voce di tre personaggi uniti dalla Storia e divisi da un dolore che non può essere condiviso, fa i conti con una lacerante pagina di storia e riflette, con uno stile crudo e diretto, sul tema dell’impossibilità dell’espiazione, sulla violenza intrinseca alla condizione umana.

Jérôme Ferrari è nato a Parigi nel 1968. Ha insegnato filosofia per quattro anni in un liceo di Algeri, attualmente vive e lavora in Corsica. È autore di quattro romanzi, tutti usciti per Actes Sud. Tra i più stimati scrittori della nuova scena francese, con questo romanzo ha ricevuto, oltre al Premio Roman France Télévision 2010, anche il Premio Larbaud 2011, il Premio Initiales 2011 e il Gran Premio Poncetton Société des Gens de Lettres 2010.

Read Full Post »

Older Posts »