“Aveva sentito dire che la gente non muore quando deve, ma quando vuole” scriveva Gabriel Garcia Marquez, morto a 87 anni. salutiamolo con l’inizio de Cent’anni di solitudine.
«Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito».
19/03/2009 La Ministra de Cultuta de Colombia Paula Moreno y el escritor colombiano Gabriel García Marquez fueron los encargados de entregar el Mayahuel de Plata a Victor Gaviria (Photo credit: Wikipedia)
Il Nobel per la letteratura è andato a Vargas Llosa, per “la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua acuta immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo».
Per la prima volta premiato uno scrittore peruviano e dopo 28 anni un sudamericano, l’ultimo era stato nel 1982 Gabriel Garcia Marquez
Ecco l’annuncio della proclamazione:
Ecco la sua scheda biografica, da Wikpedia, insieme all’elenco dei suoi libri.
Mario Vargas Llosa (Arequipa, 28 marzo 1936) è uno scrittore peruviano, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 2010.
Mario Vargas Llosa è nato a Arequipa [Perù] nel 1936. Laureatosi a Lima, vinse un dottorato a Madrid e si trasferì in europa. Visse a lungo tra Prais, London e Barcellona, collaborando a diversi giornali. Il successo avuto con “La città e i cani” (1963) gli permise di dedicarsi a tempo pieno all’attività letteraria. Ha svolto il mestiere di conferenziere, girando il mondo, ottenendo ovunque premi e riconoscimenti. Nel 1990 è stato candidato in Perù per le elezioni presidenziali, uscendone sconfitto.
Letteratura
Tra i principali esponenti della rinascita della narrativa sudamericana insieme a Gabriel García Márquez, inizia la propria carriera letteraria nel 1963 col romanzo La ciudad y los perros, redatto con una tecnica narrativa in cui coniuga narrazione oggettiva a sovrapposizioni di tempi e piani del racconto. Tecnica riutilizzata anche nel seguente La casa verde (1966), racconto su una casa chiusa a Piura.
Il terzo romanzo pubblicato è Conversación en la Catedral, nel 1969, una dura analisi della vita politica e sociale del proprio paese.
Segue nel 1973 il romanzo satirico Pantaleón y las visitadoras, seguito a sua volta da La tia Julia y el escribedor (1977), che lo vedono cimentarsi con uno stile diverso, improntato sull’ironia.
Con La guerra del fin del mundo del 1981, in cui ripercorre le vicende nel movimento millenarista del profeta brasiliano Antônio Conselheiro (Antonio Il consigliere), si spinge ancora più a fondo nelle vicende del proprio continente. A quest’opera fa seguire Historia de Mayta (1984) che affronta il tema del terrorismo, Quién mató Palomino Molero? (1986), un giallo dal risvolto sociale, Elogio de la madrasta (1988), un libro erotico, e El hablador (1987), tutti romanzi legati da un filo di fondo politico sociale.
In quegli anni, si ritaglia anche una parentesi politica attiva, candidandosi senza successo alla presidenza del Perù contro Alberto Fujimori.
Pubblica poi El pez en el agua (1993), proprio riguardo la propria esperienza in politica, e Lituma en los Andes (1993), un giallo che gli vale il Premio Planeta.
Nel 1997 pubblica Los cuadernos de don Rigoberto seguito tre anni dopo da La festa del chivo e da El paradiso en la otra esquina nel 2003.
Teatro
È anche stimato autore di teatro, con all’attivo una decina di opere teatrali.
Premi
* 2010 – Premio Nobel per la letteratura.
* 2004 – Independent Foreign Fiction Prize.
* 2004 – Premio Grinzane Cavour.
* 1996 – Peace Prize of the German Book Trade.
* 1994 – Premio Cervantes, dopo aver assunto la cittadinanza spagnola.
* 1993 – Premio Planeta per Il caporale Lituma sulle Ande, un giallo con protagonista uno dei personaggi di Chi ha ucciso Palomino Molero?.
* 1986 – Premio Grinzane Cavour per la Narrativa straniera.
* 1986 – Premio Principe delle Asturie per la Letteratura.
* 1967 – Premio Rómulo Gallegos.
Opere
Narrativa
* I capi (Los jefes) (1959)
* La città e i cani (La ciudad y los perros) (1963)
* La casa verde (1966)
* I cuccioli (Los cachorros) (1968)
* Conversazione nella “catedral” (Conversación en la catedral) (1969)
* Pantaleon e le visitatrici (Pantaleón y las visitadoras) (1973)
* La zia Julia e lo scribacchino (La tía Julia y el escribidor) (1977)
* La guerra della fine del mondo (La guerra del fin del mundo) (1981)
* Storia di Mayta (Historia de Mayta) (1984)
* Chi ha ucciso Palomino Molero? (Quién mató Palomino Molero?) (1986)
* Il narratore ambulante (El hablador) (1987)
* Elogio della matrigna (Elogio de la madrasta) (1988)
* Il pesce nell’acqua (El pez en el agua) (1993)
* Il Caporale Lituma sulle Ande (Lituma en los Andes) (1993)
* I quaderni di don Rigoberto (Los cuadernos de don Rigoberto) (1997)
* La festa del caprone (La festa del chivo) (2000)
* Il paradiso è altrove (El paradiso en la otra esquina) (2003)
* Avventure della ragazza cattiva (Travesuras de la niña mala) (2006)
Teatro
* La huida del inca (1952)
* La signorina di Tacna (La señorita de Tacna) (1981)
* Kathie e l’ippopotamo (Kathie y el hipopótamo) (1983)
* La Chunga (1986)
* El loco de los balcones (1993)
* Ojos bonitos, cuadros feos (1996)
* Odiseo y Penélope, teatro (2007)
* Appuntamento a Londra (Al pie del Támesis) (2008)
Altre opere
* Los Cachorros (1968), racconto.
* Historia de un deicidio (1971), saggio su Garcìa Marquez.
Immancabile per chi ama la letteratura: grandi interviste a nomi sacri di una rivista cult!
PARIS INTERVIEW VOLUME DUE FANDANGO PARIS REVIEW, INTERVISTE VOL. II
“Ho tutte i numeri della Paris Review e adoro le interviste. Ne faranno un gran libro non appena le raccoglieranno in un volume, e questo renderà onore e spolvero alla Review stessa.” Ernest Hemingway “Se intervistare è un’arte, la Paris Review pubblica capolavori. Ritratti a tutto tondo delle più grandi voci della letteratura.” Dario Pappalardo, La Repubblica “La collezione della Paris Review è un archivio fondamentale per documentare le sorti della letteratura mondiale nella seconda metà del Novecento.” Goffredo Fofi “Le interviste della Paris Review sono divertenti come un parco giochi. Sono una miniera di osservazioni intelligenti sulla letteratura.” Mariarosa Mancuso, Il Foglio “Le interviste per cui è diventata giustamente famosa la Paris Review sono dei capolavori.” Luigi Mascheroni, Il Giornale
Da quando è stata fondata, nel 1953, la Paris Review ha avuto il merito di restituire all’attenzione dei lettori appassionanti conversazioni, dal valore letterario inestimabile, realizzate con le più grandi voci del nostro secolo, istantanee di vita che li ritraggono nella loro quotidianità, ragionamenti a metà tra la querelle filosofica e le chiacchiere da bar su metodo, scrittura, tradizione. Dalla convinzione di William Faulkner che un grande romanzo sia merito “al 99 percento del talento, al 99 percento della disciplina, al 99 percento del duro lavoro”, fino alle acute osservazioni di Gabriel García Márquez per il quale “già nel primo paragrafo si risolvono molti dei problemi del romanzo”, la Paris Review Interviste raccoglie un campionario vastissimo di racconti, aneddoti, ricordi di autori dallo straordinario valore – Graham Greene, William Faulkner, Eudora Welty, John Garner, Gabriel Garcìa Márquez, Harold Bloom, Toni Morrison, Alice Munro, Stephen King – svelandoci i segreti più reconditi, facendo luce sui lati nascosti del privato, invitandoci n egli angoli più polverosi delle loro case.
“Rileggere queste interviste dopo così tanti anni – e dopo aver pubblicato io stesso per questa rivista – è come richiamare indietro le speranze e le paure dei miei primi giorni da scrittore. Trent’anni dopo, posso rileggerle con lo stesso entusiasmo, sapendo che non mi sono affatto sbagliato: queste interviste mi parlano delle gioie e delle preoccupazioni della letteratura, molto più di quanto non le abbia sentite prima.” Dall’Introduzione di Orhan Pamuk
questo blog, nato dall'esperienza di Libreria Atlantide e Libreria Solea (ora non più esistente), vuole proporre a chi ama i libri recensioni e notizie, cuoriosità e classifiche, con la voce sincera di autentici librai. Quella che suggeriamo ai lettori di cercare fra le tante anime delle librerie indipendenti, d'Italia e del Mondo. Prima che scompaiano...