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Posts Tagged ‘gialli’

Un nuovo angolo in Atlantide, in allestimento: Delitti e misteri sul nostro Appennino.

L’Appennino è una montagna a dimensione umana: abitabile e abitato da così lungo tempo da essere, il lavorio dell’uomo nei secoli, parte sostanziale del paesaggio. Tanto geografia che storia. È nella civiltà dell’abitare, nella coltura che ne ha determinato la cultura, nel racconto, in tutto ciò che colgono i sensi, che risuona la presenza di chi ci ha preceduto. Giovanni Lindo Ferretti

Ma a volte l’APPENNINO si tinge di giallo, pur continuando a rivestire le vesti che ben conosciamo. Ecco alcuni dei thriller ambientati nell’Appenino Emiliano Romagnolo

Corrado Peli, Il sangue degli abeti, Fanucci

Emanuela Valentini, Le segnatrici, Piemme

Marilù Oliva, Spose sepolte, Harper Collins

Giuliano Pasini, Venti corpi nella neve, Piemme

Valerio Varesi, La paura nell’anima, Frassinelli

Luigi Guicciardi, Sporchi delitti, Fratelli Frilli

Riccardo Landini, Il giallo di via San Giorgio, Newton

Carlo Flamigni, Un tranquillo paese di Romagna, Sellerio

Marisa Salabelle, L’ ultimo dei Santi, Tarka

Eraldo Baldini, Come il lupo, Einaudi

Lorena Lusetti, Il nano rapito, Damster

Carmine Caputo, #stodadio. L’enigma di Artolè, Damster

Corrado Peli, Il sangue degli abeti, Fanucci

Il maresciallo Morra si muove da re nel suo piccolo regno di Roccacupa, un paesino sugli Appennini tosco-emiliani. Conosce tutto di tutti, gestisce vizi o piccoli crimini, addirittura chiude un occhio per un giro di prostituzione “perché qualche marito che si sfoga, toglie tensione al matrimonio”. E ora che il Natale è vicino, non vuole rotture di sorta. Ma un ragazzo scomparso, figlio di una proprietaria di una clinica poco distante e sua vecchia conoscenza, e il ritrovamento di un cadavere rompono quella quiete costruita nel tempo. Sarà l’arrivo del tenente Sandra Pianigiani a sconvolgere la vita di Morra e Roccacupa e a scoprire segreti sepolti nell’abbondante neve scesa nella notte della Vigilia… perché il Natale non porta solo doni e si tinge comunque di rosso

Marilù Oliva, Spose sepolte, Harper Collins

Dove sono finite quelle donne misteriosamente sparite da anni, mogli e madri di cui i mariti sostengono di non sapere nulla? Uno dopo l’altro, i loro corpi vengono ritrovati grazie a un killer implacabile che costringe chi le ha fatte scomparire a confessare dove si trovano le loro ossa e poi uccide i colpevoli, sempre assolti dai tribunali per mancanza di prove. Il rituale è feroce e spietato: l’assassino vuole così rendere giustizia alle spose sepolte. I pochi indizi lasciati sulla scena del crimine conducono a un piccolo paese, Monterocca, soprannominato la Città delle Donne, un territorio nell’Appennino bolognese circoscritto da mura ed elementi naturali, governato da una giunta completamente al femminile. Il team investigativo, in cui spicca la giovane ispettrice Micol Medici, si trova catapultato in una realtà di provincia quasi isolata dal mondo, con una natura montana che fa da contorno e molti misteri avvolti nella nebbia.

Giuliano Pasini, Venti corpi nella neve, Piemme

Non si può sfuggire per sempre al proprio passato, anche quando è pieno di dolore. A quest’amara consapevolezza, il sostituto commissario Roberto Serra deve arrendersi il giorno di Capodanno del 1995 quando la sua vita e quella di Case Rosse, il minuscolo borgo arroccato sui colli dell’Appennino in cui si è rifugiato, viene sconvolta da un feroce omicidio: alle prime luci dell’alba, un contadino rinviene tre cadaveri, tra cui una bambina, adagiati sull’erba gelata accanto a una stele che ricorda un’atroce strage avvenuta durante la Seconda guerra mondiale. Da quel momento, sembra che la sorte voglia coinvolgere Serra in un gioco crudele, riportando a galla quanto credeva di essersi lasciato alle spalle: l’assassinio dei genitori, il male oscuro che l’affligge, la fine dell’unica relazione che per lui abbia mai significato qualcosa. E lo obblighi a rispettare una promessa fatta anni prima: non lasciare che il colpevole resti impunito, per dare a quei cadaveri senza nome la pace che meritano. “Affinché i martiri riposino in pace”, come recita la poesia incisa sulla stele vicino alla quale sono stati ritrovati i corpi. “Venti corpi nella neve” segna l’inizio della serie dei romanzi con protagonista Roberto Serra, poliziotto in perenne fuga da sé e animato da una feroce fame di verità, che in questa indagine sarà costretto a pagare un prezzo altissimo, perdendo la poca serenità che aveva conquistato nel suo esilio tra le colline per scoprire ferite che la gente di Case Rosse porta dentro da cinquant’anni. E che somigliano, in modo inquietante, alle sue.

Valerio Varesi, La paura nell’anima, Frassinelli

La vacanza di Soneri in una località dell’Appennino viene interrotta: un uomo riceve un colpo di pistola a una gamba. Ma non ricorda nulla. Né chi gli ha sparato, né per quale motivo. E nei giorni seguenti il paese viene invaso dai carabinieri. È proprio in quei boschi, infatti, che si è nascosto il criminale più ricercato d’Italia, il serbo Vladimir, autore di rapine e omicidi poi datosi alla macchia. Ma i carabinieri, questa volta, sono convinti di averlo in pugno. L’unica cosa che lo spiegamento di forze dedicato alla caccia all’uomo riesce a ottenere è tuttavia il diffondersi della paura nel paese, tra gli abitanti, nell’animo dello stesso Soneri, stravolgendo la vita del paese, le abitudini, i rapporti umani…

Luigi Guicciardi, Sporchi delitti, Fratelli Frilli

A Sestola, noto centro di villeggiatura dell’Appennino modenese, una donna della ricca borghesia viene orribilmente sgozzata. Quando, pochi giorni dopo, un’altra donna viene uccisa a coltellate nel suo appartamento a Modena, delle indagini viene incaricato il commissario Giovanni Cataldo, al culmine della maturità professionale. Coadiuvato dal sovrintendente De Pasquale e da un giovane agente di Sestola, Cataldo inizia un’inchiesta resa difficile dall’assenza di ogni rapporto tra le donne uccise, a parte l’essere entrambe separate da tempo dai propri mariti. Finché, a forza di scavare, un legame emerge, rappresentato dalla clinica di chirurgia estetica del dottor Roversi, un rinomato professionista la cui moglie è inspiegabilmente scomparsa un anno prima. Le indagini, protratte fra mille ostacoli, coinvolgono via via un noto politico, un fotografo di moda e un giornalista sportivo, ma senza risultati concreti, complicandosi anzi ancora di più dopo l’omicidio di una ricca cartomante, specialista nella lettura dei tarocchi. E se la chiave del mistero fosse nascosta in un piccolo villaggio trentino, dove il tempo si è fermato? Affidandosi al proprio intuito e alla propria tenacia, Cataldo porterà alla luce un’agghiacciante storia di violenze, silenzi e vendetta, entrando nel cuore di esistenze quotidiane e scoprendo il peso di un passato doloroso che esige ancora il suo prezzo di sangue.

Emanuela Valentini, Le segnatrici, Piemme

Le cose che nascondiamo a noi stessi possono ucciderci. O salvarci. Il ritrovamento delle ossa di Claudia, bambina scomparsa ventidue anni fa, richiama a Borgo Cardo, nell’Appennino emiliano, Sara Romani, chirurgo oncologico di stanza a Bologna. Per lei il funerale è una pericolosa occasione di confronto con un passato da cui è fuggita appena ne ha avuto la possibilità. Al ritorno nella routine bolognese, il desiderio è quello di dimenticare. I segreti, gli amici d’infanzia rimasti inchiodati a una realtà carica di superstizioni e pregiudizi, le ossa di una compagna di giochi riemerse da un tempo lontano. Finché scompare un’altra bambina: Rebecca. Sara ha avuto giusto il tempo di conoscerla. Dopo il funerale Rebecca le ha curato una piccola ferita secondo l’antica tradizione della segnatura e adesso Sara è in debito con lei. Un legame che sa di promessa. Un filo rosso che unisce il passato di Sara, schiava della convinzione di dover salvare tutti, con un incubo appena riemerso dall’oblio. Mentre il paese si mobilita per ritrovare Rebecca, la donna è costretta a tornare. È l’inizio di una discesa negli inferi dell’Appennino, un viaggio doloroso nelle storie sepolte nel tempo attraverso strade, boschi, abitazioni e volti che lei aveva imparato a cancellare dalla memoria, e che ora diventano luoghi neri in cui cercare una bambina innocente. Quale oscuro mistero si cela dietro la secolare tradizione delle segnatrici? In una sfrenata corsa contro il tempo per scoprire chi ha rapito Rebecca e riuscire a salvarla prima che sia troppo tardi, Sara dovrà scendere a patti con una parte di sé messa a tacere ventidue anni prima. A costo di perdersi nel labirinto dei ricordi e non trovare più la via d’uscita.

Riccardo Landini, Il giallo di via San Giorgio, Newton

Astore Rossi lavora come restauratore di mobili antichi in una piccola città di provincia. Uomo schivo, solitario e amareggiato dai ricordi del passato, coltiva soltanto i pochi legami indispensabili al suo lavoro. L’unica persona con cui ha allacciato un rapporto è Luisa, un’anziana vicina di casa. Quando lei muore, lasciandogli una misteriosa chiave e strappandogli la promessa di rimediare al male passato, Astore si trova coinvolto, suo malgrado, nelle oscure vicende che riguardano la famiglia Spada, cui Luisa apparteneva. Ci sono antichi e inimmaginabili segreti custoditi dalle stanze di una villa immersa nei boschi dell’Appennino bolognese. E c’è qualcuno, spietato, che non vuole assolutamente che vengano scoperti. La posta in gioco per arrivare alla verità e mantenere la promessa fatta a Luisa rischia di essere molto alta…

Carlo Flamigni, Un tranquillo paese di Romagna, Sellerio

Per la convalescenza di sua figlia appena guarita dalla tubercolosi, Primo Casadei, cinquantenne scrittore dal passato irrequieto, sceglie i luoghi della sua infanzia, in Romagna: aria buona, vecchie conoscenze, qualcuno della sua sterminata parentela che vive ancora in paese. Giunto in paese Primo fa presto ad ambientarsi, tra una visita al farmacista, un incontro col parroco e col ragioniere Adamo che gestisce l’equivoco albergo del luogo. Una atmosfera cordiale e amabile dove tutti si conoscono, che viene improvvisamente turbata dal rapimento di una bambina, Ofelia, nipote di una parente di Primo. Le indagini partono svelte, affidate al vicequestore Fusaroli. Ma è Primo il vero investigatore. Osserva, ascolta, intuisce. Al primo rapimento, ne seguono altri. E ciascun abitante del paese sembra custodire un segreto: il maestro, assiduo frequentatore della sagrestia ma che si professa ateo; il parroco, Don Vittorio, dai sermoni forbiti ma dall’aria tormentata; il cavaliere Tumidei, che conduce certe sue indagini storiche, e poi un pittore che si aggira tra i boschi alla ricerca di scenari suggestivi e un veterinario senza troppo lavoro. Gli eventi precipitano, Primo si muove con calma: razionale e intuitivo, solitario e incline a lunghe conversazioni, sa trovare la strada giusta per arrivare alla soluzione.

Marisa Salabelle, L’ ultimo dei Santi, Tarka

Romanzo: i luoghi appenninici e le voci che li raccontano. “Non fu la morte di Romolo Santi, e nemmeno l’incidente capitato ad Alvaro. Ma quando si sparse la notizia che anche Ermanno, il più giovane dei tre fratelli Santi, era morto, allora sì che la gente, a Tetti e nelle frazioni vicine, aveva cominciato a mormorare.” Chi ha ucciso i tre fratelli Santi, abitanti del minuscolo borgo di Tetti sull’Appennino tosco-emiliano? Ragioni economiche, storie d’amore ormai lontane nel tempo, oscuri segreti di famiglia si intrecciano nel caso su cui indagano i carabinieri di Porretta e Saverio Giorgianni, giornalista, alle prese a sua volta con una vicenda familiare piuttosto intricata. Tra confidenze, pettegolezzi e un mucchio di vecchie foto giungerà alla soluzione: sullo sfondo, un Appennino sospeso tra passato e presente, coi suoi pochi bizzarri abitanti, i villeggianti estivi, e la comunità degli elfi poco distante.

Eraldo Baldini, Come il lupo, Einaudi

È l’inizio degli anni Cinquanta: gli anni delle manifestazioni operaie e di Scelba Presidente del Consiglio. L’Italia sta cambiando e Nazario, ex partigiano e oggi maresciallo del Corpo forestale, non è sicuro che sia in meglio. Nazario ha una passione per i lupi. Ha una moglie e una figlia epilettica, che i medici dichiarano incurabile. In una valle dell’Appennino vive una comunità appartata, molto prudente nei confronti di chi viene da fuori, che però accoglie la guardia forestale con gentilezza. La comunità si sostenta con il commercio di un vino formidabile, prodotto da vigne molto antiche. Ben presto Nazario scopre che dietro quelle vigne si nascondono riti e segreti spaventosi, che nessuno deve conoscere.

Lorena Lusetti, Il nano rapito, Damster

Nonostante l’avversione dell’investigatrice Stella Spada ad uscire dalle mura della città di Bologna, in questa nuova indagine si sposta a Badi, un paese dell’Appennino bolognese sul lago di Suviana. Qui è stata chiamata ad indagare sulla morte di alcuni componenti della famiglia Doria, trovati annegati nel lago. Nel frattempo ha alcuni altri casi da portare a termine, come ad esempio la sparizione del nano Orfeo dall’aiuola della Arena Orfeonica. Attorno a lei molti personaggi e molti misteri famigliari. Stella dice di essere cambiata, o almeno ci sta provando, ma sarà vero?

Carmine Caputo, #stodadio. L’enigma di Artolè, Damster,

2021 Il maresciallo Luccarelli si è finalmente preso un paio di giorni di ferie. Si rilasserà partecipando ad Artolè, una festa sull’Appennino bolognese: arte, buon cibo, musica nel paesino di Tolè. Ma i criminali non vanno in ferie, e il mattino dopo il carabiniere si ritroverà di fronte a un cadavere trafitto da un pugnale. Unico indizio: un elenco di numeri di telefono sul comodino della vittima. Se solo le opere d’arte che riempiono le strade di Tolè potessero raccontare quello che hanno visto…

E naturalmente i libri di FRANCESCO GUCCINI e LORIANO MACCHIAVELLI , i casi del Maresciallo Santovito, quelli di Marco Gherardini, detto Poiana…

O FIORI ALLA MEMORIA del solo LORIANO MACCHIAVELLI

A Pieve del Pino, un paese dell’Appennino tosco-emiliano, si sta erigendo un monumento ai Caduti partigiani. Un incendio doloso distrugge parte del cantiere: un attentato dei fascisti? Dell’indagine viene incaricato Antonio Sarti, colitico sergente della questura bolognese. Subito la situazione precipita: malgrado la sorveglianza, sul monumento appare una scritta inneggiante alla destra. E lì vicino viene trovato il cadavere di un giovane del paese. Che si tratti di delitto a sfondo politico? Antonio Sarti si incaponisce per cercare la verità. Se vuole trovarla, dovrà compiere un lungo viaggio e farsi aiutare da uno studente anarchico.

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I GIALLI  consigliati da Atlantide– 
  LEONARDO GORI, LA FINALE, TEA
Ritorna in nuova edizione una delle avventure più belle del Capitano Bruno Arcieri, un thriller sullo sfondo dei Campionati Mondiali di Calcio di Parigi, 1938.
DAVIDE LONGO, LE BESTIE GIOVANI, EINAUDI
Una strepitosa trilogia, di cui LE BESTIE GIOVANI è l’ultimo tassello: “La cosa che mi secca, delle storie di Bramard e Arcadipane, è che non le ho scritte io. Forse non sono mai stato abbastanza felice per farlo. O disperato, non so.” Alessandro Baricco
MAGNUS JONSSON, L’UOMO CHE GIOCAVA CON LE BAMBOLE, PIEMME
Primo libro della TRILOGIA DELL’ODIO, accostata in Svezia a quella di Stieg Larsson, vicenda in cui il passato può fare ritorno per tormentare i sopravvissuti…
STEFANO TURA, IL KILLER DELLE BALLERINE – L’ULTIMO BALLO, LA CORTE
Il primo romanzo di Stefano Tura e il sequel inedito in un unico thriller. Il killer delle ballerine: Rimini, anni ’90. Fabrizio Dentice è un pericoloso psicopatico, condannato e rinchiuso in un manicomio per l’omicidio di cinque cubiste. Ma il verdetto non convince Luca Rambaldi, giovane giornalista di provincia e fidanzato di una delle ragazze orrendamente assassinate…
LORENZA GHINELLI, BUNNY BOY, MARSILIO
Il graditissimo nuovo appuntamento con Nina, la bambina sorda già protagonista de Tracce del silenzio: torneranno per lei nuove inquietanti visioni, proprio mentre l’inverno riminese si tinge di rosso sangue… Una favola nera in cui l’autrice esplora con grande maestria i lati oscuri dell’infanzia.
KJELLO OLA DHAL, LA DONNA DI OSLO, MARSILIO
Una vicenda che si snoda dagli anni dell’occupazione nazista in Norvegia agli anni Settanta, storia di una misteriosa scomparsa, di una amicizia, e di una vendetta necessaria per fare i conti con il passato. Un autore bravissimo nel creare attimi di grande tensione sulla pagina!
FRANCESCA SERAFINI, TRE MADRI, LA NAVE DI TESEO
Una sorta di “giallo di formazione” ambientato sulle colline delle estreme propaggini di Romagna, un esordio nel genere stuzzicante da parte di una sceneggiatrice ed editor capace di irretire il lettore, con una bella storia che si nutre anche delle suggestioni offerte dal territorio e da una tavolozza stilistica assai originale, un ottimo registro letterario.
CHARLOTTE LINK, SENZA COLPA, CORBACCIO
Charlotte Link ha iniziato con i romanzi storici, per poi raggiungere il successo con i suoi thriller: amatissima non solo in Germania, ma con crescenti fans anche nel nostro Paese. Trama avvincente, serrata, densa di colpi di scena, protagonisti ben tratteggiati: tutti gli ingredienti per un giallo voltapagina impossibile da abbandonare!
AMY ENGEL, LA CONSUETUDINE DEL BUIO, HARPER COLLINS
Un affascinante noir rurale nel cuore del Missouri, nelle terre dei monti Ozark cari anche a Daniel Woodrell.   «Non solo un thriller sapientemente architettato, ma anche – grazie alle sue indimenticabili protagoniste – una fine analisi del rapporto madre-figlia» – Library Journal
PIERGIORGIO PULIXI, UN COLPO AL CUORE, RIZZOLI
Ogni volta Piergiorgio Pulixi riesce a sorprendere con le sue trame dense, adrenaliniche, proponendo storie specchio della nostra società. Autore premiato e pilastro del nuovo noir italiano.
PIERRE MARTIN, MADAME LE COMMISSAIRE E L’INGLESE SCOMPARSO, BEAT
Una affascinante ambientazione provenzale per questo giallo dai toni leggeri.
SUSANA HERNANDEZ, SCELTE SBAGLIATE, EDIZIONI LE ASSASSINE
Premio Cubelles noir per il miglior romanzo noir, finalista al premio Valencia Negra.. Un avvincente noir rurale (siamo nell’angolo più povero della Catalogna), quattro voci narranti a raccontare il proprio punto di vista su certi fatti accaduti… “esplorare le miserie nascoste nelle relazioni familiari e di coppia. Tutto ciò di cui ci vergogniamo e che occultiamo sotto il tappeto: le menzogne, il rancore, l’invidia, la slealtà”.
LAURA LIPPMAN, LA DONNA DEL LAGO, BOLLATI BORINGHIERI
Baltimora, anni Sessanta. Due sparizionI e un’aspirante giornalista sulle tracce della verità. Successi del passaparola: «Lippman ci racconta un mystery classico attraverso il prisma di molti personaggi, e in tutti si sente il riverbero delle tensioni razziali e femministe della Baltimora degli anni Sessanta» – Vanity Fair
LARRY WATSON, UNO DI NOI, MATTIOLI 1881
Grandi temi come il dovere, la giustizia, il passato, la famiglia e i suoi legami affiorano nell’universo narrativo di Larry Watson, uno che sa scrivere come pochi, con una prosa precisa ed evocativa. Ancora una volta sono  gli anni dell’immediato dopoguerra e i paesaggi del Dakota protagonisti di questo dramma animato dalla risolutezza di una donna nel voler sistemare alla sua maniera una ingiustizia e dai dilemmi del marito, sceriffo in pensione .
MARCO VICHI, RAGAZZE SMARRITE, GUANDA
Fine marzo 1970, il commissario Bordelli giunto al traguardo dei sessanta anni non vorrebbe trovarsi di fronte a casi complicati…
TONY HILLERMAN, IL CANTO DEL NEMICO, HARPERCOLLINS
Il primo libro con il tenente della polizia navajo Leaphorn , una serie di grande successo che prese il via nel 1970. Profondo conoscitore del mondo dell’ovest statunitense e delle riserve indiane, nelle sue opere miscela temi polizieschi, thriller e spiritualismo indiano. Un gradito ritorno in libreria!
PAOLA BARBATO, L’ULTIMO OSPITE, PIEMME
“Questa non è una storia di fantasmi. E’ la storia degli scrichciolii nelle case vuote, è il vento, una porta che si chiude. Non è niente. Potrebbe essere tutto.”
FRANCOIS MORLUPI, COME DELFINI TRA PESCECANI, SALANI «Una miscela perfetta di umorismo, scorrevolezza e tensione narrativa» – Piergiorgio Pulixi L
LORENZA GHINELLI, BUNNY BOY, MARSILIO
Rimini, le voci che tormentano Nina, la ragazza sorda già protagonista de Tracce del silenzio, tornano a farsi sentire, proprio mentre nuovi inquietanti delitti insanguinano la città
FREDERIC DARD, I BASTARDI VANNO ALL’INFERNO, RIZZOLI Dall’ideatore del Commissario Sanantonio, un noir degno di Simenon.
DEON MEYER, L’ULTIMA CACCIA,E.O
Un thriller mozzafiato sullo  sfondo del feroce scontro politico nel Sudafrica di oggi, tra nostalgici dell’apartheid, squali del nuovo potere e persone rimaste fedeli al messaggio di Mandela
REBECCA KAUFFMAN, LA CASA DI FRIPP ISLAND, SUR
Da una autrice amatissima dai librai, una insolita murder story in cui bisogna scoprire la vittima oltre che l’assassino.  Rebecca Kauffman indaga le dinamiche familiari e i rapporti tra le persone, con la precisione e la tenerezza che i lettori della Casa dei Gunner hanno imparato ad amare.
DAVID PEACE, TOKYO RICONQUISTATA, IL SAGGIATORE Un autore eccellente nell’indagare le pieghe della storia. Dopo Red Riding Quartet, dedicato al declino della potenza industriale inglese, David Peace volge il suo sguardo al Giappone dell’immediato Dopoguerra, con una trilogia qui conclusa degna dei noir di James Ellroy.
CAMILLA GREBE, SOTTO LA CENERE, EINAUDI
«Camilla Grebe mescola gli ingredienti del genere e ci consegna storie mai ovvie, piene di sentimenti e sempre coinvolgenti». – Frankfurter Allgemeine Zeitung E qua ci gustiamo un bel giallo svedese!
 
 
I PIU’ GRADITI DEGLI ULTIMI MESI:
I libri di Domingo Villar, Ilaria Tuti, Louise Penny, Dolores Redondo, Cristina Cassar Scalia
, Corrado Peli




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Già, non abbiamo un catalogo online, però ci sono alcuni modi per trovare qualche ispirazione, e trasmetterci qualche ordine

 

 

Già, non abbiamo un catalogo online, però ci sono alcuni modi per trovare qualche ispirazione, e trasmetterci qualche ordine, che potremo poi consegnare a domicilio (nel capoluogo, qui a CSPT).

Narrativa, i migliori degli ultimi mesi, secondo Atlantide. MARZO 2020

SANDRO CAMPANI, I PASSI NEL BOSCO, EINAUDI

Sono passati tre anni da Il giro del Miele, e Sandro Campani ci conduce nuovamente nel suo Appennino, luogo fatto di abbandoni, di silenzi,  di dolce malinconia, di natura pronta a riprendersi i suoi spazi, di gente che pur conoscendosi da sempre mantiene  e cela segreti, questioni in sospeso, incomprensioni e dissapori.. Un romanzo corale che fa venire voglia di restare ancora accanto ai protagonisti, di andare a cercare quell’albergo diffuso gestita dalla Betti, finalmente aperto con i soldi di chissachi, o nel bar della Luisa,  in riva al lago, seguendo i ritmi della natura o a partecipare al taglio del bosco di Fausto, marito della Betti e  morto anni fa,  per celebrare quella sorta di rito collettivo necessario a ripulirlo dai rovi, a fare legna per l’inverno. Un evento  verso cui convergono le azioni (e i pensieri) dei protagonisti, allarmati dal ritorno di Luchino, lo “strano” del luogo, quello che è fuggito.

ELIZABETH STROUT, OLIVE, ANCORA LEI, EINAUDI

Sempre dotata di una scrittura elegantissima, sopraffina, Elizabeth Strout. Quanto eccellente nel rendere la psicologia dei suoi personaggi, le relazioni che si creano tra le persone, le dinamiche alla base dei comportamenti, il nucleo intimo dei suoi protagonisti viene reso con grazia al lettore. Lettura consigliatissima

TIFFANY MCDANIEL, SUL LATO SELVAGGIO, ATLANTIDE

Daffy e Arc sono gemelle, figlie di due genitori dediti all’eroina, e il padre ben presto ne finirà vittima . Sono nate ad un minuto di differenza l’una dall’altra, e per fortuna che hanno una nonna che per un po’ di tempo le terrà fuori dalla sporcizia, dall’indifferenza, dalla droga, dal degrado umano.  Cercheranno di farsi forza a vicenda rifugiandosi in un loro mondo, per tenersi alla larga dagli altri uomini che entreranno in casa, per frequentare la madre e la zia Jo.

Un libro dalla terribile intensità, capace di “Trovare la bellezza nel lato selvaggio”: grandi e promettenti sono le doti di questa autrice, già capace di farsi ammirare nel mondo per L’estate che sciolse ogni cosa, ora pubblicata in anteprima mondiale per le bravissime edizioni Atlantide di Roma.

ROMINA CASAGRANDE, I BAMBINI DI SVEVIA, GARZANTI

Storie dimenticate tornano a rivivere: i bambini “venduti” dalle famiglie povere dell’Alto Adige ai contadini tedeschi tra Sette e Inizio Novecento avevano il diritto ad una voce.  Romina Casagrande li pone al centro di una vicenda vibrante e di grande fascino, riuscendo inoltre a cogliere la bellezza dell’alternarsi del ritmo delle stagioni, un mosaico elegantissimo di profumi, animali, fiori, in quel contesto speciale che offre al lettore l’ambiente montano.

DELPHINE DE VIGAN, LE GRATITUDINI, EINAUDI

Dopo Le fedeltà invisibili, Delphine de Vigan prosegue il suo viaggio al cuore dei sentimenti, regalandoci un intenso romanzo a piú voci, scritto con quella grazia e quella delicatezza capaci di toccare le corde piú profonde del cuore. Una anziana signora, un ortofonista che cerca di aiutarla, una ex vicina di casa , quasi una figlia, e una casa di riposo.

CATHERINE LACEY, A ME PUOI DIRLO, SUR

Dall’autrice de NESSUNO SCOMPARE DAVVERO , un romanzo che ci mette di fronte a domande profonde e attuali sul nostro rapporto con il corpo, l’altro, l’identità e l’accoglienza.

AROA MORENO DURAN, COSE CHE SI PORTANO IN VIAGGIO, GUANDA

Una famiglia spagnola fuggita nel Dopoguerra nella DDR, una valigia piena di ricordi, e una nuova fuga pochi anni dopo, da parte della protagonista del libro, per seguire un ragazzo dell’Ovest.. «La storia coinvolgente di uno sradicamento personale e politico. La figura di Katia rappresenta e allo stesso tempo illumina il dramma ideologico della storia europea del XX secolo. Un libro scritto con una finezza che colpisce al cuore il lettore» – Manuel Vilas

ZADIE SMITH, GRAND UNION, MONDADORI

“Zadie Smith ha un dono: quello di saper scrivere su qualsiasi argomento in maniera acuta e brillante”. Perfettamente d’accordo con l’autrice di questa recensione (basata suoll’edizione inglese) di Grand Union. Autrice di grandissima personalità e talento, ottima raccolta!

MARTA BARONE, CITTA’ SOMMERSA, BOMPIANI

Il romanzo migliore pubblicato tra ottobre 2019 e febbraio 2020 secondo la giuria qualitativa de l’Indiscreto, composta da critici, autori, bibliotecari, librai. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue appartenenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misura e si costruisce attraverso la parola letta e scritta.

MARC UWE KLING, QUALITYLAND PER OTTIMISTI, FELTRINELLI

Per chi ama Douglas Adams e la sua Guida Galattica. In un futuro prossimo dove tutti i processi decisionali sono automatizzati, un uomo ha la sfacciataggine di fare una scelta per conto suo, con conseguenze globali. Ci sono due versioni di questo libro, uno per ottimisti e una per pessimisti. In quella per ottimisti l’autore sembra suggerire che la tecnologia ci salverà.

COLSON WHITEHEAD, I RAGAZZI DELLA NICKEL, MONDADORI

Dopo La ferrovia sotterranea, il capolavoro letterario che gli è valso il Pulitzer e il National Book Award, Colson Whitehead scrive un altro romanzo magistrale facendo luce ancora una volta su un angolo buio di storia americana.

VALERIA LUISELLI, L’ARCHIVIO DEI BAMBINI PERDUTI, LA NUOVA FRONTIERA

Il grande romanzo del presente americano, un lessico famigliare composto di voci, testi, suoni e immagini che unisce al senso politico dello scrivere l’idea che vita e letteratura siano un unico e sterminato labirinto di echi e rimandi continui. Il miglior libro del 2019 secondo le Classifiche di qualità de L’INDISCRETO.

GABRIELE DADATI, NELLA PIETRA E NEL SANGUE, BALDINI + CASTOLDI

Dall’autore de L’ULTIMA NOTTE DI ANTONIO CANOVA, autore già ospitato da Atlantide lo scorso anno. Il mistero della morte di Pier delle Vigne che nemmeno Dante aveva saputo risolvere… Nella pietra e nel sangue è insieme romanzo storico e giallo letterario, in cui passato e presente si intrecciano fino al gran finale. Ma è anche una scanzonata storia d’amore dei nostri tempi.

JUAN GABRIEL VASQUEZ, GLI INFORMATORI, FELTRINELLI

“.. una delle voci più originali della narrativa sudamericana. Gli informatori, una potente storia sulle ombre del dopoguerra, è la dimostrazione della sua fantasia, dell’eleganza e della sagacia della sua prosa.” Dice Vargas Llosa, e gli diamo ragione!

VANESSA DE MONFORT, IL SOGNO DELLA CRISALIDE, FELTRINELLI

Un incontro casuale durante un volo intercontinentale. Due donne ribelli a un punto cruciale della loro vita. Un’emozionante storia di amicizia femminile e un inno alla capacità di sognare e di cambiare.

BEHROUZ BOOCHANI, NESSUN AMICO SE NON LE MONTAGNE, ADD

Omid Tofighian ha ricevuto i messaggi WA di Behrouz Boochani, rifugiato segregato dal Governo australiano per sei anni ai margini del mondo. Ne sono nati reportage e questo libro, digitato in farsi su un cellulare e poi tradotto in inglese. Volume che si è meritato il Victorian Prize, il più importante tra i premi letterari australiani.  Opera capace davvero di mozzare il fiato, di altissima qualità, ” Una splendida opera d’arte che usa diverse forme narrative, dall’analisi critica alla descrizione, alla poesia, al surrealismo distopico. La scrittura è bella e precisa, mescolando tradizioni letterarie provenienti da tutto il mondo. ” I giudici del Premio.

Due long seller del 2019, sempre in classifica grazie al passaparola dei lettori.

MARIANA LEKY, QUEL CHE SI VEDE DA QUI, KELLER

Vi si respira il medesimo clima dei libri di Ota Pavel, o de Muriel Barbery:  un piccolo gioiello di leggerezza e profondità, scelto dai librai tedeschi come libro dell’anno. Un ritratto di una piccola comunità.

VALERIE PERRIN, CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI, EO

Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi

     GIALLI, THRILLER, NOIR, I NOSTRI CONSIGLI

PHILIP KERR, VIOLETTE DI MARZO – TRILOGIA BERLINESE, FAZI

Germania, anni 30. Ormai lo sappiamo, il thriller è in grado di valicare i confini del genere (come anche la fantascienza, la narrativa “per ragazzi”…), divenendo un ottimo modo per confrontarsi con la storia, con situazioni o Paesi lontani.  Quelli di Philip Kerr, con una immensa figura, l’investigatore Bernie Gunther, sono  i migliori gialli ambientati nella Germania nazista. Finalmente in nuova edizione.

GRAEME MACRAE BURNET, LA SCOMPARSA DI ADELE BEDEAU, NERI POZZA

Un raffinato noir francese denso di atsmofera e dai toni “Simenoniani”, con quel ristorante dimesso, poco invitante, e quei clienti fissi ad osservare le forme generose della cameriera. La tipica vita di provincia!

LOUISE PENNY,IL REGNO DELLE OMBRE, EINAUDI

Mentre sul Quèbec infuria la piú violenta tormenta di neve dell’anno, Armand Gamache si trova a indagare su due casi. Entrambi oscuri come il cuore dell’inverno canadese. Personaggio ed atmosfere azzeccatissimi!

ILARIA TUTI, NINFA DORMIENTE, LONGANESI

Anche i lettori di Atlantide incoronano l’autrice de FIORI SOPRA L’INFERNO come la migliore giallista del momento!

JEAN CHRISTOPHE RUFIN, L’APPESO DI KONAKRY, EDIZIONI E.O

Dall’autore dell’Uomo dei sogni e del Collare rosso, un giallo frizzante alla Graham Grenne, tra atmosfere tropicali e intrighi internazionali

CRISTINA RAVA, I SEGRETI DEL PROFESSORE, MARSILIO

Un thriller italiano di tutto rispetto, tra Piemonte e Liguria di Ponente, il ritorno in scena del Commissario Rebaudengo lo vedrà coinvolto in una spirale di misteri ed omicidi

LINDA TUGNOLI, LE COLPE DEGLI ALTRI, NORD

Esordio per una nuova autrice. Una foglia di Gingko Biloba accanto al cadavere di una donna è lo spunto per una caccia all’assassino in stile classica, con precisi riferimenti alle psicologie dei personaggi.

ALEX BEER, LA DONNA IN ROSSO, EDIZIONI E.O

“Una nuova appassionante indagine dell’ispettore EMMERICH nella Vienna in rovina all’indomani della Prima Guerra Mondiale”

FRANK THILLIEZ, IL MANOSCRITTO, FAZI

Franck Thilliez, maestro del giallo francese, proprio come la protagonista del Manoscritto, conduce il lettore in un labirinto perfetto, giocando con i temi del doppio e della memoria, incastrando in ogni svelamento un nuovo mistero. Un autore degnissimo della collana Darkside di Fazi!

ROMAIN SLOCOMBE, IL CASO LEON SADORSKI, FAZI

Parigi 1942, Romain Slocombe firma un thriller atipico, pervaso dell’atmosfera classica del noir francese e al tempo stesso minuziosamente documentato sul piano della ricostruzione storica. Léon Sadorski, protagonista antieroe di una nuova serie di polizieschi, trascina il lettore in una Parigi oscura e corrotta.

«Una penna come uno scalpello, netta, precisa, efficace: l’arte di Slocombe è quella di rendere la grande Storia terribilmente umana».  Ian Manook

IAN MANOOK, HEIMAEY, FAZI

Ian Manook, alias Patrick Manoukian,  giornalista appassionato di viaggi e autore della trilogia Yeruldelgger, ci conduce dalla Mongolia alla pur selvaggia  Islanda con un noir voltapagina mirabilmente orchestrato, ricco delle suggestioni dell’isola, geyser e vulcani.

DENNIS LEHANE, MYSTIC RIVER, LONGANESI

Teso e magnetico, Mystic River è molto più di un thriller psicologico: è un romanzo epico sull’amore e sulla lealtà, sulla vendetta e sulla famiglia, in cui personaggi indimenticabili mettono mirabilmente in scena, con gesti e dialoghi degni di un grande drammaturgo, le pulsioni più profonde, la parte più buia dell’animo umano.

STINA JACKSON, GHIACCIO E ARGENTO, LONGANESI

La luce infinita dell’estate nordica nel romanzo d’esordio di Stina Jackson conferisce alla sua storia una qualità strana, quasi onirica. The Guardian

MARTIN CRUZ SMITH, l’ENIGMA SIBERIANO, MONDADORI

Martin Cruz Smith, quaranta anni dopo Gorky Park non si è stancato di indagare l’essenza della società russa, i cambiamenti sociali che avvengono nel Paese. Così, questa volta, Arkady Renko, si troverà  in questa sua nona indagine ad affrontare lo strapotere degli oligarchi che dominano la Russia, con il consueto occhio cinico…

GIANRICO CAROFIGLIO, LA MISURA DEL TEMPO, EINAUDI

Guido Guerrieri, il ritorno emozionante di un grande personaggio.

ALESSANDRO ROBECCHI, I CERCHI NELL’ACQUA, SELLERIO

Di nuovo in azione CARLO MONTEROSSI, nella sua Milano,.

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Il vincitore del prix  SD RTL 2018 per il miglior thriller francese, in una giuria presieduta da Michel Bussi, che così lo ha definito: “Un vero page turner,  contraddistinto da un’amosfera ossessionante e una scrittura cesellata. Lascia senza fiato”. Una ambientazione di provincia descritta con precisione, il classico clima di risentimenti, silenzi, e un “cold case” pronto a tornare prepotentemente alla ribalta un paio di decenni dopo il suo verificarsi,  in un libro che non dimenticheremo.

https://rizzoli.rizzolilibri.it/libri/i-gemelli-di-piolenc/

 

traduzione di Maurizio Ferrara

 

 

Giugno 2018. Piolenc, Francia del Sud. Nadia Vernois, undici anni, saluta le amiche all’uscita di scuola e un attimo dopo svanisce nel nulla. I sospetti delle autorità si concentrano subito su Victor Lessage, “il maledetto di Piolenc”, come è stato soprannominato da qualcuno. Vedovo, Victor è un uomo che si nutre di collera da troppo tempo, un uomo che non trova pace da trent’anni. È da giorni sotto torchio nella sala interrogatori della Gendarmeria di Orange, quando Nadia torna a casa. Ma la ricomparsa della bimba non basta a scagionarlo: particolari inquietanti non lo consentono, come il messaggio che Nadia dice di dover riferire a Victor, “Ditegli che Solène lo perdona”. Ecco, Solène lo perdona. Sua figlia. Trovata morta un giorno d’estate del 1989, dopo essere scomparsa insieme al fratello gemello, Raphaël, di cui invece non si sono più avute notizie. Un messaggio impossibile da recapitare, ma che per il commissario Julien Fabregas rappresenta l’unica traccia da seguire per risolvere le altre due sparizioni che si verificano nei giorni successivi. E che porta indietro a trent’anni prima, a quell’estate maledetta del 1989. Da quel momento, Fabregas sprofonda in un rovo di piste già battute dal suo alter ego dell’epoca, Jean Wimez, e di altre nuove, inesplorate, che allungano la lista dei sospettati. Neanche il più piccolo frammento disseminato sul sentiero degli anni potrà essere trascurato. Ne I Gemelli di Piolenc, Destombes distilla particelle di informazioni e passa al setaccio poche risposte: ci spinge così nel fitto di una vicenda dalle atmosfere ambigue, accendendo dubbi su tante figure e avvicinandoci, mai troppo, alla verità. Saremo costretti a rimettere in discussione le nostre poche certezze prima di trovarci di fronte, colpo di scena, a un epilogo del tutto degno di questo nome.

 

 

 

Sandrine Destombes

, parigina, è nata nel 1971. Con I gemelli di Piolenc, suo quinto romanzo, si è guadagnata il prestigioso premio VSD RTL 2018 per il miglior thriller francese, presieduto da Michel Bussi.

 

 

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“Siamo stati travolti, eppure qualcosa mi dice che non è finita, che la nostra idea, la nostra natura continuerà a sopravvivere. Perchè i vincitori, i nuovi padroni presto avranno bisogno di me. Finchè l’uomo sarà fatto della stessa merda. Conto su di voi.”
Sono le parole del protagonista de Notti e nebbie di Carlo Castellaneta, commissario della polizia politica nella Milano degli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale. Riproposto ora da Interlinea.
 
 
 
La Milano dell’ultima guerra nella stagione dell’occupazione nazista vista attraverso le vicissitudini di un commissario della polizia politica, tra la passione carnale per le donne e l’attaccamento agli ideali del fascismo ormai in mezzo a una guerra civile. Notti e nebbie, con «un gusto quasi viscontiano per il senso di putrefazione morale e corruzione fisica», è il primo romanzo italiano che ha raccontato il tragico periodo di Salò e della Resistenza con la voce narrante di chi aveva scelto il regime. Il noir di Carlo Castellaneta torna, a cinque anni dalla morte dell’autore, a rappresentare (come scrive Ermanno Paccagnini nel saggio conclusivo) «situazioni del passato che si vedono riproporsi nel presente».
Biografia dell’autore
Carlo Castellaneta
 
Carlo Castellaneta (Milano 1930-Palmanova 2013) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Iniziò giovanissimo a lavorare, prima in una galleria d’arte poi come correttore di bozze, finché nel 1958 Elio Vittorini lesse il manoscritto di Viaggio col padre e lo volle pubblicare. I romanzi di Castellaneta sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Giornalista del “Corriere della Sera” e direttore di “Storia illustrata”, è stato anche presidente del Museo teatrale alla Scala. Dal romanzo Notti e nebbie è stata tratta l’omonima miniserie televisiva diretta da Marco Tullio Giordana su sceneggiatura dello stesso Castellaneta. Interlinea ha avviato la ripubblicazione delle sue opere a cura di Ermanno Paccagnini.

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Il gioco del suggeritore, Longanesi

 

Una villetta isolata nel bosco. Una famiglia che ha rinunciato a ogni cosa, compresa tutta la tecnologia che ci circonda, pur di trovare la pace. Invece, troverà la morte. Una strage con un colpevole… Ma senza cadaveri. Un assassino senza passato, senza identità. Senza alcuna presenza su Internet, un uomo che per tutta la sua esistenza è riuscito a sfuggire alle telecamere di sorveglianza. Un enigma in carne e ossa, che non rivela dove ha celato i corpi… Anzi, non pronuncia nemmeno una parola. Solo una muta, inquietante convocazione. Un nome: quello di Mila Vasquez.

 

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Deliziosi gialli pieni d’atmosfera, con la giusta dose d’ironia, piacevolissimi da leggere, perfetti per l’estate.  Ecco Penelope Poirot e l’ora blu, da Becky Sharp, a concludere la trilogia. Marcos Y Marcos

 

Bebe Massone prese posto accanto alla consorte, osservando la sottoscritta come si osserverebbe un fantasma in un dramma shakespeariano.

“Bene” dichiarò Edelweiss. “Ci siamo tutti.”

“A parte il tè” bofonchiò Penelope incurante di essere udita.

In quel preciso istante la porta del vestibolo si aprì e una figura perlacea emerse dal buio reggendo un vassoio.

Sul vassoio erano disposte tre teiere d’argento.

 

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LISA GARDNER ci ha abituato a thriller mozzafiato, in cui la suspence non lasciava tregua, permettendoci di raggiungere le profondità della psiche dei suoi protagonisti. In questo suo nuovo libro, edito da Mondadori (i precedenti, con la detective caffè-dipendente Warren,erano firmati Marcos Y Marcos) ci pone di fronte ad un terribile dubbio sulla reale personalità di un ragazzo… Eroe? Oppure, omicida?
 
 
 
 
LISA GARDNER, SANGUE CATTIVO, MONDADORI
TRADOTTO DA G.DE BIASE
 
Lui si fermò accanto al furgone, gli occhi fissi su di me. “Puoi farcela, Telly. Magari sarà una passeggiata e farai ancora tanti errori. Ma io vedo qualcosa di buono in te. Hai salvato tua sorella e ora devi solo trovare il modo di salvare te stesso. Un altro anno, Telly, poi dipenderà tutto da te. Che cosa vuoi essere?”
 
 
È un eroe?
 
Otto anni fa, Telly Ray Nash ha ucciso suo padre, un ubriacone violento, con una mazza da baseball. Così facendo ha salvato se stesso e la sorellina Sharlah. Da quel momento però i due fratelli sono cresciuti separati, senza incontrarsi mai. Oggi Sharlah ha tredici anni e finalmente si sta lasciando tutto questo alle spalle. Dopo essere passata da una famiglia affidataria all’altra, ora sta per essere adottata da Rainie e suo marito Pierce Quincy, ex agente dell’FBI in pensione. E c’è una cosa che Sharlah adora dei suoi nuovi genitori: sono entrambi esperti in “mostri”.
 
È un omicida?
 
Un giorno però arriva una notizia. Un doppio omicidio alla stazione di benzina locale, e un uomo armato che scappa sparando per coprirsi le spalle e si rifugia nei fitti boschi dell’Oregon. Rainie e suo marito si precipitano per dare una mano con le indagini, ma si trovano di fronte a un’evidenza inquietante: è molto probabile che l’assassino sia Telly, e la sua catena di sangue potrebbe essere appena iniziata.
 
Solo di una cosa lei è sicura: suo fratello è tornato.
 
È una lotta contro il tempo. Bisogna trovare Telly, mentre un interrogativo tormenta i Quincy: perché dopo otto anni il ragazzo ha ricominciato a uccidere? Cosa significa questo per Sharlah? Tanto tempo prima, Telly le aveva salvato la vita. Ma ora lei stessa è costretta a fare i conti con un dubbio terribile: suo fratello è un eroe o un omicida? E quanto costerà alla sua nuova famiglia conoscere questa ultima, sconvolgente verità? Sharlah è sicura di una sola cosa: che il più grande pericolo è sempre accanto a te, vicinissimo, alle tue spalle.

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L’estate senza ritorno è il terzo titolo edito in Italia di Viveca Sten, rivedremo anche in questo libro l’ispettore Thomas Andreasson e la sua amica Nora Linde. Uno dei talenti emergenti del giallo nordico, capace di creare intrecci coinvolgenti calati nel suggestivo scenario di quei luoghi. In particolare, ne L’estate senza ritorno, vi troverete a celebrare la festa del solstizio d’estate, tra torme di ragazzini ubriachi, ma una di loro non tornerà a casa…
 
Viveca Sten, L’estate senza ritorno, Marsilio
 
 
 
Weekend di solstizio a Sandhamn. In occasione della tradizionale festa di mezza estate, le barche a vela affollano il porto e i pontili sono presi d’assalto da gruppi di ragazzi che si riuniscono per celebrare il giorno più lungo dell’anno. Nella folla, nessuno sente la disperata richiesta di aiuto di una di loro, che finisce per accasciarsi sulla riva, priva di sensi.
Anche Nora Linde si prepara a una serata di festa insieme a Jonas, con cui ha iniziato da poco una relazione che l’ha aiutata a gettarsi alle spalle un matrimonio infelice. Ma l’entusiasmo lascia il posto all’angoscia quando Wilma, la figlia quattordicenne di Jonas, scompare e sulla spiaggia viene trovato il corpo senza vita di un suo amico.
Dalla centrale di Nacka a Stoccolma, l’ispettore Thomas Andreasson raggiunge l’isola dell’arcipelago per guidare le indagini e fare luce su una storia ingarbugliata in cui, in un mondo di adolescenti smarriti, ognuna delle persone coinvolte ha la propria versione dei fatti e la propria verità da difendere.
Tradotto da A.Ferrari

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la bravissima Belinda Bauer ci conduce nuovamente tra le brughiere già conosciute del Somerset, per ritrovare il giovane investigatore Steven Lamb, già incontrato ne Blacklands e Negli occhi dell’assassino, suggestivi gialli dai toni gotici con il giusto tono di ironia.
 
 
Belinda Bauer,
Il ladro di bambini tristi, Marsilio
tradotto da F.Zucchella
 
Un’ombra cupa si allunga sull’estate calda e rigogliosa dell’Exmoor: fra le ginestre e l’erica della brughiera, è un susseguirsi inspiegabile di rapimenti di bambini. Voi non li amate, accusa uno dei biglietti lasciati dal misterioso rapitore. Cosa lo spinge a compiere un gesto così crudele e immotivato? Il piccolo villaggio di Shipcott si ritrova alla mercé di un orco psicopatico, e ancora una volta Steven Lamb (ormai diciassettenne, e teneramente innamorato di Emily) finisce suo malgrado al centro di una vicenda in cui niente – e soprattutto nessuno – è quello che sembra. Steven è proprio sicuro che Jonas Holly, il poliziotto del villaggio, abbia assassinato la moglie? E Jonas, a sua volta, è riuscito a riprendersi dal trauma della morte violenta e insensata della sua adorata Lucy? Intanto, l’indagine su questi enigmatici rapimenti deve proseguire, e come se non bastasse l’attenzione dei media nazionali si fa sempre più pressante: le vittime del “Pifferaio Magico” (come l’hanno soprannominato i tabloid) devono essere liberate prima che sia troppo tardi. In un clima tesissimo, avvelenato da sospetti, risentimenti e paranoie, all’ispettore Reynolds sembra di essere in un vicolo cieco. Nessun indizio utile, nessuna richiesta di riscatto, nessun motivo apparente. Nessuna speranza. Perché è vero: le persone fanno male ai bambini. E allora, in un’atmosfera carica di suspense morbosa, la lotta contro il tempo diventa estenuante. Dopo Blacklands e Negli occhi dell’assassino, anche per il suo terzo romanzo Belinda Bauer ritorna tra le brughiere misteriose del Somerset inglese, e ci consegna la sua personalissima versione di un gotico rurale dal fascino contemporaneo, vivificatada quei sottili tocchi di ironia di cui è maestra.

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