Martedì 11 febbraio 2020, ore 20.30
Libreria Atlantide, Via Mazzini 93, Castel San Pietro Terme
Presentazione de Matti di guerra, Morellini editore, a cura di Andrea Tarabbia. Saranno presenti, oltre al curatore Andrea Tarabbia, vincitore del Premio Campiello 2019, alcuni degli autori che hanno preso parte al progetto: Elena Briganti, Eva Brugnettini, Giovanni Di Prizito, Adalgisa Marrocco, Sara Maria Morganti, Cristina Testoni, Luca Tosi.
Intervista a cura di Roberta Tattini.
Undici studenti del corso di Letteratura 2018 tenuto da Andrea Tarabbia presso la Bottega Finzioni di Bologna; undici persone ricoverate presso l’Istituto Roncati di Bologna: attraverso lo studio delle carte d’archivio relative ai loro ricoveri, la ricostruzione degli eventi e l’uso dell’immaginazione per colmare i vuoti di informazione hanno preso vita undici storie, possibili o presunte, che raccontano di Giovanni Fregonese, Tomaso Grilli, Pietro Pussin, Andrea Maggio, Bortolo Bonomelli, Adele Gasparini, Orsola Slomp, Aldo Grandi, Giovanna Piamonte, Amleto Montanari e Giuseppe Capelli.
Gli autori: Alessandra Banfi, Adil Bellafqih, Elena Briganti, Eva Brugnettini, Giovanni Di Prizito, Adalgisa Marrocco, Valentina Misgur, Sara Maria Morganti, Luca Palladino, Cristina Testoni, Luca Tosi
Nell’antologia “Matti di guerra” sono raccolti undici racconti di altrettanti autori che si ispirano a episodi di vita nel triennio 1915-18 di alcune delle persone che furono ricoverate nell’Ospedale psichiatrico provinciale Francesco Roncati di Bologna ospitato nel vecchio monastero delle Salesiane dal 1867 fino al 1980, qualche anno dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia che decretò la chiusura di tutti i manicomi italiani (13 maggio 1978). Le storie raccolte e rielaborate dagli autori sono state ispirate dai materiali d’archivio oggi custoditi negli stessi locali dell’ospedale psichiatrico e assegnato in dotazione al Centro di studio e documentazione di storia della psichiatria e dell’emarginazione sociale “Gian Franco Minguzzi” della Provincia di Bologna. Tra le oltre 3800 cartelle cliniche qui conservate, ne sono state selezionate una piccolissima parte proveniente dai faldoni che ricoprono gli anni della Prima guerra mondiale, un periodo particolare per il manicomio Roncati. In questi anni infatti ci sono pochi medici e infermieri, poiché molti vengono chiamati a prestare servizio al fronte, e nel frattempo aumentano le richieste di ricovero, spontaneo o coatto: la guerra, in poche parole, acuisce i sintomi della follia nella popolazione civile e militare, e aumentano di numero i ricoveri soprattutto delle donne, i cui animi sono distrutti dalle partenze dei figli, dalle morti dei famigliari, dalla solitudine e dalle difficoltà economiche.
Andrea Tarabbia, curatore dell’antologia in questione e firma della prefazione, nasce in provincia di Varese nel 1978. Ha pubblicato i romanzi La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa, 2010), Marialuce (Zona, 2011) e Il demone a Beslan (Mondadori, 2011), il saggio Indagine sulle forme possibili (Aracne, 2010) e l’e-book La patria non esiste (Il Saggiatore, 2011). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov per Voland ed è uscito Il cimitero degli anarchici (Franco Angeli), un libriccino scritto per l’Archivio di Stato di Regione Lombardia. Nel 2013 è uscito il racconto La ventinovesima ora, pubblicato in versione e-book nella collana Mondadori Xs. Nel 2014 ha pubblicato per Manni un reportage sull’eutanasia, dal titolo La buona morte. Nel 2015 è uscito il romanzo Il giardino delle mosche (Ponte alle Grazie). Nel 2019 è vincitore del Premio Campiello con Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri). Per Morellini Editore ha curato l’antologia Ultimo domicilio conosciuto. Tredici racconti sulle Pietre d’inciampo (2018); nel 2020 pubblicherà un suo racconto nell’antologia a cura di Gabriella Kuruvilla Romagna d’autore. Vive a Bologna con moglie e figlio.
Elena Briganti è fisioterapista e si è successivamente laureata anche in Neuropsicologia. Nel 2014 ha vinto il Festival delle Lettere. Nel 2017, sempre al Festival delle Lettere, si è aggiudicata il Premio alla Libertà, ed è stata segnalata al Concorso Internazionale di Poesia e Teatro “Castello di Duino”.
Eva Brugnettini ha pubblicato racconti (Loggione Editore, Pendragon, Corriere di Bologna), fatto editing di antologie (Pendragon, Playboy) e romanzi. Autrice di puntate per le Muse Inquietanti su SkyArte (Pier Paolo Pasolini, Agatha Christie, Edgar Allan Poe, Griffo). Fa consulenze narrative, copywriting e lavora all’università.
Giovanni Di Prizito ingegnere ambientale, attualmente vive a Bologna dove insegna. In passato ha seguito un laboratorio triennale d’azione e scrittura drammaturgica. A Bologna invece ha seguito i corsi di sceneggiatura e letteratura presso Bottega Finzioni.
Adalgisa Marrocco collaboratrice del quotidiano “Huffington Post”, blogger e anglista. Scrive cose, ne legge e traduce altre. Autrice di due raccolte di racconti (Supermarket e altri racconti indigesti, 2014; Meglio dei Duran Duran, 2016). Cura la collana di classici di letteratura inglese di Rogas Edizioni. Ha tradotto, tra i vari, testi di Jane Austen, Virginia Woolf e Arthur Conan Doyle.
Sara Maria Morganti adora leggere e lo fa da quando ancora non aveva imparato a farlo. Suoi racconti sono apparsi on-line (Nodi, illustrato da Alex Ortiga,in Coccodrilli dal cilindro,2015), su riviste cartacee (La dignità di un rumore. Storia dei coniugi G., in «Eubosia», 2019) e in raccolte (Anne, in La valle delle storie, 2015).
Cristina Testoni, bolognese, attrice dal 2005, ha scritto e tuttora scrive racconti per bambini, commedie per il teatro, svolgendo anche laboratori e regie teatrali.
Luca Tosi, correttore di bozze, ghostwriter e scrittore di racconti. Nel 2018 è stato selezionato tra gli scrittori di Cuore di pietra, un progetto nato per raccontare il parco del Conero, guidato da Wu Ming 2 e Federico Clavarino; il libro è stato pubblicato dall’editore Skinnerboox.
Roberta Tattini, è presidente della Seacoop, società cooperativa sociale attiva nell’ambito dei servizi alla persona dal 1986, che si occupa di servizi rivolti all’infanzia, al sostegno scolastico, ai giovani, alle persone disabili, agli anziani e alle persone affette da disagio psichico. Seacoop, ha affiancato gli Enti Locali nel superamento dell’istituzione manicomiale di Imola.
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