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Posts Tagged ‘Hobby & Work’

 

Ispirata ad un fatto vero*, ecco una bibliografia dedicata ai romanzi ambientati nel mondo delle terme, da Milan Kunder ad Arthur Schnitzler, dalla cittadina di Roulettenbug di Dostoevskij a Porretta Terme, passando per Ischia e per lo stabilimento termale di Montalban. Bonus, in chiusura, il suggerimento cinematografico!

 

* una esperienza personale di questi giorni!

 

Dostoevskij, Il giocatore, varie edizioni

Un giovane precettore viene posseduto dal demone del gioco d’azzardo. Il racconto diventa così la narrazione di un’ossessione descritta con lucida genialità dal giocatore stesso. L’incalzante ritmo narrativo segue passo passo l’incrinarsi del destino. Poi uno stacco temporale e il lettore è proiettato d’improvviso in un’intricata matassa di rapporti di cui il protagonista cerca disperatamente il bandolo. La tecnica narrativa procede per interrogativi, supposizioni, indizi, suscitando un’atmosfera di autentica suspense che si risolve solo alla fine, quando il racconto perde il ritmo convulso e premette al lettore di sciogliere dubbi ed enigmi.

 

Yasunari Kawabata, Il paese delle nevi, Einaudi

Si tratta del primo romanzo di Kawabata ad essere stato tradotto in italiano (1959). Il paese del titolo è il paradiso terrestre sulla costa occidentale della maggior isola del Giappone, dove sorgono terme squisite, e delicati luoghi di villeggiatura. È questa la scena su cui si dipana la storia di Shimamura, ricco e raffinato esteta, e Komako, geisha delle terme. Komako fa parte di una categoria di geishe assai diversa da quella di città: le cortigiane del paese delle nevi non potranno mai diventare famose musiciste o danzatrici. Il loro destino è quello di maturare tra gli incanti e la corruzione di quel luogo appartato, dedito alla ricerca del riposo perfetto. Quello dei protagonisti è quindi un incontro d’amore elusivo e precario.

 

Manuel Vazquez Montalban, Le terme, Feltrinelli

Pepe Carvalho a causa dei suoi eccessi alimentari si trova ad affrontare un periodo di disintossicazione in un impianto termale nel sud della Spagna. “El balneario” è un istituto dietologico ed idroterapico gestito da una società svizzera che ha recuperato le antiche terme romane ed arabe sulle sponde del fiume Sangue. Intorno al padiglione in stile moresco si muove una clientela facoltosa e cosmopolita seguendo le diete draconiane sviluppate dallo scomparso Dott. Faber. Carvalho, nonostante le sue scarse risorse ed il suo smodato interesse per il cibo, si trova a vivere alcuni giorni in un luogo di benessere che improvvisamente si trasforma in un luogo di sterminio.

Danila Comastri Montanari, Scelera, Hobby Work

Tre nuovi misteri per il senatore-detective Publio Aurelio Stazio, sullo sfondo dei luoghi più suggestivi dei Campi Flegrei. Un omicidio nell’esclusiva stazione termale di Baia, legato all’ambiente della “dolce vita romana”, con le sue feste, i suoi banchetti, il suo culto della bellezza e i suoi piaceri segreti. Un delitto “sociale”, perperrato nel sudatorium delle terme e intimamente connesso al mondo dei lavoratori portuali di Pozzuoli, in lotta per affermare i propri diritti. Un caso di pedofilia, con la scomparsa di due fanciulle di quattordici anni, diversissime tra loro e forse vittime di un bruto: Lelia, la figlia del Prefetto della flotta imperiale di Miseno, e Faustina, una povera reietta dei bassifondi

 

Milan Kunder, Il valzer degli addii, Adelphi

In una cittadina termale dal fascino démodé, otto personaggi si stringono sull’onda di un valzer sempre più vorticoso: una graziosa infermiera; un ginecologo dai molti talenti; un ricco americano (insieme santo e dongiovanni); un trombettista famoso; un ex prigioniero politico, vittima delle purghe, e prossimo a lasciare il suo paese… Un «sogno di una notte di mezza estate». Un «vaudeville nero». Le domande più serie vengono poste con una leggerezza blasfema che ci fa capire come il mondo moderno ci abbia sottratto anche il diritto alla tragedia.

 

Arthur Schnitzler, Dottor Grasler medico termale, varie edizioni

Il dottor Grasler, cinquantenne medico termale, morbosamente legato alla protettiva sorella Friederike, dopo il suicidio di costei lascia l’isola di Lanzarote, dove ha soggiomato durante l’inverno e torna in Ungheria a esercitare la sua professione. Avvertendo il vuoto della propria vita cerca, pur sempre esitante ed incerto, la donna ideale, che crede di trovare in Sabine Schleheim, la giovane e volitiva figlia di un cantante ritiratosi dalle scene…

 

Gianni Mura,Ischia, Feltrinelli

orna l’ineffabile commissario Jules Magrite, con i baffi, le maglie a righe, la passione per i cibi di qualità e i vini d’annata. Torna in Italia come turista. Al suo fianco il giudice Michelle Lapierre, conosciuta durante le indagini su un caso sanguinoso. Con lei vive una relazione di abbandono e pudore, di tenerezza e disincanto, che in questa vacanza potrebbe consumarsi o, chissà, diventare una vera storia d’amore. La loro permanenza a Ischia – o, come dicono i francesi, “Iscià” – è appena cominciata, quando l’omicidio di un giovane romeno scuote la quiete dell’isola. Magrite non tarda a farsi coinvolgere, anche perché dal giorno del suo arrivo Peppe ‘o Francese – meglio noto ai flic come Pépé le Couteau – lo riempie di racconti e confidenze, su di sé e i suoi compaesani, come se davvero non avesse aspettato altro. E oltre il sipario delle buganvillee, delle scogliere e dell’acqua verde-azzurra il commissario scopre ben presto corruzione, degrado, criminalità. Pépé le Couteau accompagna Magrite dentro l’inferno di uno dei più celebrati paradisi mediterranei. Fino a dove? E a che prezzo? Dopo Giallo su giallo, Gianni Mura scrive un noir civile intenso e appassionato.

 

Ginevra Bompiani, La stazione termale, Sellerio

Due coppie di donne soggiornano in una stazione termale: una bambina con la zia, e due vecchie amiche. Si incontrano, si chiacchiera, si fa amicizia; si osservano e si studiano. Le vite delle quattro donne, ognuna con i suoi segreti e i suoi silenzi, si rispecchiano l’una dentro l’altra. E poco a poco affiora il passato, si scoprono i segreti, inconfessati o rimossi, si illuminano caratteri, emozioni e modi diversi di affrontare i drammi della vita.

 

Susanna Tamaro, Va dove ti porta il cuore, Bompiani

“Và dove ti porta il cuore”, racconta una storia forte e umanissima in forma di lunga lettera – scandita come un diario – di una donna anziana alla giovane nipote lontana. È una lettera di amore e allo stesso tempo una pacata ma appassionata confessione a cuore aperto di un’intera vita che nel gesto della scrittura ritrova finalmente il senso della propria esperienza e della propria identità.

 

 

Milena Agus, Il mal di pietre, Nottetempo

L’autrice racconta la storia di una nonna (nonna della narratrice), della sua vita, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest’ordine, appunto, perché alla nonna tutto capita un po’ in ritardo, quando ormai non ci spera più. Il matrimonio sembrava una possibilità sfumata (per via di una sentimentalità troppo accesa che faceva fuggire i pretendenti), quando a Cagliari, nel ’43, arriva un uomo che viene ospitato dalla famiglia e si sdebita sposandone la figlia. Ma non è ancora l’amore, quell’amore vagheggiato e sognato da tutti i personaggi di Milena Agus, con tanto sfortunato ardore. Ed ecco che sembra arrivare inaspettato, durante un viaggio in Continente, durante una cura termale per curare il “mal di pietre”, i calcoli renali.

e c’è anche il film, l’indimenticabile L’anno scorso a Marienbad:

 

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garibaldi

Nino Bixio e i suoi fratelli: avventure, amore e battaglie in un avvincente romanzo storico sullo sfondo della lotta per l’unità d’Italia. 

La gloria è il sole dei morti, Massimo Nava, Ponte alle grazie

Parigi, autunno 1872. Un anziano generale bussa alla porta di un appartamento borghese, al 26 di rue Jacob. È la casa di suo nipote, Maurice, figlio del fratello Alexandre, morto sette anni prima. Il generale è un uomo stanco, viene da lontano. È stato soldato e marinaio, ha combattuto le guerre di Indipendenza e a fianco di Garibaldi, con i Mille; ha navigato gli oceani fin dall’adolescenza. Prima di morire, vuole lanciarsi in un’ultima impresa: costruire una nave mercantile, attraversare il canale di Suez appena inaugurato e avviare commerci nelle Indie olandesi. Per questo, lascia la famiglia e volta le spalle agli onori militari.
Per inseguire il suo sogno, ha bisogno dell’aiuto di Maurice. Zio e nipote quasi non si conoscono, si osservano con distacco. Ma la forza del sangue avrà la meglio. Perché il generale non è un uomo qualunque: è Nino Bixio. Porta addosso le cicatrici delle grandi battaglie dell’Ottocento e combatterà ancora dall’altra parte del mondo. Dalla rievocazione dell’impresa dei Mille alla descrizione della Francia di Napoleone III, rivoluzionaria e imperiale, eccitante e mondana; dalla leggendaria America dei primi pionieri fino alle drammatiche avventure di Nino nei mari del Sud, La gloria è il sole dei morti tratteggia un affresco che abbraccia mezzo secolo e cinque continenti.
“Medaglie, discorsi. Che cosa resta di una guerra? L’esaltazione dei sopravvissuti e i lutti di quelli che l’hanno combattuta. Che pena, amico mio. Mi resta il mare. Mi aspettano le onde che si infrangono su questo porto maledetto, schiumeggiano alte e inghiottono anche i gabbiani. Io non mi farò inghiottire. Se affonderò, dovranno vomitarmi fuori, tanto sono amaro e indigesto.”

Massimo Nava è editorialista e corrispondente per il Corriere della Sera da Parigi. È stato inviato in Italia e corrispondente di guerra. Ha seguito i più importanti eventi internazionali.

Altri romanzi e memorie
Antonio Fogazzaro , Piccolo mondo antico, varie edizioni
Ippolito Nievo , Le confessioni di un italiano; varie edizioni
Luigi Pirandello , I vecchi e i giovani, varie edizioni
Antonio Scurati , Una storia romantica, Bompiani
Luigi Guarnieri, I sentieri del cielo, Rizzoli
Valerio Evangelisti- AntonioMoresco , Controinsurrezioni, Mondadori
Enrico Solito, All’ombra del pino, Hobby Work
Massimo Nava, La gloria è il sole dei morti, Ponte alle grazie
Claudio Fracassi, Il romanzo dei Mille, Mursia
Anna Banti, Noi credevamo, Mondadori
Alessandro Cannevale, La foglia grigia, Einaudi
Federico De Roberto, I vicere, varie edizioni
Annalina Molteni, Domani sarà battaglia – Magenta 3 giugno 1859, Memoria del mondo
Fausta Garavini, In nome dell’imperatore, Cierre
Gianandrea De Antonellis, Non mi arrendo, Controcorrente
Matteo Collura, Qualcuno ha ucciso il generale, Tea
Isabella Bossi Fedrigotti, Amore mio uccidi Garibaldi , Longanesi (n ed.ne imminente)

la bibliografia continua qui: saggi sull’Unità d’Italia e sul Risorgimento, libri per ragazzi e di futura pubblicazione:
http://www.box.net/shared/7zedp9jll9

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È una carrellata di ottimi racconti quelli proposti da Ben Pastor, autrice ormai piuttosto conosciuta nel panorama giallistico italiano, e non solo per le investigazioni di Martin Bora, l’Ufficiale detective dell’esercito germanico. Il suo colto e sofisticato eroe, un uomo retto che indossa una divisa sbagliata, è presente con alcuni racconti, che spaziano però in un ambito cronologico molto ampio: arriviamo fino al Seicento, con un indagine all’ombra dei Promessi sposi, cronologicamente parlando. Se possiamo rintraccarvi un filo conduttore, oltre alla capacità di catturare l’attenzione del lettore, è la guerra il sottofondo costante del libro, che sia quella recente di Bosnia, quella di Martin Bora, o quella di Nino Bixio, alla ricerca del cuore nero dell’Europa…

La morte, il diavolo e Martin Bora
Pastor Ben, Hobby & Work

Ucraina, 1941.Tutto inizia con l’Operazione Barbarossa, l’attacco nazista all’Unione Sovietica. Tra i primi a varcare il confine tra Germania e Russia c’è un giovane capitano dell’esercito tedesco: il suo nome è Martin Bora, il detective che ha reso celebre Ben Pastor. Colto, distaccato, compassionevole e nel contempo severo, anche in Russia Bora sarà costretto a dare prova del suo talento investigativo, inciampando quasi subito nel cadavere mutilato di una contadina. Ma questo “corpo in cerca di giustizia” è soltanto la prima tessera di un mosaico che dalla Russia si allarga alla Praga del feroce Reinhard Heydrich, per poi dilagare, con nuovi personaggi, in altri teatri di guerra e caricarsi di risvolti sempre più minacciosi. E allora, a poco a poco, tra scene (e messinscene) del crimine, presenze fantasmatiche, intrighi spionistici, ricordi traumatici della Prima guerra mondiale e del conflitto civile spagnolo, ambigui gesuiti e aristocratici dalla doppia vita, questa “sinfonia in giallo” si trasforma in un autentico viaggio di conoscenza all’interno della storia europea (e dei suoi misfatti più vergognosi), fino ad arrivare non solo al cuore degli enigmi ma anche, simbolicamente, alla radice di alcuni archetipi che hanno accompagnato la cultura dell’Occidente: il Cavaliere,la Morte,il Diavolo. . .

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