Posts Tagged ‘I doni della vita’
PIOGGIA GIALLA, JULIO LLAMAZARES, PASSIGLI. Nuova edizione per IL SAGGIATORE
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged adelphi, augias libri, augias libri consigliati, autori, autori spagnoli, CITTA’ DI PIETRA, DENISE ZANI, Frassinelli, I doni della vita, Il dono, Il saggiatore, In viaggio contromano, irene nemirovsky, Ismail Kadarè, julio llamazares, La nuova frontiera, letture consigliate, libri, LIBRI BELLI, libri consigliati, libri nuovi, marcos y marcos, mercè rodoreda, michael zadoorian, NERI POZZA, novità libri, nuovi libri consigliati, Passigli, Pioggia Gialla, recensioni, recensioni libri, respiro, tea, tim winton, toni morrison, Vasilij Grossman, Via delle Camelie, Vita e destino on settembre 27, 2019| Leave a Comment »
Romanzi, la nostra selezione dei migliori del 2009
Posted in i migliori dell'anno, tagged adelphi, ALEXANDRA FULLER, ARI FOLLMAN - DAVID POLONSKY, bompiani, Damon Galgut, EDIZIONI E.O, Francobollo d'addio, Frassinelli, guanda, HELONEIDA STUDART, HENRY BAUCHAU, I doni della vita, Il caso dei manghi esplosivi, Il compagno di scalata, Il dono, In viaggio contromano, irene nemirovsky, John Burnham Schwartz, julio llamazares, L'impostore, La leggenda di Colton H. Bryant, libri, libri consigliati, libri migliori dell'anno, libri nuovi, marcos y marcos, michael zadoorian, migliori libri del 2009, MINIMUM FAX, Mohammed Hanif, MONDADORI, NERI POZZA, Passigli, Pioggia Gialla, recensioni di libri, respiro, Revolutionary Road, Richard Yates, Rizzoli Lizard, tim winton, toni morrison, Una ragazza comune, Uomini d'irlanda, VALZER CON BASHIR, Vasilij Grossman, Vita e destino, WILLIAM TREVOR on luglio 23, 2009| Leave a Comment »

VALZER CON BASHIR, ARI FOLLMAN – DAVID POLONSKY, RIZZOLI -LIZARD
uno splendido Graphic novel, è il primo testo realizzato sotto la nuova sigla Rizzoli – Lizard. Un terribile memoir \ documentario di guerra, incentrato sulla strage di Sabra e Shatila degli anni 80, estremamente coinvolgente.
PIOGGIA GIALLA, JULIO LLAMAZARES, PASSIGLI
Grande letteratura, il monologo di Andrés de Casas Sosas, ultimo abitante di Ainielle, paese disabitato sui Pirenei. Attraverso i suoi ricordi, rivive la storia della sua terra, delle persone che la abitavano, morte o partite, dimenticandolo.
MOHAMMED HANIF, IL CASO DEI MANGHI ESPLOSIVI, BOMPIANI
Un grande Ride di molte cose Mohammed Hanif, degli americani e dei musulmani, e fa divertire anche il lettore con questo romanzo (vincitore del Commonwealth Writer Prize for First Book) che ci riporta al 1988, quando l’aereo del Generale Zia , dittatore del Pakistan, finì tragicamente il suo volo dopo appena quattrominuti dal decollo.
ALEXANDRA FULLER, LA LEGGENDA DI COLTON H.BRYANT, MONDADORI
L’avventura umana di Colton H.Bryant, ultimo romantico cowboy in un Wyoming in cui le grandi praterie lasciano gli spazi agli impianti di trivellazione dei petrolieri.
HELONEIDA STUDART, FRANCOBOLLO D’ADDIO, MARCOS Y MARCOS
Per chi ama la narrativa sudamericana, il ritratto forte di due sorelle riavvicinate dal frutto della vendetta, sullo sfondo di un Brasile non tenero con le donne . .
REVOLUTIONARY ROAD, RICHARD YATES, MINIMUM FAX
Sono state scritte molte pagine sulla vita di provincia negli Stati Uniti, su quelle esistenze ordinarie all’ombra della rispettabilità, di una felicità indotta dal consumismo, ma l’opera di Yates va ben al di là degli stereotipi che poi si affermeranno..Dal 1961, un libro amatissimo negli Usa
INDRA SINHA, ANIMAL, NERI POZZA
Finalista al Booker Prize, ANIMAL narra la vita di un ragazzino reso deforme dal disastro ambientale dovuto alla Union Carbide, nell’India degli anni 80. Un romanzo potentissimo, a volte un vero pugno nello stomaco, a volte divertente.
IRENE NEMIROVSKY, I DONI DELLA VITA, ADELPHI
Un altro capolavoro da parte di autrice riscoperta in tutto il mondo: con un taglio decisamente moderno, l’autrice racconta le gioie e i dolori nati dal matrimonio tra Pierre e Agnes, coppia che osa sfidare i mediocri valori borghesi espressi dalla società francese di inizio novecento, fino ai terribili giorni di fine anni Trenta.
DAMON GALGUT, L’IMPOSTORE, GUANDA
Da un autore accostato al primo Coetzee, una narrazione incalzante da cui traspare la contrapposizione tra passato e presente, tra uomo e natura, tra quanto è etico e quello che non lo è, in un contesto drammatico come il moderno Sudafrica
TIM WINTON, RESPIRO, NERI POZZA
Due ragazzi, un piccolo paese dell’Australia: di fronte a loro la sfida dell’emozione assoluta, quella che può cambiare la vita. Un romanzo intenso,bellissimo!
HENRY BAUCHAU, IL COMPAGNO DI SCALATA, EDIZIONI E.O
Un gran libro che ci parla della vita e dello spettro della morte, di invecchiamento e della forza della memoria. Condito inoltre da un messaggio positivo, la volontà di far tesoro delle proprie esperienze per trasmetterle ad altri, con la speranza di poterli aiutare ad affrontare le asperità della vita.
TONI MORRISON, IL DONO, FRASSINELLI
Dal primo premio Nobel afro-americano, una vibrante vicenda sul dolore dell’innocenza perduta, sullo sfondo dell’America della fine del Seicento.
UNA RAGAZZA COMUNE, JOHN BURNHAM SCHWARTZ, NERI POZZA
Scritto con rara grazia, UNA RAGAZZA COMUNE racconta al lettore l’avventura di una semplice ragazza destinata a diventare la consorte del Principe imperiale giapponese. Senza che questo le rechi eccessiva gioia, anzi..
Come Arthur Golden ne Memorie di una geisha, Schwartz si cala con precisione nel carattere femminile della protagonista, dando vita ad un felice ritratto del Giappone post Seconda Guerra Mondiale.
VITA E DESTINO, VASILIJ GROSSMAN, ADELPHI
Un altro grande libro sulle grandi tragedie del 900, sul fallimento delle ideologie. La riscoperta di un grande autore russo, oscurato dalla censura.
WILLIAM TREVOR,UOMINI D’IRLANDA, GUANDA
Trevor è considerato uno dei capostipiti della nuova letteratura irlandese, il patriarca dei vari John Banville, Roddy Doyle.In questa sua dodicesima raccolta di racconti il lettore troverà vite in discesa verso qualcosa, sia l’infelicità, sia una svolta verso l’esistenza.
MICHAEL ZADOORIAN, IN VIAGGIO CONTROMANO, MARCOS Y MARCOS
Resterete affascinati dall’ultimo viaggio di due attempati coniugi, con il loro camper sulla mitica Route 66! Una storia piena di tenerezza ed amore!
Irène Némirovsky , I doni della vita , Biblioteca Adelphi, Adelphi
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged adelphi, Biblioteca Adelphi, I doni della vita, irene nemirovsky, libri, libri consigliati, recensioni di libri on marzo 12, 2009| Leave a Comment »
Chiediamo scusa se a volte i nomi che appaiono nel notiziario si ripetono: ci siamo accostati al nuovo libro di Irene Nemirovsky con timore, quasi con una leggera stanchezza, dopo il discreto numero di titoli apparsi negli ultimi dodici mesi (in totale, tre per Adelphi e uno per Via del Vento). Dopo le prime pagine però, l’autrice è riuscita a trasportarci lontano, nel piccolo paese di Saint Elme, dando voce all’ennesima storia appassionante. Attraverso le vicende di Pierre e Agnes scorrono gli avvenimenti della Francia dai primi anni del Novecento fino all’approssimarsi del Secondo conflitto mondiale. Non crediate di veder scorrere però pedanti pagine retoriche. Quel che interessa a Irene Nemirovsky sono i sentimenti dei suoi protagonisti e di quanti li circondano, esplorando con delicatezza e precisione l’ambivalenza dei loro umori, la gretta meschinità dell’ambiente borghese dal quale i due giovani devono affrancarsi, le qualità dell’unione di un uomo e una donna in contrapposizione ai rigidi schemi sociali che vorrebbero imbalsamarli. Una autrice dei primi decenni del Novecento che possiamo sentire incredibilmente moderna nel denunciare i vizi della società, nel parlare un linguaggio che conosciamo.
Irène Némirovsky ,
I doni della vita ,
Biblioteca Adelphi, Adelphi
traduzione di Laura Frausin Guarino 2009
Pierre Hardelot, erede delle omonime cartiere, ha una fidanzata rosea e grassoccia che la famiglia ha scelto per lui, ma è innamorato di un’altra: una che non gli consentiranno mai di sposare, perché appartiene alla piccola borghesia, e non ha dote. Eppure, alla vigilia del matrimonio, Pierre decide di infrangere quella invisibile ma solida barriera «fatta di buon sangue, di carni robuste e sane e di risparmi investiti in titoli di Stato, una barriera destinata a proteggere per sempre i giovani dalle insidie della sorte e dalle loro stesse passioni», e la legge non scritta per la quale di generazione in generazione accoppiamenti giudiziosi stringono sempre di più i legami tra le poche famiglie che contano della ricca borghesia di provincia – e sposa la donna che ama. Comincia così «il grande romanzo classico» di Irène Némirovsky: trenta capitoli in cui, attraverso la storia degli Hardelot, si percorrono trent’anni di storia francese, da quelli che precedettero la prima guerra mondiale a quelli che vedono (nel momento stesso in cui Irène racconta gli eventi mentre stanno accadendo) l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi. E qui – nelle pagine conclusive del romanzo, allorché si compiono i destini dei personaggi che ha seguito con il suo sguardo affettuoso e ironico – Irène Némirovsky ci stupisce ancora una volta, dimostrando (esattamente come in Suite francese, la cui stesura portava avanti in parallelo, e di cui I doni della vita si può considerare una sorta di prova generale) una lucidità quasi profetica su quelli che saranno i destini dell’umanità tutta.