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Posts Tagged ‘Il giardino di Gaia’

Roberto Saviano, an Italian writer and journalist;

Roberto Saviano, an Italian writer and journalist; (Photo credit: Wikipedia)


Anche in questo libro Saviano userà la forma del saggio narrativo, il medesimo di Gomorra per intenderci. Altro non sappiamo, se non che dovrebbe arrivare in libreria all’altezza della primavera!

Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo – Cocaina
Tre amatissimi scrittori italiani firmano tre storie lucide e tesissime, che indagano un’ossessione della nostra società rivelandone il cuore criminale.
Torna l’ispettore Giulio Campagna, creato dalla penna di Massimo Carlotto: investigando su un giro di spaccio legato a un gruppo di trafficanti improvvisati, incappa in una banda di rapinatori che assalta i depositi di cocaina di organizzazioni criminali per rivenderla a prezzi molto piú bassi. Il capo della banda è una sua vecchia conoscenza… Nel racconto di Gianrico Carofiglio, una conversazione letteraria dentro un caffè si trasforma nella sconvolgente resa dei conti di una donna con il proprio passato. Una storia di perdizione dolorosa e appassionante sull’imprevedibilità dei destini e la fragilità delle esistenze. Giancarlo De Cataldo mette in scena un duello tra il capitano della Finanza Anselmo Federici e il giovane Rocco Moliterno, shadow banker per conto di una famiglia mafiosa in affari con il cartello del Sinaloa. E rivela come i confini tra finanza sporca e «pulita» siano molto labili, soprattutto quando c’è di mezzo la cocaina, la massima fonte di ricchezza dopo il petrolio.

Il sale rosa dell’Himalaya,
Baresani Camilla,
    Bompiani
Giada è una trentenne che vuole farsi strada, determinata a lottare contro le piccole grandi furbizie altrui. In una serata di pioggia – nell’attesa di un uomo che potrebbe cambiare il corso delle cose e con la necessità improvvisa di comprare sale rosa dell’Himalaya – la sua vita scandita dall’ambizione prende una direzione inaspettata grazie alla comparsa di due misteriosi sconosciuti. La sua lotta per affermarsi nel lavoro diventa, dopo quella sera, una lotta contro il mondo, un conflitto non solo contro i cattivi conclamati, i mostri espliciti, ma contro i nemici sottotraccia, che sono ovunque, dove meno te li aspetti, anche in famiglia. Il sale rosa dell’Himalaya è il romanzo di Giada, a partire dal giorno in cui, per lei, nulla sarà più come prima.

Luna di Luxor,
Bertola Stefania,
     Salani,
Miranda, redattrice in un settimanale femminile di successo, alla ricerca di uno scoop giornalistico, segue sotto mentite spoglie un famoso cantante rock, promesso sposo di una giovane nobile fiorentina. È l’inizio di una rocambolesca avventura che la porterà nelle dimore dell’aristocrazia toscana, nelle ville della Costa Azzurra, negli appartamenti di single smaniosi e nei castelli della Scozia. Tra bionde principesse e perfide brune, divi dello spettacolo e languidi pianisti che si amano e sparano, spiano e tradiscono, seminando lungo il percorso biscotti, sospetti, vermi volanti e oche mandarine.

Il giardino di Gaia,
Carlotto Massimo,
    Feltrinelli
Gaia Convento Bruni è una donna con le idee chiare. Si è creata una sorta di mondo perfetto dove gestisce con mano ferma marito e figlio e il ruolo della famiglia in paese. Si ritiene una persona di buon senso e non si ferma di fronte a nulla per impedire che qualcosa possa turbare la quiete della sua esistenza. Quando scopre che il marito vuole lasciarla per un’altra, Gaia non si dispera ma reagisce per salvare il suo matrimonio. Non tanto perché ama alla follia il marito ma perché nella sua visione del mondo la separazione non è ammessa. Al centro di questa storia ci sono le relazioni tra le persone stritolate da convenzioni sociali che non sono più in grado di sostenere progetti di vita reali e che la crisi ha reso ancora più invivibilità. Le persone cercano alternative nella doppiezza, nel replicare clandestinamente affetti e relazioni per reggere la condanna a un’ineluttabile infelicità. Gaia ne è perfettamente cosciente ed è convinta che imporre il suo modo di concepire la vita sia l’unico modo per salvare le persone che ama. Il problema è che Gaia non fa sconti e soprattutto non si rende conto di essere circondata da vittime anche se non del tutto innocenti. In questo intreccio di relazioni si annida anche la violenza familiare, perfettamente occultata grazie all’indifferenza degli altri. Famiglia, amiche e amici. E amanti. Questo è il mondo che Gaia riunisce nel suo giardino per testimoniare al paese la perfezione del suo modello.

La porta del paradiso,
Colitto Alfredo,
    Piemme

Mentre in Europa infuria la guerra dei Trent’anni, a Napoli il giovane nobile Leone Baiamonte scopre che la sua famiglia è stata rovinata da un perfido usuraio. Si assume il compito di risollevarne le sorti, ma macchiatosi di una grave colpa è costretto a lasciare la futura sposa Lisa e imbarcarsi su un galeone spagnolo diretto in Messico. Qui uno zio missionario ha scoperto una preziosa miniera d’argento e, pur inesperto, Leone ha accettato il suo invito a farsene carico, confidando così di poter dare sostegno alla sua famiglia e serbando in cuore la segreta speranza di riabbracciare Lisa. Ma nel Nuovo Mondo l’odio della bella e potente Socorro, l’amore per un’indigena dagli occhi profondi e gli intrighi della Chiesa interferiranno con i suoi progetti, rendendo l’impresa molto ardua.

Non so niente di te,

Mastrocola Paola,
Einaudi
È un mattino di novembre, nella sala conferenze del Balliol College di Oxford centinaia di persone assistono alla conferenza di un giovane economista italiano. Dopo qualche minuto di Power Point entrano – nel silenzio generale decine e decine di pecore. Bianche, lanose, ordinate, moderatamente belanti. Inizia così il nuovo romanzo di Paola Mastrocola. I genitori di Filippo, il giovane economista che ha condotto quel gregge per le strade di Londra, scoprono di non sapere quasi niente del loro ragazzo: lo pensano in America a studiare quando lui è a Oxford con le sue pecore, lo credono a Londra quando lui sta già partendo per i fiordi norvegesi. Lo ritengono uno studente modello, lo vedono già impiegato nella dirigenza di una società di assicurazioni o di una grande banca d’investimento londinese o forse – come si augura il padre – niente meno che al Pentagono. Ma Filippo, un giorno, mentre è in biblioteca, si vede passare davanti un calabrone, un insetto lucido e ronzante, e staccando gli occhi dai libri pensa, per la prima volta, alla propria vita e a quello che davvero desidera per se stesso. Filippo Cantirami, il giovane rivoluzionario della Mastrocola, ci fa riflettere sul concetto di tempo, sulla possibilità di metterlo in discussione, di ripensarlo. E alla fine è inevitabile chiedersi: ma cosa accadrebbe alla nostra vita se all’improvviso ci capitasse di vedere volare a mezz’aria quel calabrone?

Susanna Tamaro – Ogni angelo è tremendo, Rizzoli
Ogni angelo è tremendo è la storia di una bambina che diventa adulta.
Che nasce di notte, a Trieste, mentre soffia una bora nera che spazza via ogni cosa e rende ogni equilibrio impossibile. Di una bambina che cresce in una famiglia in cui sembra sia soffiato quello stesso vento impetuoso dell’est, squassandola.
Di una bambina che impara presto a riconoscere i vuoti che la morte lascia, quei vuoti che somigliano tanto agli abbandoni che la stessa bambina deve subire, da parte di un padre e di una madre desiderati e imprendibili. Di una bambina che non dorme mai, e fa (e si fa) molte domande, a cui nessuno sembra voler o poter dare risposte.
Ma è anche la storia della scoperta del mondo e della sua bellezza, della natura e delle sue forme. Di una bambina che si fa ragazza e si apre ai primi palpiti di amore e amicizia, ai sussulti dei poeti e degli scrittori. È la storia di una ragazza che scende a rotta di collo le scale di casa, la notte in cui il terremoto irrompe. È la storia della scoperta della grande città, Roma, e del terrorismo e, finalmente, del potere della scrittura e dei libri.
Quella bambina, quella ragazza, quella donna è Susanna Tamaro, che ci consegna il suo libro più intimo e coraggioso, più appassionante e misurato, più forsennato e vitale. Un’autobiografia che è anche romanzo di formazione e inno alla vita nonostante, ogni sua oscurità.

Andrea Camilleri – Il tuttomio, Mondadori
Arianna ha trentatré anni, ed è bellissima e deliziosamente infantile. I suoi capricci irragionevoli, le sue abitudini regressive e involontariamente lolitesche sono la gioia di Giulio, che la ha sposata e che l’ama e la protegge anche da se stessa. Ogni tanto, però, Giulio è attraversato dalla consapevolezza di non sapere tutto sulla sua moglie sensualissima e bambina: “C’è qualcosa, di te, che mi nascondi”, le sussurra mentre non riesce a fare a meno di viziarla. Di segreti Arianna ne ha molti, e brucianti; ma quello che custodisce più gelosamente è il “Tuttomio”: un rifugio, una “tana” tutta sua, ricavata in un angolo del solaio sul modello della piccola caverna dove si rifugiava in campagna, da piccola, e in cui la sola ospite ammessa è Stefania, una grossa bambola parlante. I giochi di Arianna e Giulio si tingono presto di un’accensione sessuale sempre più pericolosa. Tanto più perché lei, come ogni bambina birichina, non ha chiaro il confine che separa il gioco dalla realtà. Ispirato alla scandalosa vicenda dei marchesi Casati, sorretto da una scrittura capace di scandagliare con potenza e ironia tutte le sfumature della passione, questo romanzo di Camilleri trascina i lettori dritti nel cuore dell’amore e della perdizione.

Diego De Silva, Mancarsi, Einaudi, già in libreria
Nicola e Irene sono fatti l’uno per l’altra, ma non lo sanno. Probabilmente se ne accorgerebbero, se s’incrociassero anche solo una volta. Non dovrebbe essere difficile, visto che frequentano regolarmente lo stesso bistrot…
Irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare denuncia il fallimento a suo marito e se ne va. Nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. Anche lui, come Irene, è mosso da un’assoluta urgenza di felicità. Anche lui vuole un amore e sa esattamente come vuole che sia fatto.
Sarebbero destinati a una grande storia, se solo s’incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi. Se invece di passare ore a guardare fuori dalle finestre, si parlassero. E invece il caso vuole che ogni volta che Nicola arriva, Irene sia appena andata via. Soltanto alla fine, sulla soglia del locale, Irene e Nicola incroceranno i loro sguardi.
E sarà allora che decideranno cosa fare di se stessi, nell’attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca: perché se lo lasci passare, quell’attimo, te ne vai con la curiosa ma lucida impressione d’esserti appena giocato la vita.

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