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Posts Tagged ‘Il Ponte Vecchio’

Mercoledì 9 febbraio 2022, ore 20.30
Libreria Atlantide, Via Mazzini 93 – Castel S. Pietro Terme (BO)

Presentazione di Passerà. Storia di una famiglia ebrea (Il Ponte Vecchio) di Roberto Matatia

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Intervista a cura di Monica Marocchi.Evento con il patrocinio del Comune di Castel S. Pietro Terme, all’interno del programma di eventi dedicati al Giorno della Memoria.


«…Una famiglia di ebrei che rifiutò le leggi razziali e fuggì lontano, in un mondo sconosciuto, spinta dalla volontà di vivere in libertà e di porre termine alle provvisorie certezze del mondo ebraico. Vi racconterò i piccoli e grandi drammi familiari ai quali, com’era consuetudine, si poteva dare una sola risposta: «Passerà, anche questo passerà». (dal prologo del libro).Vite in fuga fra continenti sconosciuti: una famiglia di ebrei alla disperata ricerca di un luogo capace di restituire loro la dignità e il rispetto inseguito da generazioni. Ne sono protagonisti una donna e i suoi numerosi figli, uniti fra loro dalla soggezione nei confronti di un marito/padre autoritario e arrogante.


”Passerà” è la loro dottrina di vita perché, nonostante tutto, non muore in loro la speranza che, prima o poi, tutto il rancore e la paura si possano trasformare in un rassicurante rapporto familiare, fondato, se non sull’amore, sul rispetto reciproco.
In queste coordinate Roberto Matatia racconta una storia esemplare, stesa con la partecipazione, meglio la compassione verso una umanità da lunghi secoli offesa.


Roberto Matatia è nato nel 1956 a Faenza, dove ancora vive con la sua famiglia. Per molti anni ha scritto racconti pubblicati su quotidiani e antologie. Dopo il suo primo romanzo, “I vicini scomodi. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo” (ed. Giuntina, 2014), ha raccolto documenti e testimonianze che sono alla base di ogni suo scritto. Da non meno di vent’anni è un infaticabile divulgatore, noto ovunque in Italia, intorno alla Memoria delle persecuzioni razziali, stimolato dal triste destino di parte della sua famiglia, ridotta a cenere nel campo di Auschwitz.Monica Marocchi è bibliotecaria della Biblioteca Comunale di Sesto Imolese.

Gli appuntamenti in Atlantide continueranno martedì 22 febbraio, con la presentazione del libro di Vanni Santoni La verità su tutto (Mondadori). Intervista a cura di Muriel Pavoni.
Orario in via di definizione.

Gli appuntamenti sono tutti ad ingresso gratuito e si svolgeranno all’interno dei locali di Libreria Atlantide nel rispetto delle norme vigenti contro la diffusione del virus Covid 19. Green pass rafforzato necessario per accedere.


È gradita la prenotazione.Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare Libreria Atlantide: tel. 0516951180; email: info@atlantidelibri

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Streghe di Romagna

L’editore Il Ponte Vecchio continua la sua meritoria opera di ricerca storica con questo nuovo saggio di Giuliana Zanelli, una vera e proprio autorità:
 
Streghe di Romagna, Il Ponte Vecchio
 
 
Il saggio propone materiali lungamente frequentati da Giuliana Zanelli, quelli della stregoneria nel Cinque e Seicento, quando – pur nel progresso delle scienze e delle arti che chiamiamo Rinascimento e agli albori della Rivoluzione scientifica – in ogni parte d’Europa si accendono i roghi, sui quali ardono le streghe.
In una lunga sequenza d’anni, tribunali laici ed ecclesiastici istruiscono processi ai danni di donne e uomini accusati di maleficio e di patti diabolici, in una ossessione che riusciamo difficilmente a comprendere.
Nelle sue ricerche, l’autrice, pur nella consapevolezza delle dimensioni continentali del fenomeno, secondo la sua lunga abitudine di studio, non si allontana troppo da casa e dunque dalla concretezza della documentazione. In questo impegno, mentre alla luce di nuovi studi e interpretazioni affronta la rilettura di fatti di cui già si era occupata in passato, altri ne esplora, interrogando i documenti conservati nel fondo inquisitoriale della sua città.
Il racconto, che incorpora ampi stralci dai verbali dei processi, dà voce alle presunte streghe, ai loro delatori, alle chiacchiere di quanti testimoniano contro o a favore delle vittime sventurate di un tempo tragico.
Prende forma così un mondo di superstizioni, di paure, di fantasiose credenze la cui eco è giunta fino a noi.

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stupendo questo nuovo saggio di Eraldo Baldini, dedicato ai riti della nascita in Romagna. Quante cose che passano ancora oggi tutti i giorni sotto il nostro naso sono illuminate dalle pagine dell’autore, rendendoci il loro significato, la loro provenienza. E sullo sfondo, costante, ritorna ancora il culto dei morti, la credenza che la nascita serva a far “tornare in vita” le generazioni passate, una sorta di filo continuo che si dipana nei secoli.
 
Eraldo Baldini, I riti del nascere in Romagna, Il Ponte Vecchio
 
La gravidanza, il parto, il battesimo e la primissima infanzia erano situazioni e momenti in cui si concentrava e si attuava una nutrita serie di usanze, riti, superstizioni, obblighi, tabù, derivanti spesso dalla religiosità precristiana, da miti e credenze arcaiche, dalla semantica e dalla simbologia (formatesi nei millenni) delle culture popolari e contadine.
Attraverso una vasta e meticolosa ricerca, Eraldo Baldini indaga quell’insieme tradizionale con la chiarezza e competenza che i lettori ben conoscono, portandoci non solo a delineare e a scoprire un quadro affascinante (e non privo di sorprese) di gesti e di simboli in parte oggi dimenticati, ma dandocene nel contempo le chiavi di lettura e consentendoci di comprendere meglio il «come» e il «perché» di importanti aspetti non solo rituali, ma anche socioculturali.
baldini

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