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Posts Tagged ‘Il saggiatore’

I GIALLI  consigliati da Atlantide– 
  LEONARDO GORI, LA FINALE, TEA
Ritorna in nuova edizione una delle avventure più belle del Capitano Bruno Arcieri, un thriller sullo sfondo dei Campionati Mondiali di Calcio di Parigi, 1938.
DAVIDE LONGO, LE BESTIE GIOVANI, EINAUDI
Una strepitosa trilogia, di cui LE BESTIE GIOVANI è l’ultimo tassello: “La cosa che mi secca, delle storie di Bramard e Arcadipane, è che non le ho scritte io. Forse non sono mai stato abbastanza felice per farlo. O disperato, non so.” Alessandro Baricco
MAGNUS JONSSON, L’UOMO CHE GIOCAVA CON LE BAMBOLE, PIEMME
Primo libro della TRILOGIA DELL’ODIO, accostata in Svezia a quella di Stieg Larsson, vicenda in cui il passato può fare ritorno per tormentare i sopravvissuti…
STEFANO TURA, IL KILLER DELLE BALLERINE – L’ULTIMO BALLO, LA CORTE
Il primo romanzo di Stefano Tura e il sequel inedito in un unico thriller. Il killer delle ballerine: Rimini, anni ’90. Fabrizio Dentice è un pericoloso psicopatico, condannato e rinchiuso in un manicomio per l’omicidio di cinque cubiste. Ma il verdetto non convince Luca Rambaldi, giovane giornalista di provincia e fidanzato di una delle ragazze orrendamente assassinate…
LORENZA GHINELLI, BUNNY BOY, MARSILIO
Il graditissimo nuovo appuntamento con Nina, la bambina sorda già protagonista de Tracce del silenzio: torneranno per lei nuove inquietanti visioni, proprio mentre l’inverno riminese si tinge di rosso sangue… Una favola nera in cui l’autrice esplora con grande maestria i lati oscuri dell’infanzia.
KJELLO OLA DHAL, LA DONNA DI OSLO, MARSILIO
Una vicenda che si snoda dagli anni dell’occupazione nazista in Norvegia agli anni Settanta, storia di una misteriosa scomparsa, di una amicizia, e di una vendetta necessaria per fare i conti con il passato. Un autore bravissimo nel creare attimi di grande tensione sulla pagina!
FRANCESCA SERAFINI, TRE MADRI, LA NAVE DI TESEO
Una sorta di “giallo di formazione” ambientato sulle colline delle estreme propaggini di Romagna, un esordio nel genere stuzzicante da parte di una sceneggiatrice ed editor capace di irretire il lettore, con una bella storia che si nutre anche delle suggestioni offerte dal territorio e da una tavolozza stilistica assai originale, un ottimo registro letterario.
CHARLOTTE LINK, SENZA COLPA, CORBACCIO
Charlotte Link ha iniziato con i romanzi storici, per poi raggiungere il successo con i suoi thriller: amatissima non solo in Germania, ma con crescenti fans anche nel nostro Paese. Trama avvincente, serrata, densa di colpi di scena, protagonisti ben tratteggiati: tutti gli ingredienti per un giallo voltapagina impossibile da abbandonare!
AMY ENGEL, LA CONSUETUDINE DEL BUIO, HARPER COLLINS
Un affascinante noir rurale nel cuore del Missouri, nelle terre dei monti Ozark cari anche a Daniel Woodrell.   «Non solo un thriller sapientemente architettato, ma anche – grazie alle sue indimenticabili protagoniste – una fine analisi del rapporto madre-figlia» – Library Journal
PIERGIORGIO PULIXI, UN COLPO AL CUORE, RIZZOLI
Ogni volta Piergiorgio Pulixi riesce a sorprendere con le sue trame dense, adrenaliniche, proponendo storie specchio della nostra società. Autore premiato e pilastro del nuovo noir italiano.
PIERRE MARTIN, MADAME LE COMMISSAIRE E L’INGLESE SCOMPARSO, BEAT
Una affascinante ambientazione provenzale per questo giallo dai toni leggeri.
SUSANA HERNANDEZ, SCELTE SBAGLIATE, EDIZIONI LE ASSASSINE
Premio Cubelles noir per il miglior romanzo noir, finalista al premio Valencia Negra.. Un avvincente noir rurale (siamo nell’angolo più povero della Catalogna), quattro voci narranti a raccontare il proprio punto di vista su certi fatti accaduti… “esplorare le miserie nascoste nelle relazioni familiari e di coppia. Tutto ciò di cui ci vergogniamo e che occultiamo sotto il tappeto: le menzogne, il rancore, l’invidia, la slealtà”.
LAURA LIPPMAN, LA DONNA DEL LAGO, BOLLATI BORINGHIERI
Baltimora, anni Sessanta. Due sparizionI e un’aspirante giornalista sulle tracce della verità. Successi del passaparola: «Lippman ci racconta un mystery classico attraverso il prisma di molti personaggi, e in tutti si sente il riverbero delle tensioni razziali e femministe della Baltimora degli anni Sessanta» – Vanity Fair
LARRY WATSON, UNO DI NOI, MATTIOLI 1881
Grandi temi come il dovere, la giustizia, il passato, la famiglia e i suoi legami affiorano nell’universo narrativo di Larry Watson, uno che sa scrivere come pochi, con una prosa precisa ed evocativa. Ancora una volta sono  gli anni dell’immediato dopoguerra e i paesaggi del Dakota protagonisti di questo dramma animato dalla risolutezza di una donna nel voler sistemare alla sua maniera una ingiustizia e dai dilemmi del marito, sceriffo in pensione .
MARCO VICHI, RAGAZZE SMARRITE, GUANDA
Fine marzo 1970, il commissario Bordelli giunto al traguardo dei sessanta anni non vorrebbe trovarsi di fronte a casi complicati…
TONY HILLERMAN, IL CANTO DEL NEMICO, HARPERCOLLINS
Il primo libro con il tenente della polizia navajo Leaphorn , una serie di grande successo che prese il via nel 1970. Profondo conoscitore del mondo dell’ovest statunitense e delle riserve indiane, nelle sue opere miscela temi polizieschi, thriller e spiritualismo indiano. Un gradito ritorno in libreria!
PAOLA BARBATO, L’ULTIMO OSPITE, PIEMME
“Questa non è una storia di fantasmi. E’ la storia degli scrichciolii nelle case vuote, è il vento, una porta che si chiude. Non è niente. Potrebbe essere tutto.”
FRANCOIS MORLUPI, COME DELFINI TRA PESCECANI, SALANI «Una miscela perfetta di umorismo, scorrevolezza e tensione narrativa» – Piergiorgio Pulixi L
LORENZA GHINELLI, BUNNY BOY, MARSILIO
Rimini, le voci che tormentano Nina, la ragazza sorda già protagonista de Tracce del silenzio, tornano a farsi sentire, proprio mentre nuovi inquietanti delitti insanguinano la città
FREDERIC DARD, I BASTARDI VANNO ALL’INFERNO, RIZZOLI Dall’ideatore del Commissario Sanantonio, un noir degno di Simenon.
DEON MEYER, L’ULTIMA CACCIA,E.O
Un thriller mozzafiato sullo  sfondo del feroce scontro politico nel Sudafrica di oggi, tra nostalgici dell’apartheid, squali del nuovo potere e persone rimaste fedeli al messaggio di Mandela
REBECCA KAUFFMAN, LA CASA DI FRIPP ISLAND, SUR
Da una autrice amatissima dai librai, una insolita murder story in cui bisogna scoprire la vittima oltre che l’assassino.  Rebecca Kauffman indaga le dinamiche familiari e i rapporti tra le persone, con la precisione e la tenerezza che i lettori della Casa dei Gunner hanno imparato ad amare.
DAVID PEACE, TOKYO RICONQUISTATA, IL SAGGIATORE Un autore eccellente nell’indagare le pieghe della storia. Dopo Red Riding Quartet, dedicato al declino della potenza industriale inglese, David Peace volge il suo sguardo al Giappone dell’immediato Dopoguerra, con una trilogia qui conclusa degna dei noir di James Ellroy.
CAMILLA GREBE, SOTTO LA CENERE, EINAUDI
«Camilla Grebe mescola gli ingredienti del genere e ci consegna storie mai ovvie, piene di sentimenti e sempre coinvolgenti». – Frankfurter Allgemeine Zeitung E qua ci gustiamo un bel giallo svedese!
 
 
I PIU’ GRADITI DEGLI ULTIMI MESI:
I libri di Domingo Villar, Ilaria Tuti, Louise Penny, Dolores Redondo, Cristina Cassar Scalia
, Corrado Peli




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Era il 2009. Tra I nostri libri selezionati, avevamo indicato un testo ora in nuova edizione per IL SAGGIATORE.
PIOGGIA GIALLA, JULIO LLAMAZARES, PASSIGLI
Grande letteratura, il monologo di Andrés de Casas Sosas, ultimo abitante di Ainielle, paese disabitato sui Pirenei. Attraverso i ricordi di questo Robinson di montagna, rivive la storia della sua terra, delle persone che la abitavano, morte o partite, dimenticandola infine.
Un anno intenso, a giudicare da alcuni degli altri volumi consigliati:
RESPIRO, TIM WINTON, NERI POZZA
IL DONO, TONI MORRISON, FRASSINELLI
VIA DELLE CAMELIE, MERCE’ RODOREDA, LA NUOVA FRONTIERA
CITTA’ DI PIETRA, ISMAIL KADARE’, TEA
VITA E DESTINO, VASILIJ GROSSMAN, ADELPHI
IN VIAGGIO CONTROMANO, MICHAEL ZADOORIAN ,MARCOS Y MARCOS
I DONI DELLA VITA, IRENE NEMIROVSKY, ADELPHI.
 
La scheda de PIOGGIA GIALLA, tradotto da Denise Zani.
Un libro bellissimo, un’elegia commovente per un mondo perduto.» – Le Monde
 
«La pioggia gialla ricorda García Márquez, ma qui il barocco è stato sostituito da un lirismo sussultante.» – El Periódico
«Uno strano brusio mi fece svegliare di soprassalto. Era una notte fredda e la pioggia gialla oscurava la finestra. All’inizio pensai che fosse il vento. Ma mi stavo sbagliando. Proveniva da un punto imprecisato della casa. Era un mormorio di voci, di parole vicine.» Non è rimasto nessuno ad Ainielle. Se ne sono andati gli uomini e le donne, i pastori e i contadini, i giovani, i vecchi, gli animali. Rimangono i serpenti, nascosti sotto le rovine delle case. E rimane Andrés. Erano lui e sua moglie, prima, poi Sabina si è impiccata nel mulino abbandonato e ora, a fargli compagnia, non rimane che una cagna macilenta. Anche i villaggi vicini si stanno svuotando, dissanguati dalla guerra e da un progresso senza nome e senza pietà. Ma Andrés non ha intenzione di andarsene, nemmeno quando la pioggia gialla del tempo comincia a cadere e i fantasmi dei suoi morti tornano a visitarlo. Romanzo più per convenzione editoriale che per essenza, perché la sua natura è più vicina all’elegia e alla trenodia, di cui riprende l’ossessione per le anafore e le ripetizioni, La pioggia gialla è – nelle parole di Andrea Gentile, dalla postfazione che chiude il libro – romanzo della pura morte, poiché tutto, nella vicenda di Andrés, è fine, ma anche romanzo della pura vita, perché è il suo respiro, costante, affannato, a imprimere alle pagine il ritmo slavinante di un postremo testamento che è, insieme, un inno all’umana resistenza.

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Già, Vanni Santoni nel pomeriggio di Martedì stava lavorandoci, in attesa di dare il via alla presentazione in Atlantide. La Classifica dei libri di qualità di cui è uno dei promotori. Eccola qui, pronta, realizzata grazie al lavoro di un buon numero di critici, scrittrici, scrittori, riviste letterarie, librerie indipendenti, giornalisti culturali, editor e altri operatori del settore. Tre le categorie, Narrativa, Saggistica, e Poesia, i migliori libri pubblicati tra il primo febbraio e il 30 aprile 2019.
Potete scoprire le tre classifiche qui. (Ps. acquistate i libri in una libreria indipendente, però)
 

Pubblichiamo la classifica di qualità dei libri usciti tra il 1° febbraio 2019 e il 30 aprile 2019.

 
Narrativa
 
1) Claudia Durastanti, La straniera, La nave di Teseo
 
2) Filippo Tuena, Le galanti, Il Saggiatore
 
3) Francesco Pecoraro, Lo Stradone, Ponte alle Grazie
 
4) Andrea Zandomeneghi, Il giorno della nutria, Tunué
 
5) Fabio Bacà, Benevolenza cosmica, Adelphi
segue sul sito

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la classe non è acqua, si può dire parlando di questa giovane autrice al suo romanzo d’esordio. Un libro coraggioso, nel dare nuova forma ad antiche tradizioni ancestrali della terra d’Africa, innestate in un contesto di modernità. Gli spiriti che dimorano nel corpo della giovane Ada sono ben vivi, e pronti a farsi sentire nei confronti del mondo esterno.. Stile e prosa immersivi e conturbanti!
 
 
 
Akwaeke Emezi,
Acquadolce, Il saggiatore
tradotto da Benedetta Dazzi
«Ho vissuto molte vite dentro questo corpo. Ho vissuto molte vite prima che mi mettessero in questo corpo. Vivrò molte vite quando me ne tireranno fuori.»
 
Ada è nata in Nigeria, in un villaggio di terra rossa, ma a diciotto anni si è trasferita negli Stati Uniti per studiare. È un’adolescente come tante: frequenta le lezioni, esce a ballare, si ubriaca, si innamora. Ma Ada è un’adolescente come nessun’altra. La sua mente è abitata da presenze oscure: non sono le paure che assediano ogni coscienza umana, ma spiriti ancestrali della sua terra, reali quanto i compagni di college con cui passa le serate. Questi spiriti l’hanno seguita nel mondo quando è nata e sono rimasti intrappolati dentro di lei. Qui dimorano e combattono e offrono sacrifici di carne alla dea serpente che li ha partoriti, ma quando un evento traumatico minaccia di distruggere questo fragile equilibrio, gli spiriti prenderanno il sopravvento e non si fermeranno davanti a niente pur di difendere la loro Ada.
 
«Acquadolce racconta la “litania di pazzie” sofferta dalla giovane Ada con una prosa serpentina che affonda i denti nel lettore. Dopo Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie, Acquadolce è l’ultimo capolavoro di questa età dell’oro del romanzo nigeriano.» The Wall Street Journal
 
«Coraggioso e straordinario, poetico e disturbante.» The New York Times
 
«Un romanzo perfetto. Sexy, sensuale, spirituale. Uno degli esordi più straordinari di sempre.» The Guardian
 
Akwaeke Emezi nasce in Nigeria e studia alla New York University. Nel 2017 vince il Commonwealth Short Story Prize for Africa. Suoi lavori sono apparsi su molti magazine letterari, tra cui Granta. Acquadolce, nominato dal New York Times fra i cento migliori libri del 2018, è il suo romanzo d’esordio.

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Un genio, Michele Mari, decisamente. In questa nuova godibilissima edizione del suo I demoni e la pasta sfoglia farà rivivere mirabilmente al lettore l’ossessione che ha animato tanti sommi autori, dando loro modo di restare immortali con le pagine generate:
Michele Mari, I demoni e la pasta sfoglia, Il saggiatore
La letteratura è ossessione. È un demone polimorfo che può assumere le bianche fattezze di Moby Dick o l’aspetto mostruoso dei crostacei di Wells, che può abitare tra le nevi di London, sulle aspre montagne della follia di Lovecraft o nel condominio suburbano di Ballard. È nella luna precipitata in un camino di Landolfi, nell’occhio cieco del gatto di Poe, nei topi di Steinbeck. Si insedia tra le ecolalie di Gombrowicz come nello sdegno con cui l’ingegner Gadda oppone titanicamente un principio d’ordine al grottesco, alla vigliaccheria, all’ingiustizia del reale. L’ossessione è destino e forma, nevrosi e scrittura, e scrivere significa «consegnarsi inermi agli artigli dei demoni».
I demoni e la pasta sfoglia è il libro in cui Michele Mari affida alla forma-saggio quel rapporto inquieto e vitale con la tradizione che altrove ha esplorato attraverso il racconto, il romanzo, la poesia. Testi che compongono un’indispensabile cartografia letteraria, seguendo punti di fuga inediti e rintracciando parentele inaspettate: il sadismo di Stephen King e quello di Collodi, la misantropia di Céline e la bibliolatria di Kien in Auto da fé, il riemergere del lupo in Buck nel Richiamo della foresta e la voluttà con cui Gregor Samsa si abbandona alla nuova identità di insetto. E poi gli innumerevoli mostri e le infinite stilizzazioni con cui ogni grande scrittore non fa altro che parlare di se stesso, dei propri desideri e delle proprie ferite.
Accettando sfide spesso eluse della critica, Mari finisce per modellare le sembianze di un nuovo canone, che attinge tanto alla letteratura goticofantastica quanto a forme di scrittura come manierismi e pastiche che, grazie alla loro «natura esibitoria», rivelano la propria paradossale autenticità, il proprio osceno realismo. Ma I demoni e la pasta sfoglia è soprattutto una dichiarazione di poetica in controluce, in cui lo scrittore di Fantasmagonia e Tu, sanguinosa infanzia mostra il suo rapporto vampiresco con una tradizione eletta a dimora, in una dialettica serrata tra mostruosità e stile, morte e scrittura, persistenza dell’infanzia e attrazione per l’abisso.
Michele Mari insegna Letteratura italiana all’Università degli Studi di Milano. Oltre a volumi di saggi ed edizioni di classici ha pubblicato diversi libri di narrativa: Di bestia in bestia, Io venìa pien d’angoscia a rimirarti, La stiva e l’abisso, Euridice aveva un cane, Tu, sanguinosa infanzia, Tutto il ferro della torre Eiffel, Verderame, Rosso Floyd, Fantasmagonia e Roderick Duddle (tutti nel catalogo Einaudi), Filologia dell’anfibio (Laterza) e Rondini sul filo (Mondadori); sue anche le Cento poesie d’amore a Ladyhawke (Einaudi). Ha inoltre firmato Milano fantasma con Velasco Vitali (Edt), Asterusher con Francesco Pernigo (Corraini) e Sogni con Gianfranco Baruchello (Humboldt). Fra le sue traduzioni: L’Isola del Tesoro di Stevenson (Rizzoli), Il richiamo della foresta di London e Uomini e topi di Steinbeck (Bompiani), La Macchina del Tempo di Wells (Einaudi). Collabora alle pagine culturali di Repubblica.

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nuovi libri. Ecco una sfavillante STORIA DEL ROCK IN DIECI CANZONI.
 
Greil Marcus, Storia del Rock in dieci canzoni, Il saggiatore
 
 
il rock ’n’ roll è abbandono senza freni – lo ha detto Neil Young –, un abbandono che è nel volto schivo, negli assoli aspri e nel canto strozzato di Buddy Holly o negli occhi velati di Ian Curtis, mentre precipita con la voce e il corpo nella voragine di note di Transmission. Nei cori di Paul McCartney e John Lennon, che si inseguono nella cover di Money (That’s What I Want) di Barrett Strong, e nell’inguaribile perdita cantata da Amy Winehouse in To Know Him Is to Love Him.
La Storia del rock in dieci canzoni è la ricerca rabdomantica dell’essenza del rock attraverso brani che profetizzano verità ed eludono ogni restrizione, viaggiano nel tempo e sempre vi sfuggono. Non è un’ordinata cronologia che, a partire dalle origini del genere, da Elvis a Chuck Berry, passa per Bob Dylan, Jimi Hendrix, i Clash, per arrivare ai Radiohead. Le vere protagoniste, qui, sono le canzoni.
Greil Marcus ci conduce in una personalissima ricognizione del genere, da Crying, Waiting, Hoping di Buddy Holly – che nella versione dei Beatles perde la sua gioia spensierata sfumando nel ritmo funebre del finale – a All I Could Do Was Cry, cantata da Etta James e interpretata molti anni dopo da Beyoncé, in un gioco inestricabile di realtà e finzione: questa Storia del rock è un romanzo corale narrato da dieci brani indimenticabili, da riscoprire o ascoltare per la prima volta. Un intreccio di affinità, un’indagine su come un brano può attraversare generazioni di musicisti appartenendo solo a se stesso, e continuando ad attingere all’energia più sfrenata, al desiderio, al tormento; al sogno di una terra dorata.
 
Greil Marcus (1945) è uno scrittore e giornalista americano, considerato tra i più influenti critici musicali contemporanei. Tra i suoi libri pubblicati in Italia ricordiamo Mistery Train (Editori Riuniti, 2001), Like a Rolling Stone (Donzelli, 2005), Bob Dylan (Odoya, 2011) e The Doors (Odoya, 2012)
rock

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VIAGGI

 

Allen Ginsberg, Diario indiano, Il saggiatore

 

Nel febbraio del 1962 Allen Ginsberg sbarca a Bombay insieme al poeta Peter Orlovsky, suo compagno di una vita. È la tappa decisiva di un lungo viaggio iniziato nel 1961 a Parigi e proseguito a Tangeri, in Grecia, Israele e Kenya. Resteranno in India fino al maggio del 1963. Da quel “mondo delle meraviglie in cui l’Uomo sa di essere in sogno” nasceranno le pagine del libro-archetipo di tutti i viaggi in India, lontano dalla meticolosità del diario e capace di trasfigurare la realtà con lo sguardo fervido e trasognato del poeta. Ginsberg, assetato di religioni, tradizioni e paesaggio, osserva con lo stesso rapimento le pire accese sulle rive del Gange – avvolte da una nebbia rossastra e sulfurea -, le fumerie d’oppio e una tazza da tè annerita dal tempo, appesa a un chiodo su un muro ammuffito. Attraverso il caleidoscopio partecipe, vorace e allucinato di Ginsberg, l’India si mescola costantemente all’America, “strabica creatrice del Mondo Moderno”. È così che la Statua della Libertà si trasforma, in una visione caustica e carnevalesca, nel corpo della dea Kali, reggendo in ognuna delle sue innumerevoli braccia un simbolo della civiltà occidentale: una sedia elettrica sospesa su Wall Street, un razzo spaziale, uno schermo televisivo. Ed è dall’America lontana che riemerge costante il ricordo dei compagni della Beat Generation: Kerouac, Cassady, Burroughs e Corso. Nuova edizione.

 

 

Saro-wiwa Noo, In cerca di Transwonderland, 66ndand2nd

Da bambina le vacanze in Nigeria erano l’incubo di Noo: estati fatte di caldo e zanzare, senza elettricità né acqua corrente. Per lei e i suoi fratelli, abituati alla frescura del Surrey – un paradiso traboccante di Twix, cartoni animati e alberi rigogliosi -, il villaggio d’origine era una sorta di “gulag tropicale”. Poi nel 1995 suo padre, l’attivista Ken Saro-Wiwa, viene assassinato e tutto finisce. Niente più vacanze, niente più estati torride, un esilio volontario che dura molti anni, finché Noo decide di tornare per scrivere una guida sui generis. Prima tappa Lagos: traffico, bancarelle, okada che schizzano a velocità assassina, minibus stracolmi assediati da predicatori e venditori. E ancora l’asettica Abuja e l’arido Nord musulmano, i bronzi dell’antico Impero del Benin, le splendide statuette di Nok, i monoliti di Ikom e il parco dei divertimenti Transwonderland, con le sue giostre fatiscenti, specchio della decadenza di un paese minato dalla corruzione e dai conflitti interni. Nel corso del viaggio l’autrice si infuria, si rammarica, con sguardo occidentale critica e disapprova, ma la Nigeria è pur sempre la sua terra e i nigeriani il suo popolo. È il momento di riconciliarsi con loro e con il ricordo del padre

 

Buffa Mauro, USA COAST TO COAST, Ediciclo

 

Da New York a San Francisco in Greyhound attraverso quindici stati, quattro fusi orari e un uragano, Ediciclo

Un viaggio attraverso gli Stati Uniti, da New York a San Francisco in Greyhound. Sulle corriere che da un secolo collegano le città americane salgono e scendono i passeggeri, diretti verso le metropoli o nei piccoli centri sparsi come puntini nel continente. Mauro Buffa si immerge nell’America che le riviste patinate e le serie TV non raccontano, quella dei Greyhound dove viaggia la gente comune, dove molti hanno una storia da raccontare rivelando uno spaccato originale della realtà americana di oggi. Dalla East Coast, alle paludi della Louisiana, attraverso il deserto del Mojave, fino alla verde California. E ancora le città: New York, Chicago, New Orleans, El Paso, Las Vegas, Los Angeles e San Francisco, seguendo le tracce dei romanzi di Steinbeck e Kerouac, della musica country e rock che hanno raccontato questo grande paese.

 

Norman Lewis, Un dragone apparente – viaggio in Cambogia, Laos Vietnam, Edt Marco Polo

Norman Lewis aveva il dono di intuire dove le cose importanti della storia stavano per accadere, e di farsi trovare li per testimoniarle. Nel 1949 questo luogo era l’Indocina, e in “Un dragone apparente”, Lewis racconta una civiltà sull’orlo del baratro, stretta fra l’imminente crollo del colonialismo e le tensioni che porteranno alla devastante guerra del Vietnam. Con uno stile inimitabile, leggermente ironico ma per nulla distaccato, Lewis restituisce al lettore una Saigon in cui la Francia coloniale si intrecciava con l’antichissima cultura orientale, in un equilibrio precario quanto affascinante. Si addentra poi nella foresta pluviale per documentare le popolazioni indigene sopravvissute all’abbraccio ambiguo dell’Occidente: i moï, i meo, i rhadé, i thai neri e i loro sconosciuti villaggi, le longhouse di vita in comune. E ancora: Cholon, Vientiane, Luang Prabang, Phnom Penh e le rovine di Angkor Vat. Incontra imperatori e schiavi, brutali proprietari di piantagioni e sensibili ufficiali francesi, persino il papa del caodaismo, il culto che annovera fra i santi Victor Hugo. Su tutto incombe l’ombra lunga del Viet-Minh, invisibile e minaccioso come la tigre nella foresta, combattente per l’indipendenza mentre l’oeuvre civilisatrice della Francia prende a sfumare nella tragedia di un mondo al tramonto.

 

Robert Luis Stevenson, Edimburgo – note pittoresche, Ibis

Visitare Edimburgo guidati dal più grande scrittore scozzese: Robert Louis Stevenson (1850-1894): i monumenti e i luoghi dei grandi avvenimenti sono i protagonisti di questa “passeggiata”, e Stevenson ce li presenta intrecciando la storia, l’aneddotica e le tradizioni scozzesi, egli sottolinea soprattutto gli aspetti “romantici” e “pittoreschi” della sua città natale.

Charles Dickens, Il romanzo di Londra, Mattioli

Non c’è aspetto della vita cittadina che non sfugga agli occhi attenti di Dickens, dal sacrestano alle quattro sorelle in là con gli anni, al racconto in prima persona dell’ufficiale giudiziario, e poi avvocati, medici, vetturini, e teatri, circhi, gite sul Tamigi, sedute parlamentari, cene e pranzi di Natale, fin giù giù, nei bassifondi più avventurosi e degradati…

Centinaia di personaggi sullo sfondo di quella Londra che sarà la protagonista di tutta l’opera letteraria del grande scrittore inglese.

Sketches by Boz, Illustrative of Every-day Life and Every-day People è il primo libro mai pubblicato da Dickens, e del tutto inedito in Italia. Si tratta di 56 schizzi che riguardano scene e personaggi di Londra, divisi, nella prima edizione, in quattro sezioni: Our Parish, Scenes, Characters e Tales. I materiali così raccolti erano stati pubblicati negli anni precedenti in vari giornali e altri periodici tra il 1833 e il 1836. E’ un grande e lungo libro, che rivela in nuce tutta l’energia di Dickens e della sua opera: in queste pagine straordinarie esiste già tutto il modello cosmologico dickensiano ancora compresso prima del big bang, prima cioè dell’esplosione e dello sviluppo dell’universo che Dickens espanderà poi con i suoi grandi romanzi.

 

 

Robert Fulton, One man caravan, Elliot

Nel 1932, il ventitreenne Robert Fulton, fresco di laurea, durante una cena annunciò di voler fare il giro del mondo in motocicletta. Il suo scopo era far colpo su una ragazza, invece provocò l’entusiasmo e l’ammirazione incontenibile di un altro ospite, un rappresentante dello storico marchio inglese di moto Douglas, che si dichiarò disposto a fornirgli il necessario per l’impresa. Ebbe inizio così il primo giro del mondo in motocicletta di cui si abbia testimonianza. Punto di partenza Londra, meta finale New York, passando attraverso ventidue paesi di Europa, Medio Oriente e Asia, in sella a tre quintali e mezzo di gomma, cromo e acciaio, con pochi indumenti e una pistola. Un’avventura durata diciotto mesi in cui Fulton visse “un’Odissea a due cilindri”, alla scoperta di mondi e culture sconosciute, in balia degli eventi e dell’imprevedibile: gli assalti da parte delle tribù pashtun al confine tra Afghanistan e Pakistan, la prigionia nelle carceri turche, molte guerre civili. Ma anche l’incontro con un’umanità che lo accolse e aiutò nei momenti più difficili. Il volume, accompagnato dalle fotografie fatte dallo stesso Fulton, è il racconto di un’avventura leggendaria che ha segnato la letteratura di viaggio moderna.

 

Charles Dickens, circa 1860

Charles Dickens, circa 1860 (Photo credit: Wikipedia)

 

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AAVV, I RACCONTI DELLA NOTTE DI SAN GIOVANNI, DAMSTER

Se c’è una notte magica è proprio quella del 24 giugno, solstizio d’estate.
La guazza benefica, i falò, le streghe che ballano attorno agli alberi di noce, i piedi scalzi sull’erba bagnata, vergini che raccolgono con un falcetto di ceramica i frutti immaturi…
E non poteva che nascere questa notte il più magico e affascinante tra i liquori: Il Nocino
Venti racconti e altrettante storie dove il profumo dell’infuso si spande tra le parole, arricchendo la narrazione e impregnandola di mistero e di emozioni.

Contiene la ricetta originale del Nocino Modenese e i diversi modi di utilizzarlo in cucina (e non solo).

 

Chris Adrian, La grande notte, Einaudi

 

In questa rilettura contemporanea del “Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare”, l’ambientazione è l’emancipata San Francisco del 2008. La notte del solstizio d’estate, la Grande notte, due uomini e una donna salgono all’insaputa l’uno dell’altro il colle frondoso che ospita il Buena Vista Park con l’intento vacillante di recarsi a una festa. Tutti e tre hanno il cuore spezzato da una perdita amorosa devastante. Henry, oncologo pediatrico, cerca di superare l’abbandono dell’amato Bobby, fuggito da lui a causa delle molte ossessioni che lo tormentano sin dall’infanzia. Will, un arborista, vorrebbe trovare il modo di riavvicinarsi alla donna che ama e che l’ha lasciato per colpa dei suoi tradimenti. E a Molly, commessa in un negozio di fiori, basterebbe trovare tregua dall’angoscia che l’attanaglia sin dall’inspiegabile suicidio del fidanzato Ryan. Nessuno di loro raggiungerà il luogo stabilito. Disorientati da prodigi e incanti, i tre si perdono fra gli alberi e finiscono invischiati nel disastro soprannaturale che frattanto scuote il parco. Titania, regina delle fate, è impazzita di dolore. Il suo Bimbo umano, trastullo regalatole dal marito Oberon, ha ceduto alla fragilità terrena e l’ha lasciata, e lei, per la prima volta nella sua sempiterna vita, ha dovuto sperimentare in un sol colpo l’impotenza di una mortale, lo strazio di una madre e l’abbandono di una moglie.

Traduttore: Kampmann E.

 

Henning Mankell, Delitto di mezza estate, Marsilio

Notte di solstizio: tre giovani in una macchia isolata del bosco nei pressi di Osterlen. Qualcuno li spia. La loro festa si tinge di sangue. Intanto, la quiete della centrale di polizia di Ystad è spezzata dal ritrovamento del corpo di Svedberg, da anni collega di Wallander, ucciso da tre colpi di pistola sparati in pieno volto. Due foto tra le carte di Svedberg convincono Wallander dell’inesorabile intreccio tra i due casi di omicidio, ma l’assassino è sempre un passo in anticipo sulle mosse degli investigatori, che sono alle prese con gli inquietanti segreti di “uno di loro”, un uomo che credevano di conoscere. È impossibile intuirne i movimenti, prevedere chi sarà la sua prossima vittima: in una calma apparente cova la follia criminale.

 

Joan Didion, Blue nights, Il saggiatore

“Blue nights” sono le ore lunghe e luminose della sera che a New York preannunciano il solstizio d’estate, “l’opposto della morte del fulgore, ma anche il suo annuncio”. Sono passati sette anni da quando Joan Didion e John Gregory Durine festeggiavano il matrimonio della figlia Quintana Roo nella cattedrale di St. John the Divine in Amsterdam Avenue. Joan Didion ripensa a quel giorno, ai gelsomini del Madagascar nei capelli di Quintana, al fiore di frangipani tatuato sulla spalla. I ricordi rievocano istantanee dell’infanzia di Quintana: Malibù, la scuola di Holmby Hills, la California Meridionale e le sue stagioni “che arrivano in modo così teatrale da sembrare colpi di un destino inatteso”. I ricordi spingono Joan Didion a interrogarsi sul suo essere madre, ora che la figlia non c’è più. A rileggere ogni singolo evento della vita di Quintana alla ricerca di segni che forse non aveva voluto vedere. A fare i conti con la propria, inaspettata vecchiaia. Come “L’anno del pensiero magico”, “Blue nights” colpisce per la precisione chirurgica con cui parla del dolore.Trad Vezzoli D.

 

Walton Leslie, Lo straordinario mondo di Ava Lavender, Sperling Kupfer

 

Ava Lavender è nata con le ali, ma non può volare. Non può nemmeno vivere come le coetanee, perché sua madre la tiene chiusa in casa, al riparo da occhi indiscreti. Ma ha sedici anni e non si rassegna a essere diversa. In cerca di un perché, scava allora nel passato della sua famiglia, e scopre il destino infausto delle sue antenate: ognuna segnata da una peculiare stranezza, ognuna condannata a un amore infelice. E se fosse proprio l’amore la forza in grado di spezzare quell’antica maledizione? Un amore vero, capace di vedere oltre le apparenze. Per trovarlo, Ava dovrà affrontare il mondo fuori, gli sguardi di chi la crede un mostro o un angelo. Fino alla notte del solstizio d’estate, quando sarà lei a scrivere un nuovo, forse decisivo capitolo nella storia straordinaria della sua famiglia.PER RAGAZZI

Traduttore Petrelli A.

 

 

poi, naturalmente, il SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William S.!

 

LA LEGGENDA DI AZZURRINA E DEL CASTELLO DI MONTEBELLO DI RIMINI

amadesi paola; gatta a. , Tipografia Moderna, Ravenna

Una bambina scomparsa a fine del XIV secolo, ancora fa echeggiare la sua voce disperata e il suo grido angosciato ogni cinque anni il 21 giugno al solstizio d’estate. In un castello del tutto pieno di presenze che reclamano attenzione, quello di Montebello in provincia di Rimini, dove spesso si recano i ricercatori del paranormale per effettuare esperimenti.

 

http://www.castellodimontebello.com/

 

 

 

 

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si viaggia , sulle tracce di Annemarie Schwarzenbach ed Ella Maillart. Riproposto un classico del viaggio:

Tutte le strade sono aperte. Viaggio in Afghanistan 1939-1940, Annemarie Schwarzenbach, Il saggiatore
Inquieta, androgina, nomade in fuga da se stessa, icona eterea e trasgressiva: Annemarie Schwarzenbach è tutto questo, un romantico Ulisse senza Itaca. In un nefasto 1939, lasciandosi alle spalle un’Europa sull’orlo della guerra e l’amore tormentato con Erika Mann, Annemarie prende la via dell’Oriente a bordo di una Ford con l’amica scrittrice Ella Maillart. Due donne sole scoprono l’Afghanistan, un paese ai confini del mondo dove il tempo è rarefatto e brevi tragitti diventano peregrinazioni di giorni interi. Annemarie racconta quello che vede e sente in un quaderno di viaggio che lascia stupiti per la sua incredibile modernità: quei paesaggi scomparsi, distrutti dalle recenti guerre, dilaniati dalle tensioni etniche, attraverso le parole di Annemarie si mostrano ancora nella loro purezza, in un riverbero di colori polverosi, sguardi profondi, voci lontane. Prende forma un viaggio che è dura scuola di vita, abitudine all’incontro e alla perdita, apertura all’altro e alla parte più in ombra di se stessi. Dalla Turchia alla Persia, fino agli altopiani afghani, Annemarie si interroga sulla condizione delle donne col chador, si ferma a bere il tè nelle tende giallo ocra delle tribù pashtun, attraversa tempeste di sabbia e deserti di cardi. Nomi come Pamir, Hindu Kush e Mazar-i-Sharif, molto più che indicazioni geografiche, nel suo taccuino divengono suono e colore, ricordo e mistero.
trad. D’Agostini T.

 

Ella Maillart, one of the great travelers of t...

Ella Maillart, one of the great travelers of the 20th century. (Photo credit: Wikipedia)

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MAURIZIO DE GIOVANNI, IN FONDO AL TUO CUORE – INFERNO PER IL COMMISSARIO RICCIARDI, EINAUDI

Anni Trenta, un nuovo caso per il commissario della Regia Polizia di Napoli!

NICK PIZZOLATTO, GALVESTON, MONDADORI

Un grande noir, finalista al premio Edgar, incentrato sulla figura di un piccolo pregiudicato colpevole di non essere simpatico ad un mafioso di New Orleans…

TOM HILLEBRAND, IL FRUTTO DEL DIAVOLO, ATMOSPHERE

Un bel giallo per mettere il naso nel mondo della sofisticazione alimentare e dei grandi interessi che ruotano al mondo del cibo, tra gli eccessi dello chef system e l’ossessione per il nuovo ingrediente trendy

LEE CHILD, UN PASSO DI TROPPO, LONGANESI

decimo volume in ordine temporale della serie dedicata a Jack Reacher, l’ex poliziotto militare, ancora inedito in Italia! Sempre all’altezza delle aspettative!

IVY POCHODA, VISITATION STREET, NERI POZZA

Un noir che piacerà a chi ama Dennis Lehane e Alice Sebold. Con tratti decisi, ecco svelata al lettore la vita quotidiana di un quartiere di Brooklyn, sconvolta dalla scomparsa di una ragazza

PIERGIORGIO PULIXI, LA NOTTE DELLE PANTERE, E.O

Per proteggere la sua squadra da uno scandalo di crimini e corruzione, l’ispettore Mazzeo finisce in carcere. Ma il suo sacrificio non può fermare le conseguenze di anni di crimini. I suoi uomini, infatti, hanno messo le mani su una partita di droga, e lui da dietro le sbarre non può fare nulla. L’unica alternativa è scendere a patti con la legge imbarcandosi in una missione sporca e suicida..

MALCOM MCKAY, LA MORTE NECESSARIA DI LEWIS WINTER, MONDADORI

Per tutti i fans di Ian Rankin, del cosiddetto TARTAN NOIR, come anche Christopher Brookmyre, per esempio, ecco una nuova stimolante proposta per calarsi nei climi scozzesi

MARCOS CHICOT, L’ASSASSINO DI PITAGORA, SALANI

Matematica, filosofia, misteri e delitti, e un protagonista importante: Pitagora. Un giallo storico accattivante, voltapagina, finalista tra l’altro del Premio Planeta in Spagna, il più importante!

RICHARD LANGE, ANGEL BABY, EINAUDI

Una scrittura secca, quella di Richard Lange, che con questa storia di confine tra Messico e Stati Uniti, finalista dell’Hammett PRIZE 2013.

DAVIDE LONGO, IL CASO BRAMARD, FELTRINELLI

Un ex commissario ferito dal dolore, isolato in un paesino tra le montagne, misteriose lettere che continuano a raggiungerlo con cadenza annuale, cercando di rinnovare quella pena. Tessere avvincenti di un gran bel libro!

PETER BLAUNER, SLOW MOTION RIOT, IL SAGGIATORE

Un noir metropolitano durissimo, a dipingere la New York degli anni Novanta, al tempo dell’arrivo del Crack, tra spacciatori violenti e un sistema giudiziario di certo non perfetto…

BELINDA BAUER, NEGLI OCCHI DELL’ASSASSINO, MARSILIO

Con tensione crescente e un briciolo d’ironia di fondo, ecco un altro godibile thriller firmato Marsilio. Un viaggio nel Somerset, in un piccolo villaggio, in cui l’investigatore locale dovrà fronteggiare un mistero molto particolare..

CAMILLA LACKBERG, LA SIRENA, MARSILIO

Davvero, la regina del thriller in questo momento!

GUIDO SGARDOLI, ROSSO VENEZIANO, TIME CRIME

Da un grande autore per ragazzi, un giallo storico assolutamente coinvolgente! Con protagonista un genio dell’arte del calibro di Giorgione!

STUART MCBRIDE, VICINO AL CADAVERE, NEWTON COMPTON

Con il sergente Logan McRae si va ad Aberdeen, per la sua ottava avventura: ancora una volta emerge un lato non stereotipato della Scozia, quello di terra in preda ad una violenza che può esplodere in forme terribili: lasciatevi guidare dalla penna sicura e decisa di Stuart MacBride!

ARNE DAHL, BRAMA, MARSILIO

Protagonista, il crimine internazionale, il mondo della finanza… e una squadra speciale per combattere certi eccessi..

BENJAMIN BLACK, LA BIONDA DAGLI OCCHI NERI, GUANDA

ritorna Philip Marlowe, con una storia dalla stessa intensità noir, e con una splendida lady..

  LISA GARDNER, TOCCATA E FUGA, MARCOS Y MARCOS    

       Una ricca famiglia rapita, un nuovo caso per Tessa Leoni, e la consueta straordinaria abilità nel dipingere, inchiodando il lettore alla pagina, i segreti che possono celarsi dietro la solida facciata di una mucleo familiare..

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DANIEL SILVA, LA RAGAZZA INGLESE, GIANO

Il primo ministro inglese finisce sotto ricatto per uno scandalo sessuale. Dal re della spy story un nuovo caso per Gabriel Allon, imperdibile!

 

ecco la scheda:

 

Madeline Hart è un astro nascente del partito al governo in Inghilterra. Ventisette anni, telegenica, laureata in economia a Edimburgo, è la responsabile delle “campagne sociali” del partito, ma ha tutte le carte in regola per approdare a lidi migliori. Al parlamento, ad esempio, o addirittura a un ministero. L’ultimo venerdì di agosto, però, in fondo a un burrone poco distante dalla villa in Corsica che la giovane donna ha affittato per trascorrervi le vacanze, la polizia nazionale francese rinviene il suo scooter. Di lei, invece, nessuna traccia. Nei primi giorni delle ricerche, la stampa britannica si scatena. Gli inquirenti d’oltremanica brancolano nel buio e i tabloid inglesi non si lasciano sfuggire l’occasione per criticarli. Coi primi freddi dell’autunno, tuttavia, l’interesse per la sua vicenda scema notevolmente. Nessuno si curerebbe più della sua triste sorte se un giorno non fosse recapitata alla porta di casa dell’addetto stampa di Downing Street una busta con dentro tre oggetti: un dvd, un foglio A4 e una foto. Nel video una spaventata e stanca Madeline Hart dichiara con riluttanza: “Ho fatto l’amore per la prima volta con il premier Jonathan Lancaster durante la conferenza del partito a Manchester, nell’ottobre del 2012…”. Chi può occuparsi di una simile intricata faccenda? L’MI5, l’intelligence inglese, ha una sola risposta al riguardo. L’unica persona in grado di sbrogliare i fili di quel sequestro è l’ex agente del Mossad Gabriel Allon…

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