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Posts Tagged ‘Juan Gabriel Vasquez’

Già, non abbiamo un catalogo online, però ci sono alcuni modi per trovare qualche ispirazione, e trasmetterci qualche ordine

 

 

Già, non abbiamo un catalogo online, però ci sono alcuni modi per trovare qualche ispirazione, e trasmetterci qualche ordine, che potremo poi consegnare a domicilio (nel capoluogo, qui a CSPT).

Narrativa, i migliori degli ultimi mesi, secondo Atlantide. MARZO 2020

SANDRO CAMPANI, I PASSI NEL BOSCO, EINAUDI

Sono passati tre anni da Il giro del Miele, e Sandro Campani ci conduce nuovamente nel suo Appennino, luogo fatto di abbandoni, di silenzi,  di dolce malinconia, di natura pronta a riprendersi i suoi spazi, di gente che pur conoscendosi da sempre mantiene  e cela segreti, questioni in sospeso, incomprensioni e dissapori.. Un romanzo corale che fa venire voglia di restare ancora accanto ai protagonisti, di andare a cercare quell’albergo diffuso gestita dalla Betti, finalmente aperto con i soldi di chissachi, o nel bar della Luisa,  in riva al lago, seguendo i ritmi della natura o a partecipare al taglio del bosco di Fausto, marito della Betti e  morto anni fa,  per celebrare quella sorta di rito collettivo necessario a ripulirlo dai rovi, a fare legna per l’inverno. Un evento  verso cui convergono le azioni (e i pensieri) dei protagonisti, allarmati dal ritorno di Luchino, lo “strano” del luogo, quello che è fuggito.

ELIZABETH STROUT, OLIVE, ANCORA LEI, EINAUDI

Sempre dotata di una scrittura elegantissima, sopraffina, Elizabeth Strout. Quanto eccellente nel rendere la psicologia dei suoi personaggi, le relazioni che si creano tra le persone, le dinamiche alla base dei comportamenti, il nucleo intimo dei suoi protagonisti viene reso con grazia al lettore. Lettura consigliatissima

TIFFANY MCDANIEL, SUL LATO SELVAGGIO, ATLANTIDE

Daffy e Arc sono gemelle, figlie di due genitori dediti all’eroina, e il padre ben presto ne finirà vittima . Sono nate ad un minuto di differenza l’una dall’altra, e per fortuna che hanno una nonna che per un po’ di tempo le terrà fuori dalla sporcizia, dall’indifferenza, dalla droga, dal degrado umano.  Cercheranno di farsi forza a vicenda rifugiandosi in un loro mondo, per tenersi alla larga dagli altri uomini che entreranno in casa, per frequentare la madre e la zia Jo.

Un libro dalla terribile intensità, capace di “Trovare la bellezza nel lato selvaggio”: grandi e promettenti sono le doti di questa autrice, già capace di farsi ammirare nel mondo per L’estate che sciolse ogni cosa, ora pubblicata in anteprima mondiale per le bravissime edizioni Atlantide di Roma.

ROMINA CASAGRANDE, I BAMBINI DI SVEVIA, GARZANTI

Storie dimenticate tornano a rivivere: i bambini “venduti” dalle famiglie povere dell’Alto Adige ai contadini tedeschi tra Sette e Inizio Novecento avevano il diritto ad una voce.  Romina Casagrande li pone al centro di una vicenda vibrante e di grande fascino, riuscendo inoltre a cogliere la bellezza dell’alternarsi del ritmo delle stagioni, un mosaico elegantissimo di profumi, animali, fiori, in quel contesto speciale che offre al lettore l’ambiente montano.

DELPHINE DE VIGAN, LE GRATITUDINI, EINAUDI

Dopo Le fedeltà invisibili, Delphine de Vigan prosegue il suo viaggio al cuore dei sentimenti, regalandoci un intenso romanzo a piú voci, scritto con quella grazia e quella delicatezza capaci di toccare le corde piú profonde del cuore. Una anziana signora, un ortofonista che cerca di aiutarla, una ex vicina di casa , quasi una figlia, e una casa di riposo.

CATHERINE LACEY, A ME PUOI DIRLO, SUR

Dall’autrice de NESSUNO SCOMPARE DAVVERO , un romanzo che ci mette di fronte a domande profonde e attuali sul nostro rapporto con il corpo, l’altro, l’identità e l’accoglienza.

AROA MORENO DURAN, COSE CHE SI PORTANO IN VIAGGIO, GUANDA

Una famiglia spagnola fuggita nel Dopoguerra nella DDR, una valigia piena di ricordi, e una nuova fuga pochi anni dopo, da parte della protagonista del libro, per seguire un ragazzo dell’Ovest.. «La storia coinvolgente di uno sradicamento personale e politico. La figura di Katia rappresenta e allo stesso tempo illumina il dramma ideologico della storia europea del XX secolo. Un libro scritto con una finezza che colpisce al cuore il lettore» – Manuel Vilas

ZADIE SMITH, GRAND UNION, MONDADORI

“Zadie Smith ha un dono: quello di saper scrivere su qualsiasi argomento in maniera acuta e brillante”. Perfettamente d’accordo con l’autrice di questa recensione (basata suoll’edizione inglese) di Grand Union. Autrice di grandissima personalità e talento, ottima raccolta!

MARTA BARONE, CITTA’ SOMMERSA, BOMPIANI

Il romanzo migliore pubblicato tra ottobre 2019 e febbraio 2020 secondo la giuria qualitativa de l’Indiscreto, composta da critici, autori, bibliotecari, librai. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue appartenenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misura e si costruisce attraverso la parola letta e scritta.

MARC UWE KLING, QUALITYLAND PER OTTIMISTI, FELTRINELLI

Per chi ama Douglas Adams e la sua Guida Galattica. In un futuro prossimo dove tutti i processi decisionali sono automatizzati, un uomo ha la sfacciataggine di fare una scelta per conto suo, con conseguenze globali. Ci sono due versioni di questo libro, uno per ottimisti e una per pessimisti. In quella per ottimisti l’autore sembra suggerire che la tecnologia ci salverà.

COLSON WHITEHEAD, I RAGAZZI DELLA NICKEL, MONDADORI

Dopo La ferrovia sotterranea, il capolavoro letterario che gli è valso il Pulitzer e il National Book Award, Colson Whitehead scrive un altro romanzo magistrale facendo luce ancora una volta su un angolo buio di storia americana.

VALERIA LUISELLI, L’ARCHIVIO DEI BAMBINI PERDUTI, LA NUOVA FRONTIERA

Il grande romanzo del presente americano, un lessico famigliare composto di voci, testi, suoni e immagini che unisce al senso politico dello scrivere l’idea che vita e letteratura siano un unico e sterminato labirinto di echi e rimandi continui. Il miglior libro del 2019 secondo le Classifiche di qualità de L’INDISCRETO.

GABRIELE DADATI, NELLA PIETRA E NEL SANGUE, BALDINI + CASTOLDI

Dall’autore de L’ULTIMA NOTTE DI ANTONIO CANOVA, autore già ospitato da Atlantide lo scorso anno. Il mistero della morte di Pier delle Vigne che nemmeno Dante aveva saputo risolvere… Nella pietra e nel sangue è insieme romanzo storico e giallo letterario, in cui passato e presente si intrecciano fino al gran finale. Ma è anche una scanzonata storia d’amore dei nostri tempi.

JUAN GABRIEL VASQUEZ, GLI INFORMATORI, FELTRINELLI

“.. una delle voci più originali della narrativa sudamericana. Gli informatori, una potente storia sulle ombre del dopoguerra, è la dimostrazione della sua fantasia, dell’eleganza e della sagacia della sua prosa.” Dice Vargas Llosa, e gli diamo ragione!

VANESSA DE MONFORT, IL SOGNO DELLA CRISALIDE, FELTRINELLI

Un incontro casuale durante un volo intercontinentale. Due donne ribelli a un punto cruciale della loro vita. Un’emozionante storia di amicizia femminile e un inno alla capacità di sognare e di cambiare.

BEHROUZ BOOCHANI, NESSUN AMICO SE NON LE MONTAGNE, ADD

Omid Tofighian ha ricevuto i messaggi WA di Behrouz Boochani, rifugiato segregato dal Governo australiano per sei anni ai margini del mondo. Ne sono nati reportage e questo libro, digitato in farsi su un cellulare e poi tradotto in inglese. Volume che si è meritato il Victorian Prize, il più importante tra i premi letterari australiani.  Opera capace davvero di mozzare il fiato, di altissima qualità, ” Una splendida opera d’arte che usa diverse forme narrative, dall’analisi critica alla descrizione, alla poesia, al surrealismo distopico. La scrittura è bella e precisa, mescolando tradizioni letterarie provenienti da tutto il mondo. ” I giudici del Premio.

Due long seller del 2019, sempre in classifica grazie al passaparola dei lettori.

MARIANA LEKY, QUEL CHE SI VEDE DA QUI, KELLER

Vi si respira il medesimo clima dei libri di Ota Pavel, o de Muriel Barbery:  un piccolo gioiello di leggerezza e profondità, scelto dai librai tedeschi come libro dell’anno. Un ritratto di una piccola comunità.

VALERIE PERRIN, CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI, EO

Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi

     GIALLI, THRILLER, NOIR, I NOSTRI CONSIGLI

PHILIP KERR, VIOLETTE DI MARZO – TRILOGIA BERLINESE, FAZI

Germania, anni 30. Ormai lo sappiamo, il thriller è in grado di valicare i confini del genere (come anche la fantascienza, la narrativa “per ragazzi”…), divenendo un ottimo modo per confrontarsi con la storia, con situazioni o Paesi lontani.  Quelli di Philip Kerr, con una immensa figura, l’investigatore Bernie Gunther, sono  i migliori gialli ambientati nella Germania nazista. Finalmente in nuova edizione.

GRAEME MACRAE BURNET, LA SCOMPARSA DI ADELE BEDEAU, NERI POZZA

Un raffinato noir francese denso di atsmofera e dai toni “Simenoniani”, con quel ristorante dimesso, poco invitante, e quei clienti fissi ad osservare le forme generose della cameriera. La tipica vita di provincia!

LOUISE PENNY,IL REGNO DELLE OMBRE, EINAUDI

Mentre sul Quèbec infuria la piú violenta tormenta di neve dell’anno, Armand Gamache si trova a indagare su due casi. Entrambi oscuri come il cuore dell’inverno canadese. Personaggio ed atmosfere azzeccatissimi!

ILARIA TUTI, NINFA DORMIENTE, LONGANESI

Anche i lettori di Atlantide incoronano l’autrice de FIORI SOPRA L’INFERNO come la migliore giallista del momento!

JEAN CHRISTOPHE RUFIN, L’APPESO DI KONAKRY, EDIZIONI E.O

Dall’autore dell’Uomo dei sogni e del Collare rosso, un giallo frizzante alla Graham Grenne, tra atmosfere tropicali e intrighi internazionali

CRISTINA RAVA, I SEGRETI DEL PROFESSORE, MARSILIO

Un thriller italiano di tutto rispetto, tra Piemonte e Liguria di Ponente, il ritorno in scena del Commissario Rebaudengo lo vedrà coinvolto in una spirale di misteri ed omicidi

LINDA TUGNOLI, LE COLPE DEGLI ALTRI, NORD

Esordio per una nuova autrice. Una foglia di Gingko Biloba accanto al cadavere di una donna è lo spunto per una caccia all’assassino in stile classica, con precisi riferimenti alle psicologie dei personaggi.

ALEX BEER, LA DONNA IN ROSSO, EDIZIONI E.O

“Una nuova appassionante indagine dell’ispettore EMMERICH nella Vienna in rovina all’indomani della Prima Guerra Mondiale”

FRANK THILLIEZ, IL MANOSCRITTO, FAZI

Franck Thilliez, maestro del giallo francese, proprio come la protagonista del Manoscritto, conduce il lettore in un labirinto perfetto, giocando con i temi del doppio e della memoria, incastrando in ogni svelamento un nuovo mistero. Un autore degnissimo della collana Darkside di Fazi!

ROMAIN SLOCOMBE, IL CASO LEON SADORSKI, FAZI

Parigi 1942, Romain Slocombe firma un thriller atipico, pervaso dell’atmosfera classica del noir francese e al tempo stesso minuziosamente documentato sul piano della ricostruzione storica. Léon Sadorski, protagonista antieroe di una nuova serie di polizieschi, trascina il lettore in una Parigi oscura e corrotta.

«Una penna come uno scalpello, netta, precisa, efficace: l’arte di Slocombe è quella di rendere la grande Storia terribilmente umana».  Ian Manook

IAN MANOOK, HEIMAEY, FAZI

Ian Manook, alias Patrick Manoukian,  giornalista appassionato di viaggi e autore della trilogia Yeruldelgger, ci conduce dalla Mongolia alla pur selvaggia  Islanda con un noir voltapagina mirabilmente orchestrato, ricco delle suggestioni dell’isola, geyser e vulcani.

DENNIS LEHANE, MYSTIC RIVER, LONGANESI

Teso e magnetico, Mystic River è molto più di un thriller psicologico: è un romanzo epico sull’amore e sulla lealtà, sulla vendetta e sulla famiglia, in cui personaggi indimenticabili mettono mirabilmente in scena, con gesti e dialoghi degni di un grande drammaturgo, le pulsioni più profonde, la parte più buia dell’animo umano.

STINA JACKSON, GHIACCIO E ARGENTO, LONGANESI

La luce infinita dell’estate nordica nel romanzo d’esordio di Stina Jackson conferisce alla sua storia una qualità strana, quasi onirica. The Guardian

MARTIN CRUZ SMITH, l’ENIGMA SIBERIANO, MONDADORI

Martin Cruz Smith, quaranta anni dopo Gorky Park non si è stancato di indagare l’essenza della società russa, i cambiamenti sociali che avvengono nel Paese. Così, questa volta, Arkady Renko, si troverà  in questa sua nona indagine ad affrontare lo strapotere degli oligarchi che dominano la Russia, con il consueto occhio cinico…

GIANRICO CAROFIGLIO, LA MISURA DEL TEMPO, EINAUDI

Guido Guerrieri, il ritorno emozionante di un grande personaggio.

ALESSANDRO ROBECCHI, I CERCHI NELL’ACQUA, SELLERIO

Di nuovo in azione CARLO MONTEROSSI, nella sua Milano,.

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Deutsch: Lesung am 14.04.2011 in München, Buch...

Deutsch: Lesung am 14.04.2011 in München, Buchhandlung Lehmkuhl (Photo credit: Wikipedia)



“Il passato è una creatura acquosa, ingannevole e disonesta”, Questa affermazione dell’autore ci fornisce una password importante per afferrare il senso del suo lavoro.

Mallarino è un uomo di 65 anni, è un celebre disegnatore satirico all’apice della gloria, ma sente vicino la vecchiaia e la perdita della memoria; vive isolato fuori dalla comunità che lo celebra e lo teme, lo adora e lo detesta. Ma la sua vita, quella della nazione in cui vive, ha forse qualche buco nero che nasconde qualcosa…

È a pagina 36 che troviamo il Vasquez che conosciamo: il protagonista riceve una lettera anonima, firmata da sedicenti PATRIOTI, ben informati sui movimenti della sua famiglia, e arrabbiati per una delle caustiche vignette disegnate. Da qui, la vicenda comincia davvero a sorprendere il lettore!

Vasquez è un signor autore, di gran stile e classe, che ci sa fare con la prosa e con la costruzione dei suoi romanzi: al centro della sua ricerca ritorna sempre il tema della storia, storia di Paesi e vicende dei singoli: qual’è la vera natura degli accadimenti? Chi ha diritto a scrivere la storia? i nostri ricordi modificano il passato?

JUAN GABRIEL VASQUEZ, LE REPUTAZIONI, FELTRINELLI
Trad E.Liverani 
“Che strana la memoria: ci consente di ricordare ciò che non abbiamo vissuto.”
Javier Mallarino, disegnatore satirico che per quarant’anni ha fustigato la classe politica colombiana, si appresta a ricevere l’omaggio alla carriera tributatogli proprio dal governo. È la celebrazione del suo potere assoluto, del privilegio di orientare il corso della storia filtrando le versioni ufficiali, di smascherare semplicemente attraverso la deformazione dei tratti somatici la vera natura e le reali intenzioni dei politici. Ma quando un ricordo del passato, troppo sbiadito per offrire certezza, si insinua nel tempo del racconto, Javier Mallarino si ritrova a fare i conti con una memoria fallace e fragile, tanto quanto lo è la costruzione della reputazione, con una storia da ricostruire, con l’inquietudine che anche il passato possa continuamente cambiare. Come la storia, che non è solo quella raccontata dal potere, ma anche quella che la letteratura sa far rivivere, insieme alle amare riflessioni sull’insolubile conflitto tra vita privata e immagine pubblica. 

LA SCHEDA DE STORIA SEGRETA DEL COSTAGUANA 

Nella Londra di inizio Novecento approda José Altamirano, in fuga dalla sua patria, una Colombia tragicamente segnata dagli eventi, e tormentato da un orribile segreto. Sebbene abbia già alle spalle una vita avventurosa e itinerante, il caso sembra avergli riservato un’altra grande sorpresa: l’incontro con il famoso romanziere Joseph Conrad. In vena di confidenze personali il primo, in cerca di idee per un nuovo romanzo l’altro, i due transfughi danno vita a un proficuo scambio che durerà il tempo di una notte ma che lascerà al protagonista la sensazione allucinante di aver perduto per sempre la propria vita.
In equilibrio tra storia e avventura, finzione e realtà, tragedia e farsa, crudeltà e tenerezza, Vásquez ci narra l’epopea di un paese e la rivoluzione che porta all’indipendenza Panama e il suo Canale. Un intreccio di storia del singolo individuo e di Grande Storia, quella che può rovesciare i destini di interi popoli e cambiare le coordinate di un continente e il cuore di un uomo.
I GIUDIZI 
“Quarant’anni dopo Gabriel Garcìa Màrquez, è nata una nuova generazione di scrittori colombiani.”
Andrea Montejo
“Una delle grandi rivelazioni degli ultimi anni.”
La Vanguardia
“Un’odissea dell’infelicità, l’incontro di due viaggiatori molto speciali, un’affascinante riflessione sulla storia del dolore che non ha posto nella Storia.”
Enrique Vila-Matas

una nostra recensione per IL RUMORE DELLE COSE CHE CADONO. 

Mario Vargas Llosa lo ha definito una delle voci più originali dell’America Latina: come dargli torto? Lo seguiamo da Gli informatori, tra i migliori libri del 2009 , e aspettavamo questa sua nuova fatica letteraria, la terza in Italia, dopo Storia naturale del Costaguana.
Vásquez dice che ci sono due ragioni per scrivere contro le dottrine dominanti, siano storiche, politiche o sociali: una letteraria e una filosofica. In noi si trova una questione essenziale: ‘Chi ha il diritto di raccontare la nostra storia?’ Molti gruppi – governo, lo stato, la chiesa, i media – sono soliti dirci che il nostro passato è stato in un certo modo. Ma la storia è un racconto e, pertanto, ha sempre un punto di partenza che nasce da un pregiudizio, e questo porta a creare una versione ufficiale della nostra storia. Per fortuna, esiste il narratore, che ha il diritto e il dovere di guardare al passato e di fornire un’altra versione dei fatti. Il potere della parola è tale da creare una sorta di “isola” capace di resistere alle pressioni del potere, e non ci resta davvero che concordare con le sue affermazioni!
Ne Il rumore delle cose che cadono Vasquez riprende la prosa limpida (riportiamo accostamenti a Graham Greene e a Joseph Conrad) e lo schema narrativo de Gli informatori: il racconto in prima persona del protagonista conduce a più ampi orizzonti, illuminando il passato di violenza della Colombia, insanguinata dal sangue sparso dal potere e da quello dei narcotrafficanti, scrutando nelle vite di chi è cresciuto come se tutto ciò fosse inevitabile, triste quotidiano corollario dell’esistenza.
Juan Gabriel Vasquez, Il rumore delle cose che cadono, Ponte alle grazie
Traduzione di Silvia Sichel
Non appena fa la conoscenza di Ricardo Laverde, il giovane Antonio Yammara intuisce che nel passato dell’uomo si nasconde un segreto, forse anche più d’uno. La curiosità si trasforma in vera ossessione il giorno in cui Ricardo viene assassinato sotto gli occhi di Antonio, che a sua volta rimane gravemente ferito. Spinto dallo spasmodico bisogno di andare al fondo di quella brutale esecuzione che ha segnato per sempre anche la sua esistenza, Antonio comincerà a scavare nella vita di Ricardo, portando alla luce un passato legato a filo doppio con il destino di un Paese intero: la Colombia d’inizio anni Settanta, alle prese con l’ascesa del narcotraffico.
Premiato nel 2011 con l’Alfaguara, Il rumore delle cose che cadono prende le mosse dalla breve vicenda di un’amicizia impossibile per restituire, sul fragile filo della memoria dei suoi protagonisti, la commovente storia di un amore e il drammatico affresco di una nazione segnata dalla violenza.

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Mario Vargas Llosa lo ha definito una delle voci più originali dell’America Latina: come dargli torto? Lo seguiamo da Gli informatori, tra i migliori libri del 2009 ( ecco la nostra recensione https://buoneletture.wordpress.com/2009/09/17/gli-informatori-juan-gabriel-vasquez-ponte-alle-grazie-il-libro-del-cuore-della-settimana/ ), e aspettavamo questa sua nuova fatica letteraria, la terza in Italia, dopo Storia naturale del Costaguana.
Vásquez dice che ci sono due ragioni per scrivere contro le dottrine dominanti, siano storiche, politiche o sociali: una letteraria e una filosofica. In noi si trova una questione essenziale: ‘Chi ha il diritto di raccontare la nostra storia?’ Molti gruppi – governo, lo stato, la chiesa, i media – sono soliti dirci che il nostro passato è stato in un certo modo. Ma la storia è un racconto e, pertanto, ha sempre un punto di partenza  che nasce da un pregiudizio, e questo  porta a creare una versione ufficiale della nostra storia. Per fortuna, esiste il narratore, che ha il diritto e il dovere di guardare al passato e di fornire un’altra versione dei fatti. Il potere della parola è tale da creare una sorta di “isola” capace di resistere alle pressioni del potere, e non ci resta davvero che concordare con le sue affermazioni!
Ne Il rumore delle cose che cadono Vasquez riprende la prosa limpida (riportiamo accostamenti a Graham Greene e a Joseph Conrad) e lo schema narrativo de Gli informatori: il racconto in prima persona del protagonista conduce a più ampi orizzonti, illuminando il passato di violenza della Colombia, insanguinata dal sangue sparso dal potere e da quello dei narcotrafficanti, scrutando nelle vite di chi è cresciuto come se tutto ciò fosse inevitabile, triste quotidiano corollario dell’esistenza.

Juan Gabriel Vasquez, Il rumore delle cose che cadono, Ponte alle grazie
Traduzione di Silvia Sichel

Non appena fa la conoscenza di Ricardo Laverde, il giovane Antonio Yammara intuisce che nel passato dell’uomo si nasconde un segreto, forse anche più d’uno. La curiosità si trasforma in vera ossessione il giorno in cui Ricardo viene assassinato sotto gli occhi di Antonio, che a sua volta rimane gravemente ferito. Spinto dallo spasmodico bisogno di andare al fondo di quella brutale esecuzione che ha segnato per sempre anche la sua esistenza, Antonio comincerà a scavare nella vita di Ricardo, portando alla luce un passato legato a filo doppio con il destino di un Paese intero: la Colombia d’inizio anni Settanta, alle prese con l’ascesa del narcotraffico.
Premiato nel 2011 con l’Alfaguara, Il rumore delle cose che cadono prende le mosse dalla breve vicenda di un’amicizia impossibile per restituire, sul fragile filo della memoria dei suoi protagonisti, la commovente storia di un amore e il drammatico affresco di una nazione segnata dalla violenza.

non è certo un caso che Juan Gabriel Vasquez si interessi di Albert Camus: le tensioni morali sono forti in entrambi gli autori : ecco un video (in spagnolo)

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L’ALLEGRO CANTO DELLA PERNICE, PAULINA CHIZIANE, NUOVA FRONTIERA
Una conferma del talento artistico di Paulina Chiziane, giunta al suo quinto romanzo,ci viene da questo suo affascinante libro, paradigma del percorso sociale africano, di quello femminile nel continente, del passaggio dallo stato di colonia a quello di nazione, attraverso sconfitte, delusioni,e guerre civili.

OMBRE BRUCIATE, KAMILA SHAMSIE, PONTE ALLE GRAZIE
C’è tutto il XX secolo in questo romanzo, che abbraccia continenti e decenni; un libro in cui, partendo dalle esistenze dei protagonisti giungiamo preesto a cogliere prospettive più ampie.

LA MECCANICA CELESTE, MAURIZIO MAGGIANI, FELTRINELLI
Il suo linguaggio scorre fluido e poetico, e vola alto, a mio parere molto al di sopra di molti altri testi dei suoi connazionali… E’ una storia che trae linfa dall’esperienza personale dell’autore, da quei luoghi in cui è vissuto, di cui ha scelto di percorrere una strada della memoria che parte dall’inizio del Novecento e arriva ai nostri giorni, per quanto non lungo sentieri rettilinei.Un gran bel libro!

CERCANDO ALICE, CAMILLA TRINCHIERI, MARCOS Y MARCOS
Un romanzo a due voci su una famiglia in guerra, nell’Europa in guerra, il vivido ritratto di un’epoca e di un rapporto madre-figlia.

LA IANARA, LICIA GIAQUINTO,ADELPHI
Campania, Anni Sessanta. Con un linguaggio coinvolgente Licia Giaquinto restituisce al lettore l’incanto di una terra madre intrisa di cultura popolare e di riti arcaici, di fatica popolare e di distacco nobiliare, di superstizioni, di volgare modernità (le lettere dell’Anas…) che si affaccia su un paesaggio cristallizzato.

SIGNORIA, JAUME CABRE’, LA NUOVA FRONTIERA
In una Barcellona insolitamente tetra, fine ‘700, l’omicidio di una cantante francese scuote il sistema di potere:un ottimo libro che è al tempo stesso romanzo storico,d’appendice, d’indagine e di formazione!

L’ULTIMO DEI WEYNFELDT, MARTIN SUTER, SELLERIO
un abile mano quella di Martin Suter, capace di restituirci con arguzia il mondo della borghesia agiata svizzera

IL BUON LADRO,HANNAH TINTI, EINAUDI
Un debutto notevole, amato dalla critica e dal pubblico: è quello di Hannah Tinti, capace di dare vita ad un colorito romanzo old fashioned alla maniera dei grandi d’Ottocento, pensiamo in particolare a Stevenson e a Dickens.

RESTA CON ME, ELIZABETH STROUT, FAZI
È una piccola cittadina dell’Ovest lo sfondo per questo nuovo emozionante libro di Elizabeth Strout, autrice dalla solida e cristallina prosa già vincitrice del Pulitzer con Olive Kitteridge. Un altro capolavoro di introspezione psicologica

ACCIAIO, SILVIA AVALLONE, RIZZOLI
Due ragazzine che crescono, nella periferia di una città italiana “minore”: un buon esordio, finalista al Premio Strega!

ARIA, SONYA HARTNETT, FAZI EDITORE
“Aria è un omanzo malinconico, lirico, ed è scritto meravigliosamente, tanto che si finisce per rileggerlo, una frase dopo l’altra” è il giudizio di Nick Hornby

L’UOMO CHE ANDAVA AL CINEMA. GRAHAM PERCY, MARCOS Y MARCOS
Un grande personaggio letterario che disdegna la realtà esce da questo libro, sospeso in una bolla atemporale, l’arte cinematografica,  in cui tutto diventa possibile, che troverà ad un certo sulla sua strada la divina Kate, che non si sente proprio tale…

PROVE DI FELICITA’ A ROMA OVEST, ROAN JOHNSON, EINAUDI
Ah, l’adolescenza! Un ommitmo esordio narrativo, che ricorda quello di Culicchia, è davvero molto godibile, fresco e pimpante, colmo di ironia e di ottimi squarci sul paesaggio umano e fisico della capitale.

LE NOTTI AL SANTA CATERINA, SARAH DUNANT, NERI POZZA
SARAH Dunant rende onore alla tradizione dei romanzi storici made in Neri Pozza (La ragazza dall’orecchino di perla,per es.)  : una autrice dal talento innegabile, capace di ricreare atmosfere complesse e dare vita a personaggi memorabili

FRA DUE OMICIDI , ARAVIND ADIGA, EINAUDI
Un grande affrescodi una città dell’India “tra due omicidi”: il primo, quello di Indira Gandhi fino a quello del figlio Rajiv

GLI INFORMATORI, JUAN GABRIEL VASQUEZ,  PONTE ALLE GRAZIE
“.. una delle voci più originali della narrativa sudamericana. Gli informatori, una potente storia sulle ombre del dopoguerra, è la dimostrazione della sua fantasia, dell’eleganza e della sagacia della sua prosa.” Dice Vargas Llosa, e gli diamo ragione!

IL MONDO DELLE COSE, MICHAEL ZADOORIAN, MARCOS Y MARCOS
Dopo Second Hand e In viaggio contromano, un nuovo affascinante libro, una brillantissima raccolta di umani destini accomunati dal vivere a Detroit, città dell’autore

L’ULTIMA CAROVANA DELLA PATAGONIA, RAUL ARGEMI, LA NUOVA FRONTIERA
Una satira caustica sul crollo economico argentino, un romanzo sui sogni distrutti di una generazione, col sorriso sulle labbra


JASPER JONES, CRAIG SILVEY, GIANO
“Tensione, ingiustiza, ipocrisia, l’amore sincero dell’adolescenza e l’amcizia, echi de Il giovane Holden e de Il buio oltre la siepe” in questo avvincente romanzo che ci arriva dall’Australia

SENOR PEREGRINO, CECILIA SAMARTIN, BOMPIANI
Realismo e illusione si fondono, in questa storia intensa narrata da una autrice accostata a Isabel Allende

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Romanzi, le nostre selezioni
FIORI NEL FANGO, HILLARY JORDAN, NERI POZZA
Un potente romanzo d’esordio, una voce davvero interessante a raccontare una storia che restituisce l’asprezza della vita in una fattoria del Delta del Mississipi negli anni 40, tra i pregiudizi e il razzismo, la passione e la tragedia.
PIOGGIA GIALLA, JULIO LLAMAZARES, PASSIGLI
Grande letteratura, il monologo di Andrés de Casas Sosas, ultimo abitante di Ainielle, paese disabitato sui Pirenei. Attraverso i suoi ricordi, rivive la storia della sua terra, delle persone che la abitavano, morte o partite, dimenticandolo.
IL CASO DEI MANGHI ESPLOSIVI, MOHAMMED HANIF, BOMPIANI
Ride di molte cose Mohammed Hanif, degli americani e dei musulmani, e fa divertire anche il lettore con questo romanzo (vincitore del Commonwealth Writer Prize for First Book) che ci riporta al 1988, quando l’aereo del Generale Zia , dittatore del Pakistan, finì tragicamente il suo volo dopo appena quattrominuti dal decollo.
UNA STANZA TUTTA PER GLI ALTRI, ALICIA GIMENEZ BARTLETT, SELLERIO
Attraverso gli occhi della domestica che servì in casa dell’enigmatica Virginia Woolf, un racconto sul gruppo di Bloomsbury,l tutto ben orchestrato dalla mano abile di Alicia Gimenez Bartlett.
FRANCOBOLLO D’ADDIO, HELONEIDA STUDART ,MARCOS Y MARCOS
Per chi ama la narrativa sudamericana, il ritratto forte di due sorelle riavvicinate dal frutto della vendetta, sullo sfondo di un Brasile non tenero con le donne . . .
ANIMAL, INDRA SINHA, NERI POZZA
Finalista al Booker Prize, ANIMAL narra la vita di un ragazzino reso deforme dal disastro ambientale dovuto alla Union Carbide, nell’India degli anni 80. Un romanzo potentissimo, a volte un vero pugno nello stomaco, a volte divertente.
I DONI DELLA VITA, IRENE NEMIROVSKY, ADELPHI
Un altro capolavoro da parte di autrice riscoperta in tutto il mondo: con un taglio decisamente moderno, l’autrice racconta le gioie e i dolori nati dal matrimonio tra Pierre e Agnes, coppia che osa sfidare i mediocri valori borghesi espressi dalla società francese di inizio novecento, fino ai terribili giorni di fine anni Trenta.
L’IMPOSTORE, DAMON GALGUT,,GUANDA
Da un autore accostato al primo Coetzee, una narrazione incalzante da cui traspare la contrapposizione tra passato e presente, tra uomo e natura, tra quanto è etico e quello che non lo è, in un contesto drammatico come il moderno Sudafrica.
RESPIRO, TIM WINTON, NERI POZZA
Due ragazzi, un piccolo paese dell’Australia: di fronte a loro la sfida dell’emozione assoluta, quella che può cambiare la vita. Un romanzo intenso,bellissimo!
SUTTREE, CORMAC MCCARTHY, EINAUDI
Un grande romanzo americano, da un grande autore. Finalmente tradotto, spesso paragonato a quelli di Joyce, Steinbeck e Faulkner Un’odissea della precarietà e della miseria, la discesa agli inferi, e la «rinascita», di un alcolizzato solitario che vive sulle rive del Tennessee.
IL DONO, TONI MORRISON, FRASSINELLI
Dal primo premio Nobel afro-americano, una vibrante vicenda sul dolore dell’innocenza perduta, sullo sfondo dell’America della fine del Seicento.
VIA DELLE CAMELIE, MERCE’ RODOREDA, LA NUOVA FRONTIERA
Dall’autrice de LA PIAZZA DEL DIAMANTE un’altra imperdibile voce femminile nella Barcellona degli anni 40
LE NOTTI AL SANTA CATERINA, SARAH DUNANT, NERI POZZA
SARAH Dunant rende onore alla tradizione dei romanzi storici made in Neri Pozza (La ragazza dall’orecchino di perla,per es.) : una autrice dal talento innegabile, capace di ricreare atmosfere complesse e dare vita a personaggi memorabili
CENSURA, SHARIAR MANDANIPOUR, RIZZOLI
Una storia d’amore in un Paese terribile, il racconto autobiografico dello scrittore che, cancella da solo le frasi destinate a finire sotto le forbici del …censore, spiegando a tutti noi cosa significa vivere, amare ed essere un artista nell’Iran di oggi..
GLI INFORMATORI, JUAN GABRIEL VASQUEZ, PONTE ALLE GRAZIE
“Juan Gabriel Vásquez è una delle voci più originali della narrativa sudamericana. Gli informatori, una potente storia sulle ombre dell’immediato secondo dopoguerra, è la dimostrazione della sua fantasia, dell’eleganza e della sagacia della sua prosa.” Dice Vargas Llosa, e gli diamo ragione!
IN VIAGGIO CONTROMANO, MICHAEL ZADOORIAN ,MARCOS Y MARCOS
Resterete affascinati dall’ultimo viaggio di due attempati coniugi, con il loro camper sulla mitica Route 66! Una storia piena di tenerezza ed amore! (e dopo questo, provate anche il suo primo libro, Second Hand, pure Marcos )
CITTA’ DI PIETRA, ISMAIL KADARE’, TEA
Lo sguardo ingenuo e pronto all’incanto di un bambino si posa su un piccolo angolo di Albania, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, tra eserciti che passano, e millennarie tradizioni pronte a disgregarsi. Splendido
HOTEL CALCUTTA, SANKAR, NERI POZZA
un libro che trabocca di vita, succede di tutto nel glorosio hotel indiano! Sankar ha scritto il libro quaranta anni fa, ma il testo è decisamente freschissimo e godibile!
OLIVE KITTERIDGE, ELIZABETH STROUT, FAZI
Premio Pulitzer 2009 per la narrativa,tredici voci compongono un mirabile ritratto di Olive, e del suo microcosmo

SIGNORIA, JAUME CABRE’, LA NUOVA FRONTIERA
In una Barcellona insolitamente tetra, fine ‘700, l’omicidio di una cantante francese scuote il sistema di potere:un ottimo libro che è al tempo stesso romanzo storico,d’appendice, d’indagine e di formazione!

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vasquez

È un narratore di cui sentiremo parlare questo signor Vasquez, scelto anche da un panel di 2000 autori, critici e lettori come una delle voci più originali della generazione under 40 dell’America Latina. Il suo libro trae spunto da uno dei tanti fatti poco conosciuti della Seconda Guerra Mondiale: timorosi della crescita di consensi che otteneva il nazismo nei Paesi dell’America Latina, il Governo americano e il suo “braccio armatao”, la CIA decisero di mettere in guardia i governanti di quelle nazioni preparando una bella lista di presunti simpatizzanti nazi. Quel tipo di liste non è sempre preciso al cento per cento (e qui di certo l’autore ha voluto inserirvi un parallelo con la presente lotta al terrorismo), così capitò che insieme ai filo nazisti, latinoamericani sovente di provenienza europea, venissero ghettizzati, emarginati economicamente e a volte internati anche semplici immigrati, o rifugiati giunti dalla Germania. Come avvenne anche che molti funzionari e uomini di governo approfittassero della situazione per appropriarsi delle fortune accumulate da emigrati che nulla avevano a che fare con la politica. Questo è lo spunto per parlare di grande storia attraverso gli avvenimenti vissuti da una famiglia di rifugiati dalla Germania, arrivati prima che la loro posizione di ebrei li recasse a morte, raccontati in modo temporalmente non lineare attraverso la ricostruzione del più giovane, figlio di un celebre avvocato di Colombia.
La sua scrittura è solida, di ispirazione classica (qualcuno lo accosta a Conrad), e ha un bel modo di catturare l’attenzione del lettore dalle prime pagine:

Gli informatori, Juan Gabriel Vasquez, Ponte alle Grazie

Gabriel Santoro è un illustre avvocato colombiano, un oratore encomiabile, un uomo tutto d’un pezzo. Di colpo, però, qualcosa nel suo mondo di certezze comincia a scricchiolare: un libro, scritto dal figlio giornalista, diventa per lui un’insidia intollerabile. Perché mai la biografia di un’ebrea tedesca rifugiatasi in Colombia quarant’anni prima per scampare al regime nazista dovrebbe costituire per lui una minaccia? Che cosa induce un patriota esemplare come Gabriel a stigmatizzare la ricostruzione della catena di delazioni, sospetti e denunce che ha annientato i destini di tante famiglie nella Colombia degli anni Quaranta e a gettare discredito sul figlio?
Incrociando romanzo storico, genere noir e dramma psicologico in un’architettura a matrioska fatta di spie, abusi, liste nere e condanne, Juan Gabriel Vásquez mette a nudo con lucidità e audace spirito critico un capitolo scomodo della storia colombiana, scavando senza riserve nel torbido della coscienza nazionale e riscattandone una memoria disconosciuta, insabbiata, prostituita.

I GIUDIZI
Juan Gabriel Vásquez è una delle voci più originali della narrativa sudamericana. Gli informatori, una potente storia sulle ombre dell’immediato secondo dopoguerra, è la dimostrazione della sua fantasia, dell’eleganza e della sagacia della sua prosa.

Mario Vargas Llosa


Un’analisi acuta dei terribili effetti distruttivi del passato sul presente, l’appassionante rivelazione di una quinta poco conosciuta del teatro di guerra nazista.
John Banville


Vásquez esplora la zona grigia dell’agire e della coscienza, dove errori, tradimenti e segreti innescano una reazione a catena che condanna a una vita di delusioni.
Carlos Fuentes


Vásquez è un maestro di stile e linguaggio. L’analisi delle conseguenze che una singola azione può avere non soltanto su chi la compie ma, in un effetto a valanga, anche sugli altri, avvicina questo romanzo a Espiazione di Ian McEwan.
Guardian


La prospettiva storica, l’atmosfera da caccia alle streghe e il fanatismo politico accomunano Gli informatori a Ho sposato un comunista di Philip Roth.
El País

UN BRANO
La vita che ho ricevuto in eredità – questa vita in cui io non sono più il figlio di un oratore venerato, di un professore insignito di un’onorificenza e neppure dell’uomo che soffre in silenzio e che rivela poi pubblicamente di aver sofferto, bensì dell’essere in assoluto più spregevole: un uomo capace di tradire un amico e vendere la sua famiglia – è cominciata un lunedì, un paio di settimane dopo Capodanno, quando, attorno alle dieci di sera, dopo aver scaldato un piatto al microonde ed essermi seduto a gambe incrociate sul letto sfatto, proprio mentre mi accingevo a dare una scorsa al quotidiano del giorno che terminava, ho ricevuto una chiamata di Sara Guterman. Senza neanche salutare, Sara mi ha detto: lo stanno mandando in onda. Che voleva dire: sta succedendo. Sta succedendo quello che ci aspettavamo, certe cose di solito non si fanno pregare, accendi il televisore, senti come cambia la tua vita, e se hai una fotocamera, tirala fuori e filmati, immortala per i posteri le metamorfosi del tuo viso…

Juan Gabriel Vásquez è nato a Bogotá nel 1973. Ha studiato letteratura latinoamericana alla Sorbona e attualmente vive a Barcellona, dove unisce all’attività di scrittore quella di traduttore. Gli informatori è stao inserito tra i «libri del 2009» del Financial Times, è stato selezionato per il Foreign Fiction Prize 2009 dell’Independent e per il Warwick Prize for Writing 2009.

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