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Posts Tagged ‘Kathrin Aehnlich’

 LE NOSTRE SCELTE DEL 2012

 MARGARET FORSTER, LO SGUARDO DI LILY, LA TARTARUGA
Una grande attenzione ai dettagli, una sontuosa capacità nel ricostruire l’ambiente sociale e storico in cui si muovono i protagonisti. Un bel librone che piacerà a chi ama Jane Austen o le sorelle Bronte, con cui l’autrice indaga la passione vissuta da Elizabeth Barrett e Robert Browning, vista attraverso gli occhi di una testimone molto intima, la cameriera personale di lei.
DI PASSAGGIO, JENNY ERPENBECK, ZANDONAI
Una tenuta nel Brandeburgo affacciata su un lago è al centro di questo gran libro, Undici capitoli ci raccontano altrettanti episodi con diversi protagonisti di chi vi ha vissuto, anche se il vero protagonista è la Storia che avvolge inesorabile le esistenze di persone e stravolge i luoghi. E il dodicesimo tassello, un giardiniere a scandire il ritmo delle stagioni..
L’ORA PRIMA DELL’ALBA, MICHAEL ONDAATJE, GARZANTI
Un ragazzino di undici anni, in viaggio per nave negli anni 50 dallo Sri Lanka all’Inghilterra. Quale mondo può essere più fantastico? Un libro pieno di gioia di vivere, di curiosità ed entusiasmo, nato dalla personale esperienza di Michael Ondatje, raccontato come solo un grande romanziere sa fare.
LAMPI, JEAN ECHENOZ, ADELPHI
Il ritratto di Nicholas Tesla che ci restituisce Echenoz esalta come solo i grandi libri, quelli che sanno essere ironici e laceranti assieme, sanno fare.
 QUANDO SARO’ GRANDE VOLERO’ FINO ALLE STELLE, KATHRIN AEHNLICH,NIKITA
Racconto autobiografico di un’infanzia a Lipsia negli anni Sessanta. Non un romanzo di formazione qualunque quindi, perche’ la narrazione e’ incentrata sugli anni della DDR e la sua rappresentazione, le sue dinamiche politiche e sociali, la televisione,gli oggetti e i cibi di uso allora comune.
E POI, NATSUME SOSEKI, NERI POZZA
Un classico dal Giappone, a narrarci la solitudine dell’individuo nel mondo moderno, la difficoltà di trovare una propria strada, perseguendo un proprio ideale di vita. Un grande autore, una lettura sempre attuale e stimolante, di quelle che rimangono nella memoria!
L’ULTIMO UOMO DELLA TORRE, ARAVIND ADIGA, EINAUDI
Una vivace rappresentazione dell’India contemporanea, una cruda riflessione sulla natura umana.
GOLDEN BOOT, PAOLO NELLI, FAZI EDITORE
ogni tanto si accende un pò di nostalgia per il genere Western.C’è spazio per altri sentimenti che non siano quelli della fatica e della vendetta, in un buco di posto come Golden Boot?
 L’ERBA CATTIVA, AGO PANINI, INDIANA
Milano, primi anni Ottanta, un ragazzino cresciuto a musica classica scopre la dirompente forza del rock. Un gustosissimo esordio!
L’AMICA GENIALE, ELENA FERRANTE, E.O
Bellissimo ritorno al romanzo di Elena Ferrante che con L’amica geniale ci propone una storia di figure femminili che fanno i conti con il proprio passato e con quello che sono diventate.
LIMBO, MELANIA MAZZUCCO, EINAUDI
Un romanzo di grande potenza, una storia d’amore, d’attesa e di rivolta. Al centro un personaggio femminile fortissimo: una donna soldato stanca di guerra, che torna ferita dal deserto afghano per misurarsi con altri deserti, più intimi e domestici.

E un memento, per tornare a guardare la splendida bibliografia di un grande autore che ci ha lasciato, Antonio Tabucchi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Tabucchi

tabucchi

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Due proposte da Nikita, casa editrice specializzata in letteratura est europea, soprattutto di paesi dell’ex area comunista

Kathrin Aehnlich, Quando sarò grande volerò fino alle stelle, Nikita

Racconto autobiografico di un’infanzia a Lipsia negli anni Sessanta. Non un romanzo di formazione qualunque quindi, perche’ la narrazione e’ incentrata sugli anni della DDR e la sua rappresentazione, le sue dinamiche politiche e sociali, la televisione,gli oggetti e i cibi di uso allora comune: in questo contesto si muove la piccola protagonista, tra grandi sogni come quello piuttosto diffuso di diventare cosmonauta e la speranza di poter viaggiare e conoscere il mondo al di la’ dei confini imposti. C’e’una sottile malinconia dietro lo humour con cui questi ricordi vengono riportati; come se il racconto preciso e dettagliato di certi episodi, alcuni davvero divertenti, volesse non solo rendere conto dell’atmosfera dell’epoca ma anche far emergere la disillusione per un cambiamento, dopo il crollo del Muro, che si sperava piu’ incisivo: un velo di nostalgia  quindi, perche’ almeno a quel tempo si poteva sperare in qualcosa di piu’.

Sergej Kostin, Paris Weekend, Nikita

Un fine settimana complicato quello che attende Paco Araya,  singolare agente del Kgb di origine spagnola. Sbarcato a Parigi per vendicarsi dell’uomo che gli ha sterminato la famiglia, si trova al centro di un pericoloso intrigo internazionale, tra agenti spariti nel nulla, traffici di sostanze chimiche forse letali ed il coinvolgimento dei servizi segreti libici. Ne uscira’, forse, alla sua maniera cioe’ fidandosi solo di se stesso e delle sue intuizioni…
Primo capitolo di una trilogia che vede protagonista Paco Araya, Paris weekend e’ una spy-story in cui riecheggiano atmosfere alla Le Carre’ che non deludera’ gli amanti del genere; non a caso Sergej Kostin e’ un esperto di storia di spionaggio ed e’ considerato in patria un maestro del giallo poliziesco.

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