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Mariana Leky , Quel che si vede da qui, Keller editore Tradotto da Scilla Forti
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Mariana Leky , Quel che si vede da qui, Keller editore
Tradotto da Scilla Forti
IL NOSTRO LIBRO DEL MESE
Il libro scelto dai Librai tedeschi come migliore dell’anno (nel 2017) può collocarsi idealmente tra L’eleganza del riccio di Muriel Barbery e La morte dei caprioli belli, di Ota Pavel. Libri in cui aleggia un particolare clima che avvolge il lettore dalla prima pagina fino all’ultima. Una commedia a tratti divertente, a tratti triste, accattivante e godibile ma non superficiale, capace di rappresentare il mondo attraverso personaggi e situazioni tratteggiate con candore felliniano, partendo da un sogno di sventura, quello di un animale, un Okapi, che in precedenza ha già recato lutti nel paese, nel giorno che segue.
Il villaggio con i suoi originali personaggi viene messo in subbuglio dal sogno dell’anziana, la saggia Selma, visto che come accaduto in precedenza non viene rivelata l’identità del morituro, destinato a lasciare questa valle di lacrime in 24 ore… Sfilerà così una carrellata di personaggi tratteggiati con umanità dall’autrice: li amerete tutti, senza riserve, e alla fine converrete dell’importanza del vivere il momento, dando importanza ad ogni singolo giorno di esistenza…
La trama
Selma, un’anziana che vive in un villaggio nel verde Westerwald, ha una dote: può prevedere la morte. Ogni volta che in sogno le appare un okapi, qualcuno in paese muore il giorno dopo. Tuttavia, i sogni non rivelano mai chi stia per morire. Come si può immaginare nel lasso di tempo tra il sogno e la morte tutti nel villaggio vivono in uno stato di agitazione… e Mariana Leky descrive la paura della gente del luogo, ciò che osano ciecamente, che confessano, distruggono o cercano di sistemare. Ma questo non è tutto, proprio per nulla.Questo libro è il ritratto di un paese e della sua comunità. Ma è soprattutto un romanzo sull’amore in circostanze difficili, poiché i vari “oggetti del desiderio” hanno una forte tendenza ad allontanarsi (o al limite a non rispondere come vorrebbero gli altri). Come fa il bel Frederik, il grande amore di Luise che è la nipote di Selma, l’eroina e la voce narrante della storia.Frederik decide di trasferirsi in Giappone e di vivere in un monastero buddista, tornando al villaggio e da Luise solo per alcune settimane d’inverno. Ogni volta – inverno dopo inverno – Luise spera che rimanga per sempre. Ma le parole “per sempre” non vengono pronunciate spesso in un luogo in cui la spada di Damocle assume la forma di un okapi che appare in sogno all’anziana Selma…
Mariana Leky ha studiato Giornalismo culturale presso l’Università di Hildesheim, dopo aver svolto un tirocinio in una libreria. Oggi la sua vita si divide tra Berlino e Colonia. Il romanzo Quel che si vede da qui, pubblicato in Germania nel luglio del 2017, è rimasto per diverse settimane nei primi posti dei best seller e da allora a oggi è stabilmente tra i libri più venduti nelle librerie tedesche. È stato tradotto in più di quattordici lingue e al momento è in corso l’adattamento per il grande schermo.
LE NOSTRE RECENSIONI LE TROVATE ANCHE QUI: https://www.leggilanotizia.it/2019/06/27/il-libro-del-mese-quel-che-si-vede-da-qui/?fbclid=IwAR3UL7pE7JLVEK6yNjxZR_kTTpMoykI0KxIreZjwFVrzWlBsyChl6o8MccU
I DIARI DELLA KOLYMA , un reportage
Posted in le news dal mondo del libro, tagged conde nast traveller libri, diari kolyma, febbre bianca, gulag, Jacek Hugo-Bader, Keller editore, libri, libri nuovi, novità in arrivo, reportage, Ryszard Kapuscinski, salamov on marzo 8, 2018| Leave a Comment »
una novità al giorno. LE LUPE DI SERNOVODSK, Irena Brežná,
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged cecenia, groznyj, inchieste, Irena Brezna, Keller editore, LE LUPE DI SERNOVODSK, libri, libri nuovi, libri russia, novità libri, reportage, Russia on Maggio 10, 2016| Leave a Comment »
Un libro che lascia con il cuore in gola. Irena Brezna è una acclamata giornalista, fuggita in Svizzera dalla Cecoslovacchia comunista, esperienza narrata splendidamente nel romanzo Straniera ingrata.
Nicol Ljubic, Mare calmo, Keller editore . Il libro del cuore della settimana
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori stranieri, guerra jugoslavia, Keller editore, libri, libri consigliati, libri nuovi, Mare calmo, Nicol Ljubic, recensioni di libri, romanzi conflitto jugoslavia on luglio 16, 2013| Leave a Comment »
Keller editore è una casa editrice indipendente immersa in un panorama fantastico, tra bellissimi filari di viti vicino a Rovereto, in Trentino. È solo dal 2005 che il loro progetto editoriale ha preso corpo, ma già dimostrano una maturità notevole. Libri di qualità da diversi angoli del mondo, testi capaci di coniugare il piacere della narrazione con l’intenzione di interrogarsi sulla complessità del mondo che ci circonda.
Anche questo Mare calmo colpisce al cuore, con il carico di tensione, dolore, smarrimento che vi si respira: torniamo ancora una volta alla ex Yugoslavia. Questa volta è un amore tra due giovani a smarrirsi quando si aprirà il processo al padre della ragazza,accusato di aver preso parte ad uno dei tanti massacri che hanno insanguinato l’altro lato del mare Adriatico. La narrazione procede parallela tra la nascita del loro amore e il processo ricco di testimoni che si tiene nella fredda aula di un tribunale internazionale .
E’ possibile avere nel cuore la forza di amare quando il proprio padre è accusato di atti terribili? Può resistere un sentimento anche al semplice sospetto ? Le colpe dei padri ricadranno infallibilmente sulle spalle dei figli?
Nicol Ljubic, Mare calmo, Keller editore
Robert ama Ana e Ana ama Robert. Lei è l’amore della sua vita eppure c’è qualcosa tra loro, come un’ombra, qualcosa di cui Ana non può parlare. Si tratta della guerra, delle bombe che cadevano su Belgrado, di una fuga troppo veloce da Visegrad e di un padre amorevole e colto che forse è diverso da come l’aveva sempre conosciuto e che ora è accusato d’essere un criminale di guerra.
Robert, un giovane storico di origine croata, nato e cresciuto a Berlino si trova a fare i conti con eventi che non ha vissuto, ma che sono irrimediabilmente parte di lui; l’amore verso la giovane serba lo riporta nel passato della sua famiglia e di un intero popolo. Si reca a L’Aia per assistere al processo del padre di Ana e, parola dopo parola, incontro dopo incontro, prova a capire, senza successo, il conflitto; fino a quando comprende che solo andando in Bosnia può sperare di ottenere le risposte che sta cercando.
Un libro romantico e amaro, in cui la storia delle persone s’intreccia prepotente a quella dei popoli e degli stati, lasciando ferite e cicatrici destinate sì a dolere ma anche a segnare le strade della nostra vita.
Mare calmo è un romanzo toccante e intelligente che ci pone di fronte a domande essenziali, al valore dell’amore e della verità, e che in patria è stato premiato con l’Adelbert-von-Chamisso-Förderpreis.
Chiese a Alija se potesse immaginare di amare una serba. «No» rispose, e l’amico aggiunse: «Un amore del genere è impensabile». Successivamente venne a sapere che l’amico era stato cacciato da Pale con la sua famiglia. «C’è qualcosa che è più forte dell’amore, ed è la memoria di ciò che è successo».
RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori cechi, I soldi di Hitler, Keller editore, libri, libri consigliati, libri nuovi, libri olocausto, NUOVI LIBRI, RADKA DENEMARKOVA, recensioni di libri on agosto 3, 2012| Leave a Comment »
Padre tedesco, madre ceca. Origini ebraiche. Sembra scontata la condanna per una famiglia benestante come quella della giovane Gita, durante la Seconda Guerra Mondiale. Solo lei riesce infatti a tornare a casa dopo la drammatica permanenza nei campi di sterminio, forse solo un fratello è riuscito a sopravvivere. Ma il ritorno non è come se lo aspettava: casa sua è stata requisita, altri vivono nelle sue stanze. La nazionalità tedesca del padre ha fruttato alla famiglia il marchio dell’intesa con il nemico, i loro averi non esistono più, sorte comune a tanti cittadini con sangue tedesco nelle vene, costretti ad un drammatico esodo oltre confine. Gita non capisce il motivo, non si arrenderà. Lo stile dell’autrice del libro, che si è meritato elogi dalla critica e Premi nella Repubblica Ceca, è aspro ed incisivo, le pagine che ne risultano, scritte in prima persona con la voce della protagonista, non si dimenticheranno facilmente!
RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore
Traduzione dal ceco Angela Zavettieri
Gita vuole tornare a casa. Rifugiarsi sotto una coperta calda e respirare gli odori quasi dimenticati dell’amata villa di famiglia. Ma quando nel 1945, sopravvissuta al campo di concentramento nazista, ritorna al proprio villaggio, scopre che la realtà è molto diversa da come l’aveva immaginata. A Puklice le proprietà dei genitori sono state confiscate. Ora sono occupate da estranei e chi, come lei, parla una lingua diversa viene scacciato come un nemico.
Però Gita è viva e sa che solo lì, all’ombra dei meli dell’infanzia, potrà trovare pace, ricordare ed esistere di nuovo.
Inizia così una storia vera, potente e commovente che attraversa tutto il secondo Novecento ed è allo stesso tempo una bruciante riflessione sull’odio e sul perdono.
Con I soldi di Hitler siamo di fronte a un romanzo intenso che srotola pagine come colpe che non possono essere dimenticate, caratterizzato da uno stile unico e affilato, con un’audacia e una poesia della narrazione che sono valse all’autrice il più importante premio letterario della Repubblica Ceca, il Magnesia Litera.
VINCITORE DEL MAGNESIA PRIZE
MIGLIORE ROMANZO DELL’ANNO NELLA REPUBBLICA CECA
Nata nel 1968, ha conseguito il dottorato in germanistica e boemistica nel 1997 presso l’Università Karlova di Praga. Ha lavorato per l’Istituto di letteratura ceca dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, come lettrice e drammaturga presso il teatro Na zábradlí. Dal 2004 si dedica esclusivamente alla scrittura.
RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori cechi, I soldi di Hitler, Keller editore, libri, libri consigliati, libri recensiti, NUOVI LIBRI, olocausto, RADKA DENEMARKOVA, recensioni, recensioni di libri on luglio 28, 2012| 2 Comments »
Padre tedesco, madre ceca. Origini ebraiche. Sembra scontata la condanna per una famiglia benestante come quella della giovane Gita, durante la Seconda Guerra Mondiale. Solo lei riesce infatti a tornare a casa dopo la drammatica permanenza nei campi di sterminio, forse solo un fratello è riuscito a sopravvivere. Ma il ritorno non è come se lo aspettava: casa sua è stata requisita, altri vivono nelle sue stanze. La nazionalità tedesca del padre ha fruttato alla famiglia il marchio dell’intesa con il nemico, i loro averi non esistono più, sorte comune a tanti cittadini con sangue tedesco nelle vene, costretti ad un drammatico esodo oltre confine. Gita non capisce il motivo, non si arrenderà. Lo stile dell’autrice del libro, che si è meritato elogi dalla critica e Premi nella Repubblica Ceca, è aspro ed incisivo, le pagine che ne risultano, scritte in prima persona con la voce della protagonista, non si dimenticheranno facilmente!
RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore
Traduzione dal ceco Angela Zavettieri
Gita vuole tornare a casa. Rifugiarsi sotto una coperta calda e respirare gli odori quasi dimenticati dell’amata villa di famiglia. Ma quando nel 1945, sopravvissuta al campo di concentramento nazista, ritorna al proprio villaggio, scopre che la realtà è molto diversa da come l’aveva immaginata. A Puklice le proprietà dei genitori sono state confiscate. Ora sono occupate da estranei e chi, come lei, parla una lingua diversa viene scacciato come un nemico.
Però Gita è viva e sa che solo lì, all’ombra dei meli dell’infanzia, potrà trovare pace, ricordare ed esistere di nuovo.
Inizia così una storia vera, potente e commovente che attraversa tutto il secondo Novecento ed è allo stesso tempo una bruciante riflessione sull’odio e sul perdono.
Con I soldi di Hitler siamo di fronte a un romanzo intenso che srotola pagine come colpe che non possono essere dimenticate, caratterizzato da uno stile unico e affilato, con un’audacia e una poesia della narrazione che sono valse all’autrice il più importante premio letterario della Repubblica Ceca, il Magnesia Litera.
VINCITORE DEL MAGNESIA PRIZE
MIGLIORE ROMANZO DELL’ANNO NELLA REPUBBLICA CECA
Nata nel 1968, ha conseguito il dottorato in germanistica e boemistica nel 1997 presso l’Università Karlova di Praga. Ha lavorato per l’Istituto di letteratura ceca dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, come lettrice e drammaturga presso il teatro Na zábradlí. Dal 2004 si dedica esclusivamente alla scrittura.
Ha pubblicato la monografia di Evald Schorm Sám sobě neprítelem (1998), e curato la raccolta Zlatá šedesátá (2000). Nel 2005 è uscita la sua prima opera in prosa, A já porád kdo to tluce. Il suo secondo romanzo I soldi di Hitler (2006) ha ottenuto il premio ceco “Magnesia Litera” nel 2007 per la prosa, i premi letterari tedeschi “Usedomska” nel 2011 e “Georga Dehia” nel 2012 ed è stato nominato al premio polacco “Angelus” nel 2009. Fra il 2010 e il 2012 è stato adattato e rappresentato al teatro Švandovo. Nel 2009 Radka Denemarková ha ricevuto ancora il premio “Magnesia Litera”, questa volta per la pubblicistica, con la monografia romanzata Smrt, nebudeš se báti aneb Príběh Petra Lebla.
Nel 2011 ha ricevuto il premio “Magnesia Litera” per la traduzione in ceco di L’altalena del respiro di Herta Müller. Del 2011 è il suo ultimo romanzo Kobold (Prebytky něhy.
Prebytky lidí).