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Martedì 17 maggio 2011 alle 18
alla libreria Trame in via Goito 3/C a Bologna
ospiteremo Giuseppe Boy con “Poesie sparse, serata di poesie anche a richiesta”.
Nell’occasione verrà presentata la sua raccolta “Autoritratto di uomo palloso”.

Raccogliere le poesie sparse e leggerle per diffonderle nell’aria.
Dirle, viverle, anche cantarle per creare un dialogo in una atmosfera informale e rilassata, con un bicchiere di vino in mano e la musica affianco.
“Poesie sparse” è uno spettacolo per le case, per i locali e le comunità: una serata di poesie e musica da condividere in ambienti ristretti, familiari, caldi.
A volte arricchito dalla partecipazione di occasionali ospiti musicisti. Si accompagna con un rinfresco o un aperitivo o una cena.
Le poesie sparse sono di autori diversi, conosciuti o sconosciuti, provenienti da paesi diversi in epoche diverse.
Giuseppe le raccoglie, le legge, le dice, le canta e alcune le suona, accompagnandosi con la chitarra.

E poi ci sono le “poesie a richiesta”: ognuno può portare una o più poesie, scritte in modo leggibile. Tutti potranno sentire le loro poesie preferite e quelle che hanno scritto senza aver mai avuto il coraggio o l’occasione di leggerle in pubblico.

Giuseppe Boy è nato a Cagliari nel 1959 è attore, regista e poeta, direttore artistico dell’associazione culturale L’Eptacordio.
In teatro ha portato, oltre alle sue poesie, le opere di Emanuel Carnevali, Pier Paolo Pasolini, Giacomo Leopardi e altri.
Da vent’anni realizza da solo o  insieme a diversi musicisti, recital-concerti in cui associa la poesia alla musica e dirige laboratori e seminari sulla interpretazione della poesia.
Dal 2009 porta nelle case e nei locali  “Poesie sparse” serata di poesie e musica da condividere in ambienti ristretti, familiari, caldi.
Le sue poesie sono state presentate nel recital-concerto Incontrotempo (2003) e nel corso di Poesie sparse. Alcune sono state pubblicate nella rivista telematica Pensamentus.
“Autoritratto di un uomo palloso” è la sua prima raccolta pubblicata.

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mercoledì 18 maggio – ore 18  – Biblioteca Comunale “Casa Bondi” – Castenaso

WOLFANGO HORN  presenta  RACCONTI DAL MEDIOEVO BOLOGNESE (Nemo Editrice)

Introduce GIORGIO TONELLI – Assessore alla Cultura Comune di Castenaso

Conversa con l’autore ROLANDO DONDARINI – Università di Bologna

Con proiezione di immagini tratte da corali e antifonari medievali

Sarà presente il gruppo rievocatori storici medievali dell’Associaizone “Gli amici di Leo”

Al termine aperitivo con l’autore

Cosa faceva nel 1500 il pittore Giorgione a Bologna? E che c’entra Caravaggio con Bologna e San Domenico di Guzman fondatore dell’ordine dei domenicani? E gentile Budrioli, la più famosa strega messa al rogo a Bologna, era una strega o una santa? E che cos’era l’astronomia “mistica” che si studiava in un convento di San Giovanni in Persiceto? Un viaggio nell’antica Bologna: crimini che si intrecciano ad intrighi e lotte per la supremazia tra potenti famiglie, la presenza della Santa Inquisizione, la passione dei nobili per  arti, magia e alchimia. Scenari realistici, trame fosche e personaggi inquietanti tra creazione fantastica e realtà storica, in quattro  avvicenti gialli storici.

Informazioni dettagliate: http://www.comune.castenaso.bo.it

Biblioteca comunale “Casa Bondi – tel. 051/788025

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ALLA LIBRERIA IRNERIO,
VIA IRNERIO, 27 BOLOGNA

MERCOLEDI’ 18 MAGGIO ALLE 18,00
LUIGI BERNARDI presenta, con
GRAZIA LOBACCARO e ONOFRIO CATACCHIO:

“CARRIERA CRIMINALE DI CLELIA C.
Un’epopea camorristica”
(Blackvelvet edizioni)
Sceneggiatura di Luigi Bernardi – disegni di Grazia Lobaccaro

“FANTOMAX. Non temerai alcun male”
(Coconino press – Fandango)
sceneggiatura di Luigi Bernardi – disegni di Onofrio Catacchio interviene OTTO GABOS

Mercoledì prossimo alla Libreria Irnerio due presentazioni al prezzo di una: il prolifico Luigi Bernardi ha sceneggiato due storie a fumetti di recentissima uscita, e le presentiamo insieme ai rispettivi disegnatori, Grazia Lobaccaro che ha disegnato “Clelia C.” e Onofrio Catacchio che ha dato un volto (e un fisico) al Fantomax bernardiano.

I tre avranno come interlocutore OTTO GABOS, sceneggiatore e disegnatore, e a breve autore per ragazzi.

Le due storie che vengono presentate mercoledì sono differenti, ma ruotano entrambe intorno al concetto di male.
“Carriera Criminale di Clelia C.” svela l’ambientazione nel sottotitolo: un’epopea camorristica.
Vengono descritte – e rafforzate dalle immagini – le tappe della discesa agli inferi di Clelia C., ragazza della Napoli borghese che non immagina quello che le riserva il futuro: sei omicidi condotti in anni diversi, sei perni intorno ai quali ruotano soldi, sesso, ricatti, guerre di bande, avvenimenti storici e quotidiani, vendette trasversali e dirette.
Dalla Napoli dei colletti bianchi fiancheggiatori della camorra alla Ginevra delle banche d’affari e dei fondi di investimento, dal Miracolo del Nordest degli anni Novanta fino alla conquista dei mercati asiatici, “Carriera criminale di Clelia C.” è un viaggio in quella parte di società che ha preferito fondersi con il poter ecriminale non per resa o paura, quanto per puro guadagno e interesse personale.
E quato sia verosimile la storia di questa ragazza è avvalorato dalla prefazione che accompagna il volume, scritta da Raffaele Marino, procuratore aggiunto al Tribunale di Torre Annunziata.

Con “Fantomax” Bernardi e Catacchio ci regalano una nuova interpretazione dell’eroe d’altri tempi, come potrebbe tornare ai giorni nostri: l’impersonificazione del Male che si protrae in maniera esoterica lungo una linea di discendenza che di adepto in adepto scavalca lo spazio e il tempo. Ogni volta che un Fantomax muore, un altro prende il suo posto. Non importa la tradizione, l’identità, l’Io. La missione è quella che conta. E mentre gli scenari parlano di guerre, eco-catastrofi e crisi finanziarie, Fantomax agisce nell’ombra, obbedendo alla sola logica del Male. In più, questa volta a incarnare l’eroe (o anti-eroe) è una donna, con un inferno interiore terribile e angosciante, valore aggiunto di non poco interesse (si sa che le donne hanno un universo interiore ben più interessante da esplorare…) Fantomax è un mito rivisitato, una fantastoria mozzafiato che rilegge in controluce drammi e paure della nostra contemporaneità grazie alla mano di Onofrio Catacchio e Luigi Bernardi, che diventa anche un vero e proprio omaggio a due indiscussi maestri del fumetto contemporaneo, Magnus e Pazienza.

Mercoledì assisteremo sicuramente ad un incontro interessante e denso, reso possibile anche dalla compresenza-collaborazione a Bologna di due delle principali case editrici di fumetto oggi attive, Blackvelvet e Coconino, che contribuiscono in maniera determinante a rendere Bologna sempre più capitale del fumetto italiano.

In conclusione, un omaggio al grande Edoardo Sanguineti, che nel marzo 2001 scriveva una poesia interessante:

“Vota bene!”
“vuoto è il votare per chi a vuoto vota, onesto è ostare agli orridi ottimati, turpe trimurti turlupinatrice, acre alleanza arcirevisionistica:
barbari bruti benitoberluschi, eridanoidi evertenti e esterofobi, neoneri neonazionalsocialini:
eleggi, ergo, gli estremocomunisti.”
(da: “Varie ed eventuali. Poesie 1995-2010”, Feltrinelli)

Ma era il 2001, era tutto diverso (o no?)

Vi aspettiamo!
Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita

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Sabato 2 aprile alle 12
alla libreria Trame in via Goito 3/C a Bologna

incontro con il giornalista e autore televisivo Luca Bottura in occasione della traduzione per il mercato spagnolo del libro “Rosa di fuoco. Romanzo di sangue, pallone e piroscafi” (edizioni Pendragon 2010).
Sarà presente l’autore Emilio Marrese.

“Rosa di Fuoco” è un successo da quasi 5000 copie vendute in 10 mesi, che giunge oggi alla quarta ristampa.
L’avvincente storia sta conquistando anche Barcellona e la Spagna.
Nel paese iberico il romanzo è uscito a inizio marzo in doppia edizione, catalana e castigliana, per le prestigiose Ediciones B – Gruppo Editorial Z:
‘Rosa de Foc’ e ‘Rosa de Fuego’, dopo nemmeno un mese, sono già un caso editoriale.

Barcellona, 1937. In piena guerra civile la città resiste ai fascisti, ma è dilaniata dal conflitto interno tra comunisti e anarchici. Una ragazza viene trovata strangolata nella casa di un famoso calciatore. Un militare franchista si infiltra tra i repubblicani mentre un capitano della Guardia civile indaga (o forse no…).
Intanto, il Barcellona, già nel mirino dei golpisti, salpa verso il Messico per una tournée che può salvare i giocatori dal fronte e il club dalla bancarotta. Settant’anni dopo, due ragazzi cercano di ricostruire quella fuga per scoprire la verità sulle proprie famiglie. Una dolorosa verità. Un romanzo basato su una vicenda reale che unisce storia, calcio e mistero. Sullo sfondo, la Barcellona metropolitana di oggi e la “Rosa di fuoco”, com’era chiamata negli anni Trenta, quando era ancora la città più rossa d’Europa.

Segue un aperitivo.

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Alla Bottega Bertaccini

“Veniamo noi con questa mia addirvi” del nostro prossimo appuntamento sabatale.

Due giovani modiglianesi, Leonardo Farina e Claudio Fiore, hanno realizzato un libro fotografico sul loro paese, intitolato «Modigliana. Un Album di Famiglia», per le edizioni Aquacalda.
Prendendo come spunto il classico album di famiglia, il libro presenta una raccolta di ritratti fotografici di circa 450 persone, quasi un decimo della popolazione di Modigliana, ripresi in studio o sui luoghi quotidiani di vita.
Le immagini – scattate tra il dicembre 2008 e il febbraio 2011 – sono inoltre corredate da brevi interviste o interventi delle persone fotografate con lo scopo di descrivere Modigliana attraverso le parole di chi la vive tutti i giorni. Un libro che non solo vuole offrire uno spaccato sociale di un paese italiano oggi, ma anche proporsi come una preziosa fonte di ricordi per il domani.
E’ difficile raccontare un libro fotografico in una mail. Basti comunque dire che le immagini, in uno splendido bianco e nero, sono bellissime, commoventi quasi, e i testi nella loro immediatezza e freschezza rasentano la genialità. Un esempio? “Gli abitanti di Modigliana siamo circa quattromilaottocentoventitrè”. Circa, mi raccomando…
Il libro è patrocinato dal Comune di Modigliana e sostenuto dal mensile Gagarin.
All’incontro, insieme agli autori, interverranno Claudio Samorì (sindaco di Modigliana) e Renzo Casadei (Aquacalda editore).
Appuntamento quindi sabato 2 aprile ore 18,00 alla Bottega Bertaccini in corso Garibaldi 4 a Faenza.

Bottega Bertaccini
info@bottegabertaccini.it

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VENERDI’ 1 APRILE ALLE 18,00
ALLA LIBRERIA IRNERIO,
VIA IRNERIO, 27 BOLOGNA
GIANCARLO NARCISO  presenta il romangiazo
“OTHERSIDE”
(Perdisapop)

intervengono gli scrittori MATTEO BORTOLOTTI e ALFREDO COLITTO

SABATO 2 APRILE ALLE 18,00
GUIDO LEOTTA presenta la raccolta poetica “ANDANDO A CAPO, OGNI TANTO”
(Mobydick)

Venerdì prossimo ospitiamo nuovamente Giancarlo Narciso, che lo scorso anno qui alla libreria Irnerio aveva presentato “Solo fango”, uscito per Verdenero.
Con “Otherside” Narciso si immette nella scia del grande romanzo d’avventura.
Protagonista è un eroe amaro, solo e ferito, ma mai rassegnato a perdere. C’è poi una dark lady affascinante e dal volto indefinibile. La storia è quella di una fuga da un branco di tagliagole decisi a tutto e, allo stesso tempo, una caccia incalzante a una preda che forse non esiste.
Una pista che si snoda da un lato all’altro dell’Oceano Pacifico, fra ribelli, spie, mercenari, donne senza scrupoli e narcotrafficanti, in una cavalcata di citazioni cinematografiche, da Hitchcock e Leone a Tarantino e Rodriguez.

– Non l’ho uccisa io.
– Forse no. Però lo sai, vero, cosa ti faranno quando ti metteranno le zampe addosso?
– Lo so – dissi – Ma dovranno prima prendermi.

GIANCARLO NARCISO, milanese, lascia l’Italia nel 1978, spinto da un irresistibile bisogno di viaggiare che lo porta a girare quattro volte attorno al mondo, stabilendosi di volta in volta a Tokyo, Kuwait, Kathmandu, Città del Messico, Singapore e in Indonesia e facendo i mestieri più disparati, dal traduttore al modello, dal contrabbandiere alla comparsa. Autore di numerosi romanzi e racconti pubblicati con editori come Fazi, Sonzogno, Piemme, Garzanti, Mondadori e, in Germania Random House, vince nel 1998 il premio Tedeschi con Singapore Sling e, nel 2006, si aggiudica il prestigioso premio Scerbanenco per il miglior noir italiano con “Incontro a Daunanda”. Il suo ultimo romanzo è “Solo fango”, apparso nel 2010 nella collana Verdenero delle Edizioni Ambiente.

Sabato, un registro completamente diverso, dove a parlare sono le parole assolute del linguaggio poetico.
Parole che però Guido Leotta, come non molti altri, sa rendere evidenti e vicine, e quasi famigliari a chi si accosta alla sua poesia. E questo senza cedere in nulla alla densità o alla profondità del suo discorso.
E’ solo che, da vero conoscitore della parola, sa renderla semplice senza semplificare. E così leggere i suoi versi è davvero un immediato conforto, come i racconti quando sono efficaci.
L’orizzonte di queste poesie è prossimo, sono i sentimenti, il vino, le vicende della vita. Un orizzonte che viene sempre letto con la giusta dose di ironia.

Un efficace esempio della raccolta e del suo spirito può essere “Con la mia faccia reduce”
“Con la mia faccia reduce
da un premio ritirato ieri,
oggi al mercato ci avvolgevano
carciofi ed insalata (Perché
in provincia, qui, non sanno ancora
del pericolo celato nei perfidi
veleni della stampa rotativa).
Fatto sta che apprezzando
ho ringraziato la mia buona stella:
fino a non molti lustri addietro
la carta di giornale finiva appesa
al gancio accanto alla latrina.

GUIDO LEOTTA è nato a Faenza. Nel 1981 il suo esordio con la raccolta di racconti Sacsaphone: da allora ha pubblicato prosa (Anatre, Premio “Leonforte”; Il silenzio del trombone), monologhi (Mica lo spezzi un do), poesia (Leviatamo, presente su Poeti del secondo Novecento), storie per ragazzi (Il bambino Ulisse, finalista al Premio “Bancarellino”), nonché i romanzi scritti a quattro mani con Franco Foschi (il recente Senza via d’uscita) e Giampiero Rigosi (Piano Delta, ora anche spettacolo teatrale).
Docente di scrittura nell’ambito del progetto “Zanna Bianca”, suona sax e flauto nel Faxtet, quintetto jazz che tra l’altro ha collaborato con diversi artisti – italiani e stranieri – ai libri-cd della collana “Carta da Musica”, e che nel 2010 ha festeggiato i vent’anni di attività incidendo l’album Coffee Break.
La più recente “connessione” tra letteratura e musica che lo vede coinvolto è il cd Senzafiltro, realizzato dal chitarrista e cantante Fabrizio Tarroni, per il quale ha scritto i testi assieme a Barbara Garlaschelli.

Vi aspettiamo!
Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita

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MARTEDI’  22 MARZO ALLE 18,00
ALLA LIBRERIA IRNERIO,
VIA IRNERIO, 27 BOLOGNA
ALFREDO COLITTO  presenta il romanzo
“IL LIBRO DELL’ANGELO”
(PIEMME edizioni)

Interviene SILVIA TORREALTA, editor e scrittrice

MERCOLEDI’ 23 MARZO ALLE 18,00
DEBORAH GAMBETTA presenta
“E’ TUTTO A POSTO”
(Edizioni Ambiente/Verdenero)

interviene lo scrittore GIAMPIERO RIGOSI

Un inizio settimana all’insegna del giallo di qualità, il primo di ambientazione medievale ed il secondo collocato invece ai giorni nostri.

Martedì 22 marzo rinnoviamo l’incontro con Alfredo Colitto, con il quale potremo parlare del suo ultimo romanzo, “Il libro dell’angelo”, terzo capitolo della serie ambientata nel Trecento che vede protagonista il medico bolognese Mondino de’ Liuzzi, che già abbiamo seguito nei due precedenti episodi dei quali abbiamo parlato con l’autore qui in libreria.
Mondino questa volta si sposta da Bologna alla volta di Venezia. Nella primavera del 1313, mentre sta ultimando i preparativi per il suo matrimonio con Mina de’ Gandoni, decide improvvisamente di partire per Venezia per rispondere ad una richiesta di aiuto proveniente da una persona a cui è molto legato: l’alchimista araba Adia Bintaba.
L’ebreo Eleazar da Worms è accusato di aver ucciso in modo crudele tre bambini cristiani, i cui corpi sono stati trovati vicino a San Marco.
Mondino, accompagnato dal figlio dell’accusato, Davide, arriva a Venezia per indagare sul triplice omicidio non sapendo che si troverà coinvolto nella ricerca del mitico Sefer-ha-Razim, il Libro dei Misteri, dettato dall’arcangelo Raziel a Noè e da questi trascritto su una tavoletta di zaffiro.
Eleazar infatti lascia un messaggio scritto col sangue sul muro della cella: una frase di difficile interpretazione per Mondino e Adia, ma che è una preciso indizio per ritrovare il libro dell’angelo.
Nel frattempo Gerardo da Castelbretone, che ha rifiutato di accompagnare Mondino a Venezia, è impegnato in una delicata missione con Pietro da Bologna, l’avvocato dei templari, che, inseguito dalle spie del re di Francia, deve a tutti i costi proteggere un documento di importanza vitale.
La conclusione delle vicende (tra cui l’arresto di Mondino) in cui sono coinvolti tutti i personaggi avverrà mentre si celebra la grande cerimonia dello Sposalizio del Mare.

Queste le vicende, per solleticare il palato dei lettori di giallo.
Ma chi conosce già i due precedenti episodi della trilogia (“Cuore di Ferro” e “I discepoli del fuoco”) sa che non è tutto qui.
A trame avvincenti e complicate, ma perfettamente tenute, si affiancano infatti personaggi dal profilo psicologico sempre ben cesellato, e un’attenzione per il dettaglio storico davvero non comune.
Leggendo i romanzi di Alfredo Colitto si hanno continuamente notizie e dettagli storici, che non riguardano solamente notizie di patrimonio comune, ma anche le architetture, gli abiti, i cibi, gli odori; dettagli che danno un colore inconfondibile al romanzo, che però, grazie all’abilità dello scrittore, non fa mai cadere la tensione narrativa.
In questo caso, leggiamo di una Venezia del popolo, oltre che dei nobili, con una conformazione urbanistica che non è ancora quella odierna, e nella quale, per chi conosce la città, è davvero divertente aggirarsi grazie a Mondino ed ai personaggi che lo affiancano.
Secondo gli intenti dichiarati questo sarebbe l’ultimo romanzo che Alfredo Colitto dedica a Mondino de’ Liuzzi.
Noi, nell’incontro di martedì, speriamo di fargli cambiare idea: le storie che riguardano il medico bolognese ci divertono molto, e del resto la sua statua, tra i grandi medici del Teatro Anatomico all’Archiginnasio, sembra dirci di avere ancora molte storie da raccontare…

ALFREDO COLITTO è scrittore e traduttore, ed insegna scrittura creativa presso la scuola Zanna  Bianca di Bologna. E’ noto al grande pubblico soprattutto per i thriller storici pubblicati con Piemme, che hanno come protagonista il medico Mondino de’ Liuzzi. Ha però scritto anche altri romanzi (“Il Candidato”, “Aritmia letale”, “Duri di cuore”, “Café Nopal”, “Bodhi three”), ed ha partecipato a numerose antologie di racconti.

MERCOLEDI’ 23, una sfumatura di giallo completamente differente.

Partiamo dalla collana in cui il romanzo di Deborah Gambetta si colloca: la collana Verdenero di Edizioni Ambiente, in cui vengono pubblicati romanzi gialli o noir che hanno come oggetto di indagine i crimini di ecomafia.
In questo caso, la vicenda narrata ruota intorno al mondo della vivisezione animale per sperimentazione.
Deborah Gambetta ci aiuta a capire l’orrore che si nasconde dietro questa terribile pratica e ci fa porre un paio di domande importanti: la vivisezione è davvero essenziale? La morte di tutti quegli animali salva davvero delle vite umane?

Ecco la storia: Stefano e Vittorio sono vecchi compagni di università che da vent’anni hanno perso i contatti: veterinario e borghese il primo, animalista militante il secondo.
Una sera, senza preavviso, Stefano riceve una telefonata dalla madre dell’amico: Vittorio è morto, e ha lasciato una lettera in cui è racchiusa la propria straziante storia, quella di un uomo che ha scelto una vita totalmente dedicata alla difesa dei diritti degli animali.
Questa rivelazione costringerà Stefano a una discesa negli inferi e a fare i conti con se stesso. Tra veterinari corrotti prestati al traffico di cuccioli, l’orrore della vivisezione e attivisti dell’Animal Liberation Front, un romanzo di un amore estremo, quello nei confronti degli animali.

DEBORAH GAMBETTA ha esordito nel 1998 con “Viaggio d imaturità”, cui è seguito nel 2003 “La colpa”. Ha partecipato a due antologie di racconti, “Patrie impure” e “Ragazze che dovresti conoscere”.
Nel 2005 ha pubblicato il romanzo “Il silenzio che viene dalla fine”, con Einaudi.

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SABATO 19 MARZO ALLE 18,00
ALLA LIBRERIA IRNERIO,
VIA IRNERIO, 27 BOLOGNA

ALDO GIANOLIO  presenta il romanzo
“LA COMPLICATA VERITA’ SUL CASO PULCHER”
(edizioni MOBYDICK)

interviene l’editore GUIDO LEOTTA

Qualcuno in perfetta malafede – leggendo queste spassose, travolgenti pagine – potrebbe ritrovarsi a pensare che le intricate vicende giudiziarie nelle quali sono rimaste coinvolte qualche tempo fa una blasonata squadra torinese bianconera e la sua dirigenza siano state la fonte di una qualche pur minima ispirazione per l’autore.
In effetti,  il romanzo racconta del tifoso Ottavio Fontanesi che prende coscienza della verità da un marziano onnisciente, sceso sulla terra apposta per svelargli l’intricato complotto ordito ai danni di un fantomatico allenatore di nome Mecco e della sua squadra (appunto la Pulcher). L’azione si svolge negli anni Sessanta-Settanta in un ambiente provinciale di squadre calcistiche di dilettanti. Il tifoso Ottavio Fontanesi, presa coscienza della tremenda ingiustizia perpetrata ai danni della sua squadra, ha un moto di ribellione anarchico che lo spinge a commettere atti terroristici facendolo finire in gattabuia. Lì, dietro le sbarre, scrive le sue memorie che intitola “La verità sul complicato caso Pulcher”.

L’autore – interpellato nel bunker dove al momento si è ritirato, proclamandosi “rifugiato calcistico” – ci tiene a precisare, come lo Zavattini del suo Non libro che “… tutti i personaggi, gli avvenimenti, le città e gli oggetti descritti nel nostro racconto sono frutto di pura fantasia, e se abbiamo raccontato di qualche personaggio che assomiglia a qualcuno realmente esistito o esistente, oppure se abbiamo ricordato qualche avvenimento realmente accaduto, oppure se abbiamo descritto qualche luogo, città o paesaggio che si trovano davvero in qualche parte del mondo, è stato per la più involontaria delle casualità, la più fortuita delle coincidenze e la più accidentale delle fatalità”. Come non credergli?

Aldo Gianolio è nato nel 1952 a Reggio Emilia, dove è impiegato presso l’Azienda Trasporti.
Collabora, come critico musicale, con la rivista “Musica Jazz” e col quotidiano “l’Unità”.
Ha scritto il libro di racconti A Duke Ellington non piaceva Hitchcock (Mobydick, 2002, Premio “Django d’or” 2003, tradotto in Germania nel 2007) da cui è stato tratto il libro-cd Duke & co, interpretato da Paolo Nori sulle musiche del Faxtet. Il suo romanzo “Teste quadre” (Aliberti, 2006) si è aggiudicato nel 2007 il Premio “Biella – Letteratura e Industria”.

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SABATO 19 FEBBRAIO ALLE 18,00
alla LIBRERIA IRNERIO
IN VIA IRNERIO 27 A BOLOGNA

GIOVANNI NADIANI
presenta
“LOW SOCIETY
Storie da caBARet.”

(Edizioni Cartacanta)

interviene
ALBERTO SEBASTIANI

Con il caratteristico stile ibrido, “bastardo” che da tempo contraddistingue la “scrittura orale” di Nadiani, Low Society presenta il meglio dell’ironica “bassa società” disegnata dalla penna pungente dello scrittore romagnolo: una serie di storie da dirsi ad alta voce dal tono cabarettistico, godibilissime anche nella sola versione in italiano regionale, incentrate su una variegata galleria di common people che si ritrovano a vivere in un presente che indossa i lustrini modaioli del linguaggio sincretico anglo-italiano della televisione, di Internet e della pubblicità (dall’autore definito anglobo) e che cerca di nascondere in tutti i modi le ferite inferte a una varia umanità che, dedita alla ricerca di una pseudo felicità a ogni costo, si ritrova immersa nella più sconsolante solitudine o assenza di comunicazione.
I toni usati da Nadiani per cogliere questa contemporaneità sfregiata sono pertinenti a un’ironia amara, che spesso sconfina nel comico inteso come forma sovversiva assoluta e messa in mora delle forme razionali, basata sull’incontro/scontro di lingua e dialetto (la lingua da bar) ad attraversare i “ragionamenti” ad alta voce, le ossessioni (lo sport, il sesso, il denaro, l’apparire, il senso della vita ecc.) dei personaggi, presi e persi nel conflitto tra i sessi o tra le generazioni, tra l’ipermodernità e un inconscio desiderio di una qualche identità.

“Mo cum a scuraràla mai la cinesa d’vent én, ch’l’impines e’ scartoz dl’Happy Meal a e’ McDrive d’Furlè pr i babin ch’rugia ch’selta a la fësta d’cvel ch’e’ ciumpes j én, cun al cruchet d’pol ulandes e al patatin surgelêdi dla Quinta Stagione, arscaldêdi ’t al bol d’un gras ch’u n’smet mai d’frezar per la gioia di tutti… E pu a sràla da bon cinesa? E s’invezi d’rësar d’Canton o a d’Changchun, la fos d’Dong Dang o d’Phnom Pehn?”

ovvero:

“Ma come parlerà mai la cinese di vent’anni, che riempie il cartoccio dell’Happy Meal al McDrive di Forlì per i bambini che gridano e saltano alla festa di compleanno, con le crocchette di pollo olandese e le patatine surgelate della Quinta Stagione, riscaldate nelle bolle di un grasso che non smette mai di friggere per la gioia di tutti… E poi sarà davvero cinese? E se invece di essere di Canton o di Changchun, fosse di Dong Dang o di Phnom Pehn?”

GIOVANNI NADIANI è nato nel 1954 a Cassanigo di Cotignola (RA), risiede a Reda di Faenza e insegna alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna sede di Forlì.

Cofondatore nel 1985 della rivista letteraria «Tratti» e nel 1998 della rivista online di traduttologia «InTRAlinea», per Mobydick ha pubblicato le raccolte di versi e’ sèch (1989), TIR (1994), Beyond the Romagna Sky (2000) e i volumi di storie e prose brevi Nonstorie (1992), Solo musica italiana (1995), Flash-Storie bastarde (2004), Spiccioli-Kurzprosa (2009) e in collaborazione con la band di blue-jazz Faxtet e la chitarrista Ingeborg Riebesehl il cd di poesia in musica Invel (In nessun luogo, 1997).

Nel 1999 con Marsilio ha pubblicato l’antologia poetica personale Feriae e nel 2000 ha dato alle stampe Sens (Senso/Sensi) per Pazzini editore.

Col gruppo Faxtet ha prodotto spettacoli di teatro e cabaret in musica confluiti negli audiolibri Insen… Insieme (2001), Romagna Garden (2005), Best of e’ sech (2008). Nel 2006, per Bacchilega, ha pubblicato S-cen/People, audiolibro di brani pensati per la recitazione di quel particolare genere definito dall’autore “DialetCabaret”, che negli ultimi anni ha riscosso in Romagna un notevole successo di pubblico. Per la sua poesia in romagnolo tradotta in varie lingue ha conseguito importanti riconoscimenti tra cui i premi Lanciano, Ischitella, Noventa, Pascoli, Marin.

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DAL 25 GENNAIO ALL’8 MARZO 2011
OGNI MARTEDI’ DALLE 20,00 ALLE 22,00
ALLA LIBRERIA IRNERIO
VIA IRNERIO, 27 A BOLOGNA
UN NUOVO LABORATORIO DI LETTURA AD ALTA VOCE CONDOTTO DALL’ATTORE MAURIZIO CARDILLO:
“C’ERA E NON C’ERA”.
Fiabe tradizionali da tutto il mondo.

Alla libreria Irnerio una nuova proposta per chi desidera acquisire la difficile arte della lettura ad alta voce. Quante volte abbiamo sentito testi bellisssimi seviziati da lettori incapaci, e quante altre, invece, la nostra attenzione è stata catturata da voci esperte che ci conducevano attraverso testi che, letti così bene, parevano ancora più belli?
Questo seminario è pensato per chi rimpiange le favole della nonna e vorrebbe essere così bravo a ricreare proprio quelle atmosfere, per chi vuole catturare l’attenzione  dei propri bimbi o dei propri alunni, o anche per chi, semplicemente, vuole acquisire le tecniche della lettura a voce alta, per imparare a trasmettere tutte le emozioni che una bella favola, o una pagina di romanzo, può dare, anche grazie alla musicalità dell’ascolto.
E cosa è meglio dunque per questo scopo della lettura delle favole, espressione della cultura popolare, nate per essere tramandate proprio tramite il racconto orale?

“C’era e non c’era” sarà un laboratorio per vivere o rivivere l’incanto della fiaba tradizionale, contenitore straordinario di fatti meravigliosi, scrigno di significati simbolici, di avventura, sentimento, di gusto del fantastico e fascino del terrificante…

Viene suggerito un percorso studiato per gli adulti che vogliano mettersi in gioco nell’esperienza profondissima del leggere ai bambini (o ad altri adulti) storie tramandateci dalla cultura popolare, perfette nella loro struttura narrativa, dal fascino eterno, ricche di un’umanità varia, bizzarra, sorprendente ma anche molto vicina alla nostra natura più profonda.

Programma del laboratorio:

Apprendere, allenare, migliorare le tecniche della lettura ad alta voce, attraverso l’interpretazione delle fiabe tradizionali di molte diverse culture (compresa quella italiana).

Argomenti del laboratorio:

La struttura narrativa della fiaba, i suoi significati simbolici e le sue strategie di comunicazione del fantastico.

La chiarezza espressiva.

Respiro, articolazione, volume, velocità di lettura.

La “verità” nel leggere: un concetto che muta per ogni persona.

Leggerezza e partecipazione.

La relazione adulto/bambino nell’atto affettivo del leggere.

Come leggere con intensità  e scioltezza, divertendo e divertendosi.

Le strategie per catturare e mantenere l’ascolto.

Immaginazione, musicalità  della lingua, ritmo, pause, timbri, appoggiature.

Il corpo che legge e lo sguardo del lettore.

La voce narrante tra neutralità ed emozione.

La lettura a più  voci e su musica.

Il materiale del laboratorio è tratto dal libro “Mille anni di storie incantate”, Einaudi Ragazzi

SETTE INCONTRI A CADENZA SETTIMANALE

Più una lettura aperta in libreria a conclusione del laboratorio

IL MARTEDI DALLE ORE 20.00 ALLE ORE 22.00

A PARTIRE DA MARTEDI 25 GENNAIO 2011

COSTO DEL LABORATORIO: EURO 120,00

Nel prezzo è compreso l’acquisto del libro “Mille anni di storie incantate”
Il laboratorio, per garantire il miglior risultato a chi partecipa, è a numero chiuso, e si effettuerà con un massimo di 20 iscritti.

Per informazioni :
Libreria Irnerio, tel 051251050
Maurizio Cardillo, 328.9383778

L’iscrizione può essere effettuata inviando una mail a libreria.irnerio@libero.it, specificando il proprio nome, cognome e lasciando un recapito telefonico.

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MAURIZIO CARDILLO, attore e formatore, ha collaborato con molti teatri italiani e bolognesi, tra i quali: Teatro dell’Elfo di Milano, Teatro Stabile di Bologna, Teatri di Vita, Teatro Stabile di Bolzano. In questa stagione lavora con la compagnia Le Belle Bandiere negli spettacoli  Regina la paura, prodotto dal Teatro Mercadante di Napoli e La Locandiera  di C. Goldoni, prodotto dal CTB di Brescia per la regia di Elena Bucci.

Con la Compagnia Cardillo, formazione da lui creata, è impegnato nella realizzazione dello spettacolo “Il male oscuro”, dal romanzo di Giuseppe Berto. Laureato al Dams e diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, ha una lunga esperienza come docente di recitazione e lettura ad alta voce, per adulti e bambini.

Vi aspettiamo!
Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita.

Libreria Irnerio
Via Irnerio, 27 Bologna
tel e fax 051251050
e-mail libreria.irnerio@libero.it
blog: http://www.libreriairnerio.blogspot.com

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Dopo la pausa per le feste natalizie, riparte una nuova stagione di incontri con gli autori alla libreria Irnerio, con l’augurio che il nuovo anno sia per tutti sereno e carico di buoni frutti.

SABATO 15 GENNAIO ALLE 18,00
alla LIBRERIA IRNERIO,
IN VIA IRNERIO, 27 A BOLOGNA

ALBA PIOLANTI
presenta il romanzo
“IL ROTOLO DI TELA”
(edizioni PENDRAGON)
interviene Laura Falqui

Ritornano le atmosfere e i personaggi del primo romanzo di Alba Piolanti, “Nel borgo”, che abbiamo presentato in libreria nel 2008. Un gruppo di abitanti di un piccolo borgo romagnolo che vede le proprie vicende personali incrociarsi con la tormentata storia d’Italia della prima parte del Novecento.
Lo sposalizio della Ida è l’occasione per un viaggio nella memoria: la famiglia e la gente del borgo stringendosi intorno alla giovane, secondo un antico rituale, srotolano come una tela la propria storia per trasmettere, assieme ad essa, l’energia vitale, le emozioni, il coraggio e gli ideali condivisi.
La Nora, l’Isolina, la Ginevra, la Rosina, lo zio Benvenuto, e soprattutto la nonna Dulinda aiutano Ida a far luce, ciascuno a suo modo, su un evento tragico, che ha segnato profondamente la vita del borgo: l’assassinio di Tonio, amatissimo marito della Dulinda, da parte di uno sgherro fascista. Occorrerà rivivere quei giorni di odio e di terrore, i giorni della lotta per la liberazione dell’Italia, delle feroci rappresaglie dei tedeschi, dei soprusi e dell’orgoglio, per poter tornare a guardare il futuro con occhi puri e innocenti.
Riuscirà la giovane sposa a raccogliere un’eredità tanto pesante quanto preziosa?

ALBA PIOLANTI è nata in Romagna e si è in seguito trasferita a Bologna, dove vive tuttora, pur non interrompendo il legame di affetti con quelle radici che sono l’anima di di questo e del suo precendente romanzo. E’ inoltre coautrice del volume “Voci di donne: storia di paese” (Il Ponte Vecchio, 2006). Collabora con associazioni di donne per la conservazione della memoria femminile

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MERCOLEDI’ 17 NOVEMBRE alle 18,00
ALLA LIBRERIA IRNERIO
IN VIA IRNERIO, 27 A BOLOGNA

SHIRIN RAMZANALI FAZEL
presenta il romanzo “NUVOLE SULL’EQUATORE.
Gli italiani dimenticati. Una storia.”
(Nerosubianco editore)

intervengono FULVIO PEZZAROSSA e REBECCA HOPKINS

Mercoledì prossimo vi invitiamo a partecipare ad un incontro davvero particolare, per la natura del romanzo e per la storia dell’autrice.
Shirin Ramzanali Fazel è infatti una scrittrice di origine Somala che in Italia si occupa di intercultura e scritture migranti, e con il suo romanzo ci offre la possibilità di affacciarci sul mondo africano attraverso la lente di chi compendia, nel proprio percorso, la cultura africana e quella europea, ma anche di capire meglio le vicende italiane in Somalia, in un passato recente che in troppi tendono a dimenticare, per quanto siano causa di pesanti conseguenze per molti.

“NUVOLE SULL’EQUATORE” è prevalentamente ambientato nella Mogadiscio degli anni dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia e segue le trasformazioni della città fino alla presa del potere da parte del generale Siad Barre. Racconta in particolare le vicende della protagonista Giulia, una bambina meticcia che vive l’esperienza dell’abbandono e che trascorre, come molte sue compagne di quell’epoca postcoloniale, una parte della sua vita nelle missioni delle suore della Consolata.  Il periodo dell’AFIS della Somalia è caratterizzato dall’incremento delle nascite di questi ragazzi/e che vengono additati da entrambe le comunità (somala e italiana) come portatori di un forte stigma sociale. In un intreccio di culture e di personaggi così diversi tra loro, Giulia rappresenta l’anello di congiunzione, il ponte che unisce due mondi così distanti, rivendicando però con fierezza la sua diversità.
Attraverso la sua storia il romanzo rivela un passato poco noto della storia d’Italia.

SHIRIN RAMZANALI FAZEL è nata a Mogadiscio, figlia di padre pakistano e madre somala. Frequenta le scuole italiane in Somalia, e si trasferirà nel 1971 in Italia, dove ora continua a risiedere dopo una vita in giro per il mondo.
La sua scrittura si occupa di temi legati alla diaspora somala e lei stessa sostiene di scrivere sulla Somalia per mantenere viva la memoria storica del suo paese che è in guerra da decenni.  Il suo libro “Lontano da Mogadiscio” è stato pubblicato nel 1994 (Datanews-Roma) , il racconto Il segreto di Ommdurmann  nel 1995 su “Studi d’Italianistica nell’Africa Australe” e Gabriele e La Spiaggia nel 2008 rispettivamente su “El Ghibli” e  “Scritture Migranti”.

Alcune notizie sugli interlocutori che mercoledì dialogheranno con Shirin Ramzanali Fazel

REBECCA HOPKINS insegna presso la John Hopkins University a Bologna. Ha conseguito il dottorato in letteratura comparata presso la University of California, Los Angeles (USA) e si occupa della letteratura migrante in lingua italiana ed inglese.

FULVIO PEZZAROSSA insegna Sociologia della Letteratura all’Ateneo bolognese. Si occupa da tempo della promozione  e dell’analisi critica dei testi prodotti in italiano dalle figure uscite dai movimenti migratori. Ha promosso incontri, seminari e convegni in materia, ed inoltre dirige la rivista specializzata “Scritture Migranti”.

Vi aspettiamo!

Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita

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Ecco gli incontri che si svolgono questo fine settimana alla LIBRERIA IRNERIO IN VIA IRNERIO, 27 A BOLOGNA

VENERDI’ 5 NOVEMBRE ALLE 18,00
FABIO MUNDADORI presenta la raccolta di racconti “IO SONO DORIAN DUM”
(edizioni Ego)

SABATO 6 NOVEMBRE ALLE 18,00
FRANCO FOSCHI E GUIDO LEOTTA
presentano il loro nuovo giallo
“SENZA VIA D’USCITA. L’ULTIMA INDAGINE DEL COMMISSARIO COLAJACONO”
(Mobydick editore)

Venerdì 5 novembre, alle 18,00, un incontro in collaborazione con l’associazione Vitruvio.
Presenteremo in libreria il volume di Fabio Mundadori, una raccolta di racconti noir. E poichè uno di questi è ambientato ai Bagni di Mario, la grande cisterna cinquecentesca situata alle porte di Bologna che serviva per l’approvigionamento di acque per la fontana del Nettuno, la serata proseguirà proprio ai Bagni di Mario: per chi vorrà ci sarà un reading presso la cisterna, cui seguirà una visita guidata.
Il costo della visita è di 5 euro, gratuito per chi acquista il volume in libreria.
C’è una luce che scontorna i confini e dà un senso di sospensione alle cose in un preciso momento del giorno, cioè quando gli ultimi bagliori del sole si stanno spegnendo per dar spazio alla notte: è appena dopo il crepuscolo. A questa luce si ispirano le dodici storie noir raccontate da Fabio Mundadori in “Io sono Dorian Dum”. Racconti di omicidi misteriosi, di creature oscure, di lucida pazzia. Eppure calati in una realtà così quotidiana da far apparire tutto plausibile. Il merito di questo libro, oltre ad una scrittura briosa ed accattivante, è il fatto che lo scrittore riesce a dare un’ambientazione nostrana e riconoscibile a storie sull’orlo dell’impossibile. Il racconto di apertura “347” parte da un numero di telefono scritto in un bagno di una discoteca e una voce che dice “Questa è la segreteria telefonica del cellulare di Dorian Dum. Se ascoltate questo messaggio sono già morto” per proseguire in una Bologna sotterranea ed antica, lontana dalla solarità per la quale questa città è conosciuta.
Il noir e il fantasy sono ottimi strumenti per indagare sugli aspetti della vita che sfuggono alla logica: le coincidenze, ad esempio, come nel racconto “Trentanove” il cui protagonista si troverà legato a doppia mandata a questo numero, o le paure che scaturiscono dall’inconscio e materializzano forme tenebrose come in “Zolfo”. Mundadori si muove bene in questi mondi, e riesce a mantenere il lettore in questa luce crepuscolare senza mai fargli fare quel salto confortante verso una realtà solo immaginaria.
Nato a Bologna nel 1966, Fabio Mundadori vive a Latina. Da sempre appassionato di letteratura fantasy e gialli, in questo libro ci dà la sua personale interpretazione del noir.

SABATO 6 NOVEMBRE, incontriamo nuovamente Franco Foschi e Guido Leotta, con un nuovo capitolo dei loro gialli a quattro mani. Dopo “Un inverno dispari”, uscito nel 2002, e “Il tempo è un cerchio infinito e paziente”, del 2005, eccoci a leggere “SENZA VIA D’USCITA”.
Questa volta il commissario VIncenzo Colajacono cede all’ennesimo  invito del figlio minore, che da tempo vive in Irlanda e vuole che il padre si prenda una vacanza dalle pigre giornate di neo-pensionato. E il commissario seppur recalcitrante va, ed al suo arrivo trova quiete, musica ed omeriche bevute ma, come spesso accade, niente è come appare. O come lo si è sognato. Non saranno solo la falsità e il cinismo – o il rosso del sangue – a metterlo su una strada senza via d’uscita. Lo aspetta un’indagine crudele, quella legata ai moti del cuore, agli affetti più intimi e probabilmente più misteriosi.
Da due autori ben conosciuti ai lettori bolognesi, ed in particolare agli affezionati della libreria Irnerio, la garanzia di un pomeriggio interessante.

Gli autori

FRANCO FOSCHI  è nato a Bologna, dove esercita la professione di medico pediatra. Ha pubblicato libri di narrativa, poesia e saggistica con Mobydick, Hobby&Work, Todaro, Perdisa, Passigli e Sironi.
GUIDO LEOTTA, contastorie e musico, è nato a Faenza. Di recente ha festeggiato i vent’anni del Faxtet – bluejazz quintet in cui suona sax e flauto – con l’uscita dell’album Coffee Break.

Per gli amanti della poesia, segnaliamo infine l’incontro con CESARE VIVIANI che si terrà sabato 6 novembre alle 16,15 al Centro sociale ricreativo culturale Casa GIalla, in Piazza G. da Verrazzano, 1/3. L’autore condurrà una conversazione con Daniela Bisagno sulla propria produzione poetica, dal titolo “Credere all’invisibile”.

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per informazioni:
Libreria Irnerio
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Quella che è appena iniziata alla Libreria Irnerio è una settimana densa di incontri, libri – e non solo – per tutti i palati e tutte le esigenze.
Ci sarà qualche iniziativa tutti i giorni.
Pertanto, per non tediare con un continuo invio di e-mail, vi inviamo l’elenco completo degli incontri, con una sintetica descrizione, rimandando al nostro blog http://libreriairnerio.blogspot.com per gli approfondimenti.

Tutti gli incontri si terranno alla
LIBRERIA IRNERIO
VIA IRNERIO, 27 BOLOGNA

ecco i dettagli:

MARTEDI’ 26 OTTOBRE ALLE 20,45
la FABBRICA DI BOLOGNA organizza un incontro pubblico su COME E’ GRANDE BOLOGNA Dimensioni, usi e consumi della città. Il territorio, la casa e la strada per la comunità che vive e fa vivere Bologna.
Coordina GIOVANNI MAZZANTI
per informazioni e dettagli: http://www.lafabbricadibologna.it

MERCOLEDI’ 27 OTTOBRE ALLE 18,00, la poesia:
GIUSEPPE BERTANI presenta la raccolta poetica “ATTIMO CHIARO”
edizioni FORTEPIANO
interviene FRANCESCO PIAZZI

GIOVEDI’ 28 OTTOBRE ALLE 18,00, la musica:
KATIA CONFICONI
presenta “COME PUO’ LO SCOGLIO ARGINARE IL MARE – le frasi più belle delle più belle canzoni italiane d’autore”
(editrice ZONA)
interviene il giornalista MARINO BARTOLETTI

VENERDI’ 28 alle 18,00,
“LIKE A ROLLING STONE”:un editore esordiente per due autori per nulla esordienti LUIGI BERNARDI presenta “FUOCO SUI MIEI PASSI”
ANTONIO PAOLACCI presenta ACCELERAZIONE DI GRAVITA’, due novelle dell’editore SENZAPATRIA pubblicate nella collana ON THE ROAD letture di ANDREA BENATI e ALFREDO CARUSO BELLI

sabato 30 ottobre alle 18,00, Bologna in nero:
ROBERTO CARBONI presenta il romanzo
“PER I BUONI SENTIMENTI RIVOLGETEVI ALTROVE”
(Dalila Sottani editrice)
intervengono l’editrice Dalila Sottani eil giornalista Francesco Fabbriani.
Letture a cura di Delia Sebellin e Michele Davalli

Vi aspettiamo!
Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita

per informazioni:
Libreria Irnerio
Via Irnerio, 27 Bologna
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