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Posts Tagged ‘libri 2017’

FERNANDO ARAMBURU, PATRIA, GUANDA

Uno splendido affresco umano di una comunità lacerata dai lutti,ma ancora viva negli affetti: la Spagna del terrorismo basco. Una opera davvero GRANDE!

REGIS DE SA MOREIRA, COME IN UN FILM, ENNEENNE

Un romanzo in presa diretta costruito con i dialoghi dei due protagonisti della storia d’amore, dalla nascita alla fine, e delle persone che vi assistono, anche solo per un attimo;una commedia esilarante costruita sui frammenti del discorso amoroso!

ALI SMITH,VOCI FUORI CAMPO, SUR

Narratrice complessa, Ali Smith, tra le più interessanti realtà inglesi. Un romanzo a più voci, dall’architettura complessa, finalista al Booker Prize, dedicato ai componenti di una famiglia, e all’arrivo di Ambra, capace di far emergere la distanza già esistente tra i membri del gruppo..

YASMINA REZA, BABILONIA, ADELPHI

Yasmina Reza, grande autrice de Felici i felici, caustica rappresentazione dei rapporti uomo donna nella nostra società, si dimostra ancora una volta autrice da non perdere. La società contemporanea, con le solitudini, i rapporti di coppia, le interazioni tra esseri umani, narrata egregiamente!

MARIANA ENRIQUES, LE COSE CHE ABBIAMO PERSO NEL FUOCO, MARSILIO

“Siamo in molti a considerare Mariana Enriquez una delle voci più talentuose della nuova letteratura argentina, forse la più originale di tutte” Andres Neumann – Racconti con un pizzico di gotico, horror, in cui però la realtà dell’Argentina dei dittatori e della crisi economica è marcatamente presente. Magnifico!

SANDRO CAMPANI, IL GIRO DEL MIELE, EINAUDI

La formazione dell’autore è avvenuta con i lbri di Faulkner, McCarthy, Pavese e Fenoglio: ne ha ricavato una splendida storia di persone, sentimenti e luoghi ambientato sull’appennino emiliano.

LAIA JUFRESA, UMAMI, SUR

Molto vivace il romanzo UMAMI di Laia Jufresa, una voce dal Messico accostabile a quella di Angeles Mastretta,con anche un pizzico di ironia, capace di coinvolgere il lettore!

PAOLO MALAGUTI, PRIMA DELL’ALBA, NERI POZZA

A 100 anni da Caporetto, un romanzo incalzante che, attraverso le indagini sulla misteriosa morte di Andrea Graziani, il «generale fucilatore» distintosi per la brutalità verso i sottoposti, fa luce su una delle pagine più tristi e dolorose della storia italiana

OTA PAVEL, COME HO INCONTRATO I PESCI, KELLER

Il racconto è la misura perfetta per gli scritti di Ota Pavel, che continua la sua ironica ricognizione del mondo della sua famiglia, le avvincenti imprese lungo i torrenti della sua terra, con la grande Storia che bussa alle porte. Troverete il tono ironico e gioioso gustato ne La morte dei caprioli belli anche ne COME HO INCONTRATO I PESCI, senza dubbio!

ALAN PAULS, IL PASSATO, SUR

Dopo una superlativa trilogia dedicata all’Argentina degli anni Settanta Pauls si concentra su un tema che potrebbe sembrare banale e poco interessante se non avessimo di fronte un autore capace di far risplendere ogni pagina di una grazia particolare. La fine di un amore durato dodici anni, una sorta di educazione sentimentale marcata dalle tante foto scattate durante la relazione, immagini impossibili da eludere:  da non perdere!

TOM DRURY, A CACCIA NEI SOGNI, ENNEENNE

Dall’editore di KENT HARUF un nuovo scrittore da non mancare: “un romanzo di perdenti a grandezza naturale. Drury mette da parte sia la tragedia che la commedia, consapevole che le ferite della vita sono spesso inferte e sofferte senza drammi”

DEBORAH LEVY BERTHERAT, I VIAGGI DI DANIEL ASCHER, EINAUDI

Segreti di famiglia. Crocevia della Storia. Un vecchio prozio giramondo parte da Parigi verso ogni angolo della terra per sognare e scrivere le sue affascinanti storie d’avventura. La nipote ventenne, seria e ben salda nella realtà, scava nelle pieghe del tempo per scoprire la verità su un uomo che non conosce e sulla propria famiglia. Su viaggi nel mondo che in fondo altro non sono che viaggi nel passato e nei misteri della vita

GIONI BARRETT, CULO NERO, 66THANDN2D

Inizia come una eclatante variazione sul tema de LA METAMORFOSI di Kafka (un nero di un quartiere degradato mutato nella notte in bianco dai capelli rossi e dagli occhi verdi), per poi divenire un brillante spaccato degli stereotipi che bianchi e neri alimentano a vicenda, dei vizi e costumi della società contemporanea.. Con una notevole dose di ironia!

JOHN WILLIAMS, AUGUSTUS, FAZI

Ultimo libro scritto dall’autore di Stoner, Augustus riceverà un prestigioso riconoscimento, il National Book Award nel 1973. Era la prima volta che si dedicava al romanzo storico, con ottimi risultati! La storia della fortuna politica e pubblica di Augusto, narrata con avvenimenti e lettere da parte dei protagonisti nella prima parte del libro, si accompagna al fallimento e all’infelicità vissute nella sfera privata, come un curioso bilanciamento della storia nei confronti del fondatore dell’Impero Romano.

MARIE HELENE POITRAS, GRIFFINTOWN, LA NUOVA FRONTIERA

Dopo l’inverno arriva la primavera,e la vita riprenderà per la piccola comunità di uomini abbandonati dal destino che anima Griffintown, sobborgo di Montreal. Addetti ad un mestiere in via di estinzione, fare il cocchiere per le vie della città, vedranno in pericolo il loro mondo dopo la scomparsa del loro boss, e l’arrivo della speculazione immobilare senza scrupoli

COLSON WHITEHEAD, LA FERROVIA SOTTERRANEA, SUR

Vincitore di numerosi premi (Pulitzer, National Book Award…), una storia memorabile incentrata sulla vergogna della schiavitù dei neri negli Stati Uniti, con una protagonista indomita alla ricerca dell’affrancamento.

DIDIER DECOIN, IL MAGISTERO DEI GIARDINI E DEGLI STAGNI, PONTE ALLE GRAZIE

Un coloritissimo ROMANZO STORICO, nel Giappone del Dodicesimo secolo, una vicenda densa di sentimento, avventura, sensualità… Piacevolissima lettura.

JONATHAN LEE, IL TUFFO, SUR

Già, un TUFFO, nella vita e nelle atmosfere che precedono quella fatidica notte del 12 ottobre 1984, in cui una bomba dell’IRA devastò un lussuoso hotel di Brighton, sede del congresso del partito Conservatore: un ottimo romanzo a più voci, quelle dei tre protagonisti che si trovano a vivere quella tragica giornata

ELIZABETH STROUT, TUTTO E’ POSSIBILE, EINAUDI

” Tutto è possibile è un romanzo splendido e profondo. Il sogno di essere compresi, forse il più umano di tutti i desideri, è la sostanza che unisce le sue storie» – The Guardian

FRANCIS SPUFFORD, GOLDEN HILL, BOLLATI BORINGHIERI

Siamo nella vivace New York di metà del Settecento, un inglese sbarca recando con sè una lettera di cambio di alto valore, reclamandone la riscossione. Vera, falsa, e quali sono i motivi che hanno indotto l’uomo a varcare l’Oceano? Francis Spufford immerge il lettore nel clima e negli odori dell’epoca, persino negli usi commerciali, adattando anche lo stile narrativo a quello del periodo, un godibilissimo romanzo storico..

E naturalmente i libri del premio Nobel Ishiguro!

 

 

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grandissimo cantore del Giappone in via di cambiamento, quello dei primi decenni del secolo scorso, NATSUME SOSEKI è il concentrato della miglior letteratura giapponese, con la sua prosa cristallina, precisa e incisiva, con i suoi magnifici personaggi che si confrontano con il mondo, con il loro divenire in un universo che cambia . Compito dei librai è segnalare tra i tanti quei libri meritevoli di restare sugli scaffali, e questo autore di certo ne ha regalati tanti ai lettori.
 
 
 
Raffiche d’autunno, Natsume Soseki, Lindau
tradotto da Laura Testaverde
 
Dopo aver lavorato per sette anni come professore in una scuola media, Shirai Dōya ha abbandonato l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura, attraverso la quale intende trasmettere quanto ha appreso dalla vita e dallo studio e, soprattutto, diffondere la morale che ha scelto come fondamento della propria esistenza.
Nakano Kiichi e Takayanagi Shūsaku, appena laureati in lettere, sono amici da anni, nonostante le differenze di posizione sociale, di prospettive per il futuro e d’idee.
 
Attraverso l’incontro dei tre personaggi, la maestria di Natsume Sōseki ci restituisce il clima intellettuale di un periodo fondamentale per la nascita del Giappone moderno. Sono già trascorsi quarant’anni dalla caduta del regime degli shōgun Tokugawa, che aveva a lungo tenuto il Paese quasi del tutto isolato dal resto del mondo. In una parte dell’intellighenzia, che pure aveva salutato con favore l’apertura all’Occidente, l’entusiasmo o anche la semplice curiosità per le novità straniere cedono il passo a un atteggiamento maggiormente critico e alla rivalutazione della cultura nazionale.
 
Le puntuali e suggestive descrizioni di Sōseki permettono alla nostra immaginazione di muoversi tra le strade della Tōkyō di allora, così diversa da quella dei giorni nostri, mentre le parole dei suoi personaggi ci fanno respirare l’atmosfera di quel tempo. Con il tono distaccatamente ironico, eppure coinvolgente, che caratterizza la sua prosa, Sōseki parlava ai giovani che vivevano quella straordinaria rivoluzione culturale, ma parla anche a noi, invitandoci a riflettere sull’importanza di avere punti di riferimento in un’epoca di crisi.

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Gitta Sereny la conosciamo per IN QUELLE TENEBRE, le sue interviste agli uomini che organizzarono lo sterminio degli ebrei. Questo suo libro indaga invece una diversa “declinazione del male”. Mary Bell fu condannata all’ergastolo per doppio omicidio volontario di due bambini il 17 dicembre 1968 e affidata a cure psichiatriche. Ma non era una assassina nel senso tradizionale, visto che a quella età aveva 11 anni, considerata punibile secondo la legge inglese. L’autrice seguì il processo, quel caso clamoroso in cui non si indagò minimamente sulla infanzia impossibile della ragazzina:
 
IL CASO MARY BELL, BEAT
tradotto da C.Brovelli
 
Nel dicembre 1968 due ragazzine – Mary Bell, undici anni, e Norma Bell, tredici anni (vicine di casa, ma senza legami di parentela) – si trovano davanti al tribunale penale di Newcastle, in Inghilterra, accusate di aver strangolato Martin Brown, quattro anni, e Brian Howe, tre. Norma viene assolta. Mary Bell, la più giovane, viene riconosciuta colpevole di omicidio colposo e condannata all’ergastolo. Non ci sono dubbi sulla sua colpevolezza, ma ciò che indigna Gitta Sereny, presente al processo, è che nel corso del dibattimento nessuno si sia preoccupato di indagare sull’infanzia della bambina. Ed è proprio quello che lei stessa si ripromette di fare, quando Mary Bell, trasferita da un riformatorio a un carcere vero, e infine rimessa in libertà, accetta d’incontrarla. Passo dopo passo, gli omicidi, gli eventi che la circondano e il processo vengono sviscerati in una minuziosa ricostruzione che, attraverso menzogne, astuzie elusive, vuoti di memoria, silenzi e rimozioni, porta a svelare un passato intollerabile, un’infanzia tradita e l’inarrestabile corsa verso una tragedia annunciata.

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Joann Sfar è un incredibile autore di graphic novel, ma non solo. Perchè si cimenta degnamente con il romanzo, la regia cinematografica, e anche con il genere Memoir, in questo caso dedicato al padre, con un linguaggio scoppiettante ed originale, pieno di riferimenti culturali, ne esce un partecipato e commosso ritratto di persona, e dei decenni di storia che ha attraversato.

La scheda del libro, tradotto da Tania Spagnoli

Non tutti hanno avuto la fortuna di avere un padre come quello di Joann Sfar. In questo libro pieno di pudore ma anche carico di sottile ironia, commovente e molto personale, quello che è unanimemente considerato in Francia l’autore più versatile e geniale racconta il suo “kaddish”, la sua preghiera in morte e memoria di un uomo straordinario.

 

 

Nato a Nizza nel 1971, Joann Sfar esplode come autore di fumetti già a 23 anni, e si impone come uno dei più grandi autori con opere come Il gatto del rabbino, Professor Bell e Piccolo Vampiro. È autore anche di romanzi come L’eterno e romanzi illustrati come Se Dio esiste. Nel 2010 ha diretto il film Gainsbourg.Vie héroique, che si è aggiudicato il Prix César come miglior film.

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Comincia in maniera decisa questo libro, con un “Mio padre piange”, per raccontare il suo alcoolismo. Dopo Jane, la volpe ed io, Isabelle Arsenault e Fanny Britt danno vita ad un altro meraviglioso graphic novel per ragazzi.
 
 
Louis e i suoi fantasmi,
Isabelle Arsenault, Fanny Britt, Mondadori
tradotto da Michele Foschini
 
Dopo il sorprendente Jane, la volpe & io, un altro capolavoro fatto di parole e immagini profonde e lievi. Louis ha undici anni, una madre che ha paura di tutto, un padre che piange quando beve troppo e un fratellino, Funghetto, che ha chiamato il suo procione Michael Jackson. Louis vorrebbe dichiarare il suo amore a Billie, indipendente e solitaria… peccato che la timidezza lo paralizzi ogni volta che la vede. Durante un’estate tormentata e piena di emozioni, Louis scoprirà finalmente che cosa significa la parola “coraggio”. «I fantasmi di Louis sono le incertezze che lo paralizzano, le paure che lo perseguitano. La vita di un bambino che sta diventando adolescente in una storia delicata e piena di luce.»

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se pensate che Joseph Conrad e William Hudson, le poesie di Robert Frost e Melville non ci azzecchino niente con i sentieri del Noir, siete in errore, non conoscete Emilio Renzi, il personaggio di Ricardo Piglia, uno dei grandi autori che la narrativa sudamericana ha donato ai lettori dal gusto raffinato. Tradotto anche in italiano Solo per Ida Brown, per Feltrinelli, pagine bellissime, ricche di atmosfera, riflessioni e situazioni, con uno sguardo a tratti ironico sulla società americana!
 
Solo per Ida Brown
 
di Ricardo Piglia , Feltrinelli
Emilio Renzi, docente argentino di Letteratura inglese, viene invitato a trascorrere un semestre alla Taylor University, vicino a New York. Lì conosce studenti brillanti, cattedratici impegnati in bizzarre ricerche, barboni che sembrano vecchi saggi e soprattutto Ida, un’insegnante che diventerà la sua amante. Il suo soggiorno nel campus è da subito disseminato di fatti inquietanti, e quando Ida muore in un incidente stradale – in circostanze simili ad altri incidenti recenti –, la polizia ipotizza un’azione di un gruppo terrorista.
Ma chi era Ida, allora? E chi c’è dietro a quegli incidenti?
Ispirato alle vicende di Unabomber, Solo per Ida Brown è un romanzo d’autore con la struttura di un noir. Ci sono un cadavere, un mistero e la ricerca della verità, ma anche la letteratura e la feroce critica al divenire degli Stati Uniti.
 
L’ultimo romanzo di un gigante della letteratura americana ispirato alle vicende di Unabomber.
 
“Ricardo Piglia indaga la meccanica della fascinazione per la violenza, con riferimenti a Conrad e Thoreau.”
 
Alberto Manguel, “El País”

 
Ricardo Piglia
 
Ricardo Piglia (Buenos Aires 1940 – 2017), professore di Letteratura sudamericana alla Princeton University, è unanimemente considerato come uno dei più grandi scrittori argentini dei nostri tempi. In Italia sono stati pubblicati: L’ultimo lettore (Feltrinelli, 2007), Soldi bruciati (Feltrinelli, 2008) Bersaglio notturno (Feltrinelli, 2010), Respirazione artificiale (Sur, 2012), La città assente (Sur, 2014), L’invasione (Sur ,2015), Solo per Ida Brown (Feltrinelli, 2017).
 
Tradotto da Nicola Jacchia

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Ian McEwan, British author

Ian McEwan, British author (Photo credit: Wikipedia)

Nel guscio, Ian McEwan, Einaudi

di prossima pubblicazione.

 

Una donna, Trudy, suo marito John Cairncross, editore e poeta, e l’amante di lei, Claude, agente immobiliare senza troppi scrupoli. Un triangolo destinato a concludersi nel sangue quando Trudy e Claude decidono di uccidere John, per impadronirsi della sua prestigiosa e decadente casa di famiglia. L’unico testimone del loro crimine è il narratore della storia, il bambino che Trudy sta per mettere al mondo; che non può vedere eppure è in grado di sentire ogni cosa. Attraverso le sue sensazioni, le sue ipotesi e i suoi dubbi scopriamo che Claude è il fratello di John; comprendiamo i dettagli del delitto e soprattutto i passi falsi dei due complici. Perché anche il crimine che sembra perfetto rivela qualche crepa. E sarà proprio quel testimone improbabile che, come un detective o un novello Amleto, si farà giustizia facendo emergere il dettaglio che incastra gli assassini.

 

 

 

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una piacevole sorpresa, questo noir conturbante che arriva… dall’Uruguay. Un autore capace di coniugare ottima prosa e vicenda coinvolgente, immergendo il lettore nelle atmosfere di un Sudamerica animato da contrabbandieri, piccoli e grandi malviventi, confini da attraversare, strade invase dalla pioggia, una dark lady affascinante e misteriosa. Ottima lettura! (bonus, ad un certo punto, fa capolino anche Notturno indiano di Tabucchi, letto dal protagonista)
 
Henry Trujillo, Tre avvoltoi, Atmosphere edizioni
 
Traduzione dallo spagnolo di Raul Schenardi
 
Javier ha bisogno di soldi per andare in Spagna. Il contrabbando di auto sembra essere una valida opzione per iniziare la sua avventura. Sarà la prima volta che vive fuori della legge. Nel suo giro tra le strade dell’America Latina, incontra Paula, una ragazza boliviana che lo afferra con la sua storia sordida e lo trascina in un mondo di persecuzione, ricatti e omicidi…
 
Il romanzo si svolge sul confine tra Bolivia e Argentina, ma il protagonista è un giovane uruguaiano di vent’anni. I meccanismi di tensione del romanzo sono in crescendo e il destino è contornato da sempre più personaggi (come in una tragedia greca). Intuendo il dramma che affiora, il lettore segue le tribolazioni del protagonista con apprensione e simpatia. Questo romanzo è una buona occasione per visitare l’America Latina con Trujillo, considerando che per un autore uruguaiano è una cosa abbastanza rara.
 
Henry Trujillo è nato in Uruguay nel 1965. Ha una laurea in Sociologia, è docente di letteratura e, naturalmente, scrittore. Ha pubblicato quattro romanzi, Torquator, La persecución, El vigilante e l’eccellente Ojos de caballo, tutti con successo editoriale. Se tutta la letteratura riflette letture intelligenti, Trujillo ha raggiunto uno stile inconfondibile. Nel 2007 ha pubblicato Tres Buitres (Tre avvoltoi). Nel 2012 è stata pubblicata la versione francese Trois vautours.
 
 
 
L’incipit:
«Perché scrivere questa storia?» domanda Javier Michel. «Perché aggiungere altre parole a tutte quelle che già esistono? Ci ho pensato spesso e non riesco a capire cosa faccia la differenza. Perché dobbiamo ricordare? A volte mi viene da pensare che siamo come un pesce volante che per un attimo guizza sopra la superficie delle onde, solo per un attimo, quanto basta per restare ammaliati da tanta bellezza. Non gli sfugge che, se restasse lì, morirebbe in un istante: vede come si infrangono i raggi del sole sul dorso dell’oceano, vede come danneggiano gli occhi le ferite che gli strappa. Comunque, non saprà mai se maledire il dio che un momento dopo lo costringerà a tornare nell’abisso, o ringraziarlo per avergli permesso di contemplare l’eternità. Così noi raccontiamo storie, soltanto per quell’istante in cui ci affacciamo a qualcosa di diverso. Soltanto perché domani, il prossimo minuto o il secondo successivo non sia uguale a tutti gli altri».
avvoltoi

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Suggestive l’ambientazione, potente la storia: Sandrine Colette conquista subito l’attenzione del lettore con pagine intense, sorrette da ottima prosa,  dedicate alla dura esistenza di una famiglia nella pampa argentina, per una vicenda che si tinge lentamente dei toni del noir..

 

Sandrine Collette,

Resta la polvere, E.o

 

 

 

Traduzione: Alberto Bracci Testasecca

 

Quando Rafael viene al mondo la fattoria è già un inferno: il padre se n’è da poco andato per sempre; i fratelli maggiori, i temibili gemelli Mauro e Joaquin, forti e prepotenti, odiano l’ultimo arrivato e lo maltrattano; l’altro fratello, Steban, è semiritardato, e la madre, rozza e avara, tiene insieme quella famiglia di disperati con tirannica autorità. Nella steppa patagonica battuta dal vento, tra sassi, polvere e cespugli riarsi, la vita scorre secondo i ritmi dell’allevamento, con le mandrie e le greggi da spostare a seconda delle stagioni, la tosatura della lana, gli accoppiamenti e le macellazioni, sempre in uno spietato clima di miseria, sangue e sudditanza gerarchica: la madre è il capo assoluto, sotto di lei i gemelli, sotto di loro Steban, detto lo scemo, e sotto tutti gli altri Rafael, detto il piccolo.

La tensione sale sino al precipitare degli eventi, una guerra combattuta dalla madre tiranna a colpi di astuzia e dai figli grandi a colpi di brutalità, con Rafael capro espiatorio di tutti e l’altro fratello Steban, sbigottito dalla nascita, che alterna la sua complicità con l’una o l’altra fazione.

 

«Sandrine Collette è diventata a pieno titolo uno dei grandi nomi del thriller francese».

Lire

L’autrice

 

Sandrine Collette

Sandrine Colette è nata a Parigi nel 1970. Ha studiato letteratura, filosofia e scienze politiche, divide il suo tempo fra l’università di Nanterre, dove insegna, e il suo allevamento di cavalli nel Morvan, in Borgogna. Fra i suoi romanzi ricordiamo Des Noeuds d’acier (2012, vincitore del Grand Prix de littérature policière), Un vent de cendres (Présélection Prix des lecteurs Quais du polar), Six fourmis blanches (2015). Con Resta la polvere (Prix Landerneau du polar) viene pubblicata per la prima volta nel nostro Paese

 

 

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l’autore di questo romanzo appena pubblicato è tra i tanti arrestati in Turchia nel corso del 2016, a causa delle sue attività nei confronti delle minoranze.
 
 
 
Ahmet Altan,
Scrittore e assassino, E.o
gennaio 2017, pp. 416
ISBN: 9788866328230
Traduzione: Barbara La Rosa Salim
 
 
Scrittore e assassino è il grande romanzo di uno dei massimi scrittori turchi di oggi, arrestato nel settembre 2016 per la sua attività a favore delle minoranze e della libertà d’espressione nel suo paese.
 
Scrittore e assassino è un avvincente romanzo noir ma anche un raffinatissimo romanzo esistenziale, un libro che invita il lettore a riflettere a ogni pagina senza perdere mai il piacere della lettura.
 
Scrittore e assassino è una bellissima storia d’amore che ricorda Il minotauro. È una riflessione sul processo creativo della scrittura e un confronto affascinante tra la costruzione di un romanzo e l’intervento divino nel mondo.
 
Ambientato sulla costa mediterranea della Turchia, in uno scenario favoloso di mare, ulivi e vigne, ma anche teatro di conflitti ed emozioni violente, il romanzo di Altan racconta l’arrivo di uno scrittore in una cittadina lacerata da lotte tra bande per il controllo di traffici e del potere.
 
All’inizio l’uomo si tiene in disparte e cerca di approfittare della bellezza dei luoghi e della sua estraneità per ritrovare il filo della sua vocazione di scrittore, smarritosi dopo anni di successi e fallimenti. Ma la passione erotica incontrollabile per una donna che si rivelerà al centro delle lotte locali lo spinge a entrare nel gioco delle alleanze e degli scontri armati.
 
Mentre gli avvenimenti si tingono del nero dell’odio e dell’avidità, e del rosso della passione e della sensualità, il protagonista riesce a mantenere uno spazio di riflessione e di confronto con Dio sui grandi temi del destino e del libero arbitrio, per capire quanto il suo mestiere di costruire trame somigli a quello del Creatore.
 
Un’atmosfera e una vicenda che ricordano quelle di un altro capolavoro letterario: Il minotauro di Benjamin Tammuz.
Flag of Turkey.

Flag of Turkey. (Photo credit: Wikipedia)

«Altan butta giù le porte con su scritto “Non disturbare”. Scrittore e assassino è un romanzo profondamente politico».
The Guardian
 
«Una narrazione profondamente avvincente e coinvolgente sull’amore, il desiderio, la solitudine. Ahmet Altan è una delle voci più importanti della letteratura turca e ha molto da dire al mondo».
Elif Shafak, autrice della Bastarda di Istanbul
L’autore
 
Ahmet Altan
Ahmet Altan è uno dei massimi scrittori turchi di oggi, arrestato nel settembre 2016 per la sua attività di giornalista, difensore delle minoranze curde e armene, protagonista di primo piano della vita culturale turca (il premio Nobel Orhan Pamuk ha scritto un articolo sulla vicenda e ha firmato un appello in sua difesa). È autore di cinque romanzi di successo nel suo paese. Il primo, pubblicato all’età di 27 anni, ha vinto il Grand Award of the Akademi Publishing House. Nel 2009 ha ricevuto il prestigioso Prize for the Freedom and Future of the Media dalla Media Foundation della Sparkasse Leipzig e nel 2011 il premio internazionale Hrant Dink Award.

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