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Posts Tagged ‘libri appennino’

Il 2023 in Atlantide prenderà il via con un ospite, Mario Ferraguti, che con i suoi libri è alla costante ricerca di catturare lo spirito del luogo in cui abita, quell’Appennino che è anche nostro.

Ne presentiamo la sua ultima fatica, un romanzo dedicato al ritorno di un animale che affascina o incute ataviche paure, vittima di una campagna il più delle volte avversa: il lupo. Vi faremo ascoltare anche brani dagli altri suoi libri, dedicati alle case abbandonate, alla voce del vento, grazie alla collaborazione con Officine Duende.

La fermata successiva è per un gradito ritorno. La rivista Alea, la prima indipendente ad occuparsi di antropologia culturale, presenterà il suo numero monografico dedicato all’odio. Troviamo giusto dare spazio a questa iniziativa coraggiosa, frutto del lavoro di un team di capacissimi giovani.

A metà marzo sarà la volta di Emanuela Valentini, che ha affascinato noi e molti lettori con il suo giallo ambientato nel nostro Appennino, tra strade, boschi, piccoli borghi, e la secolare tradizione delle “segnatrici”. Ci condurrà con Le Lacrime delle sirene in un altro angolo del Paese, ad esplorare il mondo delle credenze popolari e dei miti ancestrali ancora vivi in ogni parte d’Italia.

Alla fine del mese ci concentreremo su un altro argomento che abbiamo a cuore: Vanessa Roghi ne Eroina e Piccola città. Una storia comune di eroina ha saputo cogliere in profondità tutte le sfumature del fenomeno, con uno sguardo personale, partecipato, precisissimo.

Poi, si proseguirà con un graditissimo ritorno, per uno degli autori più amati dai nostri lettori, ma di questo parleremo più avanti…

Costruire un calendario di incontri è uno dei momenti più stimolanti e impegnativi per una libreria, cercare di dare vita a presentazioni coinvolgenti e non banali, capaci di spaziare in direzione di una pluralità di territori, confrontarsi con temi importanti, fare in modo che qualcosa resti in chi vi partecipa: vuol dire mettersi alla prova ogni volta!

L’intento è anche quello di offrire spunti per mantenere viva la comunità, affermare il valore della parola e della cultura, cercare di fare uscire di casa la gente: grazie quindi per il vostro supporto alle nostre iniziative, e per contribuire a farle conoscere!

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Grand Tour sull’Appennino, per assaporare la bellezza dei borghi..

GRAND TOUR Appennino bolognese. I borghi più belli, Minerva editore

La guida turistica conduce il visitatore alla scoperta dell’Appennino Bolognese, passando attraverso antiche leggende tramandate a voce, luoghi ancora sconosciuti, ma ricchi di storia, cultura popolare e tradizione enogastronomica.
Un suggestivo viaggio tra i borghi e le eccellenze di un territorio unico e incontaminato, con approfondimenti su sagre, eventi, musei, aree archeologiche, particolarità culinarie, aziende agricole, attività ricettive, ristoranti, maneggi, attrazioni turistiche, riserve naturali, parchi, itinerari e antichi sentieri, come la Via degli Dei e la Flaminia Militare.
Il volume – pensato in italiano e in inglese, quindi anche per un pubblico straniero – accende un faro su tutto ciò che è “veramente” visitabile e aperto al pubblico.
In particolare, la guida racconta i territori dei comuni di Monterenzio, Loiano, San Benedetto Val di Sambro, Pianoro, Monzuno e Monghidoro e contiene foto a colori, disegni originali e mappe professionali.

 

grand tour

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giornate ideali per passeggiare per l’Appennino. Sole, i colori dell’autunno, la quiete (peccato per gli spari dei cacciatori…). E  per nuova compagnia, anche l’ultima fatica del rodato duo Guccini – Macchiavelli: già dalle prime pagine, ci si sente a casa, tornando ad assaporare il “clima dell’Appennino”:

La pioggia fa sul serio, Mondadori

 

A Casedisopra, nel cuore degli Appennini, l’estate è finita eppure in giro si vedono ancora dei forestieri. All’osteria di Benito, dove si ferma per un bicchiere chiunque passi in paese, il cameriere marocchino Amdi spesso serve da bere a due avventori singolari: un geologo impegnato a studiare il territorio e un architetto inglese innamorato del posto, Bill Holmes, che insieme alla bella nipote Betty sta conducendo una ricerca sulle costruzioni religiose – edicole votive, maestà, oratori – di cui è ricca quella parte di Appennino. Nel frattempo, però, ha cominciato a piovere senza tregua, e l’acqua dà non poco filo da torcere all’ispettore della forestale Marco Gherardini, che in paese chiamano “Poiana”. La pioggia divora interi costoni della montagna portando con sé strade, alberi e forse anche uomini, come a punirli per l’incuria sempre maggiore cui abbandonano la loro terra. A parte ciò, in paese tutto sembra tranquillo. Fino a che, proprio il giorno prima di andarsene, il geologo non sparisce misteriosamente. E dopo la sua scomparsa una serie di aggressioni turba la vita di Casedisopra. A indagare ufficialmente sui troppi misteri che si nascondono tra i ruderi della Casa-fortezza del Capitano e l’edicola con l’affresco di una Madonna incinta, tra l’agriturismo gestito da una stravagante signora e il Sasso Nero che racchiude un segreto, è incaricato il giovane maresciallo dei carabinieri Barnaba. Ma molto presto Poiana dovrà intervenire in prima persona, sia pure non ufficialmente. E ad aiutarlo, con la ruvidezza montanara che gli è consueta ma anche con saggezza, sarà chi conosce il territorio e sa leggere i segni con cui la montagna parla all’uomo: il mitico Adùmas. Ma anche i fratelli Seivadghi, Fonso e Doardo, e il paese intero daranno, sia pure involontariamente, il loro contributo… Ancora una volta Guccini e Macchiavelli sanno evocare per noi i sapori e le emozioni più intense delle loro montagne e ci conducono lungo i valichi appenninici, dal Quattrocento a oggi, fino a scoprire una verità sorprendente e più che mai attuale. Un romanzo forte come le radici di un albero secolare, appassionante come un inseguimento nel bosco, coraggioso come chi sa guardare negli occhi la verità.

 

Lo accompagnamo con immagini di Taccuino di viaggio dell’Appennino, il carnet de voyage di Marina Cremonini:

 

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appennino tre

 

 

Avrete provato di certo la gioia pura di viaggiare (con qualsiasi mezzo) per le strade e i sentieri del nostro Appennino. Marina Cremonini lo fa con un taccuino di viaggio, e per giunta è una illustratrice molto brava: ecco così questa piccola perla, un libro decisamente delizioso in carta Tintoretto, cartonato e telato in costolatura, con tanto di segnalibro in cordino; una chicca vera e propria, per rivedere con la sensibilità di un’artista luoghi che conosciamo…

 

“Taccuino di viaggio Illustrato dell’Appennino Tosco Emiliano”

“Viaggio” nel sentire ..tra Burzanella e dintorni.

Illustrazioni ad acquerello e testi di Marina Cremonini

(n.104 pagine)

( http://www.marinacremonini.it, info@marinacremonini.it)

Un progetto personale diventato poi pubblico grazie a un desiderio di condivisione dell’amore per alcuni luoghi dell’Appennino Bolognese, poco conosciuti ai più,nonostante la loro facile raggiungibilità, apparentemente “normali”, ma speciali per chi vuole sentirli con tutti i sensi, e con il cuore.

E per chi vuole conoscerli in maniera diversa.

La poesia dell’acquerello, per mostrare la bellezza dei borghi,degli alberi secolari, gli incontri con persone,animali , e pochi semplici testi scritti a mano, come un diario, un taccuino,per suggerire come sentire il luogo che visitiamo, e per raccontare le esperienze,  le emozioni, e qualche informazione pratica e concreta, come una vera guida. Come se il sentire dell’autrice volesse suggerire al lettore un proprio modo di sentire attraverso il viaggio concreto, nei borghi,nei boschi, a conoscere i personaggi raccontati..ma in prima persona.

Un’attenta cura per il contenuto dei testi, semplici, ma densi di contenuto.

Il progetto è risultato vincitore del primo di una serie di pranzi di Foodrising, organizzati dalla Pillola a Bologna, pranzi per promuovere e finanziare progetti.

 

 

Marina Cremonini

 

Bolognese del ‘77, laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie,con una tesi svolta in India sull’agricoltura biologica (2003) ex insegnante di Yoga, illustratrice. Da sempre amante della natura,del viaggio, del disegno, e dell’acquerello.  Spirito (fin troppo..)sensibile.
Fa ogni cosa con passione, eclettica e dinamica, cerca sempre di approfondire e andare oltre la superficie delle cose, di vedere tutto come una rete, dove ogni cosa è collegata all’altra da un filo, più o meno visibile.

Essenzialmente autodidatta, ha frequentato corsi di disegno botanico, di acquerello, di tecniche miste, ha studiato presso la scuola di illustrazione per l’infanzia di Sarmede,e presso altre scuole di illustrazione, ama fare taccuini di viaggio,e scrivere i testi che accompagnano le immagini, e continua ad approfondire la propria tecnica tramite workshop e come autodidatta.

Ha illustrato per riviste di settore (agricoltura, agricoltura biodinamica), ha illustrato il libro “Coltivare con l’agricoltura biodinamica”, ed. Le Madri, ha collaborato con le Cesarine Home Food di Bologna, ha partecipato al calendario Slow Food per il 2012 (gennaio), ha autopubblicato un suo libro (Taccuino di viaggio illustrato delle Appennino Tosco Emiliano), illustrato i Racconti di Querciantica(Alkemia Books), collabora con Rizzoli rcs, svolge collaborazioni e lavori con e per privati.
Ultimamente l’obiettivo della sua ricerca è “trovare il meraviglioso nelle piccole cose”

Sul sito varie gallery con alcuni dei suoi lavori e attività. www.marinacremonini.it, info@marinacremonini.it

IL LIBRO SARA’ PRESENTATO QUI A CASTEL SAN PIETRO

Sabato 14 dicembre dalle 17.30 alle 19
in Sala Sassi, via
Fratelli Cervi n.3 (di fianco alla COOP) a Castel San Pietro Terme (BO)

– INGRESSO LIBERO –

L’evento è organizzato dall’Associazione no profit La dimora dell’Essere con il Patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme e con la preziosa partecipazione di Marina Cremonini, autrice bolognese che esporrà alcune tavole originali di questo bellissimo taccuino raccontandoci di come è nato e di quanto sia importante recuperare la gioia di viaggiare per le nostre terre in compagnia di carta, matita e pennello: per immortalare, osservando davvero, i luoghi e le persone più belle.

appennino

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