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Posts Tagged ‘libri ciclismo’

Libro del giorno:Giacomo Pellizzari, Storia e geografia del Giro d’Italia,Utet
 
 
13 maggio 1909, 3.53 del mattino. Milano è illuminata a festa. Sul rondò di piazzale Loreto gremito di persone i ciclisti si preparano ad affrontare i 400 chilometri di strade fangose e dissestate che li separano da Bologna. Il primo Giro d’Italia sta per avere inizio. Dopo oltre un secolo, oggi, la Corsa Rosa celebra la sua centesima edizione: cento gare fatte di inseguimenti e cadute, vittorie in volata e salite estenuanti che si sono fissate nella memoria collettiva del paese, diventando un patrimonio condiviso. A restare impresse, tuttavia, non sono solo le gesta degli atleti, ma anche le cornici che le hanno ospitate, edizione dopo edizione. Con verve narrativa e autentica passione, Giacomo Pellizzari percorre l’Italia da nord a sud allestendo un tour immaginario in 2,1 tappe: un viaggio tra i silenziosi sentieri dell’Abetone nel giro del 1940, sulle passerelle di barche allestite a Venezia nel 1978, tra i ponti modulari sul mare della Maddalena nel 2007, lungo gli stradoni impolverati su cui intere generazioni hanno atteso per ore il passaggio dei corridori. Questa “Storia e geografia del Giro d’Italia” prende così i contorni di una lunga epopea: la fuga solitaria di Coppi sul Pordoi, lo scatto da grimpeur d’altri tempi che ha consacrato Pantani sul Mortirolo, l’impressionante tenacia di Merckx sulle Tre Cime di Lavaredo o l’eroica scalata al Bondone di Charly Gaul sono momenti in cui un intero paese si è unito intorno ai suoi eroi, inseguendoli con lo sguardo dai bordi delle strade, sospirando attaccati alle radioline 0 esultando nel buio dei tinelli rischiarati dalla luce dei televisori. Non solo momenti fondamentali della storia del ciclismo ma, soprattutto, tappe uniche della storia popolare del nostro paese.

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ci sanno fare quelli di questo editore con i libri di sport. In libreria trovate il nuovo volume dedicato al campione che vinceva tutto…

Claudio Gregori, Eddy Merckx il figlio del tuono, 66thand2nd

Il 20 marzo 1966 un giovane belga si schiera al via della Milano-Sanremo. Ha vent’anni e non si è mai misurato con un tracciato così lungo. Al traguardo vincerà la prima classica del suo palmarès. Quel giorno, come con Coppi all’indomani della guerra, si apre per il ciclismo una nuova èra. Fin da quella prima apparizione, Merckx ha mostrato di possedere, oltre al talento, il gusto dell’avventura e della prodezza. Al pari dei grandi del passato. Ma più di chiunque altro ha saputo interpretare la gara come «sfida totale», battaglia all’arma bianca. Ha imposto uno stile, «la corsa di testa», riportando il ciclismo alla sua vocazione originaria. Lo chiameranno l’Orco, il Coccodrillo, Attila, il Cannibale: temuto e invidiato, è stato «il più grande agonista» di uno sport arduo, a volte crudele. Per questo la sua storia – scritta sul pavé, nel fango, nella tormenta, segnata da cadute rovinose, nobilitata dai duelli con Gimondi, Ocaña, Fuente – merita un posto speciale nella «sconfinata biblioteca della bicicletta». Dall’esordio alla corte di Van Looy fino all’eclissi improvvisa, Claudio Gregori ricostruisce le imprese di Merckx ritraendolo come un cavaliere impavido, a caccia di tesori favolosi, in una nuova chanson de geste. E ci restituisce intatti l’epica e l’incanto delle gare, la giostra dei distacchi, gli inseguimenti spericolati, le crisi di fame, il «frinire della ruote» tra le vette innevate o le pietraie roventi dove un uomo solo si batte fiero contro un plotone di avversari – o forse contro sé stesso, inseguendo il fantasma di Fausto.

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il Giro d’Italia si ferma a imola oggi!

libro del giorno:
Mimmo Franzinelli, Il giro d’Italia – dai pionieri agli anni d’oro, Feltrinelli

Il Giro d’Italia ha un sapore mitico: sembra esistere da sempre, eppure ha una sua storia, che accompagna e in cui si riflette la storia culturale e sociale dell’Italia. Questo libro la ripercorre, dagli esordi e nei suoi sviluppi, per circa un secolo. A fianco della narrazione scorrono, diventandone parte integrante, oltre duecento immagini d’epoca, in gran parte provenienti dall’archivio Torriani. Mimmo Franzinelli, da appassionato delle due ruote, ricostruisce le vicende del ciclismo agonistico italiano e della sua gara principale partendo dalla creazione stessa della bicicletta e dalle grandi innovazioni di fine Ottocento. Rievoca le gare pioneristiche, dal Giro di Lombardia del 1905 alla Milano-Sanremo del 1907, per concentrarsi poi sul Giro d’Italia, modellato sul Tour de France, la prima classica corsa a tappe. Ne sono protagonisti campioni quali Girardengo e Binda, Bartali e Coppi, ma anche straordinarie donne come Alfonsina Strada e oscuri gregari come Carrea e Malabrocca. Nel microcosmo delle due ruote si intravedono in filigrana i mutamenti epocali del Novecento italiano. Ci sono infine, ma non da ultimo, gli organizzatori, con cui il Giro d’Italia degli anni d’oro si è identificato: Armando Cougnet, promotore nel 1909 della prima edizione, e Vincenzo Torriani, il Patron dal 1949 al 1992. La narrazione culmina nell’ultima grande stagione del ciclismo, animata da Adorni, Gimondi, Moser, Merckx… Postfazione di Marco Torriani.

biglia

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dimenticate la pigrizia, e preparatevi a pedalare: la primavera va gustata all’aperto, mica sui social. Questa è anche una proposta per una vacanza:
Paolo Ciampi
L’Olanda è un fiore    
In bicicletta con Van Gogh – Ediciclo

Un’Olanda inedita, raccontata attraverso gli occhi
di un padre e di un figlio, in bici e in battello,lungo piste ciclabili e canali.

La grande pittura olandese, da Rembrandt a Van Gogh, rivista e interpretata nel paesaggio orizzontale dei Paesi Bassi.

Tulipani e campi di grano, mulini a vento e vecchie birrerie segnate dal tempo, dal fumo e dai ricordi. Chi dice che in Olanda non c’è niente da scoprire? Bastano due biciclette, un battello un po’ sgangherato e un occhio che guarda oltre l’Amsterdam dei souvenir e dei coffee-shop. Per esempio ricordando la pittura dei fiamminghi e la vita che ancora li anima. Sorpresa: si può pedalare in mezzo a un polder e ritrovarsi dentro un quadro di Rembrandt. Oppure guardare un tramonto sulle sponde di un canale e provare le stesse vertigini che provocano i colori e le pennellate di Van Gogh. Un padre e un figlio si mettono in viaggio. Tra parole e dipinti, silenzi e memorie, finiranno per coprire qualcosa di più anche di loro stessi. Chiude il reportage una postilla di informazioni utili per il viaggio.

 

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LA GRANDE STORIA ILLUSTRATA DEL TOUR DE FRANCE, LIBRERIA DELLO SPORT

IL LIBRO UFFICIALE DEI PRIMI 100 TOUR DE FRANCE

Il Tour de France ha festeggiato, nel 2013, la sua centesima edizione. Un record per una prova mondiale, annuale e gratuita. L’entusiasmo dei quindici milioni di spettatori è lo stesso del 1903, del 1930 o del 1964. I campioni hanno disputato il loro centesimo Tour con la stessa passione di Maurice Garin, Fausto Coppi, Jacques Anquetil o Eddy Merckx.

Sì, nonostante tutto il Tour resta unico. Perché è magico, come lo testimoniano oggi queste trecento ottanta pagine, le cinquecento storie mai raccontate e le seicento foto che accompagnano il testo, in gran parte inedite.

Il Tour è vivo, Viva il Tour!

 

Dove sta il limite? Josef AJram, Vallardi

È possibile far convivere il lavoro in Borsa con uno strenuo impegno sportivo e la vita personale? Josef Ajram c’è riuscito. E in questo libro spiega come. Nelle imprese sportile e nel lavoro come trader Ajram applica le stesse regole: lottare e perseverare. Lo scopo non è vincere, ma raggiungere gli obiettivi che ci si è posti; il limite lo fissiamo noi e, se si vuole davvero ottenere un risultato, non si può fallire.

Con oltre 600 documenti e foto mai pubblicati prima

 

Sulla rotta dell’oro, Soldini Giovanni, Longanesi

NEW YORK – SAN FRANCISCO VIA CAPO HORN

Il 31 dicembre del 2012 Giovanni Soldini è partito a bordo del monoscafo Maserati VOR 70 da New York con un equipaggio proveniente da diverse nazioni: lo statunitense Ryan Breymaier, il francese Sébastien Audigane, il cinese Jianghe Teng, lo spagnolo Carlos Hernández, il tedesco Boris Herrmann, gli italiani Guido Broggi, Michele Sighel e Corrado Rossignoli. Scopo dell’impresa: stabilire un nuovo record sulla rotta storica New York-San Francisco, 13.219 miglia nautiche passando per Capo Horn. Il 16 febbraio 2013 Soldini e i suoi tagliano la linea del traguardo sotto il Golden Gate, aggiudicandosi il record della Rotta dell’oro (così chiamata in ricordo di quando le prime navi a vela davvero veloci la percorrevano per portare i coloni sulle piste della corsa all’oro e ai terreni) nella categoria dei monoscafi in 47 giorni, 0 ore, 42 minuti e 29 secondi, battendo di dieci giorni il primato precedente. Questo libro è la cronaca, arricchita dalle fotografie, di un’impresa straordinaria, della realizzazione di un sogno.

 

I vagabondi delle nevi, Sciamplicotti Alberto, Alpine studio  

Creta, l’isola di Minosse e del labirinto del Minotauro, l’isola dove fu nascosto Zeus per sfuggire all’antropofogia di suo padre. Iran, il paese di Sherazade e de “Le mille e una notte”, delle carovaniere, del petrolio, dei Pahlavi e della rivoluzione islamica. Karakorum, il Pakistan e il fascino delle montagne più alte della terra e le tracce dei grandi esploratori del passato. Luoghi differenti che sembrerebbero non avere nulla in comune, ma dove invece il tramite è dato dalla curiosità e dalla voglia di esplorare il mondo con ai piedi un paio di sci. Così l’isola di Creta viene attraversata in inverno seguendo i sentieri più segreti e colmi di neve della catena dei Lefka Ori e del Monte Ida, l’Iran scoperto attraverso i nomadi backthiari e gli inaccessibili Monti Zagros, il Karakorum vissuto fra i ghiacciai dell’Hispar e del Biafo inseguendo il sogno del viaggio perfetto, quello che non ha mai fine. Vagabondare fra le nevi del mondo trova così il suo senso in quella ricerca che non ha mai termine, generata dalla curiosità, quella voglia di vedere e scoprire il diverso e il differente che in fin dei conti è l’unica via che può permettere a ognuno di noi di svelare i lati più nascosti e personali dell’essere umano.

 

Il significato di Mario, Santacaterina Andrea, Castelvecchi ultra

Mario Balotelli è un punto di rottura. Divide. Lo si odia, oppure lo si ama. E anche chi lo ama riesce ad odiarlo infinitamente, come è capitato ai tifosi dell’Inter quando l’hanno visto compiere il sacrilegio di gettare a terra con stizza la maglia della loro squadra dopo la semifinale di Champions con il Barcellona; d’altra parte, chi lo odia riesce comunque ad amarlo, come nella sera della semifinale di Euro 2012, quando Mario segna una mirabolante doppietta, stende la Germania e manda in visibilio una nazione intera, detrattori compresi. Amanti o meno del calcio giocato, Mario è un personaggio con cui tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti. È il simbolo di un’integrazione razziale che una certa parte d’Italia mal sopporta. È l’ambasciatore della lotta al razzismo per alcuni, mentre per altri è solo il pretesto per ribadire che “non ci sono negri italiani”. Questa è la storia di Mario Balotelli, il primo centravanti di colore che segna per l’Italia, mentre l’Italia stessa sta faticosamente muovendo i primi passi verso un nuovo presente.

Black Jesus, AAVV, Libreria dello sport: ristampato il libro più venduto sul basket!

Imprescindibile per chiunque ami il basket a stelle e strisce, Black Jesus è una lettura che risulta gradevolissima anche per chi sia semplicemente interessato ad approfondire certi aspetti della cultura americana. Il basket in America, sia a livello professionistico che amatoriale, è infatti più di un semplice sport, è uno stile di vita con delle sue regole ben definite, saldamente legate ad un codice della strada tanto anacronistico quanto reale; un mondo dove si vive o si muore per mantenere la propria reputazione, un mondo dove il testosterone si misura a chilate e dove la personalità e l’ego (che infatti è spesso e volentieri smisurato, in quelli che “ce l’hanno fatta”) contano almeno quanto le qualità tecniche.
Federico Buffa, forte della sua esperienza di vita negli USA e della sua conoscenza diretta del mondo NBA ma non solo, ci introduce in una realtà per noi italiani assolutamente aliena, tratteggiando ritratti sempre interessanti di un buon numero di personaggi più o meno fondamentali del basket americano, dalle stelle più affermate della lega professionistica ai miti delle high school, con una attenzione particolare per le storie meno conosciute e sempre con il suo stile vivissimo e infarcito di slang e iperboli, per una maniera di scrivere tipicamente americana.

 

Maurice Garin, initially declared winner of th...

Maurice Garin, initially declared winner of the 1904 Tour de France. (Photo credit: Wikipedia)

 

La meravigliosa storia di Varenne, il cavallo più veloce del vento.

Questo è il racconto di un cavallo e di un sogno. Il sogno di Varenne e degli uomini e delle donne che lo hanno accarezzato. Un puledro nato in una notte tempestosa e da quel prodigio di quella nascita partito per una grande avventura. Quella di diventare un cavallo da corsa e lasciare non solo l’impronta degli zoccoli sulla sabbia della pista. Ma scavare un solco profondo nel cuore e nella fantasia degli appassionati. Varenne ha portato alto il vessillo dell’Italia sulle piste del tutto il mondo, riscrivendo record e statistiche di uno sport nobile e antico, il trotto. E in questa storia  straordinaria, che supera i recinti di un ippodromo per entrare nell’immaginario collettivo, e diventare racconto di un’epoca irripetibile, i fasti luminosi di un grande sport come l’ippica, questo libro ci porta con tanti aneddoti e dettagli di chi questo trottatore magico e fantastico ha conosciuto. Il sogno di Varenne è qui, tutto da leggere, amare, capire. Apprezzare come ieri fosse oggi.

 

 

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