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Posts Tagged ‘libri d’arte’

 

Questo è davvero molto, molto bello, uno di quei libri che poi, finita la prima tiratura, diviene oggetto di caccia da parte dei bibliofili. Uno sguardo particolare al mondo, nello specifico quello dell’arte, con molti richiami ad altri campi dello scibile umano. Il mondo dalla panchina, dai giardini ai parchi pubblici, visti attraverso gli sguardi degli artisti.

 

 

Woody Allen, Peynet, Diane Arbus, Monet, Sartre, nomi presenti insieme a molti altri in questo splendido libro! Studioso e docente di teoria del Paesaggio
Sulla panchina, Michael Jakob, Einaudi

Percorsi dello sguardo nei giardini e nell’arte

bench

bench (Photo credit: Wikipedia)

 

Traduzione di Graziella Girardello

Quando ci sediamo su una panchina in cerca di un momento di riposo o per godere della vista di un paesaggio, quasi mai ci rendiamo conto di quanto questo oggetto, in apparenza banale e insignificante, funzioni come una vera e propria macchina visiva, «intelligente e visionaria», in grado di farci comprendere la realtà che abitiamo. Obbedendo a una semplice quanto efficace strategia visiva, la panchina, mentre apparta dal flusso del mondo, crea situazioni e paesaggi particolari, insegna, suscita, cita. Orienta il nostro sguardo e modella il nostro stato d’animo.

 

Michael Jakob ci guida in un viaggio sorprendente attraverso i giardini e le epoche, dalla Toscana rinascimentale alla Francia del Settecento, dalla Russia degli anni Venti ai paesaggi industriali della contemporaneità, provando a ricostruire le molteplici vite di un’entità desueta: dalle panchine reali, come le «panche di via» di Firenze o Pienza e quelle stravaganti di Bomarzo, a quelle letterarie (Rousseau, Stifter, Sartre), artistiche (Manet, Monet, Van Gogh, Liebermann) o cinematografiche (Vertov, Antonioni). Un saggio di cultura visuale colto e raffinato, accessibile – per il fascino dei temi, l’originalità dell’impostazione, l’eleganza della scrittura e la ricchezza dell’apparato iconografico – anche al lettore curioso.

 

 

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VENERDÍ 8 MARZO 2013
ORE 18,00
Sala Meeting Golf Club Le Fonti
“Elvira la modella di Modigliani”
di Carlo Valentini
Introduce: Pierluigi Masini
Direttore Marketing Poligrafici Editoriale
con la presenza dell’autore

LA CITTADINANZA E’ INVITATA
INGRESSO LIBERO

Golf Club Le Fonti A.S.D.
Viale Terme, 1800 – Castel San Pietro Terme (BO) – Italy
tel. 051 6951958 – cell. 366 6714605 – fax 051 6949014 – info@golfclublefonti.it

Photograph of Amedeo Modigliani (1884 - 1920)

Photograph of Amedeo Modigliani (1884 – 1920) (Photo credit: Wikipedia)

La scheda del libro
Montmartre con i grand-cafè, la sagoma del Moulin Rouge e le coppie che si baciano in libertà accolgono Elvira, fuggita da una vita di stenti e scandalosa che le avrebbe reso impossibile rimanere a Marsiglia. Giunta a Parigi diventerà il simbolo femminile di una stagione provocatoria, creativa e pulsante: l’avanguardia. Con i suoi occhi, “di un marrone impastato col nero, brillanti, espressivi, provocanti”, riuscirà ad imbarazzare Amedeo Modigliani, italiano eccentrico e raffinato, irrequieto, squattrinato e grande seduttore. Elvira, “pronta all’avventura, assetata di conoscere, amante della vita senza pudori, gioiosa anche nell’avversità”, diventerà la sua musa, la sua modella e la compagna, condividendo il senso più profondo di un’aspirazione libertaria. Nel marzo 1917 Modigliani vivrà una nuova primavera artistica con quadri dalle tonalità più dolci e una diversa luce che illuminerà i nudi di Jeanne, sua nuova compagna; ma il legame tra Elvira ed Amedeo non si spezzerà mai: “Impossibile lasciare la mia musa, ci cercheremo sempre”. E poco prima di morire, l’artista la ritrarrà ormai matura, ma con un’espressione infantile, in uno dei suoi nudi più casti: “Un omaggio d’amore alla sua Elvira che sfociava dal profondo dell’anima”.


Carlo Valentini è giornalista professionista, lavora alla Rai, in precedenza ha collaborato a quotidiani e riviste (Il Giorno, Il Resto del Carlino, Panorama, Europeo, Italia Oggi, Milano Finanza). È laureato in Sociologia all’università di Trento. Tra i suoi libri: “Il blob-blob della seconda Repubblica” (premio Bordighera), “La mia Italia”, “La coppia in amore”. Ha tenuto lezioni di giornalismo all’università di Bologna e pubblicato numerosi contributi sul mondo dell’informazione tra i quali un’analisi intitolata “Il rapporto tra lettore e giornale analizzato attraverso le lettere al direttore”.

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The Mona Lisa.

Image via Wikipedia

Tucker Rebecca Crenshaw Paul, Leonardo Simboli e segreti, Rizzoli

Chi di noi riesce a guardare il volto della Gioconda – l’opera d’arte più famosa al mondo – senza interrogarsi sul significato del suo misterioso sorriso? Nella speranza di sperimentare di persona il fascino di questo straordinario ritratto, le folle accorrono a contemplarlo nella sala del Louvre dove oggi è conservato. Non meno affascinanti sono gli altri dipinti di Leonardo, sia che ritraggano personaggi del suo tempo, sia che raffigurino creature celestiali, così come i disegni di luoghi a lui familiari, le sue fantastiche invenzioni e le intricate scene di battaglia. Film, romanzi e articoli hanno contribuito a rendere ancora più popolare la vita e l’arte del maestro toscano, pretendendo di rivelare e di interpretare i misteri nascosti all’interno delle sue opere, nonché le sconcertanti intenzioni dell’artista. In effetti l’opera di Leonardo offre numerosi simboli e segreti da svelare; i suoi dipinti, i minuziosi disegni e la sua carriera artistica appaiono oggi difficili da capire tanto quanto lo erano ai suoi tempi, quando era ritenuto dai contemporanei una figura geniale ed enigmatica. Come architetto, scultore, scienziato, inventore e soprattutto pittore, Leonardo incarna perfettamente le nuove idee e l’atteggiamento che hanno caratterizzato la cultura del Rinascimento nel Quattrocento e nel primo Cinquecento. Al servizio di mercanti fiorentini o dei papi, di regnanti, condottieri itineranti o nobili in ascesa, l’artista diede vita a opere che superano le aspetttative dei committenti.

Germano Celant, Arte povera, Electa – catalogo della mostra
Questa pubblicazione accompagna l’evento “Arte Povera 2011”, a cura di Germano Celant, che si è svolto in simultanea attraverso l’Italia nelle città di Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari, arrivando a coinvolgere otto musei e istituzioni culturali, con un’esposizione che include oltre trecento installazioni e opere in architetture interne e spazi urbani, su una superficie totale di circa 15.000 metri quadrati. L’iniziativa ha come fulcro il gruppo nato nel 1967 con gli artisti Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, e ne presenta gli sviluppi storici e contemporanei in diversi contesti: dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea alla Triennale di Milano, dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, dal MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli al Teatro Margherita di Bari. Per documentare l’impatto di tale ricerca nel mondo dell’arte, quanto la complessità dei singoli contributi d’artista e le loro aperture a tutti i linguaggi dalla scultura alla fotografia, dalla pittura alla performance, dal video al teatro, dalla scrittura all’architettura, è stato realizzato questo volume che si presenta come catalogo e come libro. Vi sono raccolti trentatré saggi inediti.

LOUVRE – TUTTI I DIPINTI, PROMAREDE, ELECTA 
Finalmente il catalogo completo di tutti i dipinti del Louvre, un’opera finora assente nel panorama editoriale italiano, nonostante questo museo sia oggi il più visitato al mondo. Un reference indispensabile, uno strumento di studio e di consultazione che non può mancare nelle librerie di musei, università, istituzioni, studenti e appassionati d’arte. Il volume raccoglie in circa 700 pagine e in 2800 immagini tutta la pittura del Louvre suddivisa per scuole, dalla Spagna all’Italia, dai Paesi germanici alle Fiandre: si tratta di una delle più complete raccolte di pittura esistenti che annovera capolavori assoluti come la “Gioconda” di Leonardo da Vinci, la “Zattera della Medusa” di Géricault, il Bagno turco di Ingres. Il grande formato del volume assicura un’agevole fruizione delle immagini, mentre i testi specialistici garantiscono un puntuale approfondimento sui grandi capolavori del museo. Le introduzioni alle singole scuole sono curate da Vincent Pomarède, storico direttore del dipartimento di pittura del museo. Il DVD allegato al volume è un utilissimo strumento di consultazione, che permette di ricercare e visualizzare con semplicità tutti i dipinti del Louvre, ingrandendo le immagini a piacere in modo da studiare con più attenzione i particolari. Fotografie di Erich Lessing. Premessa di Henri Loyrette.

Dora Lardellim Viaggio nell’arte degli hotel dell’Engadina 1850-1914 (Musei e luoghi artistici), Ristampa 2011, Skira
Storia dell’arte e abitudini di vita nella regione alpina attraverso l’arredamento e la decorazione d’interni dalla seconda metà dell’Ottocento allo scoppio della Grande Guerra. L’arredamento degli alberghi dell’Engadina dalla seconda metà dell’800 al 1914 – con le sue ricche decorazioni, gli stucchi dipinti, gli importanti allestimenti – si ispira sia alla tradizione locale sia all’arte europea contemporanea. I richiami più evidenti infatti sono all’Italia, all’Impero Austro-Ungarico, alla Francia e alla Inghilterra, anche se di tanto in tanto appaiono chiare influenze degli oggetti artistici di fattura marocchina e estremo-orientale. L’allestimento artistico doveva corrispondere ai bisogni estetici di una società benestante e internazionale che amava viaggiare e sentirsi circondata ovunque da opere e ambienti raffinati nel gusto e nella manifattura. Gli interni degli alberghi illustrati in questo libro sono opera di numerosi decoratori, un tempo famosi e apprezzati, ma oggi del tutto sconosciuti. La loro relazione con i committenti e gli architetti come pure la loro capacità di interpretare i desideri degli ospiti degli alberghi mostrano la loro volontà di creare piccole “opere d’arte”, di essere parte di una “Gesamtkunstwerk” (opera artistica globale) influenzata dallo spirito del tempo. In altre parole, questo libro riccamente illustrato offre uno squarcio della storia dell’arte delle Alpi che rischiava di perdersi nell’oblio.

Philippe Daverio, Il museo immaginato, Rizzoli
Guidato dalla curiosità e dal suo gusto personalissimo, Philippe Daverio inventa la sua collezione d’arte, raccontando capolavori come “La pala di Brera”, “Il giuramento degli Orazi”, “La nascita di Venere” e “La canestra di frutta”. Opere “rilette” dal suo sguardo ironico e graffante, che riconduce i dipinti al loro contesto o ne mette a fuoco i particolari. Il primo vero libro illustrato sull’arte di uno dei più popolari uomini di cultura europei, autore e conduttore di “Passepartout”.

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Ecco un libro che ci piacerebbe molto avere:

Lele Luzzati – Figure incrociate. L’opera completa di un protagonista della grafica, La casa Usher

Ovvero, il catalogo di una mostra tenutasi nei Chiostri della SS. Nunziata di Pontremoli, in occasione del XXXIII Premio Bancarella.

Qui potete vedere un ampio articolo sul libro:
http://abbracciepopcorn.blogspot.com/2009/08/emanuele-luzzati-figure-incrociate.html

Il tratto e la tavolozza gioiosa di Luzzati sono unici, la sua produzione ampia (era  capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall’intreccio di lane per arazzi all’incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali), raffinata e memorabile, ricchissima di rimandi culturali e capace di parlare il linguaggio universale della fantasia e dell’infanzia.

La passione per l’arte nacque forse grazie alle leggi razziali: nel 1938, a causa di tali infamie, interrompe gli studi e inizia a frequentare lo scultore Edoardo Alfieri e il pittore Onofrio Martinelli.

La biografia, secondo Wikipedia:

Emanuele Luzzati (Genova, 3 giugno 1921 – Genova, 26 gennaio 2007) è stato uno scenografo, animatore e illustratore italiano.

Noto soprattutto come scenografo e illustratore, Emanuele Luzzati è stato maestro in ogni campo dell’arte applicata

Nato a Genova nel 1921, nel 1940 è costretto ad abbandonare la sua città a causa delle leggi razziali. Trasferitosi a Losanna, studia e si diploma all’École des Beaux-Arts.

Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia nella sezione Grafica Sperimentale. Nel 1975, assieme a Aldo Trionfo e Tonino Conte, è fondatore del Teatro della Tosse per il quale realizzerà scene e costumi di moltissimi spettacoli. Dal 1981 al 1984 una sua mostra, intitolata Il sipario magico di Emanuele Luzzati, allestita dalla Sapienza Università di Roma a cura di Mara Fazio e Silvia Carandini, gira in Italia e all’estero. Illustra nel 1988 Le fiabe scelte dei fratelli Grimm per le Edizioni Olivetti, e in seguito, per le Edizioni Nuages, Candido di Voltaire, Pinocchio di Collodi, Alice nel paese delle meraviglie di Carroll, il Decamerone di Boccaccio, Peter Pan di James Barrie e Il Milione.

Nel marzo del 1990 si inaugurano a Reggio Emilia, Cavriago, Sant’Ilario e Montecchio quattro sezioni di una grande mostra dedicata all’opera complessiva di Luzzati. Avendo ottenuto due nomination all’Oscar per i suoi film d’animazione, realizzati con Giulio Gianini, La gazza ladra (1965) e Pulcinella (1973) viene nominato membro dell’AGI (Alliance Graphique Internationale) e dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Nel 1992 gli viene conferita dall’Università di Genova, sua città, la laurea honoris causa in Architettura. L’anno dopo viene allestita la mostra Emanuele Luzzati Scenografo, presso il Centre Georges Pompidou di Parigi a cura dell’Unione dei Teatri d’Europa. L’evento verrà ripreso poi a Roma, Firenze, Bellinzona, Milano, Genova, dove la mostra viene arricchita con un’ampia sezione dedicata all’illustrazione, e Salonicco.

Nel 1995 riceve il Premio Ubu per la scenografia del Pinocchio prodotto dal Teatro della Tosse di Genova.

Nel 1997 allestisce per il Comune di Torino, in Piazza Carlo Felice (Piazza della Stazione), un grande presepio, mescolando ai personaggi tradizionali le figure delle favole più conosciute. Nel 1998 progetta un parco giochi per bambini per il Comune di Santa Margherita Ligure, ispirato al Flauto Magico di Mozart. Nella casa natale di Mozart a Salisburgo, viene presentata la mostra I Mozart di Luzzati.

Nel 2000 sono allestite le mostre Emanuele Luzzati. Viaggio nel Mondo Ebraico al Palazzo della Triennale di Milano e Luzzati-Rodari al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Per le Edizioni Laterza esce il volume di Rita Cirio e Emanuele Luzzati Dipingere il teatro un’intervista su sessant’anni di scene, costumi, incontri.

Nello stesso anno con la mostra I Mozart di Luzzati, viene inaugurato a Genova il suo museo permanente nell’edificio cinquecentesco di Porta Siberia (Area Porto Antico). Tra le mostre tematiche che seguiranno fino al 2010 si citano: Luzzati incontra Rossini 1960-2001, La grafica teatrale, Luzzati e le Ombre, Emanuele Luzzati. Genova di tutta la vita, L’Opera lirica del ‘900, Viaggio nel mondo ebraico, La porta della fiaba, Luzzati e Rodari. I segni della fantasia, Le navi di Luzzati, Gianini e Luzzati. Cartoni animati, Costantini Luzzati. Una notte all’Opera.

Il 1 giugno 2001 è nominato dal Presidente Ciampi “Grande Ufficiale della Repubblica”.

Nel 2002 crea le scene per Il Flauto Magico di Mozart allestito al Teatro dell’Opera Carlo Felice di Genova. Nel 2004 disegna, per il Corriere della Sera, le illustrazioni delle cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri. Dopo i costumi del Don Chisciotte, regia di Scaparro, le scene de Il Campiello di Goldoni e quelle del balletto Lo Schiaccianoci di Čajkovskij per la coreografia di Amedeo Amodio, realizza nel 2006 la scenografia di Hänsel e Gretel di Humperdinck per l’Opera Theatre di Saint Louis.

A 85 anni, muore a Genova il 26 gennaio 2007[2], nella casa dove ha abitato tutta la vita.
[modifica] L’opera di Luzzati

Luzzati è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall’intreccio di lane per arazzi all’incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali. La ricchezza del suo mondo fantastico, l’immediatezza ed espressività del suo stile personalissimo, ne hanno fatto uno degli artisti più amati ed ammirati del nostro tempo.

Nel corso della sua carriera ha realizzato più di cinquecento scenografie per Prosa, Lirica e Danza nei principali teatri italiani e stranieri; ha illustrato e scritto diversi libri dedicati all’infanzia, eseguito svariati pannelli, sbalzi ed arazzi collaborando con architetti per arredi navali e locali pubblici.

Da ricordare le sue collaborazioni con il London Festival Ballet, con il Glyndebourne Festival, con la Civic Opera House di Chicago e con la Staatsoper di Vienna.

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Un glorioso e stimato libraio, Renzo Bertaccini, inaugura sabato pomeriggio il suo nuovo sogno. Un caldissimo “IN BOCCA AL LUPO”, certi che saprà essere all’altezza delle aspettative (come sempre, negli ultimi decenni), e nella speranza di passare altre ore piacevoli in sua compagnia come accadeva in precedenza!

Sabato 30 ottobre 2010

Inaugurazione della BOTTEGA BERTACCINI –  LIBRI E ARTE
Corso Garibaldi 4, Faenza
Dalle ore 17 in avanti

Apertura con buffet e due parole di saluto
Taglio del nastro
Inaugurazione della mostra “Nell’anima” tavole originali di Cesare Reggiani
Concerto di presentazione del cd “Nell’anima” di HistriX.

BOTTEGA BERTACCINI
Libri e arte in Faenza.

Libri locali e di Romagna, di ceramica e arte.
Libri esauriti e rari, vecchi e antichi.
Galleria d’arte.
E un angolo per il caffè.

Corso Garibaldi, 4 – FAENZA
Tel. 0546 681712
Cell. 328 4816728
renzobertaccini@racine.ra.it

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Libreria Atlantide  definirlo Mago del pop up è poco: ecco una nuova realizzazione di David Carter (Un punto rosso, 600 punti neri), appena uscita anche in Italia per Franco Cosimo Panini, con il titolo de 1 QUADRO GIALLO. da sfogliare!

http://www.youtube.com/watch?v=CYh-8YbCdVw

1 quadro giallo

Dopo … e un punto rosso, 2 blu e 600 punti neri, un nuovo straordinario pop-up dal genio creativo di David A. Carter: in ogni apertura straordinarie evoluzioni di carta danno vita a figure tridimensionali, in ognuna delle quali è nascosto 1 quadro giallo. Al lettore il compito di trovarlo. Ma… attenzione! Le pagine sono piene di trabocchetti e di sorprese. Nove aperture mozzafiato per un pop-up sorprendente

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