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Posts Tagged ‘libri einaudi’

 

Un libro uscito nel momento peggiore, inizio marzo, da salvare dall’oblio.

Dobbiamo ringraziare Sandro Campani per questo romanzo che ci svela grazie a una scrittura essenziale e poetica un microcosmo di collina, palpitante mosaico di vita di piccolo borgo, con i suoi abitanti  per i quali il  passato converge in un momento comunitario, la pulizia di un bosco di proprietà di una vedova, “la Betti” . Una dei protagonisti, insieme a Francesco, il notaio, con i due figli, il giardiniere Oreste, il cinico Antonello con il fratello Danielone,  “la Luisa”, che nessuno ha mai sentito lamentarsi “e per questo si capisce che è suo questo paese”…

Tanti i motivi di merito, per:

Aver creato una sinfonia di voci priva di stonature, perfettamente amalgamate nelle loro diversità, con diversi registri lessicali, adattati al personaggio.

Per avere raccontato (di nuovo) il nostro Appennino senza sentimenti nostalgici, bensì rendendo con nitidezza il paesaggio umano e naturale.

Per aver “fotografato” personaggi e luoghi talmente realistici da renderli perfettamente percepibili ai nostri occhi.

Per la sua vocazione al narrare il bosco, sia come elemento naturale, che come grande contenitore metaforico, leggendario, posto che svela la fragilità della comunità umana. Quel bosco che “nascondeva qualcosa”, di cui “si può avere paura, un timore che non si può confessare”. Elementi simbolici che già avevamo conosciuto nel precedente IL GIRO DEL MIELE (che pure consigliamo), nella figura della lince che si aggirava.

Per avere disegnato una fantastica figura di perdente in opposizione al vincente ed ineffabile Luchino,  totalmente antipatico, concedendogli con coraggio la lunga parte finale del libro, che rivelerà non poche sorprese. Un personaggio simile “a quei serpenti dei documentari, che li vedi attorcigliarsi e salire lenti lenti verso il nido dove stanno gli uccellini, e te sei lì che guardi ma non puoi farci niente.”  Questo è Antonello, il figlio del notaio.

Per avere creato dei momenti di grande emozioni, istanti di puro godimento letterario, che dimostrano nuovamente il talento assoluto di uno scrittore che già avevamo apprezzato (e ospitato in Atlantide).

 

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CASTRUM IN NOIR 2018

Festival noir a Castenaso con laboratori, incontri con gli autori, attività per bambini. Tra gli ospiti: fumettisti, critici cinematografici, sceneggiatori, registi

 

Bologna è da sempre considerata la capitale italiana del genere ‘nero’, il ”noir’.

Castrum In Noir — alla prima edizione — esplora questa narrazione non soltanto con autori della parola scritta di assoluto rispetto, ma anche con fumettisti, critici cinematografici, esperti di investigazioni, sceneggiatori e registi. Ci saranno ‘campioni’ delle classifiche come Maurizio De Giovanni, Massimo Carlotto, Matteo Strukul.

Direttore artistico del festival è Alessandro Berselli

 

PROGRAMMA

 

Venerdì 13 aprile

► Ore 21, Cinema Italia

MASSIMO CARLOTTO

presenta Alessandro Berselli

Castenaso incontra lo scrittore padovano, tra i più affermati e conosciuti narratori italiani di noir, autore di best seller come Arrivederci Amore Ciao, Nordest, L’oscura immensità della morte, Niente più niente al mondo, nonché il noto ciclo dell’Alligatore, protagonista anche del suo ultimo romanzo Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane.

Aprono il festival i saluti del Sindaco Stefano Sermenghi e dell’Assessore alla Cultura Pier Francesco Prata.

 

Sabato 14 aprile

► Ore 15 BIBLIOTECA CASA BONDI

QUATTRO SFUMATURE DI NOIR

presenta Alessandro Berselli

Narrazioni a confronto con Paolo Roversi, Gianluca Morozzi, Valerio Varesi e Marilù Oliva

 

► Ore 17 BIBLIOTECA CASA BONDI

LA REALTA’ E LA FANTASIA

La cronaca nera e la letteratura di genere con Luciano Garofano ex comandante RIS di Parma; Alessandra Calanchi esperta di letteratura noir

 

► Ore 21 BIBLIOTECA CASA BONDI

MAURIZIO DE GIOVANNI

presenta Samanta Picciaiola

Intervista allo scrittore napoletano, già da alcuni anni celebrato caso letterario, acclamato autore dei romanzi delle serie Il commissario Ricciardi e de I Bastardi di Pizzofalcone e la recentissima I guardiani. I suoi ultimi romanzi sono Souvenir per I Bastardi di Pizzofalcone e Sara al tramonto.

 

Domenica 15 aprile

► Ore 10-12 GRAMSCI 21

LA SCRITTURA NOIR NEI ROMANZI

prima lezione-racconto di Andrea Cotti

I gialli e i thriller, le differenze tra i generi, come si scrivono le storie, il racconto dell’indagine, la costruzione di un plot noir, gli stumenti della narrazione.

€ 30 a incontro, € 50 per i due incontri del 15 e 22 aprile. Minimo 10 partecipanti.

Iscrizioni entro il 10 aprile dal lunedì al venerdì ore 10-15 al 349.8310089

A cura dell’associazione Ethica.

 

Ore 16.30 MUV

MISTERIOSA CACCIA AL TESORO

alla scoperta dei segreti dei Villanoviani

Laboratorio per bambini dagli 8 anni. €3 a bambino, prenotazione al 051-780021.

Ingresso gratuito al museo per un accompagnatore

 

 

Venerdì 20 aprile

Dalle ore 19 SPAZIO CULTURALE SUELO

FORME SFUGGENTI

mostra fotografica di Daniele Mariani

 

► FRANCO TRENTALANCE

Intervengono Silvia Santachiara e Alessandro Berselli

L’autore presenta il libro Il guardiano del Parco.

A cura dell’Associazione 40055. In collaborazione con la Cafeteria Vintage Cafè & Wine.

 

 

Sabato 21 aprile

► Ore 10.30 BIBLIOTECA CASA BONDI

IL RITORNO DI FEARDUS

narrazione paurosissima di Stefano Antonini

Per bambini da 5 a 9 anni. Euro 3 a bambino, prenotazione al 051/788025

 

► Ore 15 BIBLIOTECA CASA BONDI

QUANDO LA LETTERATURA NERA

INCONTRA IL FUMETTO E IL CINEMA

con Pasquale Ruju, scrittore e sceneggiatore di Dylan Dog; Marco Limberti scrittore e regista.

 

► Ore 17 BIBLIOTECA CASA BONDI

IL CINEMA DI GENERE

presenta Cesare Cioni

con Giovanni Modica critico cinematografico e biografo di Dario Argento; Luisa Morandini autrice del dizionario del cinema Il Morandini.

 

►Ore 21 BIBLIOTECA CASA BONDI

MATTEO STRUKUL

presenta Samanta Picciaiola

Intervista allo scrittore noto per la tetralogia storica I Medici, con il primo volume della quale ha vinto il premio Bancarella, e l’ultimo uscito Casanova.

 

Domenica 22 aprile

► Ore 10-12 GRAMSCI 21

IL NOIR NEL CINEMA E NELLE SERIE TV

seconda lezione-racconto di Andrea Cotti

 

I gialli e i commissari della televisione, le grandi serie tv crime internazionali a confronto con le serie tv italiane, da Romanzo Criminale fino all’Ispettore Coliandro e Montalbano

€ 30 a incontro, € 50 per i due incontri del 15 e 22 aprile. Minimo 10 partecipanti.

Iscrizioni entro il 10 aprile dal lunedì al venerdì ore 10-15 al 349.8310089

A cura dell’associazione Ethica.

 

Ingresso gratuito salvo dove diversamente indicato

 

Info servizi Culturali Comune di Castenaso

http://www.comune.castenaso.bo.it

fb comunedicastenaso

cultura@comune.castenaso.bo.it

tel 051-6059255-202

I LUOGHI

 

• BIBLIOTECA CASA BONDI
via XXI Ottobre, 7/2 Castenaso

• CINEMA ITALIA
via Nasica, 38 Castenaso

• SALA DI CONSIGLIO
P.zza Bassi, 1 Castenaso

MUV MUSEO DELLA CIVILTA’ VILLANOVIANA
via Tosarelli, 191 Villanova

PER SEGUIRE AGGIORNAMENTI O VARIAZIONI AL PROGRAMMA:

http://www.comune.castenaso.bo.it/news/dal-13-al-15-aprile-e-dal-20-al-22-aprile-castrum-in-noir-due-tranquilli-weekend-da-paura-a-castenaso

 

La prima edizione del festival Castrum in Noir è organizzata dal Comune di Castenaso in collaborazione con l’associazione culturale 40055 e con la partecipazione dell’associazione Ethica.

Il book shop è curato dalla Libreria Atlantide di Castel San Pietro.

La direzione artistica è di Alessandro Berselli.

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No, non è una nostra confessione, ma la doverosa segnalazione per il libro di Shaun Bythell, collega di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime, in uscita oggi.

Il video ben introduce al personaggio, e alla splendida libreria che gestisce.

Una vita da libraio, Einaudi

tradotto da Carla Palmieri.

Si può avere una vita avventurosa anche seduti su uno sgabello.

 

Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell’usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali, in un susseguirsi di stanze e stanze zeppe di erudizione, sogni e avventure. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be’, piú o meno…

 

Dal cliente che entra per complimentarsi dell’esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d’acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli piú assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l’esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare. Con l’anticipo dell’edizione italiana, Shaun sta finalmente ricostruendo il tetto della sua libreria.

 

«Stavo uscendo dalla cucina con la mia tazza di tè quando un tizio in giacca da lavoro e pantaloni di poliestere una spanna piú corti del normale mi è rovinato addosso e me l’ha quasi fatta cadere.

 

– È mai morto nessuno qui? – mi ha chiesto poi. – Nessuno ci ha ancora lasciato le penne cadendo da una scaletta?

– Non ancora, – gli ho risposto, – ma speravo proprio che oggi fosse il gran giorno

 

 

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questa è di sicuro una bella notizia, per cominciare bene la settimana. Tutti e 14 i libri ambientati nel mondo di Oz riuniti in un unico volume, per sapere che succede “dopo” al Leone Codardo, ai suoi vecchi amici e a quelli nuovi! Superbonus, le illustrazioni di Mara Cerri.
 
Frank Baum, I libri di Oz, Einaudi
Illustrazioni di Mara Cerri
Traduzione di Chiara Lagani
 
Dopo Il meraviglioso Mago di Oz, Baum scrisse altri tredici romanzi ambientati nello stesso mondo, con la piccola Dorothy e i suoi vecchi amici, ai quali se ne aggiungono via via di nuovi non meno bizzarri e simpatici, come Testadizucca, lo Scarasaggio Sommamente Eccessivo, la gallina Billina, la Tigre Famelica, l’automa Tic-Toc e tanti altri. I romanzi successivi, sebbene poco o nulla conosciuti in Italia, non sono affatto inferiori al capostipite. Chiara Lagani ha tradotto e antologizzato i quattordici romanzi, ha scritto i collegamenti tra un episodio e l’altro e ha corredato il volume di brevi note che mettono in luce ulteriori riferimenti tra i vari racconti. In collaborazione con lei, Mara Cerri ha realizzato una serie di disegni a colori e in bianco e nero che accompagnano le storie di Dorothy e dei suoi soci. Cosí anche il pubblico italiano può percorrere in un solo volume, per la prima volta, l’intero ciclo dei libri di Oz. Una saga il cui assoluto valore sta nel non farsi costringere in nessuno schema interpretativo; la libertà narrativa di Baum, la sua continua invenzione fantastica, gli esilaranti giochi linguistici, l’ambivalenza emotiva, fra comicità, paura e malinconia, attivano da sempre una misteriosa complicità con i lettori di ogni età che appartiene ai piaceri dell’intelligenza e alla sostanza della vera letteratura.

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Curiosi di leggere LE AVVENTURE DI NUMERO PRIMO, novità fresca fresca da Marco Paolini e Gianfranco Bettini (Einaudi)

Numero Primo è il nome scelto per sé da uno strano bambino, che irrompe nella vita di Ettore, fotoreporter di guerra che a quasi sessant’anni si ritrova a fargli da padre. È stato desiderato e pensato da una madre scienziata, ma concepito e messo al mondo da un’intelligenza artificiale avanzatissima, tanto da aver sviluppato una coscienza. Non è una creatura uguale alle altre, non conosce quasi niente, tutto gli appare nuovo, bello; possiede il dono di trovare la magia nelle cose piú comuni e, quando non la trova, di crearla. E le cose che non sa, le impara subito, per mezzo di misteriose connessioni. Chi lo incontra si riscopre diverso, migliore. Di lui si accorgono anche gli osservatori di una multinazionale, un Erode tecnologico che, dietro la facciata filantropica, nasconde un’oscura volontà di potenza. Cosí Ettore e Numero sono costretti a fuggire e a nascondersi. Ad aiutarli, una folla di personaggi bizzarri: scienziati rasta in grado di salvare Venezia dall’acqua alta, parcheggiatori abusivi che gestiscono nuove forme di ospitalità diffusa, commercianti sardo-cinesi, giostrai con il cuore grande e una lunga storia di resistenza. Lieve come una favola, vero come un reportage, Le avventure di Numero Primo ci regala storie e riflessioni a non finire, e soprattutto un protagonista del quale è impossibile non innamorarsi.

Smilzo, agile, con il ciuffo castano che gli cadeva sugli occhi uno piú verde dell’altro, si aggirava tra i larici e i pini, tra gli abeti rossi e i faggi, s’inerpicava sui pendii, calcava leggero i sentieri sui prati e tra le rocce, curioso. Pareva seguire una sua rete segreta di percorsi. Era come se fosse a casa sua, una creatura nel proprio ambiente naturale. Un giorno, felice, tornò con un’enorme cacca di orso. L’aveva raccolta e deposta in un cesto di erbe, rametti e foglie che aveva intrecciato. La teneva in camera, appoggiata su un sasso grande come una cassetta di frutta.
– Magari ne trovassi un’altra! – disse.
– Perché? Non ti basta avere quella? –
gli chiese Ettore, che aveva storto il naso.
Non che la cacca puzzasse, era già secca.
– Nessuno ha due cacche di orso, papà!
L’orso fa anche trenta chilometri tra una cacca e l’altra!

 

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giovedì 25 maggio, giorno di eventi. Lisa Laffi nella Biblioteca di Castel San Pietro alle 17,30 (vedi articolo precedente), Simona Vinci a Medicina alle 20:45.

Il serpente e la rosa, La prima verità. Due ottimi libri, parola di libraio!

https://www.facebook.com/events/199681613884003

“Giovedì 25 maggio nella Sala Auditorium di Medicina sarà presente la scrittrice Simona Vinci, intervistata da Caterina Cavina. L’autrice presenterà “La prima verità” romanzo vincitore del Premio Campiello 2016 e del premio Libro dell’Anno 2016 di Radio3 Fahrenheit – Sezione gruppi di lettura.
Il libro è edito da Einaudi nella collana Einaudi Stile Libero.
L’evento è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Medicina con la collaborazione dell’Associazione Donne in Rosa.”

 

Il bookshop tematico è a cura di libreria Atlantide

 

 

 

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Ian McEwan, British author

Ian McEwan, British author (Photo credit: Wikipedia)

Nel guscio, Ian McEwan, Einaudi

di prossima pubblicazione.

 

Una donna, Trudy, suo marito John Cairncross, editore e poeta, e l’amante di lei, Claude, agente immobiliare senza troppi scrupoli. Un triangolo destinato a concludersi nel sangue quando Trudy e Claude decidono di uccidere John, per impadronirsi della sua prestigiosa e decadente casa di famiglia. L’unico testimone del loro crimine è il narratore della storia, il bambino che Trudy sta per mettere al mondo; che non può vedere eppure è in grado di sentire ogni cosa. Attraverso le sue sensazioni, le sue ipotesi e i suoi dubbi scopriamo che Claude è il fratello di John; comprendiamo i dettagli del delitto e soprattutto i passi falsi dei due complici. Perché anche il crimine che sembra perfetto rivela qualche crepa. E sarà proprio quel testimone improbabile che, come un detective o un novello Amleto, si farà giustizia facendo emergere il dettaglio che incastra gli assassini.

 

 

 

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CALENDARIO DELL’AVVENTO di Atlantide,un libro al giorno, un bel libro. Questo è uno dei nostri romanzi consigliati.
Mosca, anni Trenta.Un editoriale della Pravda, facilmente riconducibile al leader maximo, fa precipitare la carriere artistica e umana di Dimitri Sostakovic: ascesa e caduta perfettamente raccontata da Julian Barnes!

Julian Barnes, Il rumore del tempo, Einaudi

http://www.einaudi.it/…/ju…/il-rumore-del-tempo/978885842371

Dmitrij Sostakovic ha gia riscosso successi in patria e in mezzo mondo quando il compagno Stalin in persona emette l’inappellabile condanna: la sua non è musica, è solo caos. Da quel momento la vita del «nemico del popolo» Sostakovic non è che una foglia al vento, e la sua anima assediata dalla paura, il campo di battaglia fra codardia ed eroismo. Nella speranza che la sua arte sappia resistere al rumore del tempo.

La mattina del 29 gennaio 1936 la terza pagina della «Pravda» commentava la recente esecuzione al Bol’soj della Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Sostakovic titolando Caos anziché musica e accusando l’opera di accarezzare «il gusto morboso del pubblico borghese con una musica inquieta e nevrastenica». Non si trattava solo della recensione negativa capace di rovinare la giornata di un artista. Neppure della stroncatura in grado di distruggergli la carriera. Nell’Età del terrore del compagno Stalin un editoriale del genere, e il conseguente stigma di nemico del popolo, poteva interrompere la vita stessa. E dunque puntuale, per il celebre Sostakovic, giunge il primo di una serie di colloqui con il Potere. È una trappola senza vie d’uscita, quella che gli si tende – piegarsi alla delazione o soccombere -, e Sostakovic si dispone all’attesa dell’ineluttabile. Al calar della notte, per dieci notti consecutive, esce dall’appartamento che divide con la moglie Nita e la figlioletta Galja e si sistema accanto all’ascensore che presumibilmente portera i suoi aguzzini, meditando fino all’alba sul suo destino e quello del suo tempo. Ma le vie dei regimi sono imperscrutabili, l’interrogatore può facilmente trasformarsi in interrogato e il reprobo salvarsi, addirittura essere «perdonato». E dunque la musica di Sostakovic può tornare a circolare e il suo nome a rappresentare quello del suo paese nel mondo. Un abisso di paura e umiliazione parrebbe scampato, ma è proprio allora che il Potere alza la posta e impone una nuova resa. Una volta e un’altra ancora. Sostakovic è ormai vecchio e nauseato di compromessi quando apprende la sua ultima verità: che «essere un vigliacco non è facile. Molto più facile essere un eroe. A un eroe basta mostrarsi coraggioso per un istante: quando estrae la pistola, quando lancia la bomba, attiva il detonatore, fa fuori il tiranno e poi se stesso. Essere un vigliacco significa invece imbarcarsi in un’impresa che dura una vita. Richiede costanza, fermezza, impegno a non cambiare, il che si risolve in una certa qual forma di coraggio». Un coraggio minore e vergognoso, certo, al cospetto dei «facili» martiri di contemporanei come Osip Mandel’stam. Uno per sentire, uno per ricordare, uno per bere, recita un proverbio tradizionale. A Sostakovic tocca sentire, ogni suono una nota, e sperare che il rumore del tempo, ogni suo spaventoso bercio e untuoso bisbiglio, finisca per dissolversi consegnando ai posteri solo la musica di Dmitrij Dmitrievic Sostakovic. La sua musica e nient’altro.
tradotto da Susanna Basso

 

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ehi, psst, un segreto, non ditelo a nessuno, e compratelo in una libreria indipendente! dal 29 novembre, per Einaudi,Gli assalti alle panetterie, Haruki Murakami.

Prosegue la “serie di fuori serie” dei racconti di Murakami illustrati da artisti italiani e internazionali. Questa volta a dare forma e colore alle atmosfere del maestro giapponese è Igort, al secolo Igor Tuveri.

Un gruppo di giovani male in arnese è cosi affamato da decidere di ricorrere agli estremi rimedi: rapinare una panetteria. Non per il denaro, ma per il pane. Quando arrivano però nel negozio scelto “per il colpo” hanno la prima di molte sorprese. Il panettiere non si opporrà in nessun modo all’esproprio, anzi sarà ben felice di dare loro il pane, a patto che facciano una cosa, una cosa molto semplice per lui: ascoltare un brano di Wagner…

 

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Uno strano investigatore, nella Roma Barocca..
 

Nella Roma del Secolo di Ferro, a pochi giorni dall’inizio del XIII giubileo, la danza macabra incisa su un opuscolo di contenuto libertino sembra aver ispirato l’omicidio di un religioso. Sul caso viene chiamato a investigare l’inquisitore Girolamo Svampa, nominato commissarius dagli alti seggi della curia capitolina. Ad aiutarlo, tra ritrovamenti di libelli anonimi e strani avvistamenti di un uomo mascherato, ci sono padre Francesco Capiferro, segretario della Congregazione dell’Indice, e il fedele bravo Cagnolo Alfieri. L’indagine, che porta lo Svampa a scontrarsi con personaggi potenti, si rivela subito delicata e pericolosa: prima che si arrivi alla soluzione del mistero ci saranno altri morti.

 

 
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«Questo è un romanzo scritto per tutti, è un romanzo per chi vuole liberarsi dalla noia, dal tran tran quotidiano, e vuole aprire un libro per isolarsi dal rumore dei cellulari che squillano o dal rumore del traffico fuori dalla finestra» (Marcello Simoni per «Mondadori Store», link).
 
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Il Seicento italiano è stato un secolo di contraddizioni, ha donato all’umanità artisti come Caravaggio, Bernini, Reni, Monteverdi ma è stato oscurato dai processi a Bruno, Galilei, Campanella. È stato il tempo dell’Inquisizione e dell’Indice dei libri proibiti, degli scritti condannati e abiurati perché considerati contrari alla fede e alla morale cattolica. Il marchio dell’inquisitore di Simoni, ambientato a Roma, inizia proprio in una tipografia romana, oscura come i tempi della Controriforma, dove l’inquisitore Girolamo Svampa trova un cadavere, con le pagine di un libro in bocca, schiacciato da un torchio; il delitto «è anche un simbolo, un simbolo quasi in stile Il nome della rosa però in un’età tipografica e il nostro inquisitore dovrà indagare su questo delitto, che è un delitto a stampo ereticale» (Marcello Simoni per Mondadori Store, link).
 
«Mentre mi occupavo di Medioevo, mi sono imbattuto in tantissima saggistica che descrive quest’epoca come quella dei “Secoli bui”. In realtà, molti dei temi attribuiti a questo lungo periodo per renderlo oscuro appartengono all’Età barocca. In particolare, se pensiamo all’inquisizione e alla stregoneria, ci troviamo di fronte a fenomeni antropologici e sociali che si sviluppano nel Seicento. Temi che mi attiravano moltissimo» (Marcello Simoni intervistato da Antonella Sbriccoli, «Panorama» del 15/11/2016, link).
 
Svampa deve indagare, e indaga con precisione chirurgica, su questo delitto. Il lettore, seguendolo, si isola dalla contemporaneità ed entra in un secolo dove i libri erano una minaccia e la libertà di leggere compromessa dalla paura delle torture e del rogo; «Girolamo è un omaggio a Savonarola (ma lui nelle fiamme c’è finito…), mentre Svampa ha il suono di qualche cosa che divampa, creando una luce violenta)» (Marcello Simoni intervistato da Anja Rossi, «il Resto del Carlino» del 14/11/2016).

 

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«La cosa più difficile, quando si descrive un’epoca lontana dal presente, è sempre cercare di entrare nella testa delle persone che vi vivevano. Per farlo mi documento su cosa leggevano, in modo da capire cosa pensavano, e su come si esprimevano» (Marcello Simoni intervistato da Antonella Sbriccoli, «Panorama» del 15/11/2016, link).
Gian Lorenzo Bernini, Self-Portrait

Gian Lorenzo Bernini, Self-Portrait (Photo credit: Wikipedia)

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