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28 agosto 2015, ore 21

Giardino degli Angeli,

Ivano Marescotti ne DUE GIORNI E UNA NOTTE NELLA GRANDE GUERRA, dal libro di Maurizio Garuti

 

 Lettura-spettacolo di IVANO MARESCOTTI

 

Giardino degli Angeli, Castel San Pietro Terme (Bologna)

  ingresso libero.

 

Dal libro di Maurizio Garuti

DUE GIORNI E UNA NOTTE NELLA GRANDE GUERRA

Minerva Edizioni, 2015, pp. 64, € 5,00

 

1915: l’Italia entra nella grande guerra. C’è la mobilitazione generale e Giuseppe, un contadino emiliano di quarant’anni, con moglie e tre figli, viene richiamato alle armi e spedito in trincea. Il giorno prima del suo arrivo, la sua compagnia si è resa colpevole di un “atto di codardia”: i fanti, usciti per l’ennesimo assalto, hanno voltato le spalle al nemico e sono rientrati nei rifugi, approfittando del fatto che gli austriaci hanno eliminato il plotone dei carabinieri incaricati di sparare su chi ripiegava. le ore trascorrono nell’incubo di una punizione spietata. Giuseppe si troverà gettato nella roulette di un sorteggio dove sarà in gioco la vita o la morte. Un testo teso e drammatico, dove la ferocia immutabile della guerra si scontra con gli slanci altrettanto perenni della solidarietà umana. Da leggere in pubblico o in solitudine, a teatro o a scuola.

 

http://www.isuonidegliangeli.it/

 

garuti guerra

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English: at San Marino/Imola Grand Prix in 1989.

English: at San Marino/Imola Grand Prix in 1989. (Photo credit: Wikipedia)

Dal 17 aprile in libreria troverete per i tipi della casa editrice 66thand2nd “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna”, un libro di Giorgio Terruzzi, scrittore e giornalista, esperto di Formula Uno, un libro dedicato alle ultime ore passate qui a Castel San Pietro dal pilota, nell’Hotel Castello. Ecco la scheda del libro:
Giorgio Terruzzi
Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna, 66thand2nd

Sabato 30 aprile 1994, hotel Castello, Castel San Pietro, non lontano dal circuito dove si svolge il Gran Premio di Imola. Nella suite 200 si consuma l’ultima notte di Ayrton Senna. La vigilia della corsa è funestata da incidenti: durante le prove libere il suo pupillo Barrichello si è salvato per miracolo, nelle qualifiche ha perso la vita Ratzenberger, finito a 300 km/h contro il muro della curva Villeneuve. Senna è agitato, non vuole correre. Sarà una notte di pensieri, tutta la sua vita verrà passata al setaccio: il complesso rapporto di amore e odio con il padre, l’immancabile ma spesso soffocante presenza della famiglia, i suoi chiacchierati amori, le corse che hanno rappresentato una svolta, le rivalità con gli altri piloti (tra tutti Piquet, Prost e l’astro nascente Schumacher).
In Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna, Giorgio Terruzzi ci accompagna dentro l’esistenza di uno dei piloti più amati di sempre, concentrandola in una notte: lo scrittore scandaglia, viviseziona, si immedesima, diventa Senna. Emerge così il ritratto inedito e delicato di un campione, ma anche e soprattutto di un uomo, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.

 

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appennino tre

 

 

Avrete provato di certo la gioia pura di viaggiare (con qualsiasi mezzo) per le strade e i sentieri del nostro Appennino. Marina Cremonini lo fa con un taccuino di viaggio, e per giunta è una illustratrice molto brava: ecco così questa piccola perla, un libro decisamente delizioso in carta Tintoretto, cartonato e telato in costolatura, con tanto di segnalibro in cordino; una chicca vera e propria, per rivedere con la sensibilità di un’artista luoghi che conosciamo…

 

“Taccuino di viaggio Illustrato dell’Appennino Tosco Emiliano”

“Viaggio” nel sentire ..tra Burzanella e dintorni.

Illustrazioni ad acquerello e testi di Marina Cremonini

(n.104 pagine)

( http://www.marinacremonini.it, info@marinacremonini.it)

Un progetto personale diventato poi pubblico grazie a un desiderio di condivisione dell’amore per alcuni luoghi dell’Appennino Bolognese, poco conosciuti ai più,nonostante la loro facile raggiungibilità, apparentemente “normali”, ma speciali per chi vuole sentirli con tutti i sensi, e con il cuore.

E per chi vuole conoscerli in maniera diversa.

La poesia dell’acquerello, per mostrare la bellezza dei borghi,degli alberi secolari, gli incontri con persone,animali , e pochi semplici testi scritti a mano, come un diario, un taccuino,per suggerire come sentire il luogo che visitiamo, e per raccontare le esperienze,  le emozioni, e qualche informazione pratica e concreta, come una vera guida. Come se il sentire dell’autrice volesse suggerire al lettore un proprio modo di sentire attraverso il viaggio concreto, nei borghi,nei boschi, a conoscere i personaggi raccontati..ma in prima persona.

Un’attenta cura per il contenuto dei testi, semplici, ma densi di contenuto.

Il progetto è risultato vincitore del primo di una serie di pranzi di Foodrising, organizzati dalla Pillola a Bologna, pranzi per promuovere e finanziare progetti.

 

 

Marina Cremonini

 

Bolognese del ‘77, laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie,con una tesi svolta in India sull’agricoltura biologica (2003) ex insegnante di Yoga, illustratrice. Da sempre amante della natura,del viaggio, del disegno, e dell’acquerello.  Spirito (fin troppo..)sensibile.
Fa ogni cosa con passione, eclettica e dinamica, cerca sempre di approfondire e andare oltre la superficie delle cose, di vedere tutto come una rete, dove ogni cosa è collegata all’altra da un filo, più o meno visibile.

Essenzialmente autodidatta, ha frequentato corsi di disegno botanico, di acquerello, di tecniche miste, ha studiato presso la scuola di illustrazione per l’infanzia di Sarmede,e presso altre scuole di illustrazione, ama fare taccuini di viaggio,e scrivere i testi che accompagnano le immagini, e continua ad approfondire la propria tecnica tramite workshop e come autodidatta.

Ha illustrato per riviste di settore (agricoltura, agricoltura biodinamica), ha illustrato il libro “Coltivare con l’agricoltura biodinamica”, ed. Le Madri, ha collaborato con le Cesarine Home Food di Bologna, ha partecipato al calendario Slow Food per il 2012 (gennaio), ha autopubblicato un suo libro (Taccuino di viaggio illustrato delle Appennino Tosco Emiliano), illustrato i Racconti di Querciantica(Alkemia Books), collabora con Rizzoli rcs, svolge collaborazioni e lavori con e per privati.
Ultimamente l’obiettivo della sua ricerca è “trovare il meraviglioso nelle piccole cose”

Sul sito varie gallery con alcuni dei suoi lavori e attività. www.marinacremonini.it, info@marinacremonini.it

IL LIBRO SARA’ PRESENTATO QUI A CASTEL SAN PIETRO

Sabato 14 dicembre dalle 17.30 alle 19
in Sala Sassi, via
Fratelli Cervi n.3 (di fianco alla COOP) a Castel San Pietro Terme (BO)

– INGRESSO LIBERO –

L’evento è organizzato dall’Associazione no profit La dimora dell’Essere con il Patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme e con la preziosa partecipazione di Marina Cremonini, autrice bolognese che esporrà alcune tavole originali di questo bellissimo taccuino raccontandoci di come è nato e di quanto sia importante recuperare la gioia di viaggiare per le nostre terre in compagnia di carta, matita e pennello: per immortalare, osservando davvero, i luoghi e le persone più belle.

appennino

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 25 agosto 2013, ore 20,30
Giardino degli Angeli,
Ivano Marescotti legge Fratelli d’Emilia, di Maurizio Garuti

L’appuntamento continua la rassegna I suoni degli Angeli 2013, il ciclo di incontri che l’associazione di volontariato “Il Giardino degli angeli” ha organizzato per il terzo anno nello splendido giardino in via Remo Tosi (di fronte allo stadio comunale di Castel San Pietro).

 

Fratelli d’Emilia, il libro, edito da Minerva Edizioni
Un vera saga emiliana, dalla fine dell’Ottocento al boom economico degli anni Sessanta. Natale è il capostipite perseguitato dai fascisti perché guida le lotte dei contadini. Alda è l’arzdora, solida anche nei tempi più difficili.
I figli: Gino è l’appassionato sperimentatore di nuove tecniche agronomiche che migliorano i raccolti e il tenore di vita; Anselmo ha la vocazione dei motori e diventa pioniere della meccanizzazione nelle campagne; Ezio ha la passione della musica e, con il suo complesso, infiammale serate danzanti nelle aie dei dintorni; Ida, la sarta di famiglia, confeziona indumenti per i partigiani con la stoffa dei paracaduti inglesi; Francesco assalta i convogli repubblichini in transito sulla via Emilia. Poi, la guerra: i fratelli vengono sbalzati in Libia, in Grecia, in Germania. E chi resta a casa si arruola nella Resistenza. Le vicende di oltre mezzo secolo, uno spaccato dal vivo di ciò che è la gente d’Emilia, con le sue radici, le sue passioni, i suoi sogni.

Maurizio Garuti, Narratore e autore teatrale, vive e lavora a San Giovanni in Persiceto (Bologna). I suoi testi teatrali sono interpretati, fra gli altri, da Vito, Ivano Marescotti e Daniela Poggi.

Ivano Marescotti

Ivano Marescotti (Photo credit: framino)

Claudio Negrini è scrittore e autore teatrale. Fra i suoi lavori: Parole come virus (Sperling & Kupfer, 1994); Donne e ricette (Grafiche dell’Artiere, 2000); Donne e amori (Diabasis, 2001). Con Diabasis ha pubblicato nel 2001 il suo primo romanzo, Fantasmi di pianura. Per il teatro ha scritto La casa dei ferrovieri, testo vincitore del Premio Riccione e del premio IDI.

L’incontro è ad offerta libera, i fondi raccolti saranno destinati  alla lotta contro le malattie metaboliche e genetiche dei bambini.

http://www.isuonidegliangeli.it/

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La grande e la piccola storia protagonista di questi due testi, diversi quanto speculari: la precisione dello storico Orlando Figes, esperto di storia russa, indaga la vicenda amorosa che ha legato Lev e Svetlana nei terribili anni del terrore staliniano, partendo da un baule pieno zeppo di lettere. Maurizio Garuti usa invece la poesia e l’immediatezza per portarci nella pianura padana, tra le due guerre, a pochi chilometri da qui.

    Qualcosa di più dell’amore,
Figes Orlando, Neri Pozza
Trad Prina S.

È il 1935 quando Lev incontra Svetlana per la prima volta nel cortile dell’università di Mosca. Snella, con folti capelli castani, gli zigomi sporgenti e occhi azzurri dallo sguardo intelligente e malinconico, Svetlana è una delle poche donne che nel settembre del 1935 si è guadagnata assieme a Lev e a trenta altri uomini l’ammissione alla facoltà, la migliore per la fisica di tutta l’Unione Sovietica. Durante i primi anni di università, Lev la chiama Sveta, va a sedersi accanto a lei alle lezioni, a mangiare con lei in mensa, a incontrarla al club studentesco, ad aspettarla alla fine delle lezioni. Poi la riaccompagna a casa, dove legge con lei la Achmatova e Blok, i suoi poeti preferiti. Impossibile per Sveta non innamorarsi di quel ragazzo dal volto cortese e gentile, con dolci occhi azzurri e la bocca carnosa, come quella di una ragazza. Impossibile anche non essere orgogliosa di lui, quando nel 1940 Lev diventa assistente del prestigioso Istituto di Fisica Lebedev. La Storia, tuttavia, con i suoi tragici eventi è in agguato. Nel 1941 l’esercito tedesco attacca la Russia, cogliendo completamente di sorpresa le forze sovietiche. Arruolatosi volontario, Lev va incontro a un’odissea in cui tutta la sua vita sembra tragicamente naufragare. Opera basata su una storia vera ricostruita attraverso le lettere rinvenute da Figes negli archivi del KGB, “Qualcosa di più dell’amore” è il racconto di un amore vero, che ha saputo resistere al tempo, all’ingiustizia e alla crudeltà della Storia.

Fuoco e neve, Maurizio Garuti, Pendragon
Pianura bolognese, fra le due guerre. Borgata Forcelli, un villaggio di campagna che non esiste più. Una bambina di nome Eda; due fratelli gemelli: Antonio e Armando, identici come due gocce d’acqua. Un’esistenza intrecciata e condivisa fin nei sogni e nei sentimenti profondi. Prima ragazzi, poi giovani che scelgono di battersi contro l’occupazione nazifascista. Un amore, una tragedia, un rimorso. Con una proiezione lunga fino ai nostri giorni. Un racconto appassionante, che esce dalla pagina e ci interroga.

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circo

Esordire come autori. Un esordio in anteprima 

sono tanti i motivi per segnalare questo esordio:
1: il libro sta per uscire, presso un piccolo editore, realizzato grazie alla passione per i libri di Coop Mosaico;
2: porta alla luce un fatto accaduto qua vicino tanti anni fa, che magari qualche anziano ricorda ancora;
3: una delle autrici è “vicina di casa” della libreria…. ;
4: è nato poco per volta, ricercando notizie, spulciando negli archivi, ascoltando chi ricordava, contattando i discendenti della famiglia circense. Come un buon prodotto della terra, che ha necessità di tempo per maturare. Come librai, non vediamo di buon occhio la tendenza a saturare il mercato ogni settimana con “prodotti” che si somigliano tutti….

Un molteplice esordio per una storia tutta particolare, ispirata ad un fatto realmente accaduto durante la terribile nevicata del 1929: un circo rimase bloccato a causa del maltempo a Castel Guelfo, incontrando non poche difficoltà a gestire l’emergenza.
In bocca al lupo per l’esordio!

 

La storia più bella

 

Autori: Ruggero Morini, Arianna Di Pietro,

Emanuela Petralli

Illustratrice: Srimalie Bassani

Formato: 20×20 cm

Pagine: 64

Coop Mosaico

COOP BACCHILEGA –  collana Ri-storie

 

 

Il libro

Arriva il circooooo!! … a Castel Guelfo

È il 1929. Lorenzo e i bambini di Castel Guelfo salutano il circo Arata che arriva lento e carico di speranze.

Gli occhi stupiti dei bambini accolgono la strana famiglia, tra ombre e lustrini.

Ma un giorno succede qualcosa…

 

“Un inverno successe una cosa mai pensata,

arrivò una grande e lunga nevicata

imbiancò case, strade e pensieri

Ma risvegliò l’animo dei cuori più veri.

Questa è la storia che sarà raccontata e comincia così…

Appena sussurrata.”

 

Gli autori

Ruggero Morini

È nato a Castel Guelfo, dove vive e lavora come insegnante di scuola primaria. È presidente di un’associazione di promozione sociale e di volontariato che ha sede e opera nel territorio. Questa storia è il regalo di compleanno per il suo paese che da poco ha compiuto settecento anni.

 

Emanuela Petralli

Socia fondatrice della compagnia teatrale Officine Duende, attrice e regista della stessa con all’attivo diverse produzioni di teatro di strada e di teatro di figura (Premio “Cantieri di strada 2009”). Operatrice teatrale della cooperativa sociale Il Mosaico nell’ambito del progetto Nati per leggere, Nati per la musica e di vari percorsi artistici.

 

Arianna Di Pietro

Attrice e narratrice della compagnia teatrale Officine Duende, lavora da diversi anni nella produzione di spettacoli caratterizzati dall’unione di teatro di figura e di teatro fisico. Fan sfegatata dei fratelli Grimm è da sempre interessata alle fiabe e al raccontarle. Da diversi anni è anche operatrice teatrale della Coop. Il Mosaico nell’ambito del progetto Nati per leggere, Nati per la musica e di vari percorsi artistici.

 

L’illustratrice-Srimalie Bassani

Nata nel 1986, fin da giovanissima si è dedicata al disegno e alla pittura, laureandosi in Decorazione pittorica all’Accademia

di Belle Arti di Verona e perfezionandosi nel campo dell’illustrazione presso la scuola internazionale di

Sàrmede. Selezionata nel 2010 per il Master in Illustrazione editoriale Ars in Fabula di Macerata, dove lavora ad un progetto libro per la casa editrice ZOOlibri. Attualmente sta lavorando ad un albo illustrato da lei scritto e illustrato con la casa Editrice Lantana. Ha collaborato ad un progetto collettivo per MARNI HOLLY & PARTNERS di prossima pubblicazione.

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“Contrata burgi Peradelli”, ovvero, il Pratello. Fu nel XII secolo che la denominazione fa la sua prima apparizione nei documenti pubblici. Si trattava di una zona dal carattere rurale, come sottolineato dalla toponomastica: via del Pratello deirva infatti da pereto, via Frassinago da frassineto, via Nosadella da noceto. Fu alla fine del Duecento che, in seguito all’aumento della popolazione, il Comune avviò la costruzione delle mura e decise che la contrada dovesse avere una sua “porta”. Ma nel 1445 il transito dalla campagna alla città e viceversa fu interrotto, la porta scomparve. Cosa avvenne?

Rolando Dondarini, professore di Storia Medievale,di Didattica della Storia e di Storia delle Culture dell’Università di Bologna, fondatore e presidente di numerose associazioni di studio e ricerca (a lui dobbiamo la Festa della storia),  autore di libri e pubblicazioni scientifiche, affascina il lettore con un romanzo storico da leggersi d’un fiato: con questo testo, con l’incontro con Rolando Dondarini, termina il ciclo di incontri Trame Oscure,a Bagnara.

Rolando Dondarini, La XIII Porta, Minerva Edizioni

Un antico manoscritto vergato a Bologna oltre sei secoli fa e custodito all’Archivio Segreto Vaticano, ma rimasto ignorato e inutilizzato per tutto questo tempo per una misteriosa catena di smarrimenti e di oblii, ha rivelato che in origine le porte della terza cinta di Bologna non erano esattamente le dodici note a tutti, ma che ve era un’altra che fu poi chiusa per sempre a metà del Quattrocento.

È l’anno 1442. Andrès, accompagnato dal quindicenne Ramòn, intenzionato a frequentare lo Studium bolognese, si lascia coinvolgere nelle vicende burrascose che portarono al trionfo e alla tragica fine di Annibale Bentivoglio e alla definitiva chiusura della “tredicesima porta” della cintura muraria. Ignaro che la moglie sia in attesa del primogenito, il venticinquenne Andrès costringe Ramòn a rimpatriare per sottrarlo alla violenza degli scontri esplosi tra le fazioni rivali cittadine. Per qualche mese Andrès manderà lettere a rassicurare la moglie e i famigliari. Poi dal 1446 più nessuna notizia.
Anno 1498. Diego, giovane aristocratico spagnolo, e Ramòn, il suo vecchio servitore, giungono a Bologna alla ricerca di Andrès, nonno del giovane, scomparso cinquant’anni prima. Sulle tracce di Andrès, i due protagonisti verranno a conoscenza della avvincente e misteriosa vicenda che portò alla chiusura della “tredicesima porta”.

Da un enigma all’altro, interrogativi e scoperte per un romanzo già scritto dalla storia.

ROLANDO DONDARINI  è professore associato di Storia Medievale dell’Università di Bologna. È inoltre fondatore e coordinatore del Comitato Italiano per gli Studi e le Edizioni delle Fonti Normative con sede presso la Biblioteca del Senato, e di numerose altre istituzioni. Tra le sue numerose attività, dal 2003 dirige il Passamano per San Luca e la Festa Internazionale della Storia, le iniziative che attivano e mettono in collaborazione enti culturali, scuole e associazioni nello studio e nella divulgazione della storia e nella valorizzazione e tutela dei suoi patrimoni storico-artistici: (www.festadellastoria.it). Autore di oltre 180 pubblicazioni, è il medievista dell’Ateneo bolognese a cui nel 2006 è stato conferito giudizio di “eccellenza” dalla commissione internazionale di “Peer Review”. È ideatore e fondatore del premio “Il Portico d’oro” sovrinteso da Jacques Le Goff, che dal 2008 viene conferito a studiosi di fama internazionale che si sono distinti nel coniugare efficacia di diffusione della Storia con correttezza e rigore scientifico.

 
TRAME OSCURE – LA STORIA SI RACCONTA. La rassegna prosegue

Le quattro domeniche di novembre vedranno altrettante presentazioni di romanzi storici legati ad avvenimenti passati riguardanti il nostro territorio. Durante gli incontri saranno presenti gli autori intervistati da Lisa Emiliani.

dopo i primi tre incontri (4 novembre –  Mauro Mazzotti, “1512. La battaglia di Ravenna” -11 novembre –  Chiara Arrighetti. “Un’oncia di rosso cinabro” – domenica 18 novembre Franco Foschi con  “Era il tempo del buio e del coltello”) il ciclo termina il 25 novembre, con   Rolando Dondarini, professore universitario bolognese, a raccontarci il suo “La XIII porta” (Minerva edizioni)

Gli appuntamenti avranno inizio alle ore 17,00 e a seguire visita guidata al museo ed alla Rocca ad un prezzo speciale per i partecipanti.

Rocca sforzesca Piazza IV Novembre, 3  Bagnara di Romagna (RA)
Per info. http://www.comune.bagnaradiromagna.ra.it, 0545905501, 3316995930.

In collaborazione con Libreria Atlantide

 

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TRAME OSCURE – LA STORIA SI RACCONTA. La rassegna prosegue

Le quattro domeniche di novembre vedranno altrettante presentazioni di romanzi storici legati ad avvenimenti passati riguardanti il nostro territorio. Durante gli incontri saranno presenti gli autori intervistati da Lisa Emiliani.

dopo i primi due incontri (4 novembre –  Mauro Mazzotti, “1512. La battaglia di Ravenna”
11 novembre –  Chiara Arrighetti. “Un’oncia di rosso cinabro”)

domenica 18 novembre sarà il turno di  Franco Foschi con  “Era il tempo del buio e del coltello”, Zona editore, per parlarci di Bologna e Pomposa, del Libro Paradiso e di Laura Malatesta…

La scheda del libro. La storia di ogni popolo, territorio o paese è ricca di eventi, circostanze, personaggi che – nel corso dei secoli – ne hanno definito il destino e la fisionomia. In questo libro, lo scrittore bolognese Franco Foschi non nuovo a incursioni nel passato delle italiche genti – racconta quattro appasionanti storie del Medioevo emiliano-romagnolo che sono altrettanti affreschi di quel tempo di trasformazioni e incertezze, immense ricchezze e povertà. Le due visite dell’imperatore Carlo Magno a Bonònia. Il monaco Guido d’Arezzo che, nell’abbazia di Pomposa, inventa le sette note, ovvero la scrittura musicale. L’abolizione della schiavitù nel Comune di Bologna sancita dal Libro Paradiso. La tragica fine di Laura Malatesta e del suo amante Ugo d’Este. Grazie alla sua curiosità, e alla collaborazione di Francesca Mazzanti, Foschi non ci invita solo nelle segrete stanze dei suoi personaggi, ma anche alla loro tavola con quattro ricette di palazzo e di taverna, per riassaporare – tra una pagina e l’altra – i sapori di quell’epoca misteriosa e lontana.

La rassegna terminerà il 25 novembre, con   Rolando Dondarini, professore universitario bolognese, a raccontarci il suo “La XIII porta” (Minerva edizioni)

Gli appuntamenti avranno inizio alle ore 17,00 e a seguire visita guidata al museo ed alla Rocca ad un prezzo speciale per i partecipanti.

Rocca sforzesca Piazza IV Novembre, 3  Bagnara di Romagna (RA)
Per info. http://www.comune.bagnaradiromagna.ra.it, 0545905501, 3316995930.

In collaborazione con Libreria Atlantide

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