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“ILARIA ALPI LA RAGAZZA CHE VOLEVA RACCONTARE L’INFERNO” , Alvisi Gigliola, Rizzoli

English: UN helicopter above Mogadishu, Somalia

English: UN helicopter above Mogadishu, Somalia (Photo credit: Wikipedia)

Ilaria Alpi era una reporter della Rai. È stata uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin. Aveva trentadue anni. Quando è morta stava indagando su un traffico di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l’Europa. Lo faceva per conto suo, quando non doveva seguire gli sviluppi della guerra. Questo libro racconta di lei, di Miran Hrovatin, e di una ragazzina somala di nome Jamila, che è immaginaria ma potrebbe benissimo essere vissuta davvero. Questo libro parla di coraggio e di speranza, e di tutti quelli che si battono per avere un mondo migliore a costo della vita. Età di lettura: da 12 anni.

 

LA STRADA DI ILARIA, Francesco Cavalli, Milieu

Sono passati vent’anni da quando Ilaria Alpi e Miran Hrovatin vennero assassinati a Mogadiscio. La verità giudiziaria su quel duplice omicidio non è emersa né emergerà più. Eppure là dove i fatti non sono comprovati, ma restano nondimeno ragionevolmente possibili, è lecito tendere dei fi li per cercare di colmare i vuoti. Fili narrativi che tessono una trama di romanzo, come ha fatto Francesco Cavalli. La sua matassa, però, è costituita di fatti e non di fantasie. Questo costituisce forse il punto più vicino alla verità sulla fi ne di Ilaria e Miran che riusciremo mai a raggiungere.” Pietro Veronese La strada di Ilaria racconta i fatti sui quali lavorava Ilaria Alpi e sulle ragioni della sua morte.

Un caso scomodo, che è stato insabbiato velocemente per le tante implicazioni fra Italia e Somalia. Un caso che per la giustizia italiana non è ancora chiuso, e rimasto fi no ad oggi senza responsabili. Traffi ci di armi e di rifi uti tossici, corruzione, misteri nello storico rapporto fra Somalia e Italia: una storia che deve essere raccontata, e che nella scelta stilistica volutamente non giornalistica, riesce a coniugare narrazione pura a informazione. E si fa ascoltare da tutti, adulti e ragazzi. Un romanzo rigoroso nelle informazioni e poetico nelle parole, che riesce a raccontare tante storie, unite tra loro dal fi lo sottile, ma vero e indispensabile, della verità e del rispetto della memoria. Questo libro, frutto di diversi viaggi sul campo, darà vita anche a una rappresentazione teatrale che girerà per l’Italia.

La strada di Ilaria racconta i fatti sui quali lavorava Ilaria Alpi e sulle ragioni della sua morte. Un caso scomodo, che è stato insabbiato velocemente per le tante implicazioni fra Italia e Somalia. Un caso che per la giustizia italiana non è ancora chiuso, e rimasto fi no ad oggi senza responsabili. Traffi ci di armi e di rifi uti tossici, corruzione, misteri nello storico rapporto fra Somalia e Italia: una storia che deve essere raccontata, e che nella scelta stilistica volutamente non giornalistica, riesce a coniugare narrazione pura a informazione. E si fa ascoltare da tutti, adulti e ragazzi. Un romanzo rigoroso nelle informazioni e poetico nelle parole, che riesce a raccontare tante storie, unite tra loro dal fi lo sottile, ma vero e indispensabile, della verità e del rispetto della memoria. Questo libro, frutto di diversi viaggi sul campo, darà vita anche a una rappresentazione teatrale che girerà per l’Italia.

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da un gruppo di giornalisti, curato da Ferruccio Sansa, una nuova denuncia ben dettagliata con numeri e fatti sulla COLATA di cemento che  ha sommerso il nostro Paese:
La colata, a cura di Sansa F., Chiarelettere
L’Italia è uno dei paesi più belli al mondo. Ha la maggiore concentrazione di beni culturali e centri storici, le più famose città d’arte. Tutto questo è la nostra ricchezza. E Rischiamo di perderla. “Il partito del cemento” avanza e non lo ferma più nessuno. Dal Nord al Sud la febbre del mattone coinvolge banchieri, cardinali, sindaci, deputati di destra e di sinistra. Tutti vogliono guadagnarci, a partire dai Comuni. Così la ricchezza degli italiani vola via. Pensate che tra il 1990 e il 2005 sono stati divorati 3,5 milioni di ettari, cioè una regione più grande di Lazio e Abruzzo messi insieme (la Liguria tra il 1990 e il 2005 si è mangiata quasi la metà del territorio ancora libero!). Il tutto a un ritmo di 244.000 ettari all’anno. Nonostante questo troppi italiani sono senza casa perché mancano gli alloggi “sociali” (solo il 4 per cento sul totale contro il 18 per cento della Francia, il 21 per cento del Regno Unito). Intanto 5500 comuni su 8000 sono a rischio di dissesto idrogeologico. I soldi per il ponte di Messina ci sono, per le frane no. I giornalisti Andrea Garibaldi, Antonio Massari, Marco Preve, Giuseppe Salvaggiulo e Ferruccio Sansa raccontano in questa inchiesta la realtà del Paese con nomi e cognomi di affaristi, banchieri, cardinali, sindaci e deputati.

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La sigla è ARINGOLI SRL EDITORI RIUNITI, torna a rivivere dunque un editore degli anni Cinquanta che ha subito diverse disavventure finanziarie negli ultimi anni.

L’intento è il seguente:

Editori Riuniti  torna in primo piano nella realtà dell’editoria italiana per contrastare con determinazione l’atmosfera grigia che sembra aver condizionato la società italiana e quella parte di essa che nella cultura, nelle istituzioni, nella politica aveva da sempre cercato di guidare i processi di rinnovamento.

All’insegna dell’autonomia e dell’indipendenza, come unici momenti di riferimento, bisogna partire da un’editoria di denuncia per impedire che intorno ai mali della società italiana si consolidino interessi e compromessi.

Proiettati verso percorsi più internazionali e aperti decisamente a tutte le nuove forme di comunicazione, disponibili al dialogo nel senso dell’approfondimento per rimuovere limiti, pregiudizi, contraddizioni.

Libri per scuotere il paese, per trasformare una democrazia formale in una democrazia sostanziale. Per rendere autentica la democrazia politica coniugandola alla democrazia economica.

Si presentano con un libro inchiesta di Marco Travaglio, incentrato sul terremoto de L’AQUILA:

Sangue e cemento. Le verità nascoste sul terremoto in Abruzzo

Saggio di Marco Travaglio Intervista e vignette di Vauro Senesi,
Articoli de Il Centro, Documentario Dvd di Gruppo Zero

Perché L’Aquila non era inserita nella fascia 1 di pericolosità sismica?
Perché non era stata disposta nessuna politica antisismica nel territorio abruzzese?
Perché dopo l’inizio dello sciame sismico (ottobre 2008) non erano state disposte misure adeguate?
Perché si consente di costruire nelle zone sismiche con materiali mescolati con troppa acqua, sabbia salata, ferro di cattive colate, insomma perché si costruiscono edifici destinati a crollare?
Perché si tollerano le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’edilizia delle zone sismiche?
Perché le imprese che hanno costruito gli edifici crollati non vengono escluse dalla ricostruzione?
Perché la ricostruzione viene gestita al riparo del controllo della popolazione?
Perché si accetta che il governo abbia fatto del terremoto dell’Aquila uno spot elettorale?
Perché la satira deve subire delle censure se si limita a dire che “il re è nudo!”?
Perché solo alcuni mass media hanno posto queste domande?
Perché la notte del 6 aprile 2009 sono morte 299 persone?
autore:
Marco Travaglio +

QUI, trovate una presentazione del libro:
http://www.youtube.com/watch?v=n_wdhWlVG40&eurl=http%3A%2F%2Fwww.editoririuniti.net%2F&feature=player_embedded

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