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Posts Tagged ‘libri islanda’

giornata giusta per l’uscita di questo libro?
Un thriller dall’Islanda dal titolo significativo…

L’angelo di neve, Marsilio

 
 
Siglufjörður, cittadina di pescatori nel punto più a nord dell’Islanda, accessibile dal resto del paese solo attraverso un vecchio tunnel, è soffocata dalla morsa dell’inverno.
La temperatura è ben al di sotto dello zero, il vento scuote le tegole, e la neve che cade incessante da giorni la fa sembrare un luogo incantato dove tutto può succedere. Finché qualcosa di inaspettato succede davvero. Una giovane donna viene ritrovata in un giardino priva di sensi, in una pozza di sangue. Un vecchio scrittore muore nel teatro locale in seguito a una caduta.
Ari Þór, ex studente di teologia diventato poliziotto quasi per caso, si immerge nell’indagine malvolentieri, stretto tra la nostalgia della fidanzata rimasta a Reykjavík e la diffidenza di una comunità che fa fatica ad accoglierlo. In un clima di tensione claustrofobico, dovrà imparare a farsi largo tra l’attenzione morbosa della stampa e i segreti dei residenti, a convivere con le bufere sferzanti e a trovare la strada della verità in un buio senza fine.
Ragnar Jónasson  (1976) vive a Reykjavík. Avvocato e giornalista, insegna diritto d’autore all’università ed è anche un noto traduttore (sue le traduzioni di Agatha Christie in islandese). È l’autore della serie Dark Iceland, un successo internazionale, di cui L’angelo di neve è il primo episodio.

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Jon Kalman Stefansson sembra usi rileggere questo libro quando si avvicina il Natale: di certo, un gran bel biglietto da visita, no? Avete voglia di affrontare una tempesta di neve memorabile, per salvare la vita delle pecore smarrite tra i monti?

http://iperborea.com/titolo/448/

Gunnar Gunnarsson
Il pastore d’Islanda, Iperborea

l Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per Il vecchio e il mare, considerato in Islanda il vero canto di Natale.

Traduzione di: Maria Valeria D’avino

Gunnar Gunnarsson (1889-1975), plurinominato al Nobel, è uno dei grandi nomi della letteratura islandese. Nato in una famiglia povera ma deciso a seguire la sua vocazione di scrittore, si trasferisce in Danimarca dove riesce a terminare gli studi e comincia a scrivere romanzi che presto gli procurano fama internazionale e i più prestigiosi riconoscimenti. Tutte le sue maggiori opere sono state scritte in danese, tra cui Il pastore d’Islanda, La chiesa sulla montagna, L’uccello nero, e solo in seguito tradotte in islandese dall’autore stesso, che torna in patria nel 1939 per rimanervi fino alla morte. Il pastore d’Islanda ha avuto svariate letture e interpretazioni sia in Islanda che all’estero.

Gunnar Gunnarsson. Mynd fengin með leyfi frá v...

Gunnar Gunnarsson. Mynd fengin með leyfi frá vefsíðu Skriðuklausturs. (Photo credit: Wikipedia)

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ECCO L’ANNUNCIO atteso da orde di lettori: il nuovo libro di Jon Kalman Stefansson, PROSSIMAMENTE su questi schermi.. a chiudere la trilogia.  La data non la sappiamo, però!

Tra i tanti ,ha ricevuto il Premio svedese PO Enquist per la prima parte della trilogia, Paradiso e Inferno (2007), il Premio italiano Grinzane Bottari per il secondo, La tristezza degli angeli (2009). La sua opera è intrisa della poesia di cui è piena la vita, quella che si scopre vivendo a fianco di una natura grandiosa, che sorge dalla passione per la parola e per il racconto. Siamo assolutamente grandi fans dell’autore, e ogni buon frequentatore della grande narrativa dovrebbe provare le sue opere!

 

“Prendo ispirazione dalla poesia. Credo che la poesia sia la forma più profonda d’espressione e che racchiuda in sé molti elementi capaci di commuovere, più di qualsiasi altra forma, a parte forse la musica. Provo sempre ad applicare certe modalità nei miei romanzi. Il modo in cui la poesia può essere illogica, eppure avere comunque un senso. Ma non lo faccio in maniera conscia.”

Il cuore dell’uomo, Iperborea
L’arcaica società islandese di fine Ottocento, vividamente ritratta nel momento in cui sta per essere travolta dal progresso, diventa lo scenario mitico di una storia universale che ha al centro il senso ultimo dell’esistenza. Ancora una volta la forza della scrittura di Stefansson arriva dritta al cuore con la disarmante semplicità della poesia, incanta, emoziona, ispira, fa riflettere, racconta i limiti della condizione umana per celebrare il valore dei sentimenti e il potere salvifico dell’immaginazione.

 

stefansson

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