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Posts Tagged ‘libri migliori 2012’

 

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Assicuratevi di essere soli e che i vicini non facciano rumore. Scegliete la vostra miglior poltrona, e gustatevi appieno questo vero e proprio distillato del meglio che la letteratura possa offrirvi di questi tempi. Non c’è una sola riga in questo libro che sia inutile, che non valga la pena di centellinare come un Sauterne di pregio, e che non sia colma di poesia. Stefansson  torna a raccontarci l’Islanda semplice di un tempo, quando qualcuno poteva vivere in regioni remote senza mai toccare il denaro, portando ai nostri occhi protagonisti semplici, pieni di umanità. La natura leopardianamente aspra quanto incantevole (la tristezza degli angeli è la neve), lo scorrere del tempo, l’alternarsi delle stagioni e dei sentimenti umani, tutto viene reso con pagine  piene di lirismo, in cui emerge il potere universalmente salvifico della parola scritta, dell’universo che si ricompone e rigenera grazie ai libri. Tra i migliori libri dell’anno, sì

 

La tristezza degli angeli, Jon Kalman Stefansson, Iperborea

traduzione di S.Cosimini

 

È la tristezza degli angeli la neve che cade dal cielo illuminando i lunghi inverni d’Islanda, e che le raffiche dei venti trasformano in accecanti bufere. Il postino Jens è scampato a stento alla loro furia quando arriva alla locanda del Villaggio, soccorso dal ragazzo orfano che vi è stato accolto dopo aver perso in mare il suo unico amico. Insieme dovranno affrontare un’ultima, estrema missione per portare la posta nei lontani fiordi del nord, dove il mondo cede il passo all'”inverno eterno”. Un uomo e un ragazzo. Un ruvido “gigante muto” con un amore segreto e troppi pesi sul cuore che cerca espiazione tra i ghiacci della brughiera. Un giovane alle prese con la ricerca di sé e la scoperta dei sensi che crede nel potere salvifico delle parole, nella profondità del sentire “che rende l’umanità sublime e maledetta”. Due solitudini inconciliabili si uniscono in una marcia epica attraverso l’inferno bianco, una battaglia fraterna per difendere la dignità dell’uomo contro il crudele mistero della natura. Con la voce incantata della poesia e la grazia di una visione che fonde cuore e pensiero, Jón Kalman Stefánsson racconta un viaggio verso l’origine stessa dell’esistenza, dove la più dura costrizione convive con la più vertiginosa libertà, e alla dolce tentazione della morte si oppone quella luce che portiamo dentro e che nonostante tutto rifiuta di cedere alle tenebre, perché “siamo a bordo di una barca che fa acqua”, ma “con le nostre reti marce vogliamo pescare le stelle”.

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I migliori romanzi degli ultimi mesi . 2012
CHE NE DICI DI BACIARCI, RAYK WIELAND, KELLER
Il libro più divertente sulla DDR!
VIVERE COME GLI UCCELLI, VERONIQUE OVALDE’, PONTE ALLE GRAZIE
Una narratrice di talento che giunge sì dalla Francia dove risiede, ma con un “feeling narrativo” con il realismo magico declinato secondo un proprio stile; una storia in cui i protagonisti cercheranno di imboccare la strada che permette di vivere la vita che hanno sognato, finalmente!
VIAGGIO A NANGA, JORN RIEL, IPERBOREA
Un altro gustoso capitolo delle avventure degli stralunati cacciatori filosofi della Groenlandia dei primi decenni del Novecento già narrati da Jorn Riel. Consigliatissimo a chi ama Paasilinna!
MARGARET FORSTER, LO SGUARDO DI LILY, LA TARTARUGA
Una grande attenzione ai dettagli, una sontuosa capacità nel ricostruire l’ambiente sociale e storico in cui si muovono i protagonisti. Un bel librone che piacerà a chi ama Jane Austen o le sorelle Bronte, con cui l’autrice indaga la passione vissuta da Elizabeth Barrett e Robert Browning, vista attraverso gli occhi di una testimone molto intima, la cameriera personale di lei.
DI PASSAGGIO, JENNY ERPENBECK, ZANDONAI
Una tenuta nel Brandeburgo affacciata su un lago è al centro di questo gran libro, Undici capitoli ci raccontano altrettanti episodi con diversi protagonisti di chi vi ha vissuto, anche se chi regge davvero le fila è la Storia, che avvolge inesorabile le esistenze di persone e stravolge i luoghi. E il dodicesimo tassello, un giardiniere a scandire il ritmo delle stagioni..
SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA, FULVIO ERVAS, MARCOS Y MARCOS
Una storia vera da non perdere, un viaggio impensabile di un padre con il figlio autistico. .
 LIMBO, MELANIA MAZZUCCO, EINAUDI
Un romanzo di grande potenza, una storia d’amore, d’attesa e di rivolta. Al centro un personaggio femminile fortissimo: una donna soldato stanca di guerra, che torna ferita dal deserto afghano per misurarsi con altri deserti, più intimi e domestici.
DA DOVE VENGONO I SOGNI, DAVID VANN, BOMPIANI
Tra gli incredibili scenari dell’Alaska, una coppia si trova ad affrontare gli echi che affiorano dal passato e la fugacità dei propri sogni sulla vita…
L’ORA PRIMA DELL’ALBA, MICHAEL ONDAATJE, GARZANTI
Un ragazzino di undici anni, in viaggio per nave negli anni 50 dallo Sri Lanka all’Inghilterra. Quale mondo può essere più fantastico? Un libro pieno di gioia di vivere, di curiosità ed entusiasmo, nato dalla personale esperienza di Michael Ondatje, raccontato come solo un grande romanziere sa fare.
LAMPI, JEAN ECHENOZ, ADELPHI
il ritratto di Nicholas Tesla che ci restituisce Echenoz esalta come solo i grandi libri, quelli che sanno essere ironici e laceranti assieme, sanno fare.
ROSA CANDIDA, AUDUR AVA OLASFDOTTIR, EINAUDI
Dall’Islanda, Un romanzo di formazione emozionante e delicato che vede protagonista un ragazzo con la passione per le piante, una madre amatissima che non c’e’ piu’, un fratello gemello autistico e una figlia arrivata per caso..
E POI, NATSUME SOSEKI, NERI POZZA
Un classico dal Giappone, a narrarci la solitudine dell’individuo nel mondo moderno, la difficoltà di trovare una propria strada, perseguendo un proprio ideale di vita. Un grande autore, una lettura sempre attuale e stimolante, di quelle che rimangono nella memoria!
NARCOPOLIS, JEET THAYIL, NERI POZZA
Per trenta anni il protagonista di questo romanzo osserva il mondo dei fumatori d’oppio di Bombay, con le loro storie .
L’ARTE DELLA RESURREZIONE, HERNAN RIVERA LETELIER, MONDADORI
Nel Cile degli anni cinquanta un poveraccio si crede un eletto: comincerà a predicare e ad avere alcuni curiosi seguaci: un romanzo colmo di humor e di surrealismo, tra Sepulveda e Garcia Marquez
GOLDEN BOOT, PAOLO NELLI, FAZI EDITORE
ogni tanto si accende un pò di nostalgia per il genere Western.C’è spazio per altri sentimenti che non siano quelli della fatica e della vendetta, in un buco di posto come Golden Boot?
 L’ERBA CATTIVA, AGO PANINI, INDIANA
Milano, primi anni Ottanta, un ragazzino cresciuto a musica classica scopre la dirompente forza del rock. Un gustosissimo esordio!
Q UNA STORIA D’AMORE, EVAN MANDERY, NERI POZZA
Cosa faremmo se un nostro Io futuro, l’Io sessantenne (neanche troppo simpatico) si presentasse e ci dicesse di cambiare radicalmente la nostra vita, perché le nostre scelte sono fonte di infelicità?Con piglio originale e leggerezza, l’autore ci porta a considerare questa possibilità e a indagare il senso delle nostre vite.
L’AMICA GENIALE, ELENA FERRANTE, E.O
Bellissimo ritorno al romanzo di Elena Ferrante che con L’amica geniale ci propone una storia di figure femminili che fanno i conti con il proprio passato e con quello che sono diventate.
IL RE, KADER ABDOLAH, IPERBOREA
C’e’ tutto il fascino della storia e dell’Antico Oriente nella nuova grande prova letteraria di Kader Abdolah, scrittore iraniano, rifugiato politico che del suo Paese non ha mai smesso di scrivere.

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C’e’ tutto il fascino della storia e dell’Antico Oriente nella nuova grande prova letteraria di Kader Abdolah, scrittore iraniano, rifugiato politico che del suo Paese non ha mai smesso di scrivere.  Nella Persia di fine Ottocento al centro del Grande Gioco, e qui chi si e’ avventurato nella lettura del libro di Hopkirk trovera’ facilmente le coordinate, l’incapacita’ dello scia Naser di comprendere il cambiamento storico in atto proprio i suoi occhi portera’ a conseguenze politiche importanti. Un libro importante per capire le contrastate dinamiche odierne di quel paese e un romanzo con atmosfere indimenticabili.

Il Re, Kader Abdolah, Iperborea

Traduzione di Elisabetta Svaluto Moreolo

“Ho lasciato morti dietro di me, i miei compagni di lotta sono in carcere o sepolti in qualche cimitero, mentre io vengo ricevuto ovunque come un re.” Come i precedenti romanzi di Kader Abdolah, anche Il re è frutto di una febbrile urgenza di scrivere, di un dovere etico della memoria. Siamo nella Persia a cavallo tra Otto e Novecento, al centro del Grande Gioco tra Russia, Francia e Inghilterra per il dominio asiatico. Ma è anche l’alba della globalizzazione, una brezza incessante spazza via tradizioni millenarie per portare modernità e profondi cambiamenti. Debole, ostinato, vendicativo, più interessato alle duecentotrenta donne del suo harem e alla gatta Sharmin che ai problemi dell’Iran, lo scià Naser non sa intercettare gli snodi cruciali della Storia, ma proprio per questo mantiene il fascino umano del perdente legato a un mondo che scompare. A lui si contrappone il visir Mirza Kabir – trisavolo dell’autore – che lotta invece per un futuro di progresso, sognando la costruzione di scuole, fabbriche, ferrovie, ospedali e il diffondersi dei vaccini. Con Il re si ritrova l’Abdolah de La casa della Moschea, il cantastorie affabulatore che rievoca profumi e atmosfere da mille e una notte, ma soprattutto il grande interprete del suo tempo, capace di cogliere il parallelo tra l’arrivo del telegrafo nella Persia di Naser e quello di internet nell’Iran di oggi. Il re si configura così come un romanzo di penetrante attualità, testimonianza di quel “contagio” dell’Occidente che, allora come oggi, porta con sé la speranza di un cambiamento alla lunga inesorabile.

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