Posts Tagged ‘libri nuovi consigliati’
I LIBRAI CONSIGLIANO: tre suggerimenti da Libreria Trame
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged consigli lettura, edoardo albinati, Giunti, grazie verasani, LA NAVE DI TESEO, la scuola cattolica, Laird Hunt “Neverhome” (La nave di Teseo), LETTERA A DINA, librai, librai indipendenti, libri nuovi consigliati, neverhome, novità libri, nuovi libri consigliati, recensioni, recensioni libri on dicembre 6, 2016| Leave a Comment »
libro del cuore della settimana. La planata, Anne-Gine Goemans
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged Anne-Gine Goemans, Antonov, autori olandesi, Boeing, Boeing 747-8, iperborea, La planata, libri, libri consigliati, libri nuovi, libri nuovi consigliati, nuovi libri consigliati, recensioni, recensioni libri, romanzi aviazione, romanzi volo, scrittori olandesi, scrittori olandesi contemporanei, Somalia on dicembre 5, 2014| Leave a Comment »
mondo spettacolare quello che vede tutti i giorni il giovane protagonista di questo brillante romanzo: la sua fattoria confina con una pista aerea, su cui arrivano e partono personaggi singolari, ospiti di un singolare campeggio per amanti dell’aviazione. Punk ribelli, strani professori grassi, una umanità colorita resa perfettamente dall’autrice (ricordarsi di elogiare il Boing 747 400, evitando di nominare gli Antonov, detestati dagli esperti). La speranza di Gieles Slob è quella di far tornare a casa la madre, impegnata come cooperante in Somalia, magari compiendo una impresa straordinariamente eroica, la “Magistrale operazione di salvataggio 3032”. Riuscirà ad insegnare a volare alle oche della fattoria? Tra ambientalisti contrari alla pista d’atterraggio, progresso e tradizione, speranze e passioni, e la contrapposizione tra il mondo del volo meccanico e quello animale, Anne – Gine Goemans ci consegna un romanzo perfettamente godibile, pieno di spunti e di humour!
Anne-Gine Goemans,
La planata, Iperborea
Traduzione di: Cecilia Casamonti
Il prodigioso atterraggio sull’acqua del comandante Sully e le oche acrobate di Christian Moullec: sono gli eroi del volo a riempire le giornate di Gieles Slob da quando sua madre sembra averlo abbandonato per fare la cooperante in Somalia, lasciandolo con il padre e lo zio in una vecchia fattoria del polder ai margini di una pista aerea. Chiuso in un mondo di fantasia e ispirato dall’opera di illustri ornitologi, Gieles si impegna anima e corpo per insegnare alle sue oche a volare e compiere con loro un’impresa eroica, la Magistrale operazione di salvataggio 3032: solo così potrà conquistare il cuore della madre e riaverla con sé. Ma se le cose non vanno come previsto, è la sua fiducia nei sogni a portarlo dal mondo degli eroi a quello degli adulti, attraverso l’amore per una punk ribelle in cerca di libertà e l’amicizia con un solitario professore, così grasso da muoversi su una carrozzella-scooter e conoscere il potere della comprensione e dell’ironia. E i preparativi del fantasioso piano diventano un viaggio nella realtà ancora più bizzarra del suo microcosmo aeroportuale, dove il viavai degli apparecchi ha messo in fuga gli abitanti e fatto nascere un rumoroso campeggio per amanti dell’aviazione. Con un romanzo di formazione che combina le atmosfere del realismo fantastico e un arguto umorismo, Anne-Gine Goemans si addentra nell’avventura dell’adolescenza per leggere tra le righe della contemporaneità. La planata racconta la famiglia, il progresso che cancella l’anima dei luoghi, la lotta degli uccelli per non cedere il cielo agli aerei, la solitudine e il coraggio di volare.
Scrittrice, giornalista e insegnante di giornalismo alla Hogeschool Utrecht, ha ottenuto nel 2008 l’Anton Wachterprijs per il miglior romanzo d’esordio con Ziekzoekers. La planata, nominato per il Libris e il BNG-Literatuurprijs, ha vinto il premio Dioraphte e sta per essere adattato in un film.
Yolen Jane, Rosaspina, Leone
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged Leone, libri, libri consigliati, libri nuovi, libri nuovi consigliati, LIBRI YOUNG ADULTS, recensioni libri, Rosaspina, Yolen Jane on marzo 22, 2013| Leave a Comment »
”Non apprendere certe lezioni che la storia ci insegna sminuisce la nostra umanità”
Attraverso il linguaggio delle fiabe con la riscrittura de La bella addormentata nel Bosco, Rebecca, protagonista di questo libro inserito dall’American Library Association tra i “100 Best Books for Teens”, si troverà a dover indagare la vera identità, il passato sconosciuto della nonna Gemma. E visto che le favole sono sempre la metafora di qualcosa, quella della nonna fa trasparire l’orrore del XX secolo, con i suoi campi di sterminio.
SCRIVE L’AUTRICE:
“Nel corso delle ricerche per un mio precedente romanzo, mi sono imbattuta nel documentario Shoah, in cui si raccontava del campo di concentramento di Chelmno, punto di transito per gli ebrei condannati all’eliminazione costruito in una specie di castello, circondato da filo spinato. Una storia orribile, che racconta di innocenti sterminati col gas e interrati in fosse comuni nella foresta. Fui colpita da una bizzarra analogia con la fiaba della Bella addormentata nel bosco. Come ho avuto più volte occasione di dire, è stata la storia a scegliermi, avevo tutto in mente fuorché tornare a cimentarmi con un tema così doloroso. Spesso la gente impiega poco più di una settimana per leggere storie con cui l’autore ha dovuto convivere per un anno o anche più, durante la gestazione del testo. In particolare poi non è stato facile ricostruire la storia di Chelmo, su cui è stato scritto poco. Per un semplice motivo: al termine della guerra, delle molte migliaia di persone che avevano varcato quei cancelli, i superstiti erano solo quattro.”
Yolen Jane, Rosaspina, Leone Edizioni
A volte le fiabe sono l’unico modo per raccontare l’orrore senza limiti. Sin da bambina Rebecca si lasciava cullare dalle storie di nonna Gemma, dalle avventure di Rosaspina. Ma le ultime parole dell’anziana in punto di morte, Rosaspina sono io! la spingeranno a indagare sul passato di Gemma, conducendola in un viaggio attraverso l’abisso della barbarie nazista, che avrà come ultimo approdo la speranza e la redenzione.
Una riscrittura moderna della Bella addormentata nel bosco ambientata nelle foreste della Germania durante la seconda guerra mondiale: inserito dall’American Library Association nella lista dei “100 Best Books for Teens”. Sulla scia di La vita è bella, del premio Oscar Roberto Benigni, un capolavoro di grazia e profondità, finalmente in traduzione italiana dopo 20 anni di attesa.
Romanzi. La selezione Atlantide dei migliori degli ultimi mesi
Posted in i migliori dell'anno, tagged A est dell'Occidente, ADD EDITORE, AGO PANINI, Anthony Shadid, ATMOSPHERE, AUDUR AVA OLASFDOTTIR, BEST BOOKS 2012, Bollati Boringhieri, Carrera e Fracassi, Daniel Guebel, E poi, EINAUDI, Elizabeth Von Arnim, Evan Mandery, Fabio Stassi, FAZI EDITORE, FUORI GIOCO, Garzanti, Golden Boot, Hernan Rivera Letelier, I rabdomanti, Il nostro uomo sul campo, INDIANA, iperborea, italian books, Jón Kalman Stefánsson, Jeet Thayil, Jenny Erpenbeck, L'arte della resurrezione, L'ERBA CATTIVA, L'ora prima dell'alba, L'ULTIMO BALLO DI CHARLOT, La casa di pietra, La Linea, La Tartaruga, La tristezza degli angeli, lDI PASSAGGIO, libri, libri consigliati, LIBRI MIGLIORI DEL 2012, libri nuovi consigliati, LO SGUARDO DI LILY, Margaret Forster, Margaret Laurence, Metin Arditi, MICHAEL ONDAATJE, michal viewegh, migliori romanzi anno, Miljenko Jergovic, MIROSLAV PENKOV, MONDADORI, Narcopolis, Natsume Soseki, NERI POZZA, Nutrimenti, Paolo Nelli, Ponte alle grazie, Q una storia d'amore, Robert Perisic, Rosa candida, sellerio, UNO CHALET TUTTO PER ME, Veronique Ovaldè, Vivere come gli uccelli, volga volga, zandonai, ZANDONAI IL TURCHETTO on dicembre 17, 2012| Leave a Comment »
I RABDOMANTI, MARGARET LAURENCE, NUTRIMENTI
Viene dal Canada ed è considerata la “maestra” di Margaret Atwood e Alice Munro: Margaret Laurence è davvero capace di disegnare sulla pagina grandi personaggi femminili!
FUORI GIOCO, MICHAL VIEWEGH, ATMOSPHERE
Cinque amici quarantenni alle prese con i bilanci della vita!
LA CASA DI PIETRA, ANTHONY SHADID, ADD EDITORE
Reportage e memory, romanzo e storia si fondono in questo libro, in cui l’autore torna alle proprie origini!
VOLGA VOLGA, MILJENKO JERGOVIC, ZANDONAI
Il nuovo libro di Miljenko Jergovic chiude mirabilmente la sua “trilogia delle macchine”, un affresco impietoso dello sfaldamento di una nazione, la Ex Yugoslavia.
IL TURCHETTO, METIN ARDITI, NERI POZZA
Un impeccabile romanzo storico pieno d’atmosfera su un pittore di cui si è persa la memoria
MARGARET FORSTER, LO SGUARDO DI LILY, LA TARTARUGA
Una grande attenzione ai dettagli, una sontuosa capacità nel ricostruire l’ambiente sociale e storico in cui si muovono i protagonisti. Un bel librone che piacerà a chi ama Jane Austen o le sorelle Bronte, con cui l’autrice indaga la passione vissuta da Elizabeth Barrett e Robert Browning, vista attraverso gli occhi di una testimone molto intima, la cameriera personale di lei.
FABIO STASSI, L’ULTIMO BALLO DI CHARLOT, SELLERIO
l’impari lotta di Charlie Chaplin con la Morte: se riuscirà a farla ridere, guadagnerà un anno di vita…
DI PASSAGGIO, JENNY ERPENBECK, ZANDONAI
Una tenuta nel Brandeburgo affacciata su un lago è al centro di questo gran libro, Undici capitoli ci raccontano altrettanti episodi con diversi protagonisti di chi vi ha vissuto, anche se chi regge davvero le fila è la Storia, che avvolge inesorabile le esistenze di persone e stravolge i luoghi. E il dodicesimo tassello, un giardiniere a scandire il ritmo delle stagioni..
A EST DELL’OCCIDENTE, MIROSLAV PENKOV, NERI POZZA
Oirgini bulgare, l’autore ora residente negli States, dipinge con stile notevole le sue terre d’origine in questa bella raccolta di racconti. Da accostare a Jonathan Safran Foer.
ELIZABETH VON ARNIM, UNO CHALET TUTTO PER ME, BOLLATI BORINGHIERI
un coinvolgente memoir di Elizabeth Von Arnim, alla ricerca di qualcosa che dia ancora senso all’esistenza, dopo una serie di terribili lutti: la vita di questa fenomenale donna fu sconvolta nel periodo 1914 – 1919, il passaggio della Prima Guerra Mondiale la lasciò sola.
VIVERE COME GLI UCCELLI, VERONIQUE OVALDE’, PONTE ALLE GRAZIE
Una narratrice di talento che giunge sì dalla Francia dove risiede, ma con un “feeling narrativo” con il realismo magico declinato secondo un propriooriginale stile; una storia in cui i protagonisti cercheranno di imboccare la strada che permette di vivere la vita sognata, finalmente!
LA TRISTEZZA DEGLI ANGELI, JON KALMAN STEFANSSON, IPERBOREA
Dopo il fantastico PARADISO E INFERNO, l’incanto si rinnova! La bellezza potente e terribile d’Islanda, la vita difficile e l’alternarsi delle stagioni, la quotidianità semplice dei suoi abitanti, resa meno banale grazie al potere della parola scritta. Di certo tra i migliori libri dell’anno, da assaporare riga per riga
L’ORA PRIMA DELL’ALBA, MICHAEL ONDAATJE, GARZANTI
Un ragazzino di undici anni, in viaggio per nave negli anni 50 dallo Sri Lanka all’Inghilterra. Quale mondo può essere più fantastico? Un libro pieno di gioia di vivere, di curiosità ed entusiasmo, nato dalla personale esperienza di Michael Ondatje, raccontato come solo un grande romanziere sa fare.
IL NOSTRO UOMO SUL CAMPO, ROBERT PERISIC, ZANDONAI
Zagabria, 2003. Abbandonato l’atteggiamento anticonformista Tin vive tranquillamente sbarcando il lunario come redattore in un noto settimanale, ma le cose si complicheranno quando il cugino Boris, da lui inviato come corrispondente con troppa leggerezza in Iraq durante la guerra, sparisce all’improvviso. Tra due guerre, uno sguardo tagliente ai cambiamenti della società ( e delle persone)
ROSA CANDIDA, AUDUR AVA OLASFDOTTIR, EINAUDI
Dall’Islanda, Un romanzo di formazione emozionante e delicato che vede protagonista un ragazzo con la passione per le piante, una madre amatissima che non c’e’ piu’, un fratello gemello autistico e una figlia arrivata per caso..
E POI, NATSUME SOSEKI, NERI POZZA
Un classico dal Giappone, a narrarci la solitudine dell’individuo nel mondo moderno, la difficoltà di trovare una propria strada, perseguendo un proprio ideale di vita. Un grande autore, una lettura sempre attuale e stimolante, di quelle che rimangono nella memoria!
NARCOPOLIS, JEET THAYIL, NERI POZZA
Per trenta anni il protagonista di questo romanzo osserva il mondo dei fumatori d’oppio di Bombay, con le loro storie .
L’ARTE DELLA RESURREZIONE, HERNAN RIVERA LETELIER, MONDADORI
Nel Cile degli anni cinquanta un poveraccio si crede un eletto: comincerà a predicare e ad avere alcuni curiosi seguaci: un romanzo colmo di humor e di surrealismo, tra Sepulveda e Garcia Marquez
GOLDEN BOOT, PAOLO NELLI, FAZI EDITORE
Ogni tanto si accende un pò di nostalgia per il genere Western.C’è spazio per altri sentimenti che non siano quelli della fatica e della vendetta, in un buco di posto come Golden Boot?
L’ERBA CATTIVA, AGO PANINI, INDIANA
Milano, primi anni 80, un ragazzino cresciuto a musica classica scopre la dirompente forza del rock. Un gustosissimo esordio!
Q UNA STORIA D’AMORE, EVAN MANDERY, NERI POZZA
Cosa faremmo se un nostro Io futuro, l’Io sessantenne (neanche troppo simpatico) si presentasse e ci dicesse di cambiare radicalmente la nostra vita, perché le nostre scelte sono fonte di infelicità?Con piglio originale e leggerezza, l’autore ci porta a considerare questa possibilità e a indagare il senso delle nostre vite
CARRERA E FRACASSI, DANIEL GUEBEL, LA LINEA
Diana Abu Jaber, Fuga dal Paradiso, Nutrimenti
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged American Book Award, Diana Abu Jaber, Fuga dal Paradiso, libri, libri consigliati, libri nuovi consigliati, Nutrimenti, recensioni, recensioni di libri on novembre 9, 2012| Leave a Comment »
Colin Thubron, Verso la montagna sacra, Ponte alle grazie, il libro del cuore della settimana
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, Uncategorized, tagged Colin Thubron, himalaya, libri, libri consigliati, libri nuovi consigliati, nepal, Ponte alle grazie, recensioni libri, tibet, Verso la montagna sacra on settembre 23, 2011| Leave a Comment »
Colin Thubron, uno dei maestri della narrativa di viaggio (anche se tale classificazioni non ci piacciono piu di tanto: letteratura PER ragazzi, letteratura gialla,… che succede se leggiamo qualcosa destinata ad altra categoria? esiste la buona letteratura, e l’altra…), ci conduce sulle tracce della montagna sacra. Inutile parlare della sua ottima prosa, cosa risaputa. In questo testo però ci svela molti lati nascosti della sua esistenza, toccando corde intime e dolorose a volte, dando vita a un gran testo!
Colin Thubron, Verso la montagna sacra, Ponte alle grazie
Il monte Kailash è la montagna più sacra del mondo, venerata da un quinto dell’umanità. Isolato alle spalle dell’Himalaya centrale, secondo il mito sarebbe la fonte dell’universo scaturito dalle acque cosmiche e dalla mente di Brahmà. La sua vetta non è mai stata espugnata, ma per secoli pellegrini indù e buddhisti ci hanno camminato ritualmente attorno. Colin Thubron si unisce a questi pellegrini, dopo un’estenuante camminata dal Nepal, attraverso gli alti passi del Tibet, fino ai magici laghi che riposano alle pendici del Kailash. Un bellissimo diario di viaggio dal ritmo incalzante che coniuga la forza e la poesia della scrittura di Thubron con la sua capacità di mettersi in sintonia con le persone che incontra. Parla con contadini isolati e con monaci rinchiusi in monasteri decadenti; racconta storie di esilio e di eccentrici esploratori occidentali. Ma Verso la montagna sacra custodisce un’ulteriore dimensione: l’autore ha di recente assistito alla morte della madre. Sta compiendo un pellegrinaggio anche lui. Il suo percorso attorno alla grande montagna, venerata da una moltitudine di altri pellegrini, risveglia un paesaggio interiore di solitudine, amore e dolore, ridando vita a preziosi frammenti delle sue stesse origini.
Boy, di Takeshi Kitano
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged Boy, Castelvecchi, kitanotakeshi, libri, libri nuovi consigliati, recensioni di libri, scrittori giapponesi, Takeshi Kitano on ottobre 22, 2010| Leave a Comment »
«Non sono il migliore in alcuna delle cose che faccio ma nessuno è migliore di me nel farne così tante.» E’ una frase di Takeshi Kitano riportata in una sua intervista, e di certo è azzeccata. Il suo talento non si limita infatti alla regia e alla recitazione: è stato anche presentatore, ballerino di tip tap, musicista, pittore, e anche scrittore. Mondadori ha già pubblicato Asakusa Kid e Nascita di un guru, ora è Castelvecchi a proporre queste tre storie in cui è avvertibile il lirismo e la poesia espressa in opere cinematografiche come L’estate di Kikujiro: in questo caso si tratta di racconti in cui il protagonista ritorna con la memoria ad un episodio della propria giovinezza, a momenti inequivocabili di passaggio.
Boy,Takeshi Kitano , Castelvecchi
Dietro le quinte della cinematografia di Takeshi Kitano si nasconde un mondo letterario ancora poco conosciuto dal pubblico occidentale. Oltre i ruvidi profili dei suoi personaggi, anche nelle storie più violente raccontate dal regista – da Zatoichi ad Hana-bi – traspare un immaginario carico di sensibilità e lirismo. Un sapore dolce-amaro che, in questa raccolta, si concentra su uno dei luoghi preferiti dall”autore: il mondo dell’adolescenza, dei suoi sogni e delle delusioni a cui, inevitabilmente, può andare incontro chi è costretto a cimentarsi nell’impresa di fare i conti con l’avvento dell’età adulta. Tenero e divertente, Boy è un’indagine sulla vita in un tempo sospeso, una tappa obbligatoria per scoprire la letteratura di Kitano e un’occasione imperdibile per tutti i fan del geniale artista giapponese.
Marlene Van Niekerk, La via delle donne, Neri Pozza, il nostro libro del cuore della settimana
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori africani, autori sudafricani, La via delle donne, libri, libri nuovi, libri nuovi consigliati, Marlene Van Niekerk, NERI POZZA, recensioni libri, romanzi consigliati, scrittori sudafricani on luglio 15, 2010| 2 Comments »
La via delle donne, il secondo libro della scrittrice sudafricana Marlene van Niekerk, esplora con capacità il rapporto esistente tra due donne, una “padrona” e la sua “serva”, nel lungo arco di cinquanta anni. In controluce, però, è la storia del loro Paese, il tormentato Sudafrica, che scorre tra le righe degli avvenimenti che cambianoil volto della fattoria di Grootmoedersdrift . Ora diario, ora romanzo della memoria , ora monologo -flusso di coscienza, sottile gioco di specchi tra gli errori di una protagonista e le vicissitudini dell’altra, scrupolosa attenzione ai dettagli e alla comunicazione non verbale: il libro di Marlene Van Niekerk ha fatto dire ai critici del Times Literary Suplement che ci troviamo di fronte a: «Il più importante romanzo sudafricano dai tempi di Vergogna di Coetzee».
Marlene Van Niekerk,
La via delle donne, Neri Pozza
Nella provincia del Capo di Buona Speranza, Grootmoedersdrift non è certo una fattoria modello quando, negli anni Cinquanta, Jak de Wet vi mette per la prima volta piede per chiedere la mano di Milla Redelinghuys. Davanti alla casa c’è un magnifico pascolo che si estende fino alla riva del fiume, cinto da alberi selvatici che si spingono fino al limite dell’acqua. Tuttavia, in quella striscia di terra del Sudafrica, le fattorie gioiello dei boeri sono ben altre. Tutte le speranze e i sogni di gloria della giovane Milla sono perciò riposti in Jak. È ricco, istruito, attraente, spiritoso, ha una spider rossa fiammante e la spavalderia di presentarsi in casa Redelinghuys con in mano un anello di brillanti incastonati in oro.
Bastano pochi anni di matrimonio, però, perché Milla si renda conto che Jak non può fare di Grootmoedersdrift quello che generazioni di Redelinghuys hanno desiderato. Ha le mani morbide, è l’unico figlio di un medico, è stato educato per diventare un gentiluomo non un agricoltore. Inoltre, è un afrikaner che non sopporta gli hotnot, i «negri». E, tra «gli sguatteri negri», non tollera innanzi tutto Agaat.
Agaat compare a Grootmoedersdrift che è una bambina con un braccino rachitico penzolante. Milla la educa e la istruisce con cura per farne una persona «bella e sana, piena di gratitudine», una «persona integra» che sia pronta a servirla e a «ricompensare tutte le sue lacrime e le sue pene». E Agaat la serve, per anni, con la sua cuffietta bianca inamidata e immacolata, il suo sguardo impassibile, i suoi occhi di pietra, la sua pazienza nell’accudire Jakkie, il bambino nato dal matrimonio, e nel ricamare per lui. Resta a Grootmoedersdrift anche quando tutto cambia, e la famiglia di Milla va in pezzi come uno di quei vasi coloniali che il tempo irrimediabilmente frantuma.
Un giorno però Milla avverte i primi segni della terribile malattia che paralizza gradualmente ogni parte del corpo fino a togliere la parola, e il teatro dell’esistenza delle due donne assegna improvvisamente loro dei ruoli completamente diversi. Agaat rimuove porte e muri di Grootmoedersdrift e scorazza libera nell’antica dimora dei Redelinghuys, mentre Milla, priva di parola, restringe il suo dominio a una sola stanza, dove giace rinchiusa nel suo stesso corpo, come «una bambola di pezza riempita di segatura o di lupini».
Non vi è alcun riferimento diretto in questo romanzo ai fatti sociali e politici che, tra gli anni Cinquanta e Novanta, hanno sconvolto e radicalmente cambiato il Sudafrica, tuttavia nel serrato confronto tra le sue due protagoniste, la padrona e la serva, la donna bianca e quella di colore unite da un legame indissolubile, La via delle donne è, come accade nella grande letteratura, una delle più potenti e illuminanti rappresentazioni della storia di questo paese.
Marlene van Niekerk è nata nel 1954 in una fattoria di Caledon, nella Provincia del Capo Occidentale, in Sudafrica. Dopo gli studi in psicologia, lingue e letteratura, ha ottenuto una cattedra prima all’università di Witwatersrand e poi di Stellenbosch, dove insegna Letteratura afrikaans e olandese.
Case di scrittori nel New England di Brooke Clarke
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged brooke clarke, case di scrittori, case di scrittori nel new england, EINAUDI, libri, libri nuovi, libri nuovi consigliati, recensioni libri, romanzi consigliati on luglio 13, 2010| Leave a Comment »
una recensione di Claudia, libraia in Fairbook Casalecchio:
Case di scrittori nel New England di Brooke Clarke ed. Einaudi
Due libri in uno: da una parte la storia di un ragazzino, Sam Pulsifer, che in seguito ad un terribile incidente (come lui stesso continua a ripetere) ha dato fuoco alla casa di Emily Dickinson uccidendo la guida del museo e suo marito che vi si erano appartati proprio in quel momento. Dopo 10 anni di galera in compagnia di un improbabile gruppo di analisti finanziari, esce, si laurea in Scienza dell’imballaggio, incredibilmente si sposa, incredibilmente mette su famiglia. Sembra tutto dimenticato quando improvvisamente altre case di scrittori come Twain Hawthorne Frost cominciano ad andare in fumo…ovviamente sara’ Sam il principale sospettato, attirandosi l’odio di professori ed amanti della letteratura ma la cosa che piu’ stupisce e’ la quantita’ di lettere e mail di sfegatati ammiratori che lo incitano a continuare a bruciare case, mentre comincera’ la sua lotta per salvare la sua famiglia e la sua gia’ malandata reputazione. Dall’altra parte un atto d’amore verso la letteratura come unico strumento capace di cambiare la vita di chi la legge, verso la tradizione e le eredita’ dei grandi del passato (non sfuggono i riferimenti letterari agli scrittori le cui case si incendiano) il tutto in uno stile che mescola huomr e grottesco riuscendo a renderci amico perfino un piromane.
Hannah Tinti, Il buon ladro, Einaudi
Posted in Uncategorized, tagged EINAUDI, Hannah Tinti, Il buon ladro, libri, libri consigliati, libri nuovi, libri nuovi consigliati, recensioni di libri, romanzi storici on Maggio 19, 2010| Leave a Comment »
Un debutto notevole, amato dalla critica e dal pubblico: è quello di Hannah Tinti, capace di dare vita ad un colorito romanzo old fashioned alla maniera dei grandi d’Ottocento, pensiamo in particolare a Stevenson e a Dickens. Ricollocando il tutto nel New England, nella metà del XIX Secolo, l’autrice riesce dalla prima pagina nell’intento di trasportarci in un’altra epoca e in un altro luogo da quello in cui stiamo vivendo: la vicenda prende avvio in un istituto per bambini abbandonati, in cui faremo la conoscenza del nostro protagonista, il giovane Ren, dodicenne, che nessuna famiglia sceglierà mai per condurlo nella propria casa a causa della sua diversità fisica, ma che svilupperà invece un innegabile talento per il furto.
Hannah Tinti, Il buon ladro, Einaudi
New England, intorno alla metà del XIX secolo. Cattolico tra i protestanti, orfano accolto appena nato nel convento di Saint Anthony, a undici anni Ren è ancora in attesa di qualcuno che lo adotti, risparmiandogli cosi l’arruolamento forzato nell’esercito. Ma come sperarci, con quella sua diversità tanto lampante? Ren, in compenso, ha già scoperto di possedere un innegabile talento: quello per il furto. Quando il misterioso Benjamin Nab, sedicente ex soldato e avventuriero dal sorriso irresistibile, viene a reclamarlo sostenendo di essere suo fratello, per Ren avrà inizio una serie di peripezie travolgenti in cui mettere a frutto il suo “dono”. Benjamin, in compagnia di Tom, maestro in disgrazia e alcolizzato, lo coinvolgerà in una sfilza di affari loschi infarciti di tonici miracolosi, esibizioni pietose per abbindolare i gonzi, fino ad arrivare all’esumazione di cadaveri da rivendere agli ospedali per le autopsie. Sarà proprio in una di queste sortite che Ren farà amicizia con il gigantesco e “frankesteiniano” Dolly, assassino letteralmente risorto dalla tomba. E il ragazzo avrà bisogno di tutti loro per andare incontro al suo destino, nella città ferita di North Umbrage, sotto l’ombra dell’enorme e tetra ciminiera della fabbrica di trappole per topi del temibile contrabbandiere McGinty e dei suoi scagnozzi in cappello e guanti rossi.
il sito dell’autrice!