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Posts Tagged ‘libri olocausto’

novità e nuove edizioni per i libri dedicati all’Olocausto, usciti negli ultimi mesi o giorni.

 

 

EAN                           : 9788856662849
Stato editoriale              : In commercio (16/01/2018)
Titolo                        : Ridere come gli uomini
Autore                        : Altieri Fabrizio
Editore                       : Piemme
Prezzo                        : EUR 12.00 IVA Assolta
Collana                       : Il battello a vapore. Vortici
Pagine e formato              : 205 (8)
Tipologia di prodotto         : Libro in brossura
Dimensioni e peso             : 140 x 210 x 10 mm 235 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) - Età: a partire dai 11 anni (5AM)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 11/13 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Wolf è solo un cucciolo quando comincia l'addestramento: in poco tempo i padroni
neri ne fanno un'arma infallibile, letale, che si alimenta della paura di chi
gli sta accanto. Alla prima occasione Wolf decide di scappare dagli orrori della
guerra e da ciò che le SS lo hanno fatto diventare. E per la prima volta
incrocia uno sguardo diverso, quello di Donata, una ragazzina con la sindrome di
Down che sembra non avere alcuna paura di lui. Anche Donata è in fuga, e
insieme a lei c'è suo fratello Francesco. Un'ombra nera e silenziosa li sta
inseguendo per i boschi della Toscana, qualcuno che sta cercando Donata. Età di
lettura: da 11 anni.

EAN                           : 9788809862265
Stato editoriale              : In commercio (10/01/2018)
Titolo                        : Nazi hunters. L'incredibile cattura del criminale nazista Eichmann
Autore                        : Bascomb Neal
Editore                       : Giunti Editore
Prezzo                        : EUR 9.90 IVA Assolta
Collana                       : Biblioteca Junior
Pagine e formato              : 224 (8)
Traduttore                    : Taiuti L.
Tipologia di prodotto         : Libro rilegato
Dimensioni e peso             : 140 x 215 x ? mm
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Età: a partire dai 10 anni (5AL)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 9/10 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Nel 1945, finita la Seconda Guerra Mondiale, uno dei più efferati criminali
nazisti, Adolf Eichmann, sparisce nel nulla. Quindici anni dopo, un gruppo di
agenti segreti lo rapisce a una fermata dell'autobus in Argentina. Verrà portato
di nascosto in Israele, dove lo attende un processo passato alla storia. Cosa è
successo in quei quindici anni? Il sopravvissuto Simon Wiesenthal riapre il
caso Eichmann, un argentino e sua figlia adolescente forniscono informazioni
cruciali e un gruppo di spie è in viaggio da Israele per rapire il criminale
nazista. Età di lettura: da 10 anni.

EAN                           : 9788804684091
Stato editoriale              : In commercio (16/01/2018)
Titolo                        : La guerra di Catherine
Autore                        : Billet Julia, Fauvel Claire
Editore                       : Mondadori
Prezzo                        : EUR 18.00 IVA Assolta
Collana                       : Contemporanea
Pagine e formato              : 158, ill.  (8)
Traduttore                    : Orlandi E.
Tipologia di prodotto         : Libro rilegato
Dimensioni e peso             : 180 x 260 x 20 mm 829 g
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa a fumetti, strisce a fumenti (bambini e ragazzi) (YFW) - Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) - Età: a partire dai 12 anni (5AN)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 11/13 anni
Genere                        : Fumetti e vignette
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Rachel, giovane studentessa ebrea, frequenta una scuola speciale, la Maison di
Sèvres, e ama guardare il mondo attraverso la sua Rolleiflex. Con lo scoppio
della Seconda guerra mondiale è però costretta a fuggire e a cambiare identità.
Aiutata da una rete di partigiani, Catherine - questo il suo nuovo nome - dovrà
nascondersi in luoghi sempre diversi e imparare a fidarsi di persone nuove,
senza mai separarsi dalla sua macchina fotografica. Da questo lungo viaggio
prenderà vita la sua testimonianza per immagini che invita a non dimenticare la
bellezza nascosta nel quotidiano e che celebra gli eroi anonimi, che mettono a
rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Un viaggio che l'aiuterà
a crescere e che la trasformerà in una donna libera. Età di lettura: da 12
anni.

EAN                           : 9788856663693
Stato editoriale              : In commercio (16/01/2018)
Titolo                        : Ho sognato la cioccolata per anni
Autore                        : Birger Trudi, Green Jeffrey M.
Editore                       : Piemme
Prezzo                        : EUR 12.00 IVA Assolta
Collana                       : Il battello a vapore. Vortici
Pagine e formato              : 172 (8)
Traduttore                    : Cesa Bianchi M. L.
Tipologia di prodotto         : Libro in brossura
Dimensioni e peso             : 140 x 210 x 10 mm 234 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Autobiografie generali (BGA) - Olocausto (HBTZ1) - MEMORIE (BM) - Germania (1DFG) - Seconda Guerra Mondiale, 1939-1945 (3JJH)
Settore                       : NARRATIVA, BIOGRAFIE E STORIE VERE
Scaffale                      : BIOGRAFIA, MEMORIE E STORIE VERE
Classificazione               : 940. STORIA D'EUROPA
Soggetto                      : Persecuzioni razziali - Campi di concentramento

Trudi ha solo sedici anni quando viene deportata con la mamma nel campo di
concentramento di Stutthof. Intorno a lei un mondo spietato, assurdo, crudele;
dentro di lei il desiderio di non cedere alla disperazione e di continuare a
sognare. Questa è la sua storia, raccontata in prima persona: Trudi testimonia
le atrocità e le sofferenze dell'Olocausto, ma anche il coraggio e la speranza
che le hanno dato la forza di sopravvivere e di non smettere di sognare la
libertà.

EAN                           : 9788866564164
Stato editoriale              : In commercio (03/10/2017)
Titolo                        : Oskar Schindler il giusto. Semplicemente eroi
Autore                        : Bortolotti Nicoletta
Editore                       : Einaudi Ragazzi
Prezzo                        : EUR 10.00 IVA Assolta
Pagine e formato              : 157 (16)
Tipologia di prodotto         : Libro in brossura
Dimensioni e peso             : 143 x 188 x 14 mm 201 g
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) - Età: a partire dai 10 anni (5AL)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 9/10 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Sette sono i rami dell'albero della vita. Sette sono i luoghi in cui si è svolta
l'epica avventura di Oskar Schindler, l'uomo che a Cracovia, durante la Seconda
guerra mondiale, diede rifugio nella sua fabbrica di stoviglie a migliaia di
ebrei. Iscritto al partito nazista, conquistò il cuore nero del male solo per
stritolarlo: diventò amico dei più alti funzionari delle SS, corrompendoli con
regali lussuosi per comprare la vita dei suoi operai; si guadagnò la fiducia del
boia Amon Goth, il sanguinario responsabile del campo di lavoro di Plaszéw;
rischiò il tutto per tutto quando, verso la fine della guerra, trasferì la sua
azienda in Cecoslovacchia e compilò una lista di 1100 nomi di dipendenti da
strappare alle camere a gas. Nomi che non furono vento, ma vita e racconto. Età
di lettura: da 10 anni.

EAN                           : 9788817096447
Stato editoriale              : In commercio (30/11/2017)
Titolo                        : Il bambino con il pigiama a righe
Autore                        : Boyne John
Editore                       : Rizzoli
Prezzo                        : EUR 22.00 IVA Assolta
Collana                       : Narrativa Ragazzi
Pagine e formato              : 338, ill.  (8)
Traduttore                    : Rossi P., Capatti B.
Illustratore                  : Jeffers O.
Tipologia di prodotto         : Libro rilegato
Dimensioni e peso             : 150 x 220 x 30 mm 749 g
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) - Età: a partire dai 12 anni (5AN)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 11/13 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Berlino, 1942. Il piccolo Bruno, di ritorno da scuola, trova un giorno ad
accoglierlo un'inaspettata notizia: il papà ha ricevuto una promozione, e presto
lui e il resto della famiglia dovranno trasferirsi molto, molto lontano. La
nuova casa si rivela un luogo desolato, dove non c'è niente da fare, e nessuno
con cui giocare. Solo un'alta recinzione, lunga fin dove lo sguardo si spinge, a
separare Bruno dalle strane persone che lui intravede in lontananza. Ma è
proprio esplorando questo confine che Bruno incontra Shmuel, un ragazzino più o
meno della sua età, la cui vita è però molto diversa dalla sua... Il romanzo di
John Boyne torna in una nuova, struggente edizione grazie alle illustrazioni di
Oliver Jeflfers. Età di lettura: da 12 anni.

EAN                           : 9788831549165
Stato editoriale              : In commercio (07/12/2017)
Titolo                        : Il ciliegio di Isaac
Autore                        : Farina Lorenza
Editore                       : Paoline Editoriale Libri
Prezzo                        : EUR 14.00 IVA Assolta
Collana                       : Grandi storie. Giovani lettori n. 121
Pagine e formato              : 121, ill.  (8)
Illustratore                  : Pedron A.
Tipologia di prodotto         : Libro rilegato
Dimensioni e peso             : 210 x 200 x 10 mm 523 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Età: a partire dai 8 anni (5AJ)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 7/8 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Isaac è un bambino ebreo che ama guardare insieme con il nonno il ciliegio in
fiore nel loro giardino. Quando lo deportano ad Auschwitz viene separato dalla
sua famiglia ma riesce a sopravvivere grazie a un altro «ciliegio»: Rasìm, un
ragazzo zingaro che si prende cura di lui e non lo abbandona mai, fino a
salvargli la vita. Il racconto dell'esperienza del campo di concentramento è
vista dagli occhi di un bambino, in modo delicato ma realistico. Una storia che
mostra come, aiutandosi reciprocamente, si possa aprire uno squarcio di speranza
anche nei luoghi e nelle situazioni più drammatiche e buie. Età di lettura: da
8 anni.

EAN                           : 9788861536326
Stato editoriale              : In commercio (18/12/2017)
Titolo                        : Il diario di Anna Frank
Autore                        : Frank Anne
Editore                       : la meridiana
Prezzo                        : EUR 15.50 IVA Assolta
Collana                       : Parimenti n. 1
Pagine e formato              : 96 (8)
Tipologia di prodotto         : Libro
Dimensioni e peso             : 170 x 240 x ? mm
Soggetti e qualificatori CCE  : NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945) (FA) - Autobiografie: personaggi storici, politici e militari (BGHA) - Olocausto (HBTZ1)
Settore                       : CLASSICI
Scaffale                      : NARRATIVA
Tipologia di contenuto        : Classico
Classificazione               : 830. LETTERATURE STRANIERE: TESTI

"Ti raccontiamo alcune pagine di Anna Frank, una ragazzina ebrea di 13 anni,
figlia di un ricco banchiere tedesco." Il diario di Anna Frank tradotto in
simboli dai giovani adulti della comunità Arca di Bologna per la nuova collana
INBook Parimenti. Proprio perché cresco dedicata a lettori con disabilità
cognitive. Un testo celebre che, grazie a questo nuovo adattamento nato sotto la
supervisione del Centro Studi INBook, potrà essere portato nelle scuole e nelle
comunità educative così che la sua lettura risulti finalmente accessibile a
quel pubblico di giovani adulti, anche stranieri, che si approcciano con
difficoltà ai testi tradizionali.

EAN                           : 9788809850835
Stato editoriale              : In commercio (17/01/2018)
Titolo                        : Storia di Fiordaliso
Autore                        : Frescura Loredana, Tomatis Marco
Editore                       : Giunti Editore
Prezzo                        : EUR 12.00 IVA Assolta
Collana                       : Biblioteca Junior
Pagine e formato              : 192 (8)
Tipologia di prodotto         : Libro in brossura
Dimensioni e peso             : 140 x 215 x ? mm 269 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Età: a partire dai 11 anni (5AM)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 11/13 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

1 agosto 1936, cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Berlino. Una ragazzina
omaggia Adolf Hitler con un mazzo di fiordalisi e viene immortalata dalle
telecamere come emblema della gioventù ariana. A questo episodio storico è
ispirata la storia narrata in questo romanzo, in cui la piccola si chiama Ester,
è estremamente dotata in ginnastica artistica ed è una "mischling", ossia
figlia di madre tedesca e padre ebreo. Uno scandalo, se si venisse a sapere. Un
pericolo per lei e per la sua adorata insegnante di ginnastica, la giovane e
idealista Linzie. Con lo sbriciolarsi della vita quotidiana degli ebrei
tedeschi, i genitori di Ester si lasciano e si perdono. La ragazzina viene
affidata a Linzie perché possa essere portata in salvo con un'identità falsa,
grazie al suo talento di ginnasta. Nelle settimane successive, la grande Storia
scorre sotto i loro occhi, intrecciata a una vita fatta di finzione, ma anche di
affetti, amore, talento e legami indissolubili. Età di lettura: da 11 anni.

EAN                           : 9788866991151
Stato editoriale              : In commercio (18/01/2018)
Titolo                        : Il violino di Auschwitz
Autore                        : Lavatelli Anna
Editore                       : Interlinea
Prezzo                        : EUR 8.00 IVA Assolta
Collana                       : Le rane n. 37
Pagine e formato              : 88, ill.  (8)
Illustratore                  : Ghigliano C.
Tipologia di prodotto         : Libro in brossura
Dimensioni e peso             : 130 x 210 x 10 mm 180 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa storica (bambini e ragazzi) (YFT) - Età: a partire dai 8 anni (5AJ)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 7/8 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata,
una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica.
Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da
cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un
lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l'inferno del campo di
concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà
però che la musica rende liberi. Età di lettura: da 8 anni.

EAN                           : 9788893483704
Stato editoriale              : In commercio (11/01/2018)
Titolo                        : Il gelataio Tirelli «Giusto tra le Nazioni». Ediz. a colori
Autore                        : Meir Tamar
Editore                       : Gallucci
Prezzo                        : EUR 15.00 IVA Assolta
Collana                       : Illustrati
Pagine e formato              : 36, ill.  (8)
Traduttore                    : Buonamici C., Kalman J.
Illustratore                  : Albert Y.
Tipologia di prodotto         : Libro rilegato
Dimensioni e peso             : 220 x 278 x 12 mm 430 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Storie vere (bambini e ragazzi) (YFY) - Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) - Età: a partire dai 6 anni (5AG)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 5/6 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

Il gelataio Tirelli amava il gelato come un bambino. Così aprì una gelateria a
Budapest. Ma quando i nazisti invasero la città, decise di fare qualcosa di
ancora più buono... Un libro sul valore del coraggio, dell'amicizia e dell'aiuto
reciproco che si basa su fatti realmente accaduti: l'altro protagonista, Peter
(Isacco), è il suocero dell'autrice Tamar Meir, che ha sentito raccontare da lui
questa storia straordinaria e ha deciso di scriverla per farla conoscere a
tutti. Età di lettura: da 6 anni.

EAN                           : 9788876183645
Stato editoriale              : In commercio (05/10/2017)
Titolo                        : L'inverno d'Italia
Autore                        : Toffolo Davide
Editore                       : Coconino Press
Prezzo                        : EUR 17.00 IVA Assolta
Collana                       : Coconino cult
Pagine e formato              : 147, ill.  (8)
Tipologia di prodotto         : Libro in brossura
Dimensioni e peso             : 242 x 172 x 20 mm 452 g
Numero di pezzi               : 1
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa a fumetti: storie vere e non-fiction (FXZ) - Olocausto (HBTZ1) - Seconda Guerra Mondiale (HBWQ) - Italia (1DST) - Slovenia (1DVWYV) - Seconda Guerra Mondiale, 1939-1945 (3JJH)
Settore                       : NARRATIVA, BIOGRAFIE E STORIE VERE
Scaffale                      : NARRATIVA a FUMETTI
Genere                        : Fumetti e vignette
Classificazione               : 740. DISEGNO, ARTI DECORATIVE E MINORI

Gonars, provincia di Udine, 1942-43. Una pagina vergognosa e rimossa del nostro
passato: i campi di internamento dove l'Italia deportò e lasciò morire migliaia
di cittadini sloveni. Un folle progetto di pulizia etnica narrato attraverso lo
sguardo e i dialoghi di due bambini, Drago e Giudita: il fumetto di Davide
Toffolo ci restituisce la voce delle vittime dimenticate della Storia.

EAN                           : 9788804684190
Stato editoriale              : In commercio (15/01/2018)
Titolo                        : Otto. Autobiografia di un orsacchiotto
Autore                        : Ungerer Tomi
Editore                       : Mondadori
Prezzo                        : EUR 16.00 IVA Assolta
Collana                       : Leggere le figure
Pagine e formato              : 4
Traduttore                    : Ottaviani C.
Tipologia di prodotto         : Libro
Dimensioni e peso             : 220 x 280 x ? mm 435 g
Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa generale (bambini e ragazzi) (YFB) - Età: a partire dai 7 anni (5AH)
Settore                       : RAGAZZI
Scaffale                      : 7/8 anni
Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI
Questa è la storia dell'orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla 
cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. 
Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un'imbottitura 
c'è spazio per tantissimi ricordi... Età di lettura: da 7 anni. 


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Sebastiano Ruiz Mignone, Maria Luce Possentini
La città della stella, Ed. Gruppo Abele

Honza è un ragazzo di quattordici anni, «l’età dei giochi». Porta una stella cucita sul cappotto, una stella che non ha scelto di indossare e che proprio non gli piace. Come non piace a tutti i bambini e le bambine di Terezín: la città della stella. Vorrebbero strapparla via dai vestiti, e sentirsi finalmente liberi. Ma possono farlo solo per gioco, per finta, mentre mettono in scena la storia di Brundibar, sorretti dalla musica di uno sgangherato pianoforte e dall’affetto di uno zio che si occupa di loro.
A volte disegnano, anche se non hanno colori, oppure cantano in coro. E le note della musica si alzano in volo libere come farfalle. Quella di Honza e dei suoi amici è una storia di speranza, di desiderio di libertà, di avversione alla barbarie della guerra. È una storia di verità che dovremmo leggere, piccoli e grandi insieme, per riconoscere il valore della memoria e della pace.

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Barbara Vagnozzi, Lev, Gallucci
Questa è la storia vera di Lev, un ragazzino ebreo di 13 anni che sfuggì alla persecuzionenazista scappando con uno degli ultimi Kindertransport. Grazie aquesta iniziativa, migliaia di bambini riuscirono ad arrivare in Gran Bretagna appena prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. E così furono salvi.

 

Quando tornò l’arca di Noè
di Lia Levi, Piemme
Roma, 1943. Nella terza A della scuola ebraica è arrivata una nuova maestra, si chiama Agnese e non sembra molto simpatica. Almeno, non tanto quanto l’altra maestra, la signora Norsa. Una cosa però sa fare molto bene, raccontare. Le sue parole trasformano le storie della Bibbia in avventure meravigliose, e ogni bambino ha la sua preferita: Bruno stravede per Re Salomone, Mirella per il Mar Rosso che si apre davanti a Mosè e Giacomo sogna di viaggiare sull’Arca di Noè. Ma i tre amici non immaginano certo che, quando dovranno fuggire a causa delle leggi razziali, saranno proprio quelle storie a ispirare loro il modo per salvarsi insieme alle loro famiglie…

La porta di Anne,di  Guia Risari, Mondadori
  • Quando si svegliò, Anne ebbe la sensazione che quella sarebbe stata una giornata speciale. Sentiva un’immotivata irrequietezza, la voglia irresistibile di muoversi e saltare, far capriole e cantare a squarciagola. Voleva correre alla porta del rifugio, che fissava spesso con un misto di gratitudine e speranza, e battere i palmi sull’uscio per farsi aprire. Ma non si poteva, lo sapeva bene.
    È l’agosto 1944. Alle prime luci dell’alba, tra le vie di Amsterdam c’è una casa in cui tutti sognano. Peter sogna verdi colline da attraversare a cavallo. Auguste sogna una pelliccia. Otto sogna navi capaci di solcare ogni oceano. Margot sogna di nuotare in piscina. Fritz sogna la donna che ama. Edith sogna di tornare bambina. Hermann sogna di camminare in un prato. Anne sogna di diventare una scrittrice.
    Il sogno più grande, per tutti loro, è la libertà: rintanati in un nascondiglio da oltre due anni per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei, aspettano che gli Alleati cancellino dall’Olanda e dal mondo l’incubo del nazismo. Ma in questa storia c’è anche il sogno del sottufficiale delle SS Karl Josef Silberbauer: lui vuole catturare otto persone nascoste in un vecchio edificio. E quel mattino, purtroppo, il sogno diventa realtà.
    Per la prima volta, un punto di vista inedito sulla vita di Anne Frank e degli occupanti dell’Alloggio segreto, nelle ore prima dell’arresto.
Pam Munoz Ryan, Echo, Mondadori
Tre storie lontane nel tempo e unite da un’armonica fatata. Germania, 1933. Friedrich è un ragazzino ebreo che sogna di diventare direttore d’orchestra. Purtroppo la Storia porta la sua vita davanti a un bivio. Pennsylvania, 1935. Mike è orfano, ha un talento naturale per il pianoforte ma un fratellino da proteggere che prosciuga tutte le sue energie. California, 1942. Ivy è una piccola flautista di origini messicane, la cui vita è piena di scoperte inaspettate. Un’armonica magica arriva tra le mani dei protagonisti, come giunta da una favola, per unire e salvare le loro storie. Età di lettura: da 12 anni.

 

per i più grandi:
Monica Hesse, La ragazza con la bicicletta rossa, Piemme
È l’inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una “trovatrice”, incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè, tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c’è tempo per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l’anziana signora nascondeva in casa sua… Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare, e di vivere. Un romanzo di lancinante bellezza, che ricorda classici del genere come Storia di una ladra di libri e Il bambino con il pigiama a righe, e racconta la città di Anna Frank e la forza di chi, come Hanneke, ha cercato di sconfiggere l’orrore con il più piccolo, e grande, dei gesti.

 

 

 

 

 

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Prix Renaudot,Prix Goncourt des lycéens per il tredicesimo romanzo di David Foenkinos, capace di vendere oltre 400000 copie in Francia. Ispirato alla vita di Charlotte Salomon, artista – pittrice di origine ebraica morta nel 1944 nel campo di Auschwitz a 26 anni, incinta. Un romanzo molto speciale, in versi, per rendere la singolarità della parabola umana ed artistica di un’anima dal percorso assai sofferto.

 

la biografia

Nata in una famiglia benestante, il padre Albert era un medico-chirurgo, trascorse la sua infanzia felicemente fino a nove anni, quando sua madre improvvisamente si tolse la vita gettandosi da una finestra. Il fatto fu tenuto nascosto a Charlotte per molti anni. Fu il nonno a rivelarglielo, svelando quello che era stato l’epilogo di altre quattro donne della famiglia. La stessa Charlotte soffrì di gravi crisi depressive, dalle quali però seppe riemergere sempre con grande forza, grazie al suo lavoro artistico.

 

Si iscrive infatti all’accademia di Belle Arti di Berlino ma non può completare gli studi a causa del clima antisemita e anche il padre perde il diritto di esercitare la professione.

 

Nel 1936 il padre viene internato nel campo di concentramento di Sachsenhausen mentre lei raggiunge i nonni che vivono a Villefranche-sur-Mer nel sud della Francia. In questo periodo la nonna tenta il suicidio e la ragazza viene a conoscenza del suicidio non solo della madre ma anche di altri parenti.

 

Nel 1940 la nonna tenta di nuovo il suicidio, questa volta riuscendoci e l’anno seguente Charlotte ed il nonno vengono internati dalle autorità francesi nel campo di Gurs ma la detenzione è stata breve in considerazione delle condizioni dell’uomo. Al ritorno a Nizza inizia la sua grande produzione artistica ovvero una serie di 769 dipinti intitolata “Vita? o Teatro?” nella quale riportava la sua drammatica esperienza di vita. Ai dipinti aggiunge anche annotazioni e persino un accompagnamento musicale.

 

Nel 1943 a causa dell’intensificarsi delle ricerche dei nazisti è costretta ad affidare tutte le sue opere ad un amico fidato. Nel mese di settembre sposa Alexander Nagler, anche lui un rifugiato tedesco, ma la coppia viene incarcerata.

 

Muore a 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz molto probabilmente lo stesso giorno del suo arrivo.

 

LA SCHEDA DEL LIBRO, edito da Mondadori 

 

per puro caso, David Foenkinos scopre l’opera di Charlotte Salomon. Una mattina qualunque, ad Amsterdam. Le sue tele sono una folgorazione. La sintonia è subito precisa, spontanea: la strana sensazione di conoscere già qualcuno che si sta scoprendo. È l’inizio di un’ossessione. Charlotte Salomon diventa la sua stessa scrittura, la sola storia che è necessario scrivere. Partendo dall’inizio, dall’infanzia a Berlino e dalle tragedie familiari che sembrano ripetersi come un ritornello malvagio e fatale nella vita della giovane pittrice, ma attraversando anche gli artisti e l’euforia portata nelle stanze di casa dal talento musicale della seconda, adorata moglie di suo padre. E poi di colpo, irresistibile, la scoperta della pittura, durante un viaggio in Italia sotto le prime ombre del nazismo. La nascita prorompente di una vocazione che non l’abbandonerà più, così grandiosa da farla ammettere, unica studentessa ebrea, all’Accademia delle Belle Arti, dove l’eccezionalità del suo talento sembra per un breve momento avere la meglio sulle leggi razziali. E poi l’amore, la passione assoluta per l’uomo che per primo sa vedere la straordinarietà della sua pittura e la incoraggia al punto tale da costringerla a lasciarlo, a fuggire in Francia per cercare la salvezza Charlotte deve vivere, deve creare. Devi dipingere, Charlotte. Dipingere per non impazzire. Ma è troppo tardi, la guerra incombe da tutte le parti.

 

Trad Cappellini E.

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«Se penso ai volti dei militari del plotone armato di accompagnamento in uniforme verde, mio Dio, quei volti! Li ho osservati uno ad uno, nascosta dietro una finestra. Niente mi ha mai spaventato come questi volti. Mi sono trovata in conflitto con il ‘verbo’, che è il filo conduttore della mia vita: “E Dio creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza”. Dentro di me, questa frase ha passato una mattinata difficile.» Hetty Hillesum,.

Etty  Hillesum, Una piccola voce
Traduzione di Francesca Degani e Ilona Merx. Postfazione e note di Fabrizio Zollo, Via del vento edizioni

La dammatica cronaca della vita e della deportazione degli internati ebrei dal campo di transito olandese di Westerbork verso Auschwitz, nell’ultima lettera di Etty Hillesum, la cui piccola voce risuona alta, ieri per l’oggi, nell’invitare alla fratellanza e alla speranza nei valori dell’uomo.
(contenuta anche in LETTERE- ED INTEGRALE – ADELPHI

Esther (Etty) Hillesum nasce nel 1914 a Middelburg, nei Paesi Bassi, da Riva (Rebecca) Bernstein, ebrea di origini russe, e Levie (Louis) Hillesum, ebreo olandese integrato, insegnante di lingue classiche. Intelligenti e geniali, ma psichicamente labili, i suoi due fratelli: Jacob (Jaap), minore di due anni, poi laureato in medicina e poeta, e Michael (Mischa), di sei anni più giovane, talentuoso nel pianoforte sin da piccolo. Nel ’26 Etty frequenta il Ginnasio di Deventer e nel ’32 va a studiare Giurisprudenza a Amsterdam, dove frequenta gli ambienti studenteschi antifascisti. Sino al ’37 segue gli spostamenti per motivi di studio del fratello Jaap, per trasferirsi nello stesso anno con lui nella casa del contabile Hendrik (Han) J. Wegerif, dove viene impiegata nella gestione domestica. Etty, che ha presto una relazione con Han, resterà nella sua casa sino al giugno ’43, data del definitivo internamento nel campo di transito di Westerbork. Si laurea nel luglio ’39 e impartisce lezioni private di lingua russa. Nel febbraio ’41 si reca in analisi ad Amsterdam dallo psicochirologo ebreo tedesco Jiulius Spier, di ventisette anni più anziano di lei, col quale avrà una relazione, contestualmente a quella con Han. Il 16 luglio ’42 ottiene un impiego amministrativo nel Consiglio Ebraico e su sua richiesta viene assegnata all’assistenza sociale ai deportati nel campo di transito di Westerbork. Nel settembre ’42 muore Spier. Etty rientra nel campo il 6 giugno ’43 per continuare ad offrire assistenza ai deportati in partenza. Dopo un paio di settimane anche i genitori e il fratello Mischa vi vengono internati. Il 7 settembre tutti e quattro partono per Auschwitz. I suoi genitori muoiono nelle camere a gas del campo appena vi giungono. Etty muore il 30 novembre ’43. Il fratello Jaap a febbraio ’44 viene deportato a Bergen-Belsen e non sopravvive agli stenti. Il fratello Mischa muore a Auschwitz il 31 marzo ’44.

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nel 2006 ci era molto, molto piaciuto UN INVERNO NELLA FORESTA, di HUBERT MINGARELLI, NOTTETEMPO.

Arrivato senza clamore da un piccolo editore il meritato Prix Medicis francese del 2003, ruotava attorno ad una storia minima d’amicizia fra quattro soldati disertori durante la Prima Guerra mondiale, sintetizzata con un stile asciutto e limpido da un autore francese schivo e riservato. Uno di quei personaggi che hanno fatto mille mestieri, e che con le sue storie si sta meritando un posto di spicco nella letteratura francese contemporanea.

 

La foresta è presente anche in questo nuovo libro, un racconto lungo che sembra quasi una piece teatrale con pochi elementi, con il consueto tono tagliente e limpido: la palestra in cui i soldati dormono, la campagna e la foresta in cui i protagonisti si spingono, una casupola in cui potersi riprendere dal freddo intenso che permea tutto il libro. Siamo nella Seconda guerra mondiale, e tre soldati tedeschi ottengono di poter andare a caccia di ebrei nelle campagne per non essere dover partecipare alle fucilazioni di massa della mattina. Troveranno un ragazzo ebreo fuggiasco, finchè uno di loro farà la fatidica domanda: e se questo qui lo lasciassimo andare, per farci sentire meglio? È un padre di famiglia a porre la questione, preoccupato anche per il fatto che il figlio non inizi a fumare: lasciare vivo uno di quelli vorrebbe dire tanto!

 

English: French writer Hubert Mingarelli Franç...

English: French writer Hubert Mingarelli Français : L’écrivain français Hubert Mingarelli au cours d’un petit-déjeuner littéraire dans le cadre du 20e Festival international de géographie à Saint-Dié-des-Vosges (Photo credit: Wikipedia)

 

UN PASTO IN INVERNO, HUBERT MINGARELLI

Traduzione di Federica Romanò

Polonia, seconda guerra mondiale. Tre militari tedeschi, per evitare il compito ormai insopportabile di fucilare gli ebrei condotti al campo, ottengono il permesso per una missione all’esterno. Il loro incarico, non meno terribile ma più tollerabile, è stanare i pochi superstiti nascosti nella campagna circostante. Mentre marciano nel paesaggio glaciale, quasi loro malgrado trovano un giovane ebreo e lo fanno prigioniero. Ma durante una sosta per rifocillarsi, vengono assaliti dal dubbio. Uno di loro fa agli altri la proposta sconcertante: lasciarlo libero. Tutti loro ne hanno bisogno, dice: sapere di averne salvato almeno uno.
Questa è la storia di tre soldati e di una gelida giornata invernale. Di un ragazzo dentro un buco e di una casa abbandonata e spettrale. Di un uomo solitario con il suo cane e dell’interminabile cottura di una zuppa con semolino, cipolla, strutto e salame. Elementi disposti come in una fiaba, a rappresentare la banalità quotidiana e crudele di una delle più atroci tragedie dell’umanità.
Con questo suo prezioso romanzo breve, Hubert Mingarelli conferma la naturale vocazione della letteratura a raccontare l’indicibile.

“È questa la bravura di Mingarelli, portare il lettore oltre il fronte di guerra, là dove nessuno vorrebbe arrivare”.
Libération

 

 

Bonus,  tre interventi di Paolo Nori sul tema dell’Olocausto: 

 

Paolo Nori, Si sente? Marcos Y Marcos

 

Per noi, la storia, la storia a noi contemporanea, noi è come se abitassimo tutti in un appartamento al settimo piano che dà su uno snodo ferroviario ma ci abitiamo da tanto di quel tempo che se ci chiedono «Ti dà fastidio, il rumore dei treni?» ci vien da rispondere «Il rumore dei treni? Che rumore? Che treni?» Questo non vuol dire che i treni non facciano rumore. E non vuol dire che a concentrarsi, a tendere l’orecchio, come si dice, non si senta, quel rumore, il rumore che il treno della storia fa in questo preciso momento che noi siamo qui.

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una breve rassegna di alcuni dei nuovi libri dedicati all’Olocausto. Manca ancora qualche novità dedicata ai ragazzi delle primarie!

per ragazzi:

IL VIOLINISTA DI SCHINDLER

Storia di un’amicizia

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, G...

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, Germany, ca. 06/1940 (Photo credit: Wikipedia)

Autore: ANGELA KRUMPEN, San Paolo

Il libro racconta una storia vera, ambientata ai nostri giorni, cioè quella dell’amicizia tra Judith, una ragazzina tedesca di undici anni con una grande passione per il violino, e l’ex violinista Michael Emge.

Questi, che è stato a suo tempo un bambino prodigio, dovette abbandonare il suo violino in un campo di concentramento, dove era stato deportato con la famiglia.

Lo salvò dalla morte la famosa «lista di Schindler».

Judith, grazie al suo violino e all’amicizia con Emge, comincia a esplorare questo lato oscuro della  storia tedesca: insieme a lui si reca ad Auschwitz.

L’anziano viene sopraffatto dai ricordi, comincia a piangere amaramente. La ragazza rimane al suo fianco, spaventata, ma anche attenta, partecipe: «Voglio sapere di che cosa si tratta.

Per poter suonare devo capire!».

Mirjiam Pressler, Libro per Hanna, Il castoro

Germania, 1939. Hanna, 14 anni, è ebrea. Con le leggi razziali in vigore non ha una vita facile. Ma c’è una speranza: la possibilità di emigrare in Palestina grazie a un’organizzazione sionista. Insieme ad altre ragazze della sua età, parte così per la Danimarca, tappa intermedia del viaggio verso la salvezza. Hanna crede di essere ormai al sicuro dai nazisti, ma di lì a poco Hitler invade la Danimarca. È l’inizio della sua odissea: Hanna e le amiche Mira, Bella, Rosa, Rachel e Sarah sono deportate nel campo di concentramento di Theresienstadt. Insieme, le sei ragazze fondano una piccola comunità solidale, con una sola regola: non arrendersi mai. Età di lettura: da 13 anni.

Io voglio vivere. La vera storia di Anne Frank

Mirjam Pressler, Sonda

Questo libro racconta, prima ancora degli orrori del nazionalsocialismo, la storia toccante di una ragazza. Una giovane vita piena di aspettative e opportunità, destinata a un tragico destino. Anne Frank (1929-1945) è diventata celebre grazie al suo diario, che ha commosso e continua a commuovere lettori di tutte le età. Mirjam Pressler ne fa un ritratto biografico a tutto tondo, soffermandosi sulle contraddizioni e facendo emergere i talenti e le aspirazioni di questa giovane ebrea nata in Germania. La storia sconvolgente di una ragazzina che è diventata donna nel periodo più cupo della storia dell’umanità e che Mirjam Pressler ha avuto il coraggio di trasformare in un romanzo avvincente.

Hitler, il mio vicino. Ricordi di un’infanzia ebrea

di Edgar Feuchtwanger

Hitler il mio vicino, Rizzoli

Nel 1929, Edgar è un irresistibile bambino viziato che vive in Grillparzer Strasse, a Monaco: la madre è pianista, il padre editore, casa sua è abitualmente frequentata da Thomas Mann, Carl Schmitt, Richard Strauss. Di fronte a lui abita un uomo il cui volto comincia allora a comparire sulle pagine dei giornali: Edgar lo osserva salire e scendere dalla sua Mercedes nera, senza curarsene troppo. Fino al 1933, quando quel vicino, Adolf Hitler, viene nominato cancelliere del Reich e la vita degli ebrei tedeschi come i Feuchtwanger si trasforma in un incubo. Solo anni dopo, nel 1939, Edgar fuggirà a Londra con la famiglia.

Un graphic novel:

La seconda generazione ,Michel Kichka, Rizzoli Lizard

L’olocausto attraverso gli occhi del figlio di un sopravvissuto. Quello più strutturato, quello più ironico. Quello che non si è ucciso.

Henri ha due figli, Michel e Charly, ed è l’unico membro della famiglia d’origine sopravvissuto alla Shoah. Il ricordo l’ha reso muto, schiacciato da un dolore profondo e assordante. Fino al 1988, quando tocca a lui scoprire il cadavere del figlio minore, morto suicida. Dopo la cerimonia funebre qualcosa dentro Henri si rompe, come una diga che cede, e i ricordi dell’Olocausto divengono un inarrestabile fiume di parole che investe chiunque gli si trovi davanti. Henry diventa così uno scrittore di fama e una sorta di eroe della Shoah; il trauma più recente gli ha restituito una voce, ma non la libertà di vivere un’esistenza normale.

Questa, in sintesi, la trama di questo romanzo grafico di Michel Kichka. Trama che però non comincia nemmeno a rendere giustizia alla storia, evidentemente, vividamente autobiografica. Da anni l’autore meditava di affrontarla, ma non se l’era mai sentita. Probabilmente, dati i risultati, è stato un bene.

La seconda generazione è il genere di libro che ti prende totalmente alla sprovvista. Ti aspetti dramma, ti aspetti dolore, ti aspetti angoscia. E naturalmente li trovi, ma immersi in un contesto narrativo così divertente, così pulito e così francamente ineccepibile che vorresti abbracciare i personaggi, tutti, uno per uno. Conoscerli, pranzarci insieme.

I pugni in pancia, quando arrivano, sono dati bene. E fanno ancora più male, data la cornice. Ma preferiamo postare qualche tavola, piuttosto che tentare di spiegarci a parole.

Vittorio Giardino ha detto che La seconda generazione sta all’Olocausto come Persepolis alla rivoluzione iraniana. Anche per noi è vero, e non sapremmo dire quale sia più bello.

Michel Kichka insegna alla Bezalel Academy in Israele. Sono stati suoi allievi, tra i tanti, Rutu Modan (premio Miglior Opera Lucca Comics and Games 2013) e Uri Fink. Presiede l’Associazione dei disegnatori israeliani e collabora con vari giornali e emittenti francesi (Le monde, TV5). Nel 2011 il ministro francese della Cultura lo nomina Cavaliere delle Arti e delle Lettere.

Romanzi, saggi, testimonianze

Paul Glauser, Ballando ad Auschwitz, Bompiani

Rosie è nata nel 1914 in Olanda, in una famiglia ebrea benestante; dopo un’adolescenza ribelle e piena di amori, trova nella danza una passione e un lavoro, e si sposa col proprietario della scuola di ballo in cui insegna, Leo. Rosie e Leo devono vivere nella casa del fratello di lui, simpatizzante nazista, che umilia Rosie ogni volta che può. Leo non prende le difese della moglie, lei si consola con un amante e presto il matrimonio finisce. L’ex marito la denuncia alla Gestapo e Rosie viene deportata ad Auschwitz come cavia umana per gli esperimenti di Mengele e di Glauber. Ma il direttore, colpito dalla sua esuberanza e appreso della sua passione per la danza, le concede di ballare negli spettacoli per i soldati e di organizzare una scuola di ballo per i militari tedeschi. Così, tra un amante e l’altro, Rosie riesce a salvarsi e ad aiutare anche due compagne.

Ovunque sarai. Una storia vera

 Olga Watkins, James Gillespie, Piemme

L’incredibile odissea di una giovane ragazza di vent’anni nell’inferno della Shoah e nel cuore del Terzo Reich per ritrovare Julius, l’uomo che ama. Un viaggio lungo 3.300 chilometri, da Zagabria a Budapest, da Dachau a Norimberga, sfidando la polizia segreta, gli eserciti, la delazione, le frontiere, i bombardamenti. La determinazione di Olga nell’inseguire il suo uomo per un amore che ha ben pochi ricordi concreti – un bacio sulle labbra, qualche serata all’Opera, poco di più – non si arresta di fronte a nulla. A nessun impedimento. A nessuna beffa del destino. Nemmeno ai cancelli di Buchenwald, il campo dell’orrore.

Il popolo che disse no, Bo Lidegaard, Garzanti

La Danimarca occupata dalla truppe naziste è riuscita a fare qualcosa che gli altri paesi occidentali nemmeno hanno tentato. Venuti a conoscenza dei piani di un imminente rastrellamento dell’intera comunità ebraica del paese, i danesi hanno detto no. Per quattordici giorni gli ebrei danesi sono stati assistiti, nascosti e protetti da persone comuni che spontaneamente aiutavano i propri compatrioti diventati improvvisamente dei rifugiati. Su 7000 ebrei, 6500 riuscirono a salvarsi dai campi di concentramento raggiungendo la Svezia con ogni tipo di imbarcazione. Il paese che disse no racconta la storia di un esodo straordinario. Dal 26 settembre al 9 ottobre 1943, il libro descrive, giorno dopo giorno, due settimane in cui un intero popolo ha compiuto la più normale e allo stesso tempo eroica delle azioni: salvare i propri fratelli.

L’irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Valentina Pisanty – Bompiani,

Milioni di ebrei furono sterminati nei lager nazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c’è chi non la pensa così: qualcuno ha sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento non sono sei, come solitamente si crede, ma cinque, quattro, due, o forse “solo uno”; altri ritengono che le camere a gas siano solo un dettaglio della storia della Seconda guerra mondiale e che quindi, a meno di non essere storici di professione, non bisognerebbe preoccuparsene troppo; addirittura, c’è chi afferma che il genocidio è un’invenzione della propaganda alleata, sostenuta dall’internazionale ebraica, e che “ad Auschwitz sono state gassate solo le pulci”. Tali sono le questioni aperte dai negazionisti. Di fronte agli scritti dei negazionisti, ci si può comportare in due modi diversi: si può scegliere di relegarli, non analizzati, nella categoria delle aberrazioni di cui è capace la psiche umana; oppure si può decidere – come fa l’autrice di questo libro – di soffermarsi sulle strategie argomentative da essi adottate per sostenere e divulgare la loro tesi. Solo se si analizza da vicino il meccanismo del diniego storico, si possono smascherare le tecniche comunicative impiegate da chi vorrebbe rimuovere una volta per tutte “l’irritante questione” delle camere a gas.

Jorge Semprun, Esercizi di sopravvivenza, Guanda

«Lo sa che cosa l’aspetta, se viene arrestato dalla Gestapo?» È la domanda secca, diretta, che il ventenne Jorge Semprún, nel 1943, si sente rivolgere da Henri Frager, il capo della cellula di Resistenza francese a cui appartiene. Una domanda che sottintende una sola risposta: la tortura. Di questa esperienza, per tutta la vita, Semprún ha parlato poco, ma in Esercizi di sopravvivenza, prima parte del suo «libro interminabile» rimasto tragicamente incompiuto, la affronta con una chiarezza e insieme un pudore che vanno nella direzione opposta al facile eroismo. Perché «sarebbe assurdo, persino nefasto» si legge, «considerare la resistenza alla tortura alla stregua di un criterio morale assoluto». In un movimento incessante tra presente e passato, l’autore rievoca situazioni, personaggi, volti ed episodi della deportazione e della liberazione, e nello stesso tempo medita, da pensatore quale è, sulle relazioni tra la realtà e la scrittura, personalizzando la storia mentre storicizza la propria vita, coniugando l’intimo con il frastuono e il furore, come osserva Régis Debray nella postfazione. Esercizi di sopravvivenza che a noi impongono un esercizio di riflessione.

Una giovinezza nel ghetto di Varsavia , Alina Margolis-Edelman, La giuntina

“Il ghetto continuò a bruciare molto a lungo, ma non si sentivano più gli spari. Proprio allora, là accanto al muro, per la prima volta nella vita mi sentii veramente ebrea. E capii che ormai per sempre, fino alla morte, sarei rimasta insieme ai carbonizzati, ai morti soffocati, ai gassati nei rifugi, a coloro che avevano combattuto ed erano morti perché non potevano non morire, a coloro il cui destino non avevo condiviso”. Le memorie di Alina Margolis-Edelman (1922-2008) sono uniche nella grazia della loro semplicità. La sua testimonianza di bambina e di adolescente, scritta cinquant’anni dopo, ci porta da Lódz, sua città natale, a Varsavia dentro e fuori le mura del ghetto, e ci parla del tragico eroismo quotidiano di uomini e donne destinati alla più crudele delle morti e che lei salva così dall’oblio. Dopo la guerra, Alina si è laureata in medicina, ha sposato Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, e come pediatra si è dedicata per tutta la vita ai bambini più disagiati.

Boris Cyrulnik,La vita dopo Auschwitz,Mondadori

«Sono nato due volte. Alla mia prima nascita non c’ero. Il mio corpo è venuto al mondo il 26 luglio 1937 a Bordeaux. Me l’hanno detto.

E devo crederlo poiché non ne ho alcun ricordo.

La mia seconda nascita, invece, è fissa nella mia memoria. Una notte, sono stato arrestato da alcuni uomini armati che circondavano il mio letto. Mi stavano cercando per uccidermi.

La mia storia è nata quella notte.»

Boris Cyrulnik, celebre psichiatra francese, ha un passato tormentato alle spalle: i genitori, di origine ebraica, sono stati rinchiusi e assassinati nel campo di concentramento di Auschwitz quando lui era ancora un bambino.

Rimasto solo, è caduto prigioniero dei nazisti ma è riuscito a salvarsi per miracolo nascondendosi nel bagno della sinagoga della sua città. Dopo aver trascorso l’infanzia come un fuggitivo, in casa di famiglie che lo ospitavano e in orfanotrofio, terminata la guerra ha scelto di diventare psichiatra. Pur lavorando ogni giorno con traumi e sofferenze da superare, soltanto di recente è riuscito ad affrontare il proprio passato, per testimoniare a voce alta l’orrore vissuto e le conseguenze dolorose che ha dovuto affrontare crescendo.

La vita dopo Auschwitz è un viaggio nella memoria, un’esplorazione profonda dei ricordi di un passato che emerge dopo un lungo silenzio. La memoria, ci dice Cyrulnik, non racconta la verità storica dei fatti, ma un’altra verità, soggettiva ma non per questo meno reale: un meccanismo dal potere salvifico che cancella, seleziona e modifica quello che è accaduto e che nel tempo ha plasmato i nostri ricordi per rendere il dolore accettabile aiutandoci a superare i traumi vissuti.

Attraverso la sua storia, Cyrulnik si rivolge a tutti coloro che cercano di scappare da un passato difficile: un lavoro paziente, in cui l’autore si è messo in gioco, accettando di essere per la prima volta soggetto e oggetto della propria ricerca. Un saggio che unisce le emozioni e la sofferenza di un sopravvissuto a una rigorosa analisi sulla costruzione della memoria, da cui emergono i segni di un’infanzia stravolta dalla guerra e, al tempo stesso, il desiderio di superare l’infelicità per rispondere con forza alla chiamata della vita.

EDITH STEIN,

Un’ebrea testimone per la verità,

MARIA CECILIA DEL VOLTO SANTO, San Paolo

Edith Stein nacque a Breslavia da famiglia ebrea. Di straordinarie doti intellettuali, intraprese la carriera universitaria divenendo assistente del filosofo Edmund Husserl.

Dopo aver letto l’autobiografi a di Teresa d’Avila, abbandonò l’ateismo e si convertì.

A causa delle leggi razziali fu costretta ad abbandonare l’insegnamento ed entrò nel carmelo di Colonia prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce.

Trasferitasi nei Paesi Bassi, non sfuggì alla rappresaglia nazista e venne deportata ad Auschwitz, dove fu uccisa il 9 agosto 1942 insieme alla sorella Rosa.

Conoscere la sua figura vuol dire compiere un’esperienza di provocante attualità.

Nella nostra civiltà meccanizzata e tecnologica, Edith, donna dalla parola limpida ed essenziale, ha qualcosa da dire: è un andare alle radici, alla scoperta dell’esistenza umana.

Edith Stein è stata beatificata (1987) e canonizzata (1998) da Giovanni Paolo II, che nel 1999 l’ha proclamata compatrona d’Europa.

Al cinema, dal libro di Edith Bruck, Quanta stella  Garzanti

Nell’immediato dopoguerra, in un villaggio dell’Europa Orientale, una giovanissima sopravvissuta vive una burrascosa storia d’amore che diventerà per lei occasione di coraggiosa ribellione e appassionante rinascita.

Regia: Roberto Faenza

Con Eline Powell, Robert Sheehan, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Moni Ovadia, Nico Mirallegro, Jane Alexande

Storia di una ladra di libri (The Book Thief) è un film del 2013 diretto da Brian Percival, con protagonisti Geoffrey Rush ed Emily Watson.

 

La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo La bambina che salvava i libri di Markus Zusak, scritto nel 2005.

Dato tra i favoriti nella corsa alle nomination agli Oscar, il film è la trasposizione cinematografica del best-seller di Markus Zukas “La bambina che salvava i libri”: oltre 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo e per quattro anni nella classifica dei migliori libri di sempre stilata dal New York Times. Si tratta del debutto alla regia cinematografica di Brian Percival, pluripremiato regista della serie tv Downton Abbey ed ha per protagonisti Geoffrey Rush, Emily Watson e la giovane rivelazione Sophie Nélisse (Monsieur Lazhar), tutti dati per possibili candidati agli Academy Awards.

Sono gli anni del potere di Hitler e della Seconda Guerra Mondiale. Lo spettatore assiste alle vicende di cui è protagonista la piccola Liesel Meminger (Sophie Nélisse), affidata dalla madre incapace di mantenerla ai coniugi Max (Geoffrey Rush) e Rosa (Emily Watson). Liesel non ha frequentato la scuola, ma attraverso gli insegnamenti del suo nuovo papà, durante lunghe notti trascorse con lui a studiare, impara ben presto a leggere. È grazie all’amore per la lettura che supera l’iniziale diffidenza verso Max (Ben Schnetzer), un ebreo tedesco che i suoi genitori nascondono nel sottoscala della loro cantina. Insieme a lui legge i romanzi che salva dai roghi nazisti o ruba dalle biblioteche. Per entrambi l’immaginazione diventa l’unico modo per sfuggire all’orrore nazista che si scatena intorno a loro…

Un film ricco di emozioni che affronta temi universali come l’amicizia, la forza dell’animo umano, il potere delle parole e la capacità di trovare la bellezza nascosta anche nei luoghi più bui.

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English: Janusz Korczak Polski: Janusz Korczak

English: Janusz Korczak Polski: Janusz Korczak (Photo credit: Wikipedia)

in libreria, Diario del Ghetto, di Janus Korczak (Castelvecchi), la testimonianza in prima persona del medico – pediatra a cui si deve tra l’altro “Il diritto del bambino al rispetto”:

Janusz Korczak, scrittore e medico polacco, è stato uno dei più importanti educatori nel mondo occidentale. Pediatra di successo e autore di fama mondiale, rinunciò a una brillante carriera scientifica per consacrare ai bambini la sua intera esistenza. Per loro, per i loro diritti e per il rispetto della loro integrità si è battuto fino all’ultimo. Con l’occupazione nazista della Polonia, Korczak – come tanti ebrei – venne inviato al ghetto di Varsavia. Quando nel 1942 i nazisti ordinarono ai duecento bambini ospiti della Casa dell’Orfano, da lui fondata e diretta per trent’anni, di salire sul treno diretto al campo di sterminio di Treblinka, Korczak andò con loro, nonostante l’offerta di un trattamento di favore che gli stessi nazisti erano pronti a riservargli. Diario del ghetto è il triste resoconto di quei giorni drammatici. Scrivendo con tenacia nonostante la stanchezza, complice il silenzio della notte e l’inesauribile desiderio di vivere, Korczak, oltre a creare un doloroso affresco del ghetto, riepiloga i temi che lo hanno accompagnato fin dall’infanzia, come a riaffermare l’opera di una vita nel momento stesso della disfatta. Scorrendo queste pagine, «piene di saggezza e di amarezza», come scrisse Elio Toaff, «si rimane perplessi. Come poteva un uomo rimanere così calmo, freddo, quasi imparziale in una situazione come quella? Nelle sue parole, in certe sue espressioni, c’è un’ironia così amara che talvolta fa raggelare il sangue».

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Cover of "Sophie Scholl - The Final Days&...

Cover of Sophie Scholl – The Final Days

FEBBRAIO 2013, settanta anni dal sacrificio dei ragazzi appartenenti al gruppo della ROSA BIANCA, che si oppose alla follia nazista. Giusto ricordarli!

da Wikipedia

La Rosa Bianca (in lingua tedesca: Die Weiße Rose) è stato un gruppo di studenti cristiani che si opposero in modo nonviolento al regime della Germania nazista. La Rosa Bianca fu attiva dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando i principali componenti del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione.

Operativo a Monaco di Baviera, il gruppo pubblicò sei opuscoli, che chiamavano i tedeschi a ingaggiare la resistenza passiva contro il regime nazista. Un settimo opuscolo, che potrebbe essere stato preparato, non venne mai distribuito perché il gruppo cadde nelle mani della Gestapo.

Il gruppo era composto da cinque studenti: i fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, tutti poco più che ventenni. A essi si unì un professore, Kurt Huber, che stese gli ultimi due opuscoli.

Sebbene i membri della Rosa Bianca fossero tutti studenti all’Università Ludwig Maximilian di Monaco, avevano anche partecipato alla guerra sul fronte francese e su quello russo, dove furono testimoni delle atrocità commesse contro gli ebrei e sentirono che il rovesciamento delle sorti che la Wehrmacht soffrì a Stalingrado avrebbe alla fine portato alla sconfitta della Germania.

Essi rigettavano la violenza della Germania nazista di Adolf Hitler e credevano in un’Europa federale che aderisse ai principi cristiani di tolleranza e giustizia. Citando estensivamente la Bibbia, Laozi, Aristotele e Novalis, così come Goethe e Schiller, si appellarono a quella che consideravano l’intellighenzia tedesca, credendo che si sarebbe intrinsecamente opposta al Nazismo.

In un primo momento, gli opuscoli vennero spediti in massa verso differenti città della Baviera e dell’Austria, poiché i membri ritenevano che la Germania meridionale fosse più ricettiva nei confronti del loro messaggio antimilitarista.

In seguito a un lungo periodo di inattività, dopo il luglio 1942, la Rosa Bianca prese una posizione più vigorosa contro Hitler nel febbraio 1943, distribuendo gli ultimi due opuscoli e dipingendo slogan anti-hitleriani sui muri di Monaco, e addirittura sui cancelli dell’università. Lo spostamento delle loro posizioni risulta ovvio dalla lettura dell’intestazione dei loro nuovi opuscoli, sui quali si leggeva “Il movimento di resistenza in Germania”.

Il sesto opuscolo venne distribuito nell’università il 18 febbraio 1943, in coincidenza con la fine delle lezioni. Quasi tutti i volantini vennero distribuiti in luoghi frequentati, Sophie Scholl prese la coraggiosa decisione di salire in cima alle scale dell’atrio e lanciare da lì gli ultimi volantini sugli studenti sottostanti. Venne individuata da un bidello nazionalista che la bloccò e la consegnò assieme al fratello alla polizia di regime. Gli altri membri attivi vennero subito fermati e il gruppo, assieme a tutti quelli a loro associati, venne sottoposto a interrogatorio da parte della Gestapo. Gli Scholl si assunsero immediatamente la piena responsabilità degli scritti sperando, invano, di proteggere i rimanenti membri del circolo; i funzionari della Gestapo che li interrogarono rimasero stupiti per il coraggio e la determinazione dei due giovani. La Gestapo torturò Sophie Scholl per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943.

I fratelli Scholl e Probst furono i primi ad affrontare il processo, il 22 febbraio 1943 presso il Volksgerichtshof («tribunale del Popolo»), un tribunale politico speciale presieduto da Roland Freisler. Nel corso di un breve dibattimento, durato cinque ore, furono reputati colpevoli e ghigliottinati il giorno stesso. Le motivazioni della sentenza furono le seguenti:
« Gli accusati hanno, in tempo di guerra e per mezzo di volantini, incitato al sabotaggio dello sforzo bellico e degli armamenti, e al rovesciamento dello stile di vita nazionalsocialista del nostro popolo, hanno propagandato idee disfattiste e hanno diffamato il Führer in modo assai volgare, prestando così aiuto al nemico del Reich e indebolendo la sicurezza armata della nazione. Per questi motivi essi devono essere puniti con la morte.”

Gli altri membri chiave del gruppo, processati il 19 aprile 1943, furono anch’essi trovati colpevoli e decapitati nei mesi successivi. Amici e colleghi della Rosa Bianca, che aiutarono nella preparazione e distribuzione degli opuscoli e raccolsero fondi per la vedova e il giovane figlio di Probst (Probst aveva tre figli, di cui uno appena nato), vennero condannati al carcere con una pena oscillante tra i sei mesi e i dieci anni. Nel complesso a Monaco e Amburgo furono condannati a morte quindici appartenenti al gruppo e trentotto alla carcerazione. Questi ultimi alla fine della guerra furono liberati dalle truppe americane. Durante il nazismo il Volksgerichtshof da solo condannò a morte cinquemilatrecento persone.

BIBLIOGRAFIA

Inge Scholl, La Rosa Bianca, trad. di Marcella Ravà, Valentina Gallegati, ITACA 

Il volume racconta la storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl che diedero vita alla “Rosa Bianca”, movimento studentesco di opposizione al nazismo, e che furono giustiziati il 22 febbraio 1943. Introdotto da Tanja Piesch, curatrice dell’omonima mostra allestita al Meeting di Rimini nell’edizione 2005, il libro è arricchito dal racconto di amici e di testimoni delle ultime ore dei fratelli Scholl. Il volume si conclude con un intervento di Thomas Mann alla trasmissione radiofonica della BBC di Londra nel 1943.

La rosa Bianca, Paolo Ghezzi, San Paolo 

Il volume ci ricorda la storia del gruppo antinazista denominato La Rosa Bianca, le cui vicende culminarono cinquant’anni fa con l’uccisione dei suoi componenti, un gruppo di universitari tedeschi che si erano opposti al regime in nome della libertà.
 La Rosa Bianca, trad. di Nicoletti M.,  Romano Guardini, Morcelliana,

film
La Rosa Bianca – Sophie Scholl (Sophie Scholl – Die letzten Tage, 2005) di Marc Rothemund

con Julia Jentsch; Fabian Hinrichs; Gerald Alexander Held; Johanna Gastdorf; André Hennicke; Florian Stetter

Monaco, 1943. Mentre la guerra di Hitler devasta l’Europa, un gruppo di coraggiosi giovani universitari decide di ribellarsi al nazismo e alla sua disumana macchina da guerra. Nasce così la “Rosa Bianca”, un movimento di resistenza al Terzo Reich. Sophie Scholl è l’unica donna che si unisce al gruppo; una ragazza come tante, che il tempo matura in una combattente audace ed impegnata. Il 18 febbraio 1943, Sophie ed il fratello Hans vengono scoperti ed arrestati mentre distribuiscono volantini all’università. Nei giorni a seguire l’interrogatorio di Sophie da parte di Mohr, ufficiale della Gestapo, si trasforma in uno strenuo duello psicologico.

 un appuntamento:

http://www.montesolebikegroup.it/php5/iniziativa.php?idiniz=537

Venerdì 25 gennaio 2013
Ritrovo: Ore 20.30 sala di S. Sigismondo, via S. Sigismondo 7 – Bologna
Consueto appuntamento di inizio anno per presentare le idee sui nostri viaggi e gli itinerari per il 2013.

Abbiamo inoltre pensato di intraprendere un viaggio nella memoria cogliendo l’occasione del 70° anniversario della Battaglia di Stalingrado e del sacrificio dei ragazzi della Rosa Bianca: per rievocare questa tragica vicenda verranno letti alcuni brani dalle Ultime lettere da Stalingrado, in cui compare anche la corrispondenza tra Fritz Hartnagel, ufficiale della Wehrmacht, e la fidanzata Sophie Scholl, componente del movimento di resistenza della Rosa Bianca.

Alla lettura:
Marisa Bonetti
Marco Frascaroli
Patrizia Tossani

Accompagnamento musicale, al violino:
Leonardo Caranti
(musiche di Kabalevski e Beethoven)

Un rinfresco concluderà la serata

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Padre tedesco, madre ceca. Origini ebraiche. Sembra scontata la condanna per una famiglia benestante come quella della giovane Gita, durante la Seconda Guerra Mondiale. Solo lei riesce infatti a tornare a casa dopo la drammatica permanenza nei campi di sterminio, forse solo un fratello è riuscito a sopravvivere. Ma il ritorno non è come se lo aspettava: casa sua è stata requisita, altri vivono nelle sue stanze. La nazionalità tedesca del padre ha fruttato alla famiglia il marchio dell’intesa con il nemico, i loro averi non esistono più, sorte comune a tanti cittadini con sangue tedesco nelle vene, costretti ad un drammatico esodo oltre confine. Gita non capisce il motivo, non si arrenderà. Lo stile dell’autrice del libro, che si è meritato elogi dalla critica e Premi nella Repubblica Ceca, è aspro ed incisivo, le pagine che ne risultano, scritte in prima persona con la voce della protagonista, non si dimenticheranno facilmente!

 

RADKA DENEMARKOVA, I soldi di Hitler, Keller editore

Traduzione dal ceco Angela Zavettieri

Gita vuole tornare a casa. Rifugiarsi sotto una coperta calda e respirare gli odori quasi dimenticati dell’amata villa di famiglia. Ma quando nel 1945, sopravvissuta al campo di concentramento nazista, ritorna al proprio villaggio, scopre che la realtà è molto diversa da come l’aveva immaginata. A Puklice le proprietà dei genitori sono state confiscate. Ora sono occupate da estranei e chi, come lei, parla una lingua diversa viene scacciato come un nemico.
Però Gita è viva e sa che solo lì, all’ombra dei meli dell’infanzia, potrà trovare pace, ricordare ed esistere di nuovo.
Inizia così una storia vera, potente e commovente che attraversa tutto il secondo Novecento ed è allo stesso tempo una bruciante riflessione sull’odio e sul perdono.
Con I soldi di Hitler siamo di fronte a un romanzo intenso che srotola pagine come colpe che non possono essere dimenticate, caratterizzato da uno stile unico e affilato, con un’audacia e una poesia della narrazione che sono valse all’autrice il più importante premio letterario della Repubblica Ceca, il Magnesia Litera.

VINCITORE DEL MAGNESIA PRIZE
MIGLIORE ROMANZO DELL’ANNO NELLA REPUBBLICA CECA

Nata nel 1968, ha conseguito il dottorato in germanistica e boemistica nel 1997 presso l’Università Karlova di Praga. Ha lavorato per l’Istituto di letteratura ceca dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, come lettrice e drammaturga presso il teatro Na zábradlí. Dal 2004 si dedica  esclusivamente alla scrittura.

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Auschwitz II - Birkenau - Entrance gate and ma...

Image via Wikipedia

 

Qualche nuovo libro sull’Olocausto, già uscito o di imminente pubblicazione. Per bambini e ragazzi.

Storia di Vera, Gabriele Clima, San Paolo

Vera non riesce a capire perché è rinchiusa insieme alla sorella Teresa e alla mamma Shara in un enorme campo circondato da reti e pieno di soldati. Quando Teresa si ammala, Vera prova a chiedere aiuto ai militari, ma ottiene solo di essere presa in giro. Alla morte della sorellina, Vera inizia a sognare – ogni notte – di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi… e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più.

 

Gabriele Clima, lavora da vent’anni come autore e illustratore nella comunicazione e nell’editoria per ragazzi. Ha curato numerosi progetti per la scuola e l’educational, ha insegnato disegno e scrittura creativa e diretto mostre e eventi legati alla lettura e all’illustrazione per l’infanzia. In Italia ha pubblicato circa settanta libri fra fiabe, racconti, filastrocche, libri didattici e libri per giocare. Dal maggio 2003 dirige il “gruppo Studioscuola” che realizza prodotti editoriali e multimediali per la scolastica e l’educational. Dal marzo 2006 è direttore artistico delle Edizioni La Coccinella di Milano. Il suo sito internet è http://www.gabrieleclima.com.

 

Davide Toffolo, Inverno d’Italia, Coconino Press

Gonars, provincia di Udine, 1942-43. Una pagina vergognosa e rimossa del nostro passato: i campi di internamento dove l’Italia deportò e lasciò morire migliaia di cittadini sloveni. Un folle progetto di pulizia etnica, narrato attraverso lo sguardo e i dialoghi di due bambini.

 

La bambina del treno, Lorenza Farina – Manuela Simoncelli, San Paolo

Lungo la strada gli occhi della bambina si incontrano con quelli di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest’ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio.

Due bambini, due madri, due punti di vista.

È difficile trovare le parole adatte per spiegare l’olocausto ai giovanissimi.

È difficile pure trovare le immagini adeguate.

Questo libro, per l’eleganza delle immagini e il candore del linguaggio, è riuscito perfettamente nell’intento.

 

In occasione della Giornata della memoria, 27 Gennaio 2011.

 

È stato solo un sogno?

Ogni giorno tornava di nascosto

a guardare il treno che passava,

sperando di rivedere ancora quella bambina che,

chiusa nel vagone,

gli aveva fatto ciao con la mano.

 

(Lorenza Farina)

 

Il compleanno di Franz,Sebastiano Ruiz Mignone, Lapis

1936. Il piccolo Franz ha l’occasione della sua vita: assistere alle Olimpiadi di Berlino, che dimostreranno la superiorità della razza ariana. Ma quando un atleta nero volerà molto sopra tutti gli altri, quando il padre di Franz mostrerà il vero volto, nel ragazzo nascerà una diversa interpretazione di quello che vede…

 

Le valigie di Auschwitz, Daniela Palumbo, Piemme

Da una visita al campo di sterminio di Auschwitz nascono le storie, inventate ma tragicamente realistiche, di quattro bambini che nell’Europa dilaniata dalle leggi razziali vivono sulla loro pelle l’orrore della deportazione. Il libro vincitore del Premio letterario Il Battello a Vapore 2010 induce il lettore, ragazzo o adulto, a rifl ettere su un capitolo della nostra storia che non deve essere dimenticato.

 

Jacob – il bambino di creta, Andrea Salvatici, Einaudi Ragazzi

Un mattino di ottobre del 1943 molti bambini romani furono deportati con tutti i loro familiari verso uno dei luoghi più tetri del mondo. Non avrebbero fatto ritorno. Ma di quegli stessi avvenimenti esiste un altro racconto, che finisce in ben altro modo e parla di un bambino di creta, vivo come noi, che parte alla ricerca di Marco, uno dei bambini romani di quel mattino di ottobre. Se è vero che la storia è storia e guai a dimenticarla, neanche va dimenticato il mondo di Jacob, in cui noi vogliamo vivere, dove chi si vota a far male finisce sconfitto e disperso. Età di lettura: da 9 anni.

 

Il sorriso delle vongole, Renata Mambelli, Piemme

Ogni giorno, al sorgere del sole, Gigio si fa trovare in spiaggia: quello infatti è il momento in cui, come dicono i pescatori, le vongole “sorridono” ed è facile raccoglierle. Una mattina, però, Gigio e i suoi amici scoprono che Gabri, un ragazzino ebreo, si nasconde in una villa abbandonata per sfuggire ai rastrellamenti dei nazisti e, nonostante il rischio che sanno di correre, decidono di aiutarlo… Età di lettura: da 9 anni.

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