Posted in le news dal mondo del libro, tagged alessandro storti, autori islandesi, halldor laxness, iperborea, La campana d'Islanda, libri premio nobel, premi nobel letteratura, scrittori islanda on giugno 11, 2019| Leave a Comment »
Posted in Uncategorized, tagged candidati premio nobel letteratura, libri, libri nuovi, libri premio nobel, nobel 2014, nuovo premio nobel, Patrick Modiano, premio nobel, premio nobel 2014 on ottobre 9, 2014| Leave a Comment »
« Per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inesplicabili e scoperto il mondo della vita nel tempo dell’occupazione »
Con questa motivazione l’Accademia svedese ha riposto nelle mani di Patrick Modiano il premio Nobel per la letteratura, un po’ a sorpresa per la verità. Un po’ di Italia nel Premio: il padre era un ebreo francese,italiano di origine. 69 anni, Modiano ha affermato che tra i suoi autori di riferimento ci sono Proust e Céline.
Il suo primo libro pubblicato in Italia è stato I viali di circonvallazione , traduzione dal francese di Annamarcella Falco Tedeschi, edito da Rusconi nel 1973. Molti altri romanzi sono seguiti
Trai più noti citiamo Dora Bruder (Guanda, premio Bottari Lattes Grinzane Cavour sezione La Quercia nel 2012), Sconosciute, Bijou, Un pedigree ( tutti Einaudi) e Nel caffè della gioventù perduta (Einaudi). Oltre ai 26 libri (piu uno per ragazzi), ha scritto anche sceneggiature per il cinema (Cognome e nome : Lucien Lacombe, di Malle, e altri tratti dalle sue opere, come Il profumo di Yvonne, di Leconte).
Al centro della sua ricerca una tematica esistenzialista, l’analisi del passato attraverso piccoli tassell di ricordi, che sfociano in una rivelazione: verosimilmente, influenzato anche dall’ambigua figura del padre, riuscito a sfuggire alle persecuzioni naziste grazie ad amicizie potenti…
“Nel romanzo classico – che è psicologico e realistico – lo scrittore era una specie di Dio che controllava i personaggi come marionette. Oggi non è più così. I personaggi sfuggono di mano al romanziere, rivendicando la loro autonomia. Ma proprio perché sono più indipendenti, acquistano anche maggior verità. Anche per questo scrivere non è facile. È come avanzare sulle sabbie mobili. Si ha sempre l’impressione di sprofondare e di perdersi, ma poi all’ultimo momento, miracolosamente, si riesce ad andare avanti”
Nasce a Boulogne-Billancourt, una città poco distante da Parigi, il 30 luglio del 1945, figlio di Albert Modiano, un ebreo francese di origini italiane, e di Louisa Colpijn, un’attrice belga di etnia fiamminga. Studia in Alta-Savoia poi a Liceo Henri-IV a Parigi dove ha come insegnante di Geometria Raymond Queneau, amico della madre e che diventerà amico suo. Termina gli studi ad Annecy e non li prosegue. Introdotto dall’amico nel mondo letterario, conosce l’editore Gallimard e, nel 1967, scrive il suo primo romanzo La Place de l’Etoile che viene pubblicato dallo stesso Gallimard. Il romanzo gli vale il Premio Roger Nimier. È documentarista per Carlo Ponti e paroliere per Françoise Hardy. Nei suoi romanzi, per lo più ambientati nella Parigi occupata dai nazisti e costruiti intorno alla figura dello straniero, dell’esule, dell’ebreo, si intrecciano una vena disperata di ascendenza esistenzialista ed il gusto della rievocazione. L’autore rievoca molto spesso, nei personaggi dei suoi romanzi, l’ambigua figura del padre, un ebreo sicuramente vittima del Nazismo, che, arrestato nel 1943, si dimostrò pronto a tutto per sopravvivere (infatti sfuggì alla deportazione grazie a potenti amicizie collaborazioniste); una figura dalla duplice e ambigua identità, invischiata molto spesso in rapporti di complicità con i carnefici.
Nel 1978 il romanzo Rue des boutiques obscures (dove lui ha anche abitato), gli vale il Premio Goncourt.
Nel 2014 l’Accademia di Svezia gli ha assegnato il Premio Nobel per la letteratura.
eccone un ritratto:
Posted in le news dal mondo del libro, tagged adelphi, Il massaggiatore mistico, libri, libri nuovi, libri premio nobel, Naipaul V.S., NUOVI LIBRI, Trinidad on novembre 14, 2013| Leave a Comment »
un grande ritorno, il primo libro del Nobel Naipaul, un libro godibilissimo, intriso di grande ironia, e che ha spalancato le porte del successo nel mondo delle lettere all’autore.
Il massaggiatore mistico, Naipaul V.S., Adelphi
Trad Monicelli G.
“Il massaggiatore mistico” è un romanzo di formazione e insieme un trattato etnografico carico di ironia, dove la confusa identità di Trinidad non merita mai uno sguardo benevolo. Traspare tuttavia, in filigrana, l’amore malcelato per un Paese ibrido e fantastico. Membro – suo malgrado – della comunità indù dell’isola di Trinidad, Ganesh Ramsumair è estraneo e insofferente, oltre che alla cultura delle sue origini, all’enclave degli invasori inglesi così come ai nativi afrocaraibici e alle loro convinzioni “primitive”. Vive immerso nei libri e coltiva una vaga vocazione alla scrittura, ma nella sua goffaggine sembra incapace di sfuggire a un destino tanto tirannico quanto prevedibile: dapprima viene forzato a sposare un’adolescente della sua etnia e poi quasi costretto a ereditare il mestiere del padre appena defunto – ovvero a diventare uno dei tanti (troppi) massaggiatori dell’isola. Ma gli eventi prenderanno una piega inattesa e paradossale: protetto da due bizzarri mentori, Ganesh continuerà a scrivere con ostinazione, e soprattutto scoprirà di possedere poteri taumaturgici e aura carismatica, fino a trasformarsi nel primo massaggiatore pandit (“dotto”) nella storia di Trinidad. Da quel momento, la sua ascesa è inarrestabile: i suoi libri diventano best seller, Fuente Grove – dove trasferisce la sua base operativa- finisce sotto l’ala protettiva del Governo, e il “massaggiatore mistico” assume il ruolo di leader politico sotto l’enfatico eteronimo di G. Ramsay Muir.